Durante la celebrazione della Giornata del Laureato all'Università La Sapienza di Roma, cui ha partecipato il presidente della Repubblica, alcuni studenti hanno protestato "contro il genocidio a Gaza" e letto al megafono una lettera a lui indirizzata. E dal palco dell'aula magna Il Capo dello Stato non si è sottratto e in un intervento a braccio si è rivolto direttamente a loro
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato all'università La Sapienza alla celebrazione della Giornata del Laureato, mentre all'esterno, a pochi metri dall'ingresso del rettorato, dietro le transenne presidiate dalle forze dell'ordine, alcuni studenti protestavano "contro il genocidio a Gaza". I manifestanti hanno anche urlato frasi al Capo dello Stato, leggendo il testo di una lettera al megafono, alla quale è arrivata poi la risposta di Mattarella. E dal palco dell'aula magna Il Capo dello Stato non si è sottratto e in un intervento a braccio si è rivolto direttamente a loro. "Una lettera pubbblicata da alcune agenzie di stampa mi ha sollecitato a non includermi in quella che è stata definita la 'Torre d'avorio del rettorato'. Venendo ho visto un cartello che mi chiedeva cosa pensassi di cosa avviene a Gaza. Non voglio lasciarla senza risposta. La condizione e la questione della pace in Medio Oriente, del diritto all'esistenza di Israele, è una questione che la comunità internazionale avverte con molta preoccupazione e non soltanto da oggi". E' stata la replica del presidente che ha citato poi il suo intervento all'Onu: "ho reiterato la richiesta a un'immediato cessate il fuoco" (SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE).
"Italia contrasta violazione diritti ovunque"
"L'esigenza di rispettare il diritto umanitario è nella nostra costituzione. È doveroso per la Repubblica Italiana, questo vale in tutte le direzioni. Questo vale per i civili, per il popolo palestinese, vale per i ragazzi stuprati e uccisi mentre ascoltavano musica in un rave lo scorso 7 ottobre, vale per i bambini sgozzati in quell'occasione, vale per Mahsa Amini e per le ragazze che dopo di lei sono state incarcerate e uscisse perché non indossavano il velo, vale per le ragazze che non possono studiare in Afghanistan. Per la nostra Repubblica tutte le violazioni dei diritti umani vanno contrastate, sempre", ha detto Mattarella nel suo intervento per la Giornata del Laureato. "La condanna per la sopraffazione e il rifiuto della violenza, non cambia a seconda dei territori e degli Stati", ha proseguito.
"Da un millennio le università sono la sede del libero dibattito, della libertà di critica, talvolta anche del dissenso dal potere. La libertà, la pace, i diritti umani passano attraverso il dialogo e il confronto. Il potere, quello peggiore, desidera che le università del loro Paese siano isolate, senza rapporti né collaborazioni con gli atenei di altri Paesi. Perché questa condizione consente al peggiore dei poteri di controllare l'università, di comprimere la cultura e di impedire il suo grido e la sua spinta di libertà", ha aggiunto il Capo dello Stato.
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Studenti: "Presidente, da quale parte sta?"
"Presidente da quale parte della barricata vuole stare? Dalla loro o dalla nostra?", hanno chiesto oggi i ragazzi in presidio davanti al rettorato. ribadendo il loro invito al Capo dello Stato: "questa è l'ultima chiamata presidente, ci vuole raggiungere?". All'interno degli aeroplanini di carta lanciati all'arrivo, i ragazzi hanno scritto la lettera indirizzata al presidente Mattarella, letta al microfono sul pratone di fronte al rettorato e all'aula magna, mentre si stava tenendo la Giornata del Laureato. Per tutta la durate dell'evento gli studenti sono rimasti di fronte alle transenne, intervenendo al microfono, esponendo striscioni e puntando pistole ad acqua alla polizia davanti a loro. "Mattarella pagherai tutto" hanno anche gridato i ragazzi.