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Guerra Israele Hamas, ospedale Gaza: attacco israeliano a Nouseirat, almeno 30 morti

©Getty

Almeno 30 civili palestinesi, tra cui un giornalista, sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in una serie di raid dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Il ministro del Gabinetto di guerra Gantz ha dato un ultimatum al premier israeliano: se entro l'8 giugno non verrà formalizzato un piano d'azione generale che includa il futuro politico della Striscia "in una direzione Usa-Ue-araba", lascerà l'esecutivo d'emergenza. Netanyahu: "Parole vane, invece di ultimatum a Hamas, Gantz lo fa a me"

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 Un ospedale di Gaza riferisce che un attacco israeliano ha ucciso almeno 30 persone a Nouseirat, tra cui un giornalista.. "Abbiamo ricevuto venti morti e diversi feriti dopo che un attacco aereo israeliano ha preso di mira una casa che apparteneva alla famiglia Hassan nel campo di Nouseirat", si legge in un comunicato dell'ospedale. Secondo alcuni testimoni oculari, l'attacco è avvenuto intorno alle 3:00 (le 2:00 in Italia). L'esercito israeliano ha affermato che stava verificando queste informazioni.

Il ministro israeliano Benny Gantz ha dato un ultimatum al premier Netanyahu: se entro l'8 giugno non verrà formalizzato un piano d'azione generale su Gaza, che includa il futuro politico della Striscia "in una direzione Usa-Ue-araba", il leader centrista lascerà l'esecutivo d'emergenza. Immediata la risposta di Netanyahu: "Parole vane, invece di ultimatum a Hamas, Gantz lo fa a me". La diplomazia Usa è in azione per fermare l'assalto a Rafah dove circa 800mila palestinesi sono stati costretti a fuggire. Sono almeno 64 i palestinesi morti a seguito di attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo sostiene Al Jazeera in base ai report dei propri corrispondenti sul campo.


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Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud

I residenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi  gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case.  IL REPORTAGE

Tensioni in Nord Sinai per troppi camion di aiuti diretti a Gaza

C'è tensione nel Nord Sinai a causa dei troppi camion umanitari destinati alla Striscia di Gaza nelle strade delle città di El Arish, Sheikh Zuweid e Rafah egiziana, dell'odore degli alimenti avariati e del blocco del traffico causato dai mezzi che bloccano molte strade. Lo riferiscono all'ANSA fonti locali. Le agenzie umanitarie che forniscono aiuti stanno pagando ingenti somme di denaro ai trasportatori costretti da 13 giorni in attesa a causa dei camion in attesa, da 10.000 a 15.000 sterline egiziane (300 euro circa) per camion ogni giorno a causa della chiusura dei valichi di frontiera seguito all'occupazione israeliana di Rafah palestinese. Recentemente un tir umanitario ha preso anche fuoco. Il capo del partito egiziano Al Karama nel Nord Sinai, Hatem Al-Balk, ha sottolineato la necessità di fare pressione su Israele affinché apra rapidamente i valichi di Rafah e Kerem Shalom in modo che gli aiuti non vengano compromessi e che i donatori non paghino ingenti somme di denaro a causa del perdurante chiusura continua dei valichi di frontiera.

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Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella  Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono  ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è  difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove  molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni  igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza  alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione  inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". LEGGI L'ARTICOLO

Da Gaza a Trieste, l'Ong che ha salvato otto bambini palestinesi dalla guerra

Un gruppo di bambini palestinesi, malati o feriti, è stato trasferito  all'ospedale pediatrico triestino Burlo Garofolo grazie all'operazione  umanitaria organizzata dall'associazione Gaza Kinder Relief (GKR), in  collaborazione con Save a Child. Ne abbiamo parlato con Alisa Kireeva,  co-fondatrice della Ong GKR che si è occupata in prima persona, insieme  alle altre volontarie, di portare a termine l'intera missione. L'INTERVISTA

Gallant: 'Iniziamo a vedere effetti operazione a Rafah'

Israele sta iniziando a "vedere gli effetti dell'operazione a Rafah". Lo ha detto il ministro della Difesa, Yoav Gallant, parlando ai soldati di un'unità dell'intelligence militare. "Dobbiamo continuare ad attaccare dove il nemico non si difendere e difendere dove intende attaccare", ha aggiunto, secondo quanto riporta Times of Israel. 

Guerra Israele-Hamas, Biden: "Stop armi offensive a Israele se invade Rafah"

Il no al piano di Netanyahu per l’invasione della città della striscia di  Gaza è stato ribadito dal presidente statunitense nel corso di  un’intervista esclusiva rilasciata alla Cnn. Biden sottolinea che, in  caso di attacco contro Rafah da parte di Israele, continuerà a fornire  solo armi per la difesa. E ammette: "Civili sono stati uccisi a Gaza  dalle bombe Usa". La replica di Israele: "Commenti molto deludenti". LEGGI L'ARTICOLO

Biden: sostengo le proteste non violente su Gaza

Affrontando il tema delle manifestazioni nei campus americani a favore della Palestina, Joe Biden ha detto di sostenere "le proteste non violente" nel suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta.

Al college di Mlk applausi per Biden ma anche per Obama

Applausi per Joe Biden quando e' stato introdotto dal presidente del Morehouse College e applausi anche per Barack Obama quando lo ha citato come il presidente che - insieme allo stesso Biden - ha impresso una svolta nella lotta alle disuguaglianze. Per ora nessuna protesta, solo un piccolo gruppo di studenti che si e' seduto voltando le spalle al presidente, mentre un docente ha srotolato una bandiera della repubblica democratica del Congo sul palco, dietro Biden.

Biden rilancia, tregua e liberazione ostaggi a Gaza

"Chiedo una tregua immediata e la liberazione degli ostaggi a Gaza": lo ha detto Joe Biden nel suo discorso alla cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta, ricordando la "crisi umanitaria" in corso.

Giordania: 'Serve indagine internazionale su guerra a Gaza'

Il ministro degli esteri giordano Ayman Safadi ha detto - riferito dai media israeliani - che Amman chiede una indagine internazionale su quelli che ha definito crimini di guerra durante l'operazione militare dell'esercito a Gaza contro Hamas. Un'accusa più volte respinta da Israele. In una conferenza stampa con il presidente dell'Unrwa, Safadi ha sottolineato che "quelli responsabili per crimini documentati devono essere portati davanti la giustizia".

Studenti voltano spalle a Biden, uno sventola bandiera palestinese

All'inizio del discorso di Joe Biden oggi al Morehouse college, storico college afroamericano della Georgia, uno studente si è alzato e ha sventolato la bandiera palestinese. E, in segno di protesta, alcuni studenti hanno girato le sedie in modo da dare le spalle al presidente durante il suo discorso alla cerimonia di laurea. 

Laureato chiede tregua immediata a Gaza parlando davanti a Biden

"Un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza", ha chiesto DeAngelo Fletcher mentre teneva davanti a Joe Biden il tradizionale discorso di commiato alla cerimonia di laurea. Per ora nessuna protesta dagli studenti, alcuni dei quali indossano la kefiah, il foulard bianco e nero diventato un emblema di solidarietà con la causa palestinese. "Il conflitto Israele-Gaza affligge la popolazione della regione da generazioni", ha detto Fletcher. "È importante riconoscere che entrambe le parti hanno subito pesanti perdite in seguito al 7 ottobre. Dalla comodità delle nostre case, abbiamo osservato un numero senza precedenti di civili piangere la perdita di uomini, donne e bambini".

Axios: Netanyahu ha vietato a vertici intelligence di parlare con politici Usa

Dall'inizio della guerra a Gaza, Benjamin Netanyahu ha in diverse occasioni vietato ai capi dell'intelligence e della sicurezza israeliani di incontrare funzionari ed esponenti del Congresso Usa. Lo rivela Axios citando fonti americane e israeliane, sottolineando che questa rivelazione mostra come il premier israeliano voglia controllare quello che gli americani, politici e diplomatici, sentono da Israele, in un momento in cui il suo governo appare profondamente diviso sulla strategia da seguire e cresce la tensione con Washington. In particolare, tre settimane fa Netanyahu ha vietato ai capi di Mossad e Shin Bet di incontrare Marco Rubio, il repubblicano che è vice presidente della commissione Intelligence del Senato, che aveva chiesto un incontro con gli 007 israeliani durante la sua visita in Israele durante la quale ha incontrato Netanyahu. 

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