Guerra Ucraina Russia, Cremlino: conseguenze dopo il raid in Crimea con missili Usa

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"Il coinvolgimento degli Usa" nel conflitto in Ucraina, con le conseguenti "uccisioni di civili", non potrà non avere "conseguenze", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito al bombardamento sulla Crimea con missili americani Atacms. La Russia giudica gli Stati Uniti equamente responsabili con l'Ucraina per il raid. Il Consiglio dell'Ue ha adottato il 14esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l'aggressione all'Ucraina. Borrell: "Presto 1,4 miliardi a Kiev dagli asset russi"

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"Il coinvolgimento degli Usa" nel conflitto in Ucraina, con le  conseguenti "uccisioni di civili", non potrà non avere "conseguenze", ha  detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito al  bombardamento di ieri sulla Crimea con missili americani Atacms. La Russia giudica gli Stati Uniti equamente responsabili con l'Ucraina per il raid, riferisce la Tass.

"Vladimir Putin si sta preparando a una lunga guerra, il percorso diplomatico deve andare avanti ma dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina. La prima tranche degli extra profitti degli asset russi dovrebbe essere consegnata la prossima settimana e lo sarà, questi soldi non possono essere bloccati, abbiamo una soluzione e la metteremo sul tavolo oggi: Kiev ha bisogno di aiuto e ne ha bisogno oggi e spero che i ministri sostengano la nostra proposta". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al consiglio Affari esteri. Si tratta di 1,4 miliardi di euro, bloccati sinora dall'Ungheria. La Russia ha annunciato di avere risposto all'adozione del 14/o pacchetto di sanzioni della Ue espandendo "significativamente" la lista di rappresentanti delle istituzioni europee e dei Paesi membri a cui è vietato l'ingresso sul suo territorio nazionale.


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Macron: "Da Francia determinazione inequivocabile"

"Il nostro sostegno all'Ucraina rimane e rimarrà costante e continueremo a mobilitarci per rispondere ai bisogni immediati dell'Ucraina, per trasmettere il messaggio della nostra inequivocabile determinazione a stare accanto agli ucraini a lungo termine". Lo ha affermato il presidente francese, Emmanuel Macron, in una dichiarazione stampa all'Eliseo con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Accordo tra i 27 sugli impegni di sicurezza Ue-Ucraina

I rappresentanti permanenti presso l'Unione Europea hanno trovato un'intesa sulla bozza d'impegni di sicurezza tra l'Ue e l'Ucraina. Domani - a quanto si apprende - sarà approvata dal Consiglio e se "tutto va bene" sarà firmata durante il vertice dei leader a Bruxelles.

Lavrov: "Usa e Kiev dietro l'attacco ai civili di Sebastopoli"

Il coinvolgimento degli Stati Uniti e dell'Ucraina nell'attacco terroristico di Sebastopoli è fuori discussione, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. "Grazie per le condoglianze espresse in relazione all'attacco terroristico di ieri a Sebastopoli. C'è stato un altro attacco terroristico parallelo, in Daghestan. Ci sono delle vittime. Le autorità competenti stanno facendo di tutto per identificare rapidamente le menti. Non dubitiamo del coinvolgimento degli Stati Uniti e delle loro cariche ucraine", ha detto Lavrov durante i colloqui allargati con il suo omologo bielorusso Sergei Aleinik. Le armi fornite dagli Stati Uniti in Ucraina "non possono essere utilizzate senza la partecipazione diretta dell'esercito americano, comprese le capacità satellitari", ha detto Lavrov. 

Lavrov

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Saliti a 8 i morti nell'incendio vicino a Mosca

E' salito ad otto il numero dei morti nell'incendio che oggi pomeriggio è divampato, per cause ancora ignote, in un centro di ricerca privato a Fyriazino, vicino a Mosca. Lo hanno detto i servizi d'emergenza citati dall'agenzia Interfax. I servizi d'emergenza, citati dalla Tass, hanno precisato che delle nove persone che si trovavano nell'edificio quando si sono sprigionate le fiamme, solo una è stata tratta in salvo. Altre sei sono morte nell'incendio e due gettandosi dalle finestre. 

Ucraina, l'Ue sanziona altre 69 persone e 47 società o enti: l'elenco supera 2.200 soggetti

Nell'ambito del quattordicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, il Consiglio Ue ha deciso di imporre misure restrittive ad altre 69 persone e 47 entità ritenute responsabili di azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, portando il totale dei soggetti sanzionati ad oltre 2.200. I nuovi elenchi comprendono uomini d'affari, propagandisti e personaggi pubblici, membri dell'Esercito e della magistratura, persone responsabili della deportazione di bambini ucraini, nonché membri del Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa (Fsb), coinvolti nelle persecuzioni religiose nella Crimea illegalmente annessa, ed esponenti del governo russo.

Tra le società alcune sono attivamente coinvolte nell'elusione delle sanzioni dell'Ue attraverso transazioni finanziarie e consegna di merci vietate. C'è anche una società che gestisce il porto di Vostochny, che veniva utilizzato per spedire armi e munizioni dalla Corea del Nord in Russia. L’elenco comprende poi diverse aziende russe dell’industria militare e della difesa, che forniscono tecnologie a duplice uso utilizzate sul campo di battaglia e aziende che trasportano armi e personale militare verso la zona di guerra. Inoltre, l’Ue ha designato il gruppo Volga Dnepr e le sue controllate per il loro ruolo nella fornitura di servizi al complesso militare-industriale russo e ai suoi azionisti.  Nella lista figurano anche Sovcomflot, la più grande compagnia di navigazione russa specializzata nel trasporto di gas liquefatto, petrolio greggio e prodotti petroliferi, insieme al suo amministratore delegato e altre aziende leader nel settore energetico. 

L'Ue ha sanzionato il Centro internazionale per bambini Artek, che organizza campi per bambini provenienti dall'Ucraina, anche nei territori occupati illegalmente, la Fondazione Kadyrov che realizza programmi di rieducazione per bambini e adolescenti ucraini, e l'Unione repubblicana della gioventù bielorussa, che è attiva nella deportazione dei bambini ucraini dai territori illegalmente occupati. Anche alcuni dei loro rappresentanti più importanti sono stati inseriti nella lista nera. Le persone e le società designate oggi sono soggette al congelamento dei beni e ai cittadini e alle imprese dell'Ue è vietato mettere a loro disposizione fondi. Le persone fisiche sono inoltre soggette a un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell'Ue.

Ucraina, gli Usa annunciano aiuti per stampare 3 milioni di libri per 12mila scuole

"Oggi annunciamo che il governo degli Stati Uniti, attraverso Usaid, fornirà aiuti per pubblicare oltre tre milioni di libro di testo destinati il prossimo anno alle scuole elementari ucraine". E' quanto si legge in una dichiarazione del consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, che ricorda che il "23 maggio scorso un raid russo ha distrutto la casa editrice Faktur-Druk di Kharkiv, una delle principali d'Europa". 

Un attacco che è parte "di un piano che la Russia sta attuando" per distruggere case editrici anche in altre parti dell'Ucraina. "Attaccando queste case editrici, la Russia sta attaccando il sistema scolastico ucraino", aggiunge Sullivan ricordato che la Faktur-Druk produce anche gran parte dei libri di testo scolastici.  Ora Washington intende aiutare a continuare a "produrre questi libri in Ucraina e consegnarli a 12mila scuole", conclude il consigliere della Casa Bianca.

Macron: "Non credo che manderemo domani truppe in Ucraina"

Emmanuel Macron ha detto di non ritenere in alcun modo che l'esercito francese ''si impegni domani sul territorio ucraino''. Un modo per il presidente francese di fugare i timori sollevati a febbraio quando disse di non escludere l'invio di militari in Ucraina. Intervistato dal podcast 'Génération Do It Yourself", ha chiarito: "Non penso ci sia una guerra che arrivi sul nostro territorio. Non penso nemmeno che domani andremo a impegnarci sul suolo ucraino''. Proprio oggi il candidato premier del Rn Jordan Bardella ha detto che ''l'invio di truppe sul territorio ucraino'' è una delle sue ''linee rosse'' che non intende oltrepassare. Alla domanda sulla ''paura'' di un connazionale, timoroso che il conflitto possa degenerare se non addirittura raggiungere la Francia, Macron - in cerca di rilancio in vista delle elezioni anticipate di domenica - ha risposto: ''Capisco benissimo e penso che non sia il solo", aggiungendo di non ritenere prossimo l'invio di truppe francesi in Ucraina. Il presidente ha tuttavia spiegato che quanto si "gioca in Ucraina, che si trova a 1.500 km dal nostro confine, non è dall'altra parte del mondo, è anche l'avvenire dell'Europa e della nostra sicurezza''. ''Se non facciamo ciò che stiamo facendo collettivamente - ha avvertito - lasciamo di fatto campo libero alla legge del più forte. E non c'è alcun motivo che la Russia si fermi qui. Nessuno''. 

Macron

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Zelensky al nuovo capo delle guardie: "Fare pulizia"

Volodymyr Zelensky oggi ha presentato il nuovo capo delle guardie di sicurezza, colonnello Oleksiy Morozov, dopo il licenziamento del predecessore sull'onda di un complotto per uccidere il presidente ucraino di cui erano stati accusati due ufficiali. Zelensky ha chiesto al nuovo capo delle guardie di fare pulizia nei suoi ranghi da elementi che possano screditare l'agenzia. "Va fatta pulizia rispetto a chiunque scelga di servire l'Ucraina", ha spiegato il capo dello Stato. Il mese scorso i servizi di sicurezza dell'Sbu avevano annunciato l'arresto di due colonnelli del servizio di guardia accusati di aver collaborato con la Russia (facendo trapelare informazioni riservate) per pianificare l'assassinio di Zelensky e di altri funzionari, tra cui il capo dell'intelligence militare Kyrylo Budanov. In seguito, Zelensky aveva rimosso il capo delle guardie Serhiy Rud, a cui è ora subentrato Morozov. 

Ungheria boccia l'intesa su asset russi: "Violate le norme Ue"

Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha dichiarato che l'Ue ha iniziato a oltrepassare le linee rosse stanziando ulteriori 1,4 miliardi di euro derivanti dagli extra profitti degli asset russi congelati per l'invio di armi all'Ucraina. "Questa è una chiara linea rossa. In passato le regole comuni europee non sono mai state violate o disattese in modo così spudorato", ha spiegato il ministro riferendosi alla decisione dell'Ue di procedere nonostante il mancato sostegno alla proposta dell'Ungheria. "Sono proprio coloro che spingono maggiormente per le procedure dello Stato di diritto e che parlano di rischi per i valori democratici che violano le regole europee", ha aggiunto. Szijjártó ha definito "inaccettabile" ed "estremamente pericolosa" la proposta di inviare addestratori militari dell'Ue in Ucraina. "Si tratta di una proposta che oltrepasserebbe ancora un'altra linea rossa" che potrebbe estendere il conflitto. 

Isw: "È probabile che l'esercito russo abbia deliberatamente posizionato obiettivi militari legittimi nelle vicinanze delle aree civili della Crimea, nel tentativo di scoraggiare gli attacchi ucraini"

Russia, almeno 2 morti in incendio centro ricerca vicino Mosca

Almeno due persone sono morte in un incendio in un centro di ricerca privato nella zona industriale di Fryazino, vicino a Mosca. Lo ha detto il governatore della regione della capitale, Andrei Vorobyov, citato dall'agenzia Ria Novosti. Le fiamme, che si sono sprigionate oggi pomeriggio per cause non ancora indicate, hanno avvolto tutti i quattro piani dell'edificio, che poi è in parte crollato. Il centro è specializzato nello sviluppo di componenti elettriche e radio. Nei pressi è situata anche una fabbrica per la produzione. 

Habeck: "Evitare che la Cina stabilizzi l'asse con la Russia"

Il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, parlando a Berlino agli industriali tedeschi dei possibili dazi sulle auto cinesi, ha detto che non è nell'interesse dell'Europea spingere la Cina a formare un asse "stabile" con Russia e Iran. Inoltre la migliore forma di "resilienza", e quindi di aumento del peso politico globale, è la "competitività" economica.  "L'Europa non può avere interesse che Russia, Cina, Iran e Corea del Nord si uniscano in un asse politico stabile - ha detto Habeck -. Sarebbe contro i nostri interessi, e non solo economicamente: non parleremmo di obiettivi commerciali o obiettivi commerciali minacciosi, potremmo anche (dover) tralasciare il commercio", ha aggiunto evocando implicitamente la prospettiva di un conflitto militare allargato. "Il motto è che il rafforzamento della competitività è il miglior mezzo per una strategia di resilienza. La competitività determinerà se l'Europa è resiliente e se l'Europa trova una propria voce politica, non solo economica, in questo mondo globale così cambiato e così aspramente conteso", ha detto ancora il ministro. 

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