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Guerra Israele Hamas, ospedale Gaza: attacco israeliano a Nouseirat, almeno 30 morti

©Getty
Gantz: un piano d'azione su Gaza o lascio governo
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Gantz: un piano d'azione su Gaza o lascio governo
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Almeno 30 civili palestinesi, tra cui un giornalista, sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in una serie di raid dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Il ministro del Gabinetto di guerra Gantz ha dato un ultimatum al premier israeliano: se entro l'8 giugno non verrà formalizzato un piano d'azione generale che includa il futuro politico della Striscia "in una direzione Usa-Ue-araba", lascerà l'esecutivo d'emergenza. Netanyahu: "Parole vane, invece di ultimatum a Hamas, Gantz lo fa a me"

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 Un ospedale di Gaza riferisce che un attacco israeliano ha ucciso almeno 30 persone a Nouseirat, tra cui un giornalista.. "Abbiamo ricevuto venti morti e diversi feriti dopo che un attacco aereo israeliano ha preso di mira una casa che apparteneva alla famiglia Hassan nel campo di Nouseirat", si legge in un comunicato dell'ospedale. Secondo alcuni testimoni oculari, l'attacco è avvenuto intorno alle 3:00 (le 2:00 in Italia). L'esercito israeliano ha affermato che stava verificando queste informazioni.

Il ministro israeliano Benny Gantz ha dato un ultimatum al premier Netanyahu: se entro l'8 giugno non verrà formalizzato un piano d'azione generale su Gaza, che includa il futuro politico della Striscia "in una direzione Usa-Ue-araba", il leader centrista lascerà l'esecutivo d'emergenza. Immediata la risposta di Netanyahu: "Parole vane, invece di ultimatum a Hamas, Gantz lo fa a me". La diplomazia Usa è in azione per fermare l'assalto a Rafah dove circa 800mila palestinesi sono stati costretti a fuggire. Sono almeno 64 i palestinesi morti a seguito di attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo sostiene Al Jazeera in base ai report dei propri corrispondenti sul campo.


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Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che  ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in  Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA

Attacco Iran a Israele, la situazione un mese dopo e i possibili scenari

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Guerra in Medioriente, Spagna nega scalo a nave che trasporta armi per Israele

"Questa  è la prima volta che lo facciamo – ha detto il ministro degli  Esteri  Jose Manuel Albares - e sarà una politica coerente con qualsiasi  nave  che porta armi a Israele che vuole fare scalo nei porti spagnoli.  Il  Medioriente non ha bisogno di più armi, ha bisogno di più pace”. LEGGI L'ARTICOLO

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Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud

I residenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi  gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case.  IL REPORTAGE

Tensioni in Nord Sinai per troppi camion di aiuti diretti a Gaza

C'è tensione nel Nord Sinai a causa dei troppi camion umanitari destinati alla Striscia di Gaza nelle strade delle città di El Arish, Sheikh Zuweid e Rafah egiziana, dell'odore degli alimenti avariati e del blocco del traffico causato dai mezzi che bloccano molte strade. Lo riferiscono all'ANSA fonti locali. Le agenzie umanitarie che forniscono aiuti stanno pagando ingenti somme di denaro ai trasportatori costretti da 13 giorni in attesa a causa dei camion in attesa, da 10.000 a 15.000 sterline egiziane (300 euro circa) per camion ogni giorno a causa della chiusura dei valichi di frontiera seguito all'occupazione israeliana di Rafah palestinese. Recentemente un tir umanitario ha preso anche fuoco. Il capo del partito egiziano Al Karama nel Nord Sinai, Hatem Al-Balk, ha sottolineato la necessità di fare pressione su Israele affinché apra rapidamente i valichi di Rafah e Kerem Shalom in modo che gli aiuti non vengano compromessi e che i donatori non paghino ingenti somme di denaro a causa del perdurante chiusura continua dei valichi di frontiera.

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Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella  Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono  ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è  difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove  molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni  igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza  alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione  inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". LEGGI L'ARTICOLO

Da Gaza a Trieste, l'Ong che ha salvato otto bambini palestinesi dalla guerra

Un gruppo di bambini palestinesi, malati o feriti, è stato trasferito  all'ospedale pediatrico triestino Burlo Garofolo grazie all'operazione  umanitaria organizzata dall'associazione Gaza Kinder Relief (GKR), in  collaborazione con Save a Child. Ne abbiamo parlato con Alisa Kireeva,  co-fondatrice della Ong GKR che si è occupata in prima persona, insieme  alle altre volontarie, di portare a termine l'intera missione. L'INTERVISTA

Gallant: 'Iniziamo a vedere effetti operazione a Rafah'

Israele sta iniziando a "vedere gli effetti dell'operazione a Rafah". Lo ha detto il ministro della Difesa, Yoav Gallant, parlando ai soldati di un'unità dell'intelligence militare. "Dobbiamo continuare ad attaccare dove il nemico non si difendere e difendere dove intende attaccare", ha aggiunto, secondo quanto riporta Times of Israel. 

Guerra Israele-Hamas, Biden: "Stop armi offensive a Israele se invade Rafah"

Il no al piano di Netanyahu per l’invasione della città della striscia di  Gaza è stato ribadito dal presidente statunitense nel corso di  un’intervista esclusiva rilasciata alla Cnn. Biden sottolinea che, in  caso di attacco contro Rafah da parte di Israele, continuerà a fornire  solo armi per la difesa. E ammette: "Civili sono stati uccisi a Gaza  dalle bombe Usa". La replica di Israele: "Commenti molto deludenti". LEGGI L'ARTICOLO

Biden: sostengo le proteste non violente su Gaza

Affrontando il tema delle manifestazioni nei campus americani a favore della Palestina, Joe Biden ha detto di sostenere "le proteste non violente" nel suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta.

Al college di Mlk applausi per Biden ma anche per Obama

Applausi per Joe Biden quando e' stato introdotto dal presidente del Morehouse College e applausi anche per Barack Obama quando lo ha citato come il presidente che - insieme allo stesso Biden - ha impresso una svolta nella lotta alle disuguaglianze. Per ora nessuna protesta, solo un piccolo gruppo di studenti che si e' seduto voltando le spalle al presidente, mentre un docente ha srotolato una bandiera della repubblica democratica del Congo sul palco, dietro Biden.

Biden rilancia, tregua e liberazione ostaggi a Gaza

"Chiedo una tregua immediata e la liberazione degli ostaggi a Gaza": lo ha detto Joe Biden nel suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta, ricordando la "crisi umanitaria" in corso.

Giordania: 'Serve indagine internazionale su guerra a Gaza'

Il ministro degli esteri giordano Ayman Safadi ha detto - riferito dai media israeliani - che Amman chiede una indagine internazionale su quelli che ha definito crimini di guerra durante l'operazione militare dell'esercito a Gaza contro Hamas. Un'accusa più volte respinta da Israele. In una conferenza stampa con il presidente dell'Unrwa, Safadi ha sottolineato che "quelli responsabili per crimini documentati devono essere portati davanti la giustizia".

Studenti voltano spalle a Biden, uno sventola bandiera palestinese

All'inizio del discorso di Joe Biden oggi al Morehouse college, storico college afroamericano della Georgia, uno studente si è alzato e ha sventolato la bandiera palestinese. E, in segno di protesta, alcuni studenti hanno girato le sedie in modo da dare le spalle al presidente durante il suo discorso alla cerimonia di laurea. 

Laureato chiede tregua immediata a Gaza parlando davanti a Biden

"Un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza", ha chiesto DeAngelo Fletcher mentre teneva davanti a Joe Biden il tradizionale discorso di commiato alla cerimonia di laurea. Per ora nessuna protesta dagli studenti, alcuni dei quali indossano la kefiah, il foulard bianco e nero diventato un emblema di solidarietà con la causa palestinese. "Il conflitto Israele-Gaza affligge la popolazione della regione da generazioni", ha detto Fletcher. "È importante riconoscere che entrambe le parti hanno subito pesanti perdite in seguito al 7 ottobre. Dalla comodità delle nostre case, abbiamo osservato un numero senza precedenti di civili piangere la perdita di uomini, donne e bambini".

Axios: Netanyahu ha vietato a vertici intelligence di parlare con politici Usa

Dall'inizio della guerra a Gaza, Benjamin Netanyahu ha in diverse occasioni vietato ai capi dell'intelligence e della sicurezza israeliani di incontrare funzionari ed esponenti del Congresso Usa. Lo rivela Axios citando fonti americane e israeliane, sottolineando che questa rivelazione mostra come il premier israeliano voglia controllare quello che gli americani, politici e diplomatici, sentono da Israele, in un momento in cui il suo governo appare profondamente diviso sulla strategia da seguire e cresce la tensione con Washington. In particolare, tre settimane fa Netanyahu ha vietato ai capi di Mossad e Shin Bet di incontrare Marco Rubio, il repubblicano che è vice presidente della commissione Intelligence del Senato, che aveva chiesto un incontro con gli 007 israeliani durante la sua visita in Israele durante la quale ha incontrato Netanyahu. 

Idf: 10 missili dal Libano, colpite basi di lancio

Durante la giornata, le forze armate israeliane hanno "identificato circa 10 lanci" di missili che dal Libano erano diretti verso le aree di Malkia e Har Dov, nel nord di Israele. Non sono stati segnalati feriti e le forze armate hanno colpito le basi da cui partivano i missili. Stamattina, i militari delle IDF hanno individuato terroristi nelle zone del sud del Libano, a Maroun El Ras: gli aerei della Marina israeliana hanno colpito il complesso e i terroristi che vi si trovavano, fa sapere IDF su Telegram.

Israele: 'Circa 10 i razzi dal Libano nel nord del Paese'

Durante la giornata di oggi sono stati identificati "circa 10 lanci dal Libano verso le aree di Malkia e Har Dov nel nord di Israele". Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che l'esercito ha colpito "la fonte del fuoco".

Crosetto: 'Non c'è altra strada che l'autogoverno palestinese'

"E' molto pericoloso l'integralismo di una parte del governo israeliano. Noi siamo per 'due popoli due Stati', lo diciamo dal primo giorno e pensiamo non esista altra possibilità che un autogoverno palestinese. Siamo disposti a partecipare con altre forze internazionali che non possono essere solo occidentali, devono essere asiatiche, occidentali e arabe, a fare un'operazione come è stata fatta per Unifil in Libano, cioè a fare da cuscinetto per una prima fase, ma sapendo che dovrà essere amministrata dai palestinesi. Dobbiamo anche puntare sulla pace, sulla volontà di quel popolo di avere pace ed una vita normale". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al programma 'In mezz'ora' su Rai 3. 

Crosetto: falchi al governo rischiano distruggere Israele

"L'Italia ha bloccato l'esportazione di armi verso Israele ormai da mesi. Non solo: l'Italia ha un giudizio molto duro su quello che sta accadendo oggi, così come siamo stati molto duri con Hamas fin dall'inizio. C'è questa evoluzione dell'attacco su Rafah, questa divisione tra falchi e colombe all'interno del governo israeliano con i falchi che rischiano di distruggere Israele, di non fare il suo bene perchè stanno costruendo una rabbia che durerà decenni, riguarderà i loro figli ed i loro nipoti, stanno creando delle fratture che nessuno riuscirà a sanare". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al programma 'In mezz'ora' su Rai 3. 

Media: Netanyahu ha fermato incontri tra dirigenti Usa e capi 007

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha vietato piu' volte ai capi dell'intelligence e della sicurezza israeliani di incontrare dirigenti e parlamentari statunitensi dall'inizio della guerra a Gaza: lo riferisce Axios citando tre funzionari americani e israeliani. Netanyahu, secondo Axios, sembra voler controllare ciò che i politici e i diplomatici americani sentono da Israele, in un momento in cui il suo governo è profondamente diviso sulla sua strategia di guerra e le relazioni con gli Stati Uniti stanno diventando più tese. L'ultima mossa di 'Bibi' per controllare la narrativa sulla guerra, stando alle fonti di Axios, è arrivata tre settimane fa, quando ha vietato ai direttori delle agenzie di intelligence e di sicurezza del Mossad e dello Shin Bet di incontrare il senatore Marco Rubio. Rubio, vicepresidente della commissione intelligence del Senato, aveva richiesto gli incontri durante la sua visita in Israele il mese scorso. Alla fine e' stato lo stesso Netanyahu a vedere Rubio. La decisione di Netanyahu non è stata un colpo a Rubio, hanno sottolineato i tre dirigenti che hanno parlato sotto anonimato con Axios. I dirigenti statunitensi e alcuni critici di Netanyahu in Israele lo hanno visto come un segno di quello che sembra essere il suo crescente sospetto nei confronti dell'intelligence, dell'esercito e dell'establishment della sicurezza israeliani, che hanno opinioni divergenti su come il primo ministro sta conducendo la guerra. I leader di queste agenzie ritengono che Israele debba elaborare una strategia più chiara per il dopoguerra a Gaza e che l'Autorità Palestinese dovrebbe avere un ruolo, una volta sconfitto Hamas.

Biden oggi parla in un'università Georgia: si temono proteste contro guerra a Gaza

Joe Biden oggi pronuncia un discorso al Morehouse College, storico college afroamericano della Georgia, dove sono state potenziate le misure di sicurezza nel timore di proteste contro la guerra a Gaza, come quelle che si registrano da settimane nelle università di tutta l'America. Fonti della Casa Bianca hanno detto alla Nbcnews, che il presidente userà il discorso per "concentrarsi sugli studenti" e "affrontare le loro preoccupazioni". Il presidente dell'università,  David A. Thomas, ha detto alla Cnn che non intende "permettere comportamenti che impediscano lo svolgimento della cerimonia di laurea" o impediscano al presidente di parlare. Ma allo stesso tempo ha detto anche di aver deciso che non chiederà "alla polizia di portare via persone in manette, se dovrò scegliere interromperò immediatamente la cerimonia".



Smotrich: 'Se Hezbollah non si ritira da confine Idf dovrebbero entrare in Libano'

"Bisogna dare a Hezbollah un ultimatum pubblico affinché cessino completamente gli attacchi e ritirino tutte le forze aldilà del fiume Leonte". E' quanto ha detto il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, affermando che se Hezbollah non si ritirerà dal confine, e "l'ultimatum non sarà completamente rispettato, le Idf dovrebbero lanciare un attacco all'interno del territorio libanese per difendere le nostre comunità settentrionali". L'attacco dovrebbe comprendere, secondo l'esponente di estrema destra del governo di Benjamin Netanyahu, "l'invasione di terra e la presa di controllo da parte delle forze israeliane dell'area meridionale del Libano". Parlando ad un evento del suo partito, Sionismo Religioso, nel nord di Israele, Smotrich ha detto che l'obiettivo ultimo deve essere far ritornare alle loro case gli abitanti delle località del nord evacuate per il rischio di attacchi da parte di Hezbollah. "Il modo di riportare a casa gli sfollati del nord è una decisione militare per un attacco devastante contro Hezbollah, le sue infrastrutture e la distruzione del suo potere", ha aggiunto. 



Raid campo profughi Gaza, 35 morti, tra le vittime 7 bambini e 9 donne

Continua a salire il bilancio delle vittime del raid condotto la notte scorsa dagli israeliani contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Secondo fonti dell'ospedale di Al Aqsa Martyrs, i morti sono 35, tra i quali sette bambini e nove donne. Secondo la ricostruzione della Cnn, nel bombardamento sono state distrutte una serie di case, tra le cui macerie stanno continuando a scavare le squadre di soccorso. Una testimone ha detto alla Cnn che sono cinque le case crollate, tra le quali quella di sua sorella, e che molti sono ancora sepolti sotto le macerie. "Sono ferita, la mia casa è distrutta, non siamo vivi, stiamo morendo lentamente, dove è la giustizia?", ha detto la donna all'emittente americana. 


Hamas, le vittime al campo profughi di Nuseirat salgono a 31

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha affermato che un attacco aereo israeliano contro una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, ha ucciso almeno 31 persone, aggiornando un bilancio precedente. Lo riporta il Guardian. "L'equipaggio della protezione civile è riuscito a recuperare 31 martiri e 20 feriti in una casa appartenente alla famiglia Hassan, presa di mira dalle forze di occupazione israeliane nel campo di Nuseirat", ha detto ai giornalisti il portavoce dell'agenzia di protezione civile di Gaza, Mahmud Bassal.

Isrele, "ucciso operativo Hamas che contrabbandava armi"

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso "il terrorista Azmi Abu Daqqa, un operativo di Hamas nel Dipartimento appalti attivamente coinvolto nel contrabbando di armi e di fondi a Gaza". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nelle ultime 24 ore sono stati "colpito decine di obiettivi terroristici, inclusi due comandanti di Hamas che stavano preparando attacchi contro le truppe nell'area di Rafah". 

Raid su campo profughi Gaza: bilancio sale a 31 morti e 20 feriti

Almeno 31 persone sono rimaste uccise, e 20 ferite, nel raid condotto da Israele la notte scorsa contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Le vittime facevano parte tutte di una stessa famiglia e si trovavano nell'edificio colpito dal bombardamento avvenuto nel cuore della notte. Lo rendo noto le squadre di soccorso che stanno scavando tra le macerie. 


Israele, "combattimenti intensi con Hamas a Jabalya centro"

Le truppe israeliane stanno continuando ad operare nel centro di Jabalya, nel nord della Striscia, in "combattimenti intensi" contro i miliziani di Hamas. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il portavoce militare secondo cui i soldati hanno scoperto " numerosi nascondigli di armi, inclusi fucili di assalto, mortai e droni". Scoperti anche - secondo la stessa fonte - "lanciatori di razzi e una fabbrica di armi". 

Cominciato l'incontro tra Netanyahu e Sullivan

E' cominciato l'incontro tra il premier Benyamin Netanyahu e il Consigliere della sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan a Gerusalemme. Sul tavolo - secondo analisti  - la guerra a Gaza, l'operazione a Rafah e anche i rapporti con il mondo arabo, visto che Sullivan viene da una visita a Riad. 

Ministro Israele, 'ultimatum a Hezbollah o entrata in Libano'

"Bisogna dare un ultimatum a Hezbollah e se non sarà rispettato completamente, l'Idf dovrà lanciare un attacco che proteggerà i residenti del nord, compreso l'ingresso via terra e la presa del sud del Libano". Lo ha detto il ministro delle finanze e leader di destra radicale Bezalel Smotrich secondo cui serve tutto questo "per far ritornare gli abitanti del nord alle loro case e far loro dormire sonni tranquilli".

Ospedale Gaza, 31 i morti raid campo profughi Nusseirat

Un raid aereo israeliano ha ucciso 31 persone prima dell'alba nel campo profughi di Nusseirat, nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche dell'ospedale di Al-Aqsa, aggiornando il precedente bilancio che era di 20 morti e diversi feriti.

"Voto subito", attivisti bloccano strada per Gerusalemme

Un gruppo di una ventina di manifestanti ha bloccato la strada che è l'ingresso principale a Gerusalemme, per chiedere nuove elezioni nazionali. Per dare corpo alla loro richiesta, i manifestanti hanno bloccato la strada con un'enorme urna elettorale. 

Fratoianni, Spagna riconosce Stato Palestina, governo Meloni no

"Il Premier Spagnolo Pedro Sanchez annuncerà la prossima settimana in Parlamento la decisione di riconoscere lo Stato Palestinese. Una decisione importante, forte, giusta. Una scelta di pace. Un passo fondamentale per costruire una pace duratura. Una scelta importante di fronte al governo israeliano che continua a macchiarsi di crimini di guerra, una scelta che si schiera dalla parte di chi vuole impedire che si compia un genocidio a Gaza". Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Per questo abbiamo chiesto ripetutamente in Parlamento - prosegue il leader di SI - che il governo italiano riconoscesse lo Stato di Palestina. E Meloni che ha fatto? Nulla". "Nulla è seguito all'ipocrisia con cui il governo della destra - conclude Fratoianni - ha ripetuto di schierarsi per una soluzione che preveda due Stati per due popoli. Così il nostro Paese si rende complice di quello che sta succedendo. Noi continueremo a fare la nostra parte e rivendicare il diritto all'esistenza dello Stato palestinese e la fine dell'occupazione israeliana".

Polizia Israele, 'tenta di colpire agenti, neutralizzato'

La polizia isreliana ha "sparato" e "neutralizzato un terrorista" che ha cercato di accoltellare degli agenti ad un check point vicino Abu Dis, in Cisgiordania, non lontano da Gerusalemme. Lo ha fatto sapere il portavoce della polizia secondo cui il sospetto è arrivato al posto di controllo ed "ha cercato di accoltellare gli agenti" di presidio. Secondo la stessa fonte, altri agenti in reazione hanno aperto il fuoco "neutralizzando il sospetto".

Sullivan in Israele per incontrare il premier Netanyahu

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan - che dopo l'Arabia Saudita è volato in Israele- incontra oggi il suo omologo israeliano Tzachi Hanegbi e subito dopo il primo ministro Benjamin Netanyahu. Nel primo pomeriggio Sullivan -che è tra i più stretti collaboratori del presidente Usa, Joe Biden- parteciperà a una riunione con l'Agenzia per la sicurezza nazionale israeliana.

Riad, con Usa discussa versione "quasi definitiva" accordi

Il principe Mohammed bin Salman e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, nei loro colloqui nella città saudita di Dhahran, hanno discusso una versione "quasi definitiva" degli accordi strategici tra i loro due Paesi. Lo riferiscono i media locali. Sullivan e Bin Salman, sovrano 'de facto' del regime e anche primo ministro, hanno discusso anche "dell'evoluzione degli eventi nella regione, compresa la situazione a Gaza e la necessità di fermare la guerra e facilitare l'ingresso degli aiuti umanitari" nell'enclave palestinese. Gli accordi tra Usa e Arabia Saudita sono una parte nodale degli sforzi di Washington per far si' che Riad riconosca lo Stato di Israele, sforzi complicati dalla guerra in corso a Gaza. Il ruolo dell'Arabia Saudita potrebbe essere fondamentale in un

ipotetico accordo per porre fine alla guerra a Gaza, in cui Riad normalizzerebbe i rapporti con lo Stato ebraico nell'ambito dello sforzo per concretizzare la soluzione dei 'due Stati'. L'Arabia Saudita ha già avvertito che la sua linea rossa per la firma di qualsiasi accordo di difesa con gli Stati Uniti o di normalizzazione con Israele e' la creazione di uno Stato palestinese. Raggiungere una normalizzazione delle relazioni tra

Israele e Arabia Saudita, sulla falsariga degli accordi raggiunti con altri paesi arabi, e' uno dei principali obiettivi diplomatici della presidenza Biden. L'Arabia Saudita chiede in cambio un rapporto di sicurezza rafforzato con Washington, il più importante partner di sicurezza del regno, che si è detto pronto a offrirlo, ma chiede anche la creazione di uno Stato palestinese, che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non vuole. Riad sta anche negoziando aiuti per lo sviluppo di un programma nucleare civile. A settembre, Mohammed bin Salman ha espresso ottimismo sulla possibilità di un tale accordo in un'intervista a Fox News, ma la guerra a Gaza ha complicato la situazione. Dopo l'Arabia Saudita, Jake Sullivan, sarà in Israele. 

Iran conferma, in corso negoziati indiretti con gli Usa in Oman

L'Iran ha confermato che sta tenendo negoziati indiretti con gli Stati Uniti in Oman. Citato dall'agenzia di stampa Mehr, l'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite, Saeed Iravani, ha detto: "Questi negoziati sono un processo in corso", non sono i primi e non saranno gli ultimi. Il rappresentante di Teheran non ha fornito dettagli sul contenuto dei colloqui, che, secondo quanto rivelato ieri dal sito americano Axios, riguarderebbero il tentativo di evitare un'ulteriore escalation regionale della guerra a Gaza. Ai colloqui che si sono tenuti nella settimana appena conclusa - i primi da gennaio, sempre in Oman, e i primi dopo l'attacco iraniano a Israele del 13 aprile scorso - avrebbero partecipato il consigliere di Joe Biden per il Medio Oriente, Brett McGurk, e l'inviato ad interim per l'Iran Abram Paley.

Media, protesta a Gerusalemme per chiedere nuove elezioni

Una ventina di persone ha bloccato l'ingresso viario principale di Gerusalemme chiedendo elezioni anticipate. Lo hanno riferito i media aggiungendo che i manifestanti hanno posto in mezzo alla strada per bloccarla un'urna elettorale. La polizia - secondo le stesse fonti - ha dichiarato non autorizzata la manifestazione ed ha cominciato a disperdere i manifestanti. Si sono verificati anche piccoli tafferugli tra automobilisti e dimostranti. 

Israele-Hamas, 800mila persone costrette a fuggire da Rafah

Raid Israele su Gaza, 20 morti, tra cui un giornalista

Almeno 20 civili palestinesi, tra cui un giornalista, sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in una serie di raid dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dal giornale 'Filastin', vicino ad Hamas, 19 persone sono morte in seguito ad un attacco a nord del campo profughi di Nuseirat. Nei raid sul campo profughi di Jabalia è morto, come informa l'agenzia Wafa, un giornalista, Abdullah al Najjar, due giorni dopo l'uccisione di quattro suoi colleghi in altri attacchi israeliani. Dal 7 ottobre sono 148 i reporter rimasti uccisi.

Ospedale Gaza, 'attacco israeliano a Nouseirat, 20 morti'

Un ospedale di Gaza riferisce che un attacco israeliano ha ucciso 20 persone a Nouseirat.

Sullivan è a Riad, incontra principe ereditario MbS

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan è a Riad dove ha incontrato il principe ereditario Mohammed bin Salman. I due, riferisce l'agenzia saudita, hanno discusso di un accordo bilaterale a larg raggio e della guerra di Israele contro Hamas a Gaza. Dopo la sua visita in Arabia Saudita, Sullivan volerà in Israele, dove incontrerà il premier israeliano, Benjamin Netanyahu per aggiornarlo sui suoi colloqui a Riad e discutere anche della prevista operazione militare israeliana a Rafah.

Domani emissario Usa Carstens a Doha ,focus su ostaggi Gaza

Il principale negoziatore Usa sulla questione degli ostaggi, l'inviato speciale della Casa Bianca, ambasciatore Roger Carstens, domani arriverà a Doha dove incontrerà i rappresentanti del governo per discutere, tra le altre cose, della questione dei rapiti ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il Dipartimento di Stato americano. Carstens parteciperà anche alla conferenza del Global Security Forum a Doha. 

Israele: morti 2 soldati nel sud di Gaza, 282 i caduti finora

L'esercito israeliano ha annunciato la morte in combattimento di due soldati della Brigata Givati nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta Nachman Meir Haim Vaknin (20 anni) e Noam Bittan (20). Il bilancio dei soldati caduti dall'avvio della guerra è ora - secondo i dati dell'esercito - di 282.

Onu: 800mila persone "costrette a fuggire" da Rafah

Sono 800mila le persone costrette a fuggire da Rafah, a causa dell'operazione militare israeliana nella città nel Sud dell'enclave palestinese. "Sono 800.000 le persone che si sono messe in moto, costrette a fuggire, da quando le forze israeliane hanno iniziato l'operazione militare nell'area il 6 maggio", ha denunciato il capo dell'Unrwa, l'agenzia per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini su X. 

Media palestinesi: 17 morti in bombardamento su casa a Gaza

Sono almeno 17 i morti a seguito del bombardamento di una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, da parte delle forze armate israeliane. Lo riferiscono i media palestinesi, ripresi anche da Al Jazeera. Sul posto sono intervenute numerose ambulanza per soccorrere i feriti. Alcune persone risultano disperse sotto le macerie. 

Al Jazeera: almeno 64 morti a Gaza nelle ultime 24 ore

Sono almeno 64 i palestinesi morti a seguito di attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo sostiene Al Jazeera in base ai report dei propri corrispondenti sul campo. In dettaglio secondo l'emittente qatariota ci sono stati: 28 morti e decine di feriti in un attacco in un edificio residenziale vicino all'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza; 12 morti e 25 feriti nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza; otto morti e 10 feriti in un attacco di artiglieria a Falujah, a ovest del campo profughi di Jabalia; cinque morti nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza; quattro morti nella città di Khan Younis, nel sud di Gaza; tre morti nella zona di Al-Farahin nella città di Abasan Al-Kabira, a est di Khan Yunis; e quattro morti a Rafah. 

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