Guerra Medioriente, Hamas nega la ripresa dei colloqui al Cairo per la tregua

Secondo l'agenzia palestinese Wafa il raid ha colpito una casa nella città di Beit Hanoun, a nord della Striscia di Gaza. Non si fermano i bombardamenti su Rafah, nonostante l'appello della corte dell'Aja a fermare i radi. Tajani riceve il premier dell'ANP Mustafa e annuncia la ripresa di finanziamenti all'UNRWA. Poi incontro anche con Meloni. Media: "Prossima settimana riprendono i negoziati per gli ostaggi"

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Dieci palestinesi, tra cui bambini e donne, sono stati uccisi e molti altri feriti oggi in un attacco aereo israeliano contro una casa nella città di Beit Hanoun, a nord della Striscia di Gaza. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa. E proseguono anche i bombardamenti sulla Striscia di Gaza, inclusa Rafah, nonostante l'ordine della Corte internazionale di giustizia dell'Aja di "fermare immediatamente" la sua offensiva militare nella città meridionale. Almeno quattro persone sono morte in seguito ad un attacco israeliano nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.

"Il direttore della Cia Bill Burns ha concordato, in un incontro con il direttore del Mossad e il premier del Qatar, di riprendere i colloqui sugli ostaggi a Gaza la prossima settimana". Lo scrive su X il giornalista di Axios Barak Ravid citando un funzionario israeliano secondo cui il capo del Mossad, David Barnea, è tornato in Israele questa mattina dopo un incontro a Parigi con il direttore della Cia e il premier del Qatar. Al termine dell'incontro, "è stato deciso che entro la prossima settimana i negoziati riprenderanno sulla base di nuove proposte, guidati dai mediatori egiziano e del Qatar con il coinvolgimento attivo Usa".

Incontro alla Farnesina fra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il premier dell'Autorità nazionale palestinese, Mohammed Mustafa. "L'Italia, grazie alle sue posizioni equilibrate, vuole svolgere un ruolo di ponte e lavorerà con sempre maggiore intensità affinché si chiuda questa fase dello scontro militare a Gaza". Tajani ha anche annunciato "nuovi finanziamenti a favore della popolazione palestinese, per un totale di 35 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a quanto già fatto in risposta alla crisi. Di questi, 5 milioni saranno destinati a UNRWA.

Due miliziani di Hezbollah sono stati uccisi in un attacco avvenuto nella zona di Homs, nella Siria centrale. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sostenendo che "un drone israeliano ha lanciato due missili contro un'auto e un camion di Hezbollah vicino alla città di al-Qusayr, nella provincia di Homs, mentre erano in viaggio verso l'aeroporto militare di al-Dabaa, uccidendo almeno due combattenti di Hezbollah e ferendone altri".


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Scontri a Tel Aviv fra polizia e manifestanti, un arresto

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Attacco Iran a Israele, la situazione un mese dopo e i possibili scenari

Il conflitto dura da 40 anni, ma dallo scorso mese ha conosciuto un'escalation senza precedenti con attacchi missilistici e droni, sottolineando un'ideologica ostilità persistente tra le due Nazioni. Nonostante una tregua momentanea, le minacce nucleari iraniane mantengono alta la tensione. LO SCENARIO

Hamas, "negoziati non seri, Israele vuole eludere sentenza Cig"

Hamas ''non è stata informata dai mediatori sulla ripresa dei negoziati'' e ''i colloqui di cui si è parlato oggi non sono seri''. Lo ha dichiarato l'alto funzionario di Hamas Osama Hamdan ad al-Jazeera, sottolineando che l'obiettivo dei "negoziati mirano a fermare l'aggressione, a porre fine all'assedio e a raggiungere un accordo giusto''. Invece, ha proseguito Hamdan, ''riteniamo che Israele stia cercando di eludere la decisione della Corte internazionale di giustizia e che i negoziati siano progettati per dare loro il tempo di evitare'' gli effetti della sentenza. ''Non è sufficiente parlare della disponibilità israeliana per la pacificazione, sono necessari il ritiro immediato dalla Striscia e la fine della guerra", ha spiegato l'alto funzionario di Hamas.



Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud

Iresidenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case. IL REPORTAGE

Hamas gela attese su ripresa colloqui, non c'è data

Un funzionario di Hamas ha fatto sapere che l'organizzazione pa lestinese non riprenderà i negoziati con Israele per il rilascio degli ostaggi fino a quando continuerà l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. "Non c'è ancora una data" ha affermato il funzionario a Reuters. I commenti arrivano dopo che un alto funzionario israeliano aveva dichiarato al Times of Israel che i negoziati per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi riprenderanno la prossima settimana. Separatamente il funzionario di Hamas Osama Hamdan, citato da Al Jazeera, ha affermato che Israele ha rifiutato una proposta accettata dal gruppo terroristico e ha accusato che "non vi è alcuna garanzia che Tel Aviv accetterà nuove proposte per riavviare i negoziati". 

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Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

I valichi di Rafah e Kerem Shalom chiusi per il 19° giorno

I valichi di frontiera tra Egitto e Gaza di Rafah e Kerem Shalom sono rimasti chiusi anche oggi, per il 19/o giorno, nonostante gli intenti espressi ieri dai presidenti egiziano e statunitense, Abdel Fattah al Sisi e Joe Biden, per una riapertura temporanea almeno del secondo. Lo hanno riferito fonti della Mezzaluna Rossa e della sicurezza ricordando le ricadute sul blocco degli aiuti e della libera circolazione, tra le quali anche un grave aumento dei costi da parte dei donatori in termini di deperimento delle merci e mantenimento dei camion in attesa. "Ciò che conta - ha affermato il capo della Mezzaluna Rossa del Nord Sinai Khaled Zayed - è riuscire a far entrare al più presto gli aiuti nella Striscia di Gaza almeno da uno dei due valichi".

Quattro navi Usa incagliate al molo temporaneo a Gaza

Quattro navi dell'esercito americano che sostengono il molo temporaneo costruito per fornire aiuti a Gaza si sono incagliate a causa del mare agitato. Lo ha annunciato il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), precisando che Israele sta aiutando a risolvere la situazione.
"Nessun americano entrerà a Gaza. Non sono stati segnalati feriti e il molo rimane perfettamente funzionante", si legge nella nota nella quale si precisa che due delle navi sono ora ancorate sulla spiaggia vicino al molo, mentre le altre due sono arenate sulla banchina israeliana.

Media: "Hamas progettava attentati in Germania"

Hamas avrebbe progettato attentati in Germania all'ambasciata israeliana a Berlino e a una base militare statunitense in Renania-Palatinato. Lo sostiene l'edizione domenicale del quotidiano tedesco Welt sulla base di proprie ricerche. Sul telefono cellulare di libanese presunto membro di Hamas arrestato a Berlino a dicembre sono stati trovati "materiali cartografici" che potrebbero indicare un possibile monitoraggio dei luoghi da colpire, precisa il sito del giornale citando le autorità di sicurezza. La Procura generale tedesca accusa l'uomo di essere stato coinvolto, almeno dalla primavera dell'anno scorso, nella ricerca di un deposito per le armi di Hamas da portare in Europa per possibili attentati. L'ordine sarebbe venuto dai capi militari dell'organizzazione terroristica palestinese in Libano.

Lapid contro minaccia ammutinamento soldato, pericoloso

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha condannato il video di un soldato israeliano che minaccia l'ammutinamento ed esorta il premier Benjamin Netanyahu a non rinunciare alla guerra contro Hamas prima della "vittoria completa". "I video di incitamento alla sedizione circolati online negli ultimi giorni sono pericolosi e disastrosi, siano essi reali o inscenati per fomentare una rivolta. Il fatto che la macchina del veleno e le trombe di Netanyahu facciano eco entusiasticamente ai video che invocano la guerra fratricida e lo scioglimento dell'esercito è un altro tentativo di sfuggire alle responsabilità'", ha sottolineato Lapid, facendo riferimento al fatto che il filmato sia stato rilanciato su Telegram dal figlio di Netanyahu, Yair. "Questa follia deve essere fermata. Questo governo deve essere rimosso dalle nostre vite prima che distrugga tutto cioò che è caro e sacro per questo Paese", ha concluso il leader dell'opposizione. Nel video, girato in un edificio distrutto che potrebbe trovarsi a Gaza, il soldato riservista si rivolge a Netanyahu: "Questo video è per te. Noi soldati riservisti non intendiamo consegnare le chiavi a nessuna autorità palestinese. Non intendiamo dare le chiavi di Gaza a nessuna entita' - Hamas, Fatah o qualsiasi altra entità araba. I soldati riservisti sono dietro di te e vogliamo vincere". Le forze armate hanno aperto un'indagine, denunciando "una grave violazione degli ordini e dei valori dell'Idf". 

Guerra in Medioriente, i colloqui per la tregua riprendono la prossima settimana

Ministro tedesco, operazione Israele a Rafah illegale

Il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck ha criticato le azioni di Israele a Gaza, descrivendo l'operazione militare a Rafah come contraria al diritto internazionale. "La carestia, la sofferenza della popolazione palestinese e gli attacchi nella Striscia di Gaza sono - come stiamo vedendo ora in tribunale - incompatibili con il diritto internazionale", ha affermato, riferendosi alla decisione della Corte internazionale di giustizia (Icj) che ieri ha ordinato allo Stato ebraico di porre fine alla sua offensiva a Rafah.


Media: cellula Hamas preparava attentati in Germania

Una cellula terroristica di Hamas preparava attentati terroristici contro l'ambasciata israeliana a Berlino e contro una base militare americana in Germania, lo riferisce il quotidiano tedesco Welt am Sonntag citato dal Times of Israel. Gli obiettivi sono stati trovati sullo smartphone di un sospetto terrorista, arrestato a Berlino a dicembre e accusato dalla procura di cercare luoghi in cui nascondere armi per il gruppo terroristico, riferisce il quotidiano citando fonti dei servizi di sicurezza tedeschi. Secondo il giornale, il sospettato, di origini libanesi, ha ricevuto istruzioni da capi di Hamas in Libano.

Gaza, molo provvisorio per aiuti danneggiato da mareggiata

Una mareggiata ha danneggiato il molo provvisorio costruito a Gaza la scorsa settimana dagli Usa per accogliere gli aiuti umanitari in arrivo da Cipro nella regione. Operai sono all'opera per riparare i danni che hanno reso inagibile la struttura galleggiante. Parti del molo sono state spazzate via, verso il porto israeliano di Ashdod, a 30 chilometri di distanza.

Erdogan, "pressing economico su Israele fino a stop offensiva Gaza"

La Turchia continuerà il suo pressing economico e diplomatico nei confronti di Israele fino a quando il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ''non metterà fine ai massacri nella Striscia di Gaza''. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta l'agenzia di stampa Anadolu

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