Lo ha dichiarato il presidente, Nawaf Salam, definendo ''disastrosa'' la situazione umanitaria a Rafah. La Corte inoltre ha ordinato a Israele di aprire il valico di frontiera proprio di Rafah per l'assistenza umanitaria. E ha affermato che, per preservare le prove, Israele deve adottare misure per garantire l'accesso senza ostacoli alla Striscia di Gaza agli inquirenti. Subito Netanyahu ha deciso di convocare i propri ministri. Hamas: "Bene l'Aja, ma non basta. Stop alla guerra a Gaza"
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato a Israele di fermare l'offensiva militare a Rafah e ha sollecitato ad Hamas il 'rilascio immediato e incondizionato' degli ostaggi israeliani a Gaza. Pochi minuti dopo, aerei da guerra hanno lanciato attacchi sul campo di Shaboura, nel centro di Rafah. Durissima la replica del ministro e leader della destra radicale Ben Gvir: 'Sentenza irrilevante, Corte antisemita, la risposta è occupare Rafah'. In una telefonata con Abdel Fattah Al-Sisi, Joe Biden ha discusso degli sforzi per il rilascio degli ostaggi e per affrontare la crisi umanitaria a Gaza, esprimendo il suo plauso per l'impegno del presidente egiziano a permettere il flusso dell'assistenza umanitaria dell'Onu attraverso il valico di Karem Shalom e a riaprire il valico di Rafah.
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Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LA MAPPA
Video shock sul rapimento di 5 soldatesse israeliane
Il video, tratto dalle bodycam dei miliziani catturati, dura 3 minuti e 10 secondi: le famiglie hanno spiegato che anche con tutti i tagli, "il filmato rivela il trattamento violento, umiliante e traumatizzante che le ragazze hanno subito il giorno del loro rapimento, con gli occhi pieni di puro terrore". GUARDA QUI
La Palestina chiede alla Fifa l'esclusione di Israele dalle competizioni
Una decisione verrà presa il 20 luglio. Il presidente Gianni Infantino ha disposto una consulenza legale indipendente per valutare la richiesta. LEGGI L'ARTICOLO
Attacco Iran a Israele, la situazione un mese dopo e i possibili scenari
Il conflitto dura da 40 anni, ma dallo scorso mese ha conosciuto un'escalation senza precedenti con attacchi missilistici e droni, sottolineando un'ideologica ostilità persistente tra le due Nazioni. Nonostante una tregua momentanea, le minacce nucleari iraniane mantengono alta la tensione. GLI SCENARI
Onu: "Emergenza a Gaza, in ospedale neonati a rischio"
Le organizzazioni umanitarie sono riuscite a raggiungere l'ospedale Al Aqsa, nella Striscia di Gaza, e a consegnare circa 15 mila litri di carburante, ma l'emergenza resta alta. Lo riporta l'Onu, aggiungendo che l'Unicef ha lanciato l'allarme riguardo i generatori di ossigeno dell'ospedale: senza una fornitura continuativa di carburante, verranno bloccati mettendo a rischio la vita di più di venti neonati. "E' cruciale - ha aggiunto il portavoce Onu - che altro carburante raggiunga Gaza e che le organizzazioni umanitarie possano lavorare in sicurezza mentre le ostilità si intensificano". Nel nord di Gaza solo l'ospedale Al Awda resta in funzione, seppure parzialmente, ma risulta inaccessibile alle organizzazioni delle Nazioni Unite. Altre strutture sanitarie continuano a fronteggiare difficolta' per portare avanti l'attività.
Biden ad Al Sisi: "Apprezzo gli sforzi dell' Egitto per la mediazione"
Il Presidente egiziano, Abdel Fattah Al Sisi, ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente americano, Joe Biden, sulla situazione a Gaza. Biden ha espresso il suo apprezzamento ad Al Sisi per gli sforzi di mediazione dell'Egitto, e i due leader hanno convenuto che gli sforzi internazionali dovrebbero essere intensificati per garantire il successo del processo negoziale e raggiungere una svolta che "porrebbe fine alla tragedia umanitaria a Gaza". Inoltre, Al Sisi e Biden hanno concordato il trasferimento temporaneo di aiuti umanitari attraverso il valico di Kerem Shalom fino a quando il valico di Rafah non riprenderà le operazioni dal lato palestinese.
Spagna nega scalo a nave che trasporta armi per Israele
"Questa è la prima volta che lo facciamo – ha detto il ministro degli Esteri Jose Manuel Albares - e sarà una politica coerente con qualsiasi nave che porta armi a Israele che vuole fare scalo nei porti spagnoli. Il Medioriente non ha bisogno di più armi, ha bisogno di più pace”. LEGGI L'ARTICOLO
Sale a 35.857 bilancio palestinesi morti a Gaza
Un totale di 35.857 palestinesi sono stati uccisi e 80.293 feriti nella guerra di Israele a Gaza dal 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità palestinese. Il bilancio delle vittime è probabilmente molto più alto con migliaia di corpi ritenuti sepolti tra le macerie degli edifici distrutti
Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"
Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA
Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud
I residenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case. IL REPORTAGE
Guterres: "Le decisioni del Cig sono vincolanti"
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha sottolineato che le decisioni della Corte internazionale di giustizia (Cig) sono "vincolanti" dopo che l'organo delle Nazioni Unite ha ordinato a Israele di sospendere le operazioni militari a Rafah. Guterres ha evidenziato che "le decisioni della Corte sono vincolanti e confida che le parti rispettino debitamente l'ordine della Corte", ha affermato il suo portavoce.
Gaza, gli animali dello zoo di Rafah in fuga dalla guerra verso Khan Younis. VIDEO
Solo i leoni, difficili da trasportare, sono rimasti nella città di confine. I proprietari: "Non abbiamo voluto correre rischi, ma se rimangono a Rafah moriranno". GUARDA IL VIDEO
Biden loda Sisi per l'impegno sui valichi per gli aiuti
In una telefonata con Abdel Fattah Al-Sisi, Joe Biden ha discusso degli sforzi per il rilascio degli ostaggi e per affrontare la crisi umanitaria a Gaza, esprimendo il suo plauso per l'impegno del presidente egiziano a permettere il flusso dell'assistenza umanitaria dell'Onu attraverso il valico di Karem Shalom e a riaprire il valico di Rafah. Lo rende noto la Casa Bianca.
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. LA LISTA
Al-Sisi accoglie richiesta Biden, Egitto invierà aiuti tramite Kerem Shalom
Il presidente egiziano Abdel al-Sisi ha accolto la richiesta del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di inviare tramite il valico israeliano di Kerem Shalom gli aiuti e il carburante destinati alla popolazione della Striscia di Gaza e attualmente fermi in Egitto dopo la chiusura del valico di Rafah da parte di Israele. Lo afferma la presidenza egiziana in una nota.
Nella stessa nota si legge che ''l'Egitto invita Israele a rispettare i suoi obblighi legali nel quadro della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio e del diritto umanitario internazionale, e ad attuare tutte le misure provvisorie emesse dalla Corte internazionale di giustizia, che sono considerate giuridicamente vincolanti e applicabili, in quanto emessi dal massimo organo giudiziario internazionale''. Inoltre ''l'Egitto sottolinea che Israele ha la piena responsabilità giuridica per il peggioramento delle condizioni umanitarie nella Striscia di Gaza in quanto potenza occupante'' e ''invita Israele a fermare le sue politiche sistematiche contro il popolo palestinese di aggressione, fame e assedio in violazione di tutte le disposizioni del diritto internazionale e delle norme internazionali''.
Israele: operazioni a Rafah non distruggono palestinesi
"Israele non ha portato avanti e non porterà avanti operazioni militari nell'area di Rafah che creino condizioni di vita che potrebbero causare la distruzione della popolazione civile palestinese, in tutto o in parte". Lo ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale israeliana, Tzachi Hanegbi, in una dichiarazione congiunta con il ministero degli Esteri. I giudici della massima Corte delle Nazioni Unite (Icj) hanno ordinato a Israele di fermare la sua offensiva a Rafah e di ritirarsi dall'enclave, citando "un rischio immenso" per la popolazione palestinese.
Ragazzo tanzaniano ucciso il 7 ottobre da Hamas, video shock
Un video shock. Immagini raccapriccianti che testimoniano, una volta ancora, la furia che ha guidato i miliziani di Hamas il 7 ottobre. A farne le spese sono stati anche due studenti tanzaniani - il 22enne Clemence Felix Mtenga e il 21enne Joshua Loitu Mollel - dichiarati morti dal ministero degli Esteri del Paese africano lo scorso dicembre. Ma di Joshoua sono emersi due video che mostrano i suoi ultimi istanti in vita. Nel primo si vede il giovane circondato da alcuni miliziani palestinesi armati di kalashnikov che gli urlano contro. Ha il volto insanguinato. Nel secondo video il giovane giace steso sul ciglio di una strada, vicino a lui a terra c'è una bicicletta e accanto ha un uomo che brandisce un coltello e parla al cellulare. Un miliziano gli si avvicina e dopo avergli calpestato l'addome gli scarica addosso una raffica di proiettili.