"Il gabinetto di guerra deve predisporre un piano d'azione sulla guerra", ha detto il ministro israeliano. La replica del premier: "Invece di ultimatum a Hamas, Gantz lo fa a me. Le condizioni poste sono parole vane il cui significato è chiaro: la fine della guerra e la sconfitta di Israele, il mantenimento di Hamas intatto e la creazione di uno Stato palestinese"
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"Il gabinetto di guerra deve predisporre un piano d'azione sulla guerra entro l'8 giugno", ha detto il ministro del Gabinetto di guerra Beny Gantz e, rivolgendosi al premier Netanyahu, ha aggiunto: "Se non sceglierai usciremo dal governo". La replica di Netanyahu: "Mentre i nostri eroici combattenti combattono per distruggere i battaglioni di Hamas a Rafah, Gantz sceglie di lanciare un ultimatum al Primo Ministro invece di lanciarne uno a Hamas. Le condizioni poste da Benny Gantz sono parole vane il cui significato è chiaro: la fine della guerra e la sconfitta di Israele, il lasciare la maggior parte degli ostaggi al loro destino, il mantenimento di Hamas intatto e la creazione di uno Stato palestinese".
Almeno 15 persone sono rimaste uccise e altre 30 ferite oggi nel campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, a seguito di un bombardamento israeliano. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, gli aerei israeliani hanno bombardato uno dei rifugi che ospitano gli sfollati e i residenti che cercano di tornare nelle loro case nell'area.
Le trattative per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas sono state sospese. Lo ha annunciato l'emittente televisiva israeliana Kan 11. Secondo le fonti coinvolte nei colloqui - riferisce il canale televisivo - i mediatori di Egitto e Qatar hanno verificato l'impossibilità in questa fase di raggiungere un accordo con Israele.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Perché l'Iran ha attaccato Israele?
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
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Guerra Israele-Hamas, Biden: "Stop armi offensive a Israele se invade Rafah"
Il no al piano di Netanyahu per l’invasione della città della striscia di Gaza è stato ribadito dal presidente statunitense nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata alla Cnn. Biden sottolinea che, in caso di attacco contro Rafah da parte di Israele, continuerà a fornire solo armi per la difesa. E ammette: "Civili sono stati uccisi a Gaza dalle bombe Usa". La replica di Israele: "Commenti molto deludenti". LEGGI L'ARTICOLO
Wafa: "Almeno 3 civili morti in raid aereo israeliano a Rafah"
Almeno tre civili palestinesi sono rimasti uccisi e diversi altri feriti questa sera in un attacco aereo israeliano su una palazzina residenziale nel centro di Rafah, secondo quanto scrive l'agenzia palestinese Wafa, che cita fonti locali. Almeno tre corpi sono stati estratti dalle macerie dell'edificio, bombardato da aerei israeliani, scrive Wafa. Secondo la stessa agenzia, alcune ore prima altri tre civili, fra cui almeno un bambino, sono morti per un raid nel campo profughi del quartiere di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza.
Da Gaza a Trieste, l'Ong che ha salvato otto bambini palestinesi dalla guerra
Un gruppo di bambini palestinesi, malati o feriti, è stato trasferito all'ospedale pediatrico triestino Burlo Garofolo grazie all'operazione umanitaria organizzata dall'associazione Gaza Kinder Relief (GKR), in collaborazione con Save a Child. Ne abbiamo parlato con Alisa Kireeva, co-fondatrice della Ong GKR che si è occupata in prima persona, insieme alle altre volontarie, di portare a termine l'intera missione. L'INTERVISTA
Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza
Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". LEGGI L'ARTICOLO
Manifestazioni e scontri a Tel Aviv, polizia usa idranti
Sono in corso scontri tra polizia e manifestanti a Tel Aviv. La polizia utilizza gli idranti. Lo si apprende dai media israeliani. La polizia afferma di aver arrestato una persona per disturbo dell'ordine pubblico. Un filmato mostra la polizia che usa un cannone ad acqua per disperdere la folla. L'ambasciatore americano in Israele, Jack Lew, ha parlato alla manifestazione e ha ribadito l'impegno americano a riportare a casa tutti gli ostaggi dalla prigionia a Gaza, compresi gli 8 cittadini americani. Ha anche detto che il modo migliore per porre fine alla guerra è che Hamas rilasci gli ostaggi

©Ansa
Attacco Iran a Israele, la situazione un mese dopo e i possibili scenari
Il conflitto dura da 40 anni, ma dallo scorso mese ha conosciuto un'escalation senza precedenti con attacchi missilistici e droni, sottolineando un'ideologica ostilità persistente tra le due Nazioni. Nonostante una tregua momentanea, le minacce nucleari iraniane mantengono alta la tensione. GLI SCENARI
Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud
Iresidenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case. IL REPORTAGE
Netanyahu: "Da Gantz condizioni vane, lascia Hamas intatto"
"Le condizioni poste da Benny Gantz sono parole vane il cui significato è chiaro: la fine della guerra e la sconfitta di Israele, il lasciare la maggior parte degli ostaggi al loro destino, il mantenimento di Hamas intatto e la creazione di uno Stato palestinese". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu.
Netanyahu: "Invece di ultimatum a Hamas, Gantz lo fa a me"
"Mentre i nostri eroici combattenti combattono per distruggere i battaglioni di Hamas a Rafah, Gantz sceglie di lanciare un ultimatum al Primo Ministro invece di lanciarne uno a Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in risposta al ministro Benny Gantz.
Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"
Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA
Mezzaluna Rossa egiziana, 'aiuti per Gaza fermi da 12 giorni'
I valichi di frontiera tra Egitto e Gaza continuano a essere chiusi, per il 12mo giorno consecutivo, e di nuovo grandi quantità di aiuti alimentari ormai marciti devono essere distrutti. Lo dice il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed, ribadendo la responsabilità israeliana delle decisioni che stanno aggravando di giorno in giorno la situazione della popolazione palestinese. "I valichi commerciali di Rafah, Kerem Shalom e Al-Awja restano chiusi e il passaggio di aiuti, feriti e stranieri completamente interrotti da quando l'esercito israeliano ha preso il lato palestinese di Rafah". Restano lunghe code ai terminal dal lato egiziano, con circa 4.300 camion di aiuti umanitari in attesa, pronti per entrare a Gaza non appena sarà possibile. D'altra parte - aggiunge - "le quantità di aiuti presenti ad Al-Arish sono impossibili da trasportare verso il mare e da lì al nuovo molo americano a Gaza: "I tempi di attesa sarebbero così lunghi per la ristretta capienza del molo che le merci, soprattutto cibo e medicine, si deteriorerebbero comunque". La Mezzaluna Rossa precisa poi che il lato egiziano del valico di Rafah non è stato finora interessato dagli scontri sul versante palestinese tra Hamas e Israele. "Le autorità egiziane attendono il coordinamento con la controparte per riaprire il valico nei prossimi giorni. Appena ciò potrà avvenire - ha aggiunto Zayed - sarà ripristinata la pavimentazione del valico dal lavoro palestinese, gravemente danneggiata dai bombardamenti".
La Palestina chiede alla Fifa l'esclusione di Israele dalle competizioni
Una decisione verrà presa il 20 luglio. Il presidente Gianni Infantino ha disposto una consulenza legale indipendente per valutare la richiesta. LEGGI L'ARTICOLO
Gantz: "Per il futuro di Gaza serve direzione Usa-Ue-araba"
"La leadership deve vedere il quadro generale, il gabinetto di guerra deve decidere entro l'8 giugno di riportare a casa gli ostaggi, abbattere Hamas e smilitarizzare Gaza e che ci sia una direzione Usa-Ue-araba-palestinese che getti le basi di un alternativa futura a Gaza che non sia nè Hamas nè Abu Mazen". Lo ha affermato il ministro del Gabinetto di guerra Beny Gantz. "La scelta, Netanyahu - ha aggiunto - è nelle tue mani, devi decidere. Il Netanyahu di 10 anni fa l'avrebbe fatto".
Gantz: "Piano su Gaza entro l'8 giugno o lasciamo governo"
"Il gabinetto di guerra deve predisporre un piano d'azione sulla guerra entro l'8 giugno". E' l'ultimatum del ministro del Gabinetto di guerra Beny Gantz che, rivolto al premier Benyamin Netanyahu ha aggiunto: "Devi scegliere, se non sceglierai usciremo dal governo".
Riportato in Israele il corpo di un altro ostaggio
Le forze di difesa israeliane hanno annunciato che il corpo dell'ostaggio Ron Binyamin è stato rimpatriato da Gaza a Israele. Lo scrive l'edizione online di Haartetz.
Binyamin, 53 anni, "marito di Ayelet e padre di Shai e Gil, era un padre di famiglia che amava il ciclismo ed usciva ogni Shabbat per fare un giro, incluso il sabato nero quando fu rapito dall'area del Kibbutz Be'eri", si legge in un comunicato del Forum sugli ostaggi e le famiglie scomparse.
Unrwa: 800mila palestinesi costretti a fuggire da Rafah
Ottocentomila palestinesi "sono stati costretti a fuggire" da Rafah dall'inizio dell'operazione militare di Israele. Lo ha riferito su X il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati, Philippe Lazzarini. "Quasi la metà della popolazione di Rafah, ovvero 800.000 persone, è per strada, costretta a fuggire da quando le forze israeliane hanno iniziato l'operazione militare nell'area il 6 maggio. In risposta agli ordini di evacuazione che chiedevano alle persone di fuggire nelle cosiddette zone sicure, le persone si sono recate principalmente nelle zone centrali e a Khan Younis, anche negli edifici distrutti", ha aggiunto.
Ong, drone Israele contro auto comandante Hezbollah in Siria
Un presunto drone israeliano ha colpito oggi in un raid un'auto lungo la strada da Damasco a Beirut a bordo della quale viaggiava un comandante di Hezbollah e la sua scorta. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui non è al momento chiara la sorte degli occupanti del veicolo, che è completamente bruciato. Secondo l'Osservatorio, dall'inizio del 2024 si contano 39 attacchi attribuiti a Israele in Siria: 27 raid aerei e 17 attacchi missilistici, per un totale di 131 morti e 57 feriti.
Guerra in Medioriente, Spagna nega scalo a nave che trasporta armi per Israele
"Questa è la prima volta che lo facciamo – ha detto il ministro degli Esteri Jose Manuel Albares - e sarà una politica coerente con qualsiasi nave che porta armi a Israele che vuole fare scalo nei porti spagnoli. Il Medioriente non ha bisogno di più armi, ha bisogno di più pace”. LEGGI L'ARTICOLO
Lapid chiede a Gantz di dimettersi, 'non aiutare più Netanyahu'
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha chiesto al ministro del Gabinetto di Guerra Benny Gantz di lasciare il governo, in vista della sua conferenza stampa di questa sera. "Deve annunciare che non può più dare una mano all'abbandono degli ostaggi, all'abbandono del Nord e allo schiacciamento dell'economia e della classe media", ha scritto Lapid su X, come riportano i media israeliani. "Deve dire che non aiuterà più Netanyahu a rimanere al potere e che lascerà immediatamente il governo e chiederà subito le elezioni", aggiunge.
Wafa, raid israeliano colpisce rifugio, 15 morti e 30 feriti nel campo profughi di Jabalya
Almeno 15 persone sono rimaste uccise e altre 30 ferite oggi nel campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, a seguito di un bombardamento israeliano. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, gli aerei israeliani hanno bombardato uno dei rifugi che ospitano gli sfollati e i residenti che cercano di tornare nelle loro case nell'area.
La maggior parte dei feriti è stata trasferita all'ospedale Kamal Adwan, anch'esso teatro di "violenti bombardamenti", secondo i media palestinesi. L'agenzia sottolinea inoltre che la situazione umanitaria nel campo profughi di Jabalya è "catastrofica" a causa dei bombardamenti israeliani e che mancano cibo, acqua e medicine.
Due palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane nel campo profughi di Nuseirat, nel centro dell'enclave palestinese, e altri due sono morti a Wadi Gaza, nel nord del territorio. Altre tre persone sono state uccise e altre due ferite in un attacco israeliano contro una casa a Khan Younis e un'altra è stata uccisa in un bombardamento di un veicolo civile vicino a Rafah, riferiscono le stesse fonti.
Axios, 'Gantz stasera darà un ultimatum a Netanyahu'
Il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz parlerà stasera alle 20.30 (le 19.30 in Italia, ndr) in una conferenza stampa. Lo ha riferito il sito Axios secondo cui "Gantz darà un ultimatum al premier Netanyahu sulla strategia della guerra".
Rifiuti accumulati a Khan Yunis, Gaza
Rifiuti accumulati nei pressi di Khan Yunis, nella striscia di Gaza. Secondo il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), più di 1,7 milioni di palestinesi sfollati vivono attualmente in rifugi di fortuna in mezzo a cumuli di rifiuti non raccolti, aggravando una crisi ambientale e sanitaria pubblica.

@Ansa/HAITHAM IMAD
Unrwa, almeno 650mila persone fuggite da Rafah
Almeno 650.000 persone sono fuggite da Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, a causa dell'intensificarsi dell'offensiva militare israeliana contro la città più di una settimana fa. Lo riferisce su X Louise Wateridge, addetta stampa dell'Unrwa. "Rifugi improvvisati si affollano lungo la spiaggia e fino alla costa, mentre le famiglie disperate cercano di trovare spazio per sopravvivere", ha dichiarato Wateridge, in un messaggio sul social network X.
Media Libano, colpita auto vicino a confine Siria
Una macchina è stata colpita nei pressi della cittadina libanese di Masnaa, vicino al confine con la Siria. Lo hanno riferito media libanesi, sostenendo che si è trattato di un attacco israeliano.
Il Ministero della Sanità di Hamas: "I morti a Gaza sono 35.386"
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 35.386, di cui 83 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 79.366, secondo la stessa fonte.
Gaza, l'Iran: "L'Occidente non esita a violare il diritto internazionale"
"Gli Stati Uniti e i Paesi occidentali non esitano a violare il diritto internazionale", ha affermato il portavoce del governo iraniano, Ali Bahadori Jahromi, commentando la lettera in cui 12 senatori americani minacciano la Corte penale internazionale di severe sanzioni se emetterà mandati di arresto per funzionari israeliani coinvolti nella guerra a Gaza. "Il comportamento arbitrario degli Stati occidentali ha rallentato il progresso del diritto internazionale e la sua influenza", ha aggiunto il portavoce su X.
Il Papa abbraccia un israeliano e un palestinese che hanno perso dei parenti
Papa Francesco, durante l'incontro "Arena di Pace" a Verona ha abbracciato l'israeliano Maoz Inon, al quale sono stati uccisi i genitori da Hamas il 7 ottobre, e il palestinese Aziz Sarah, al quale l'esercito israeliano ha ucciso il fratello, ora amici e collaboratori, applauditi all'Arena con una standing ovation.
L'Austria riprende i finanziamenti all'Unrwa
L'Austria ha annunciato che ripristinerà i finanziamenti all'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, dopo averli sospesi in seguito alle accuse contro il personale di coinvolgimento negli attacchi di Hamas del 7 ottobre. "Dopo aver analizzato nel dettaglio il piano d'azione" presentato dall'Unrwa "per migliorare il funzionamento dell'organizzazione", Vienna ha deciso di "liberare i fondi", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri.
Per il 2024 sono stati stanziati fondi per un totale di 3,4 milioni di euro e il primo pagamento dovrebbe essere effettuato in estate. "Una parte dei fondi austriaci verrà utilizzata in futuro per migliorare i meccanismi di controllo interno dell'Unrwa". L'Austria ha affermato che "monitorerà da vicino" l'attuazione del piano d'azione con altri partner internazionali, sottolineando che "molta fiducia è stata sprecata".
Medioriente, Tajani: "Lavoriamo per il dialogo e per arrivare a due Stati"
"Lavoriamo per rilanciare il dialogo politico e arrivare a due Stati che convivano in pace e sicurezza. Lo ribadirò al ministro palestinese Mustafa quando lo incontrerò nei prossimi giorni a Roma". E' un passaggio del videomessaggio inviato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al forum 'Verso Sud', organizzato a Sorrento da 'The European House Ambrosetti'. Il vicepremier ricorda come il quadro internazionale sia complesso e si sofferma poi sulla guerra in Medio Oriente e sulle tensione nel Mar Rosso. "L'Italia - argomenta - è impegnata a fare del nostro G7 uno strumento di pace, stabilità e crescita. A Gaza sosteniamo il cessate il fuoco per la liberazione degli ostaggi israeliani e l'accesso degli aiuti umanitari nella Striscia. Per questo stiamo lavorando con 'Food for Gaza', che sta facendo da punto di raccolta delle migliori forze del sistema Italia". Il Governo e il ministero degli Esteri "seguono con attenzione le tensioni nel Mar Rosso - spiega Tajani - che mettono in pericolo la libertà di navigazione. La crescita del nostro tessuto produttivo è legata agli scambi commerciali via mare. Nel Mar Rosso transita il 40% dell'import-export italiano, ecco perchè ho voluto riunire al ministero un tavolo sul Mar Rosso con imprese e associazioni di categoria".

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Fonte straniera: "I negoziati tra Israele e Hamas sono in un vicolo cieco"
I negoziati tra Israele e Hamas per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza e la liberazione di ostaggi "sono attualmente in un vicolo cieco e non ci sono progressi". Lo ha riferito una fonte straniera ad Haaretz, esprimendo la speranza che la situazione possa cambiare nei prossimi giorni. Come ha svelato Barak Ravid, mercoledì Brett McGurk, consigliere per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden, ha visitato Doha e ha discusso con il primo ministro del Qatar come uscire dallo stallo. Come ha riferito il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan agli ambasciatori stranieri, gli Usa sono convinti che il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, si sia ritirato dai colloqui la settimana scorsa nella speranza di aumentare la pressione su Israele per porre fine alla guerra.
Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"
Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA
Idf: "Proseguono le operazioni a Rafah est, Jabalya e Gaza centro"
Proseguono le attività operative dell'esercito israeliano (Idf) nelle aree di Rafah est, Jabalya e Gaza centrale. L'Idf ha reso noto questa mattina in un comunicato che nella parte orientale di Rafah i suoi soldati hanno eliminato un agente armato di lanciagranate in un complesso adiacente alle truppe. Inoltre, sono state individuate armi, ordigni esplosivi, missili e lanciagranate e in un'altra operazione è stato distrutto un lanciatore all'interno di un complesso militare della zona. Inoltre, è stato eliminato il capo della logistica della brigata Rafah della Jihad islamica, responsabile della preparazione dell'organizzazione terroristica per le operazioni contro le truppe di terra dell'Idf nell'area. Nell'area di Jabalya, un numero imprecisato di terroristi è stato eliminato in una serie di scontri, le truppe dell'Idf hanno neutralizzato un lanciarazzi, hanno localizzato diversi tunnel e hanno individuato armi e ordigni esplosivi nell'area. Continuano intanto le attività operative nel centro di Gaza, dove ieri è stato eliminato "un certo numero di terroristi". Inoltre, le truppe dell'IDF hanno identificato diversi terroristi che hanno sparato missili RPG contro le truppe dell'IDF e hanno diretto un aereo che ha colpito il complesso da cui operavano, eliminandoli. Nella giornata di ieri, conclude la nota, nella Striscia di Gaza sono stati colpiti più di 70 obiettivi terroristici, tra cui depositi di armi, siti di infrastrutture militari, terroristi che rappresentavano una minaccia per le truppe e complessi militari.
L'Idf conferma: "Ucciso Khamayseh, gli attacchi erano imminenti"
L'esercito israeliano ha confermato questa mattina che il "terrorista Islam Khamayseh" è stato "eliminato" ieri sera in un raid a Jenin, nel nord della Cisgiordania: Khamayseh si trovava insieme ad altri "importanti terroristi" che pianificavano attacchi "nell'immediato futuro". Il raid, si legge in un comunicato, è stato realizzato con un aereo da caccia e un elicottero ed ha preso di mira un complesso usato come centro operativo di un'infrastruttura terroristica. Khamayseh (e non Hamaisi, come riportato in precedenza dai media israeliani) "era un terrorista operativo senior nel Campo di Jenin", sottolinea la nota dell'Idf. Khamayseh era "responsabile di una serie di attacchi terroristici nell'area, incluso l'attacco a colpi di arma da fuoco avvenuto nella comunità di Hermesh nel maggio 2023, durante il quale è stato assassinato Meir Tamari", ricorda l'Idf aggiungendo che l'uomo era anche responsabile dell'attacco terroristico alla giunzione Efes, durante il quale molti civili israeliani sono rimasti feriti. Nel complesso colpito ieri sera, sottolinea inoltre l'esercito israeliano, si trovavano anche alcuni "importanti terroristi..., alcuni dei quali erano coinvolti in attacchi nell'area di Jenin e pianificavano di realizzare altri attacchi terroristici nell'immediato futuro".
Idf: "Un comandante della Jihad islamica ucciso a Rafah"
Un alto esponente della Jihad Islamica è stato ucciso in un attacco israeliano nella parte orientale di Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza. Come ha riferito l'Idf, si tratta del capo locale della logistica.
Medioriente, 300 tonnellate di aiuti sul pontile Usa
Più di 300 pallet di aiuti umanitari sono stati scaricati per la prima volta sul molo temporaneo montato dagli Stati Uniti sulla costa di Gaza. Da parte sua Hamas ha insistito "che nessuna rotta per la consegna degli aiuti, compreso il molo galleggiante, costituisce un'alternativa alle rotte sotto la supervisione palestinese". Dopo giorni di blocco degli aiuti umanitari nel territorio palestinese assediato e minacciato dalla carestia, l'esercito americano ha annunciato l'arrivo di "circa 500 tonnellate di aiuti nei prossimi giorni". Londra ha annunciato che un carico di aiuti britannici e' stato "trasportato con successo verso la costa di Gaza contemporaneamente a quelli di Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti" attraverso il corridoio marittimo cipriota, mentre la Francia ha dichiarato che una nave della marina militare con a bordo 60 tonnellate di aiuti, sara' scaricata sul pontile americano.
Mattarella agli studenti: "A Gaza serve cessate il fuoco immediato"
Durante la celebrazione della Giornata del Laureato all'Università La Sapienza di Roma, cui ha partecipato il presidente della Repubblica, alcuni studenti hanno protestato "contro il genocidio a Gaza" e letto al megafono una lettera a lui indirizzata. E dal palco dell'aula magna Il Capo dello Stato non si è sottratto e in un intervento a braccio si è rivolto direttamente a loro. LEGGI L'ARTICOLO

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Mar Rosso, nave colpita al largo dello Yemen: "lievi danni"
Una nave in transito nel Mar Rosso è stata colpita da un "oggetto sconosciuto" che ha causato "lievi danni". L'attacco, ha reso noto la Marina britannica, e' avvenuto 76 miglia a nord-ovest di Al Hodeida, uno dei principali porti dello Yemen controllato dai ribelli sciiti Houthi, che non hanno rivendicato l'azione. "Il capitano ha confermato che la nave ha subito lievi danni dopo essere stata colpita da un oggetto sconosciuto sul lato sinistro", ha fatto sapere la Marina, aggiungendo che sia la nave che l'equipaggio "sono sani e salvi e continuano verso il prossimo porto di scalo".
A Jenin ucciso comandante del battaglione locale della Jihad
Il terrorista ucciso nel raid israeliano a Jenin era il comandante del battaglione locale della Jihad Islamica. Lo ha reso noto l'Idf dopo l'attacco aereo su un "centro operativo" nella città occupata in Cisgiordania. "Un certo numero di terroristi di rilievo erano all'interno del complesso", hanno detto le forze di difesa israeliane in una dichiarazione pubblicata su Telegram. L'attacco è stato condotto da un aereo e da un elicottero e la vittima è Islam Khamayseh, un "terrorista di alto livello nel campo di Jenin" responsabile di una serie di attacchi nella zona. La Brigata Al-Quds, il braccio armato del gruppo militante della Jihad islamica palestinese, ha confermato in un comunicato che Khamayseh e' stato ucciso e altri 8 feriti nel raid.
Idf: “Israele vede la sofferenza dei civili come una tragedia mentre Hamas vede la sofferenza dei civili come una strategia”
Sullivan oggi in Arabia Saudita per un incontro con Mbs, domani in Israele
Il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, è atteso oggi in Arabia Saudita per un colloquio con l'erede al trono e leader 'de facto' della monarchia del Golfo, Mohammed bin Salman, mentre domani volerà in Israele. Lo ha confermato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, secondo cui in Arabia Saudita Sullivan discuterà degli sforzi in corso per raggiungere pace e sicurezza durature nella regione. Domenica, invece, il consigliere incontrerà il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Al centro del faccia a faccia ci sarà ovviamente la guerra nella Striscia di Gaza. I due, in particolare, parleranno della situazione umanitaria nell'enclave e dei negoziati per il rilascio degli ostaggi.
Medioriente, trovati i corpi di tre ostaggi israeliani. VIDEO
Televisione di Israele: "Sospese le trattative sugli ostaggi a Gaza"
Le trattative per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas sono state sospese. Lo ha annunciato l'emittente televisiva israeliana Kan 11. Secondo le fonti coinvolte nei colloqui - riferisce il canale televisivo - i mediatori di Egitto e Qatar hanno verificato l'impossibilità in questa fase di raggiungere un accordo con Israele. In dettaglio i colloqui si sono interrotti perché le parti non riescono ad accordarsi sulle condizioni per il rilascio degli ostaggi. "Le fonti hanno indicato che le differenze sono molto ampie, soprattutto sul termine 'fine della guerra' e sulla richiesta di Israele di porre il veto sui nomi dei terroristi di cui Hamas potrebbe chiedere il rilascio" ha detto Kan 11.
Sirene nel nord di Israele, allarme infiltrazione di droni
Suonano le sirene di allarme nel nord di Israele per una sospetta infiltrazione di droni dal Libano. Secondo i media locali, le sirene sono scattate a Kiryat Shmona, Metualla e in decine di comunità nei dintorni.
Guerra in Medioriente, Spagna nega scalo a nave che trasporta armi per Israele
"Questa è la prima volta che lo facciamo – ha detto il ministro degli Esteri Jose Manuel Albares - e sarà una politica coerente con qualsiasi nave che porta armi a Israele che vuole fare scalo nei porti spagnoli. Il Medioriente non ha bisogno di più armi, ha bisogno di più pace”. LEGGI L'ARTICOLO