Esplora tutte le offerte Sky

Israele-Hamas, Idf: trovati corpi di 3 ostaggi israeliani a Gaza. Tra loro Shani Louk

Medioriente, trovati i corpi di tre ostaggi israeliani
NEWS
Medioriente, trovati i corpi di tre ostaggi israeliani
00:01:56 min

"Il cuore si spezza per una perdita così grande". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu sul ritrovamento a Gaza da parte dell'Idf dei corpi di 3 ostaggi israeliani, uccisi il 7 ottobre, i cui cadaveri sono stati poi portati da Hamas nella Striscia.  Lettera a Tel Aviv dall'Italia e da altri 12 Paesi: "Contrari a operazione a Rafah". Abu Mazen accusa Hamas: "Ha dato pretesti a Israele". Dal vertice della Lega Araba in Bahrein un appello a una forza di pace dell'Onu nei "territori palestinesi occupati"

in evidenza

"Il cuore si spezza per una perdita così grande". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu sul ritrovamento a Gaza da parte dell'Idf dei corpi di 3 ostaggi israeliani, uccisi il 7 ottobre, i cui cadaveri sono stati poi portati da Hamas nella Striscia. Si tratta di Amit Buskila (28 anni), di Shani Luk (23 anni) e Itzhak Galarenter (56). 

Israele ha diritto a "esercitare il proprio diritto alla difesa" ma "deve rispettare il diritto internazionale" e l'operazione su larga scala a Rafah "avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile". Così, in una lettera al ministro degli esteri israeliano Israel Katz, i titolari degli Esteri d'Italia, Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia e Corea del sud, coordinati da Antonio Tajani per la presidenza del G7.

Abu Mazen accusa Hamas: "Ha dato pretesti a Israele". Dal vertice della Lega Araba in Bahrein un appello a una forza di pace dell'Onu nei "territori palestinesi occupati". Pizzaballa a Gaza: "Visita di speranza".


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog finisce qui

Continua a seguire gli aggiornamenti sul liveblog di sabato 18 maggio

Hamas: 70% ostaggi ucciso da bombardamenti Israele

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che "il nemico israeliano mira a liberare i suoi prigionieri con la forza militare, ma ha già ucciso il 70% di loro nei bombardamenti". Lo afferma Khalil al-Hayya, sulla rete televisiva Al-Manar, secondo il quale "il regime israeliano non è riuscito a distruggere la resistenza, nonostante otto mesi di invasione e numerosi crimini commessi a Gaza con l'appoggio degli Stati Uniti".

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Guerra in Medioriente, Spagna nega scalo a nave che trasporta armi per Israele

"Questa è la prima volta che lo facciamo – ha detto il ministro degli  Esteri Jose Manuel Albares - e sarà una politica coerente con qualsiasi  nave che porta armi a Israele che vuole fare scalo nei porti spagnoli.  Il Medioriente non ha bisogno di più armi, ha bisogno di più pace”. LEGGI L'ARTICOLO

Raid aereo israeliano su Jenin in Cisgiordania

Israele ha compiuto un raid aereo a Jenin, nel nord della Cisgiordania: lo fanno sapere le forze armate israeliane (Idf), citate da Haaretz. Secondo fonti sanitarie palestinesi, l'attacco ha causato un morto e due feriti. La persona uccisa sarebbe Islam Hamaisi, un membro del gruppo militante Brigate Jenin ricercato dagli israeliani, affermano fonti locali citate dal quotidiano.

La Palestina chiede alla Fifa l'esclusione di Israele dalle competizioni

Una decisione verrà presa il 20 luglio. Il presidente Gianni Infantino  ha disposto una consulenza legale indipendente per valutare la richiesta. LEGGI L'ARTICOLO

Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"

Abbiamo  incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che  ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in  Medio Oriente e delle prospettive di pace. LEGGI L'INTERVISTA

Parigi, dipinte mani rosse sul muro del Memoriale della Shoah

L’atto vandalico per protestare contro le operazioni su Gaza ha deturpato il  “Muro dei Giusti tra le Nazioni” all’esterno del Museo dell’Olocausto.  Si tratta di un monumento dove sono scritti i nomi di più di 3900  persone che hanno contribuito a salvare gli ebrei durante la Seconda  guerra mondiale. GUARDA LE FOTO

Gli Usa hanno evacuato 17 medici americani da Gaza

Gli Stati Uniti hanno evacuato da Gaza 17 medici americani che erano rimasti bloccati dopo che la presa di controllo israeliana del valico di Rafah aveva portato alla chiusura del confine con l'Egitto: lo hanno riferito fonti ufficiali americane.  I 17 medici sono partiti attraverso il valico di Keret Shalom verso Israele, secondo una delle fonti. 


Attacco Iran a Israele, la situazione un mese dopo e i possibili scenari

Il conflitto dura da 40 anni, ma dallo scorso mese ha conosciuto  un'escalation senza precedenti con attacchi missilistici e droni,  sottolineando un'ideologica ostilità persistente tra le due Nazioni.  Nonostante una tregua momentanea, le minacce nucleari iraniane  mantengono alta la tensione. L'ANALISI

Sullivan domani in Arabia Saudita, domenica in Israele

Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan visitera' sabato l'Arabia Saudita, dove incontrera' il principe ereditario Mohammed bin Salman, e domenica Israele, dove avra' un faccia a faccia col premier Benyamin Netanyahu: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella  Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono  ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è  difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove  molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni  igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza  alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione  inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". L'APPROFONDIMENTO

Un attacco di Israele uccide un capo di Hamas in Libano

Un attacco israeliano su Majdal Anjar, al confine orientale del Libano con la Siria, ha ucciso Sharhabil al-Sayed, un esponente di Hamas che era a capo delle operazioni del gruppo terroristico nella valle orientale della Bekaa in Libano. Lo hanno riferito a Reuters due fonti della sicurezza. L'attacco ha ucciso anche un altro esponente palestinese di Hamas, aggiungono le fonti. 

Al Jazeera, storia della tv del Qatar al centro delle polemiche

Dal 5 maggio l'emittente del Qatar non è più visibile per gli israeliani.  Il governo Netanyahu ha votato la chiusura delle attività e la confisca  delle attrezzature della tv, accusata di essere "il megafono" di Hamas a  Gaza e di "istigare" contro Israele. Al Jazeera, dal 1996, anno del  lancio delle sue trasmissioni in arabo, si è affermata progressivamente  come fonte di notizie capace di competere con i grandi media  occidentali. LEGGI L'ARTICOLO

Guterres: "Il molo artificiale insufficiente per le esigenze di Gaza"

Il segretario Generale dell'Onu Antonio Guterres ha sottolineato, attraverso il suo portavoce, che il molo artificiale installato dagli Stati Uniti a Gaza, e che ha iniziato a essere operativo oggi, non è sufficiente per alleviare i bisogni umanitari nell'enclave palestinese. "La domanda fondamentale è: saremo in grado di introdurre abbastanza aiuti per mantenere in vita le persone? Abbiamo già detto molto chiaramente che, a meno che le cose non cambino radicalmente in meglio, la risposta è no. Abbiamo bisogno di vedere miglioramenti in molte aree diverse", ha detto il portavoce, Farhan Haq in una conferenza stampa, rispondendo a una domanda sull'efficacia del molo galleggiante. Il corridoio consegnerà circa 500 tonnellate di aiuti in due giorni e assisterà più di due milioni di persone a rischio di carestia, secondo il Pentagono. Ma il portavoce Onu ha ripetuto, come gia' fatto nei giorni scorsi, che il corridoio "non è destinato a sostituire alcun attraversamento (terrestre)".

Guterres

©Ansa

Israele, dall'Iron Dome alla Fionda di David: come è costruita la difesa antiaerea

L'Idf ha fatto sapere di aver intercettato il 99% dei missili, droni e  proiettili lanciati dall'Iran verso il territorio israeliano nella notte  tra il 13 e il 14 aprile: l’esercito può contare su diversi sistemi  pensati per bloccare le varie minacce, dai missili balistici a quelli da  crociera e i razzi a bassa quota. LEGGI

Negoziatore israeliano: "Con l'allargamento delle operazioni nel sud di Gaza ostaggi a rischio"

L'eventuale decisione del premier israeliano Benjamin Netanyahu di estendere ulteriormente le operazioni a Rafah metterebbe in pericolo le vite degli ostaggi. A dichiararlo, riporta l'emittente israeliana Channel 12, è stato un membro di spicco della delegazione israeliana incaricata di mediare sugli ostaggi. 

Un avvertimento arrivato ripetutamente da funzionari stranieri, ma mai prima d'ora da membri del team negoziale che sta trattando per salvare gli ostaggi ancora in mano a Hamas, osserva il Times of Israel. Il team è guidato dal capo del Mossad, David Barnea, dal capo dello Shin Bet Ronen Bar e dal generale dell'Idf Nitzan Alon.

Per il negoziatore israeliano, un'ulteriore espansione dell'operazione di Rafah porterà il leader di Hamas Yahya Sinwar a consolidare il suo attuale rifiuto di scendere a compromessi, danneggiando gli sforzi per raggiungere un accordo nel prossimo futuro. Secondo il funzionario, a questo punto l'unica strategia che potrà funzionare per convincere Sinwar a rinunciare alle sue richieste sarà quella di proporre un'alternativa valida al dominio di Hamas su Gaza.

Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato  per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come  simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni  sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della  Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le  manifestazioni a favore di Gaza. COSA SIGNIFICA

Operativo il molo Usa, ecco i primi aiuti a Gaza

Il molo temporaneo voluto dagli Stati Uniti ha iniziato a portare sollievo alla popolazione palestinese stremata dalla guerra a Gaza. "I camion che trasportavano assistenza umanitaria hanno iniziato a sbarcare" dalla struttura, ha annunciato l'esercito americano all'indomani della fine della sua costruzione. La spedizione è la prima di un'operazione che secondo le previsioni dei funzionari militari americani potrebbe raggiungere i 150 camion al giorno, mentre le restrizioni israeliane sui valichi di frontiera e i pesanti combattimenti ostacolano la consegna di cibo e altri rifornimenti ai civili. Nessuna truppa americana è sbarcata durante l'operazione, ha affermato il Centcom statunitense.

Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud

I residenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo  che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle  loro case. IL REPORTAGE

Il padre di Shani: "Lei irradiava luce e continua a farlo"

"L'anima tormentata sa che c'è un buco nel cuore da qualche parte a Gaza. Oggi abbiamo avuto una risposta definitiva". Queste le parole di Nissim Louk, padre della 23enne Shani assassinata il 7 ottobre e il cui corpo è stato recuperato a Gaza dall'Idf. Per il padre, il ritorno del suo corpo rappresenta una "chiusura" per la sua famiglia. Shani "irradiava luce, su lei e su coloro che la circondavano, e nella sua morte lo fa ancora. Lei è un simbolo del popolo di Israele, tra la luce e l'oscurità, la sua bellezza interiore ed esteriore che brillava affinché tutto il mondo potesse vederla, è speciale". 

Netanyahu: "Il cuore si spezza per la morte dei 3 ostaggi"

"Il cuore si spezza per una perdita così grande". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu sul ritrovamento a Gaza da parte dell'Idf dei corpi di 3 ostaggi israeliani, uccisi il 7 ottobre, i cui cadaveri sono stati poi portati da Hamas nella Striscia. "Mia moglie Sarah ed io - ha aggiunto - stiamo soffrendo con le famiglie. Tutti i nostri cuori sono con loro nel momento del loro profondo dolore". "Riporteremo a casa tutti i nostri ostaggi, vivi e morti. Mi congratulo con i nostri valorosi soldati che con un'azione determinata hanno riportato a casa i figli e le figlie di Israele". 

Idf: "Shani Louk, Amit Buskila e Yitzhak Gelernter sono stati rapiti e assassinati dai terroristi di Hamas il 7 ottobre al Nova Music Festival. Durante la notte, le nostre truppe hanno recuperato i loro corpi e li hanno riportati a casa in Israele"

Ucciso un soldato israeliano nel nord di Gaza

L'esercito israeliano rende noto con un comunicato che un soldato di 20 anni della Brigata dei paracadutisti è stato ucciso oggi nei combattimenti nel nord di Gaza. Il soldato si chiamava Ben Avishay, era un sergente e non sono stati forniti ulteriori dettagli sulla sua morte. Intensi combattimenti sono in corso a Jabalia, nel nord di Gaza. 

Idf: "Trovati i corpi di 3 ostaggi israeliani a Gaza"

L'Idf ha trovato i corpi di 3 ostaggi israeliani a Gaza: sono stati uccisi il 7 ottobre dopo essere fuggiti dal Nova Festival e i loro cadaveri portati nella Striscia. Lo ha detto in una dichiarazione speciale ai media il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Il recupero è avvenuto con un'operazione congiunta tra lo Shin Bet e l'esercito. Secondo Hagari si tratta di Amit Buskila (28 anni), di Shani Luk (23 anni) e Itzhak Galarenter (56). Tutti e tre erano al Festival musicale di Nova attaccato da Hamas, ma erano riusciti a fuggire rifugiandosi nel kibbutz di Mefalsim a ridosso dall'enclave palestinese dove però erano stati raggiunti dai miliziani e - ha detto Hagari - "uccisi in maniera atroce". I corpi sono stati recuperati nella Striscia e portati in Israele per il riconoscimento.

Sanchez: 'Riconoscimento Palestina? presto ma non martedì, ci coordiniamo con altri Paesi'

Pedro Sanchez esclude che la Spagna potrà riconoscere la Palestina martedì prossimo, 21 maggio, affermando che si sta coordinando con altri Paesi per avere un "riconoscimento congiunto". Il prossimo 22 maggio, comunque, "vi saranno le condizioni" per decidere quando si avrà il riconoscimento dello stato palestinese, ha aggiunto il premier spagnolo in un'intervista a La Sexta, in cui ha sottolineato che il suo governo continua a "tenere alzata la bandiera della soluzione dei due stati". Sanchez ha quindi ribadito che la Spagna riconoscerà presto la Palestina, ma questo non avverrà il prossimo martedì, data che nei giorni scorsi era circolata come certa, secondo quanto riporta El Mundo. 


Fadlun: 'Rouen e Svezia? Ancora antisemitismo, tenere alta guardia'

“L’attentato incendiario alla sinagoga di Rouen e gli spari contro l’ambasciata di Israele in Svezia sono solo gli ultimi episodi di un antisemitismo che in Spagna, Francia e Regno Unito ha fatto registrare aumenti di oltre il 1000 per cento, ma che si sta manifestando in modo drammatico in tutto il mondo, dalle università americane a quelle italiane e in tutti i continenti. È purtroppo la dimostrazione che l’odio antiebraico non si è mai fermato e anche quando non si esprimeva in azioni violente covava come un movimento carsico". Lo ha dichiarato all'Adnkronos il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, dopo gli ennesimi episodi antisemiti in Europa. "È paradossale che sia risorto proprio dopo i massacri di Hamas del 7 ottobre. Nessuno stupore da parte nostra, ma ci aspettiamo che l’antisemitismo venga condannato senza se e senza ma - conclude - Quanto a noi ebrei di Roma, sappiamo di dover tenere alta la guardia e confidiamo nella vicinanza delle istituzioni e nella professionalità delle forze dell’ordine”.



Idf: 'Trovati i corpi di 3 ostaggi israeliani a Gaza'

L'Idf ha trovato i corpi di 3 ostaggi israeliani a Gaza: sono stati uccisi il 7 ottobre dopo essere fuggiti dal Nova Festival e i loro cadaveri portati nella Striscia. Lo ha detto in una dichiarazione speciale ai media il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Il recupero è avvenuto con un'operazione congiunta tra lo Shin Bet e l'esercito.

Oltre 630mila palestinesi fuggiti da Rafah

E' salito a oltre 630mila il numero dei palestinesi fuggiti dalla città di Rafah, situata alla frontiera tra Striscia di Gaza e Egitto, per l'intensificazione dell'offensiva militare israeliana. A darne notizia è stata oggi l'agenzia Onu Unrwa. "Il popolo di Gaza continua ad essere spostato a forza. Dall'inizio dell'offensiva militare contro Rafah il 6 maggio, oltre 630mila persone si sono viste costrette a lasciare la zona, ha scritto l'agenzia su X. 

Informa classe di sciopero pro Palestina: 'Rischia sospensione'

Presidio a Firenze per il caso di una studentessa che, secondo quanto riferito dal collettivo autorganizzato K1 del Machiavelli-Capponi, "è stata convocata in presidenza" oggi "per aver informato una classe, tramite lettura di un comunicato il 14/05, che il 15 maggio si sarebbe svolto uno sciopero studentesco della scuola contro il genocidio in Palestina e in supporto all'accampata di piazza San Marco. La sua 'colpa' è quella di aver parlato della situazione attuale a Gaza all'interno di una classe". "La studentessa sarà costretta a chiedere scusa davanti a due professoresse, la preside e i genitori e rischierà la sospensione", prosegue il collettivo spiegando che la decisione del presidio "per denunciare pubblicamente questo fatto grave e per non lasciare sola la studentessa. A parer nostro se sospendono lei, possono sospendere tutti e tutte". Gli studenti, circa 100, sono rimasti sotto l'istituto fino a quando la ragazza non e' uscita spiegando ai colleghi che nei suoi confronti non ci sarà nessuna sospensione. La studentessa, insieme con i genitori, ha avuto un colloquio con la preside e con alcuni insegnanti. Per la scuola si e' trattato di un "confronto chiarificatore e risolutore, estremamente pacifico, tra le varie parti coinvolte". "Il presidio sotto il Mchiavelli di noi studenti e studentesse del Machiavelli insieme alle universitarie dell'accampata di piazza San Marco è finito con il ritiro di ogni sanzionamento minacciato precedentemente alla studentessa in questione - conclude il collettivo -. Il presidio è stato nutrito di studenti e studentesse, all'incirca 100, ha mostrato molta forza e determinazione nell'affermare che abbiamo il diritto di dire la verità rispetto a quello che avviene in Palestina e che non si può nemmeno pensare di sospendere chi oggi ha il coraggio di farlo. Abbiamo ritenuto estremamente importante organizzarci in questo modo dato che una studentessa, da sola, è stata minacciata solo per aver parlato all'interno di una classe, di ciò che accade a Gaza, informando dello sciopero che si sarebbe tenuto il 15. Ci è stato assicurato dalla scuola che nessun provvedimento sarà preso nei confronti della studentessa. Per noi questa è una grande vittoria e siamo sicuri che il messaggio è passato:'tocca una tocca tutte'".

Von der Leyen: arrivo aiuti Ue a molo Usa è ottima notizia

"L'arrivo della prima spedizione di aiuti dell'Ue al nuovo molo statunitense a Gaza attraverso il corridoio marittimo e' un'ottima notizia. Le forniture alimentari rumene sono state convogliate attraverso il meccanismo Ue di Protezione civile. E indica la via da seguire. Continueremo a fornire aiuti umanitari ai palestinesi bisognosi". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. 

Gb: consegnati i primi aiuti a Gaza tramite il molo Usa

E' stato consegnato il primo carico marittimo di aiuti umanitari britannici destinati alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza tramite il molo flottante Usa di recente costruzione. E' quanto si legge in una nota diffusa dal Foreign Office secondo cui si tratta di una tranche iniziale di forniture di prima necessità, comprendente 8500 kit di copertura per gli sfollati costretti a vivere accampati, partita dall'isola di Cipro. Nelle prossime settimane giungeranno a destinazione altri aiuti, incluse 900 tende e 9200 kit igienici e sanitari. "Sono in arrivo nuove forniture ma la via marittima non è l'unica risposta - ha dichiarato il premier britannico Rishi Sunak - Devono essere aperte più vie terrestri, compreso il valico di Rafah, per garantire molti più aiuti ai civili che ne hanno un disperato bisogno". Mentre il ministro degli Esteri David Cameron ha ribadito la richiesta a Israele di garantire l'arrivo in sicurezza degli aiuti.

Coloni Cisgiordania bruciano camion, feriti conducente e 3 soldati israeliani

Coloni estremisti israeliani hanno attaccato un camion questa mattina nella Cisgiordania centrale e hanno aggredito l'autista, erroneamente convinti che stesse trasportando aiuti umanitari a Gaza. Lo riporta il Times of Israel.  E' la seconda notte consecutiva che in Cisgiordania si verificano attacchi simili. I coloni hanno dato fuoco al mezzo e hanno ferito moderatamente il conducente. Hanno poi attaccato i militari che sono intervenuti: tre soldati, di cui due ufficiali, sono rimasti leggermente feriti.  In un comunicato, l'Idf afferma che i coloni hanno attaccato l'autista israeliano del camion a un incrocio fuori dall'insediamento di Kochav Hashahar, a nord-est di Ramallah, prima di dare fuoco al veicolo. Le forze dell'ordine hanno soccorso l'autista, mentre tentavano di allontanare decine di assalitori. 



Gb, uccise 70enne per 'vendicare Gaza': ergastolo a marocchino

Ergastolo con obbligo di scontare almeno 45 anni di carcere effettivo. E' questa la pena inflitta oggi dalla giustizia britannica ad Ahmed Alid, 45enne richiedente asilo marocchino che il 15 ottobre scorso accoltellò e uccise un anziano passante preso di mira a caso nel nord dell'Inghilterra, dichiarando poi di aver voluto vendicare "i bambini palestinesi" uccisi nella Striscia di Gaza sullo sfondo dell'inizio della rappresaglia israeliana seguita all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Alid era stato riconosciuto colpevole il 25 aprile da una giuria popolare; oggi la giudice togata Bobbie Cheema-Grubb, della Teesside Crown Court, ha completato la sentenza determinando la durata della condanna. Non senza evocare esplicitamente nel pesantissimo dispositivo sia il movente del "terrorismo", sia la spietatezza dell'accanimento contro bersagli "vulnerabili", e contestare all'imputato di aver "sperato di spaventare la popolazione britannica, minando quelle libertà di cui egli stesso era stato ammesso a godere". L'uomo il 15 ottobre attaccò a Hartlepool, coltello alla mano, un pensionato 70enne, Terence Carney, causandone la morte con 6 fendenti al grido "Allah Akhbar". Aggredì inoltre nel sonno un connazionale con cui condivideva l'alloggio, Javed Nouri, 31 anni, convertito al cristianesimo, ferendolo in modo grave, e due poliziotti intervenuti per arrestarlo. Nel corso degli interrogatori, Alid, ha poi ammesso di aver colpito una "vittima innocente" come Carney solo per punire il Regno Unito: colpevole ai suoi occhi di aver storicamente "creato l'entità sionista", cioè Israele. E ha pure confessato che sarebbe stato pronto a uccidere altre persone, laddove non fosse stato fermato, come reazione "alla guerra di Gaza" e dimostrazione del suo desiderio di vedere "la Palestina libera dai sionisti".

Gb, consegnati aiuti a Gaza tramite molo temporaneo

Il premier  britannico Rishi Sunak ha annunciato di aver consegnato aiuti a Gaza per  la prima volta utilizzando il molo temporaneo installato dagli Stati  Uniti al largo della Striscia. "Nelle prossime settimane arriveranno  ulteriori aiuti, ma sappiamo che la via marittima non è l’unica  risposta. Dobbiamo vedere aperte più rotte terrestri”, ha aggiunto.

Studenti Pro Palestina in assemblea: 'Stop ricerche con Israele'

Un'assemblea congiunta con i dipartimenti occupati. È terminata così, nel cortile del Politecnico di Torino, la manifestazione Pro Palestina che era partita questa mattina dalla sede delle facoltà umanistiche Palazzo Nuovo. Oltre un centinaio di giovani seduti in cerchio hanno ascoltato gli interventi dei loro compagni. Tutti insieme per chiedere che "l'Università non abbia più rapporti con lo Stato di Israele, colpevole del genocidio del popolo palestinese". Sullo sfondo, srotolata sulla facciata dell'Aula Magna, una gigantesca bandiera della Palestina. Gli studenti dei tre atenei occupati - UniTo, Politecnico e Fisica - parlano di vittoria, di aver conquistato il "diritto di portare avanti un'assemblea qui dentro". "Non era affatto scontato, visto che questa mattina il rettore Stefano Corgnati ha dato indicazioni alla sicurezza di chiedere il tesserino universitario, impedendo l'accesso a chi fosse senza smart card". Ma non si sono registrate tensioni quando il corteo è entrato dentro il Politecnico. Ha sfilato per i corridoi vuoti del dipartimento e poi si è svolta l'assemblea. "Vogliamo un confronto con il rettore - dicono gli universitari del 'Poli' - vogliamo sapere quali sono i progetti in atto con Israele e chiedere che vengano interrotti". Dopo aver rilanciato il corteo di domani a l'assemblea nazionale con altre università occupate italiane che ci sarà questo pomeriggio a Palazzo Nuovo, gli attivisti si sono dati appuntamento sempre al Politecnico per le 17, quando alcuni docenti "solidali con noi e con la causa palestinese", terranno le lezioni in cortile, con i giovani. 

Zelensky: 'Alleati vorrebbero nostra vittoria senza sconfitta della Russia'

"Credo che gli alleati abbiano paura che la Russia perda questa guerra. Vorrebbero che l'Ucraina vincesse senza la sconfitta della Russia, che potrebbe avere conseguenze imprevedibili per la geopolitica". Lo ha detto Volodymyr Zelensky in un incontro oggi con i giornalisti a Kiev. 

Israele, 'sirene anti razzi da Gaza nel sud del Paese'

Le sirene di allarme anti razzi da Gaza stanno risuonando nel sud di Israele nelle comunità a ridosso della Striscia, cittadina di Sderot compresa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Coloni incendiano camion aiuti, feriti autista e 3 soldati

Coloni in Cisgiordania hanno attaccato un camion di aiuti diretto a Gaza, ferendo l'autista israeliano e dando fuoco al mezzo. L'esercito dello Stato ebraico ha parlato di "decine di civili" coinvolti nel raid, durante il quale sono stati feriti anche dei soldati. L'incidente e' avvenuto ieri sera vicino a Kokhav Hashahar, un insediamento israeliano nella Cisgiordania centrale. Secondo l'Idf, i militari sono intervenuti per "separare i civili israeliani dall'autista aggredito" e hanno fornito assistenza medica. I coloni hanno "risposto con la violenza" e tre soldati israeliani sono rimasti "leggermente feriti". Da settimane attivisti di estrema destra cercano di impedire il passaggio dei camion di aiuti e di recente ci sono stati episodi di violenza, come lunedi' scorso quando decine di persone hanno bloccato e vandalizzato in Cisgiordania un convoglio di camion umanitari in viaggio verso la Striscia. 



Proteste pro-Gaza, alla Columbia cerimonia di laurea alternativa

Oltre 500 tra studenti in tocco e toga, professori e leader religiosi si sono riuniti nella cattedrale di St. John the Divine vicino al campus della Columbia per una cerimonia di laurea alternativa a quella cancellata del 15 maggio a causa delle proteste pro-Gaza. Nel corso della cerimonia attivisti, scrittori ed esponenti di varie confessioni religiose hanno pronunciato discorsi a difesa della causa palestinese. L'evento di due ore, battezzato The People's Graduation, era stato organizzato da docenti e personale di Columbia dopo che molte delle cerimonie di laurea delle varie scuole dell'ateneo, per timore di proteste, erano state trasferite dal campus di Morningside Heights al centro sportivo dell'università lontano 100 isolati.

Sanchez mercoledì annuncia data riconoscimento Palestina

Il  primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato che annuncerà  mercoledì la data in cui la Spagna riconoscerà uno Stato palestinese,  escludendo la possibilità che tale riconoscimento avvenga già il 21  maggio. "Stiamo coordinandoci con altri Paesi", ha dichiarato il  socialista Sánchez in un'intervista televisiva, per spiegare perché la  Spagna non avrebbe proceduto al riconoscimento martedì, data indicata in  particolare da Josep Borrell, capo della diplomazia europea. La settimana scorsa, in un'intervista a una radio spagnola, Borrell  aveva dichiarato di essere stato informato dal Ministro degli Esteri  spagnolo, José Manuel Albares, che la data prescelta era il 21 maggio.  Sanchez non ha specificato quali siano i Paesi con cui il suo governo  sta attualmente discutendo su questo tema, ma a marzo ha rilasciato un  comunicato congiunto a Bruxelles con i capi di governo di Irlanda,  Slovenia e Malta in cui i quattro Paesi hanno espresso la volontà di  riconoscere uno Stato palestinese. Martedì scorso, il ministro degli Esteri irlandese, Michael Martin,  ha confermato che Dublino "riconoscerà lo Stato di Palestina entro la  fine del mese", senza tuttavia indicare una data precisa. Il piano  previsto finora era quello di un decreto adottato martedì in Consiglio  dei Ministri dal governo spagnolo di sinistra. Sanchez, che il giorno successivo si presenterà al Congresso dei  deputati spagnoli per fare il punto della situazione, ha detto che  coglierà l'occasione per “chiarire” la data esatta in cui Madrid  riconoscerà uno Stato palestinese. 

Media libanesi: 2 bambini uccisi in raid israeliani

Due bambini sono rimasti uccisi nei raid condotti oggi da Israele nel sud del Libano contro quelli che l'Idf ha indicato come obiettivi di Hezbollah. Secondo l'agenzia ufficiale libanese Nna, a Al-Najariya sono rimasti uccisi due fratelli siriani, Ossama e Hani Al Khalid, riporta la Cnn. Hezbollah ha annunciato la morte di uno dei suoi membri, il 62enne Hussein Khidr Mhadi, nella stessa area. I militari israeliani affermano di aver agito in risposta ad un attacco di droni lanciato questa mattina contro il nord di Israele, che non ha provocato danni o vittime, e di aver preso di mira infrastrutture di Hezbollah che "costituivano una minaccia per gli aerei israeliani", accusando il gruppo libanese di operare in aree abitate mettendo così a rischio le vite dei civili. 



Università Granada sospende relazioni con atenei Israele

L'Universita' spagnola di Granada ha approvato la sospensione di ogni collaborazione scientifica, tecnica e di scambio di personale e di studenti con gli atenei e le istituzioni universitarie israeliane e ha ribadito il suo "forte impegno" per la pace, la salvaguardia dei diritti umani e la cooperazione tra i popoli. La decisione e' stata approvata dal consiglio di ateneo convocato in via straordinaria, che ha motivato la sospensione delle relazioni con le universita' israeliane quale contributo alla fine del conflitto e ha fermamente condannato la violazione dei diritti umani. 



Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa

E' entrato in funzione il molo temporaneo, costruito dagli Usa a Gaza: i primi "camion che trasportano assistenza umanitaria hanno iniziato a sbarcare" nella Striscia, ha fatto sapere il Comando Centrale americano (Centcom) che ieri ne aveva annunciato l'ancoraggio a una spiaggia di Gaza. "Si tratta di uno sforzo multinazionale in corso per fornire ulteriori aiuti ai civili palestinesi a Gaza attraverso un corridoio marittimo che e' interamente di natura umanitaria", ha aggiunto, pubblicando immagini che mostrano gli aiuti caricati su una chiatta nel vicino porto israeliano di Ashdod. Nessun soldato americano e' sceso a terra, ha sottolineato Centcom, annunciando che nei prossimi giorni circa 500 tonnellate di aiuti dovrebbero entrare a Gaza. 



Due feriti nel nord di Israele da razzi provenienti dal Libano

Due persone sono rimaste ferite lievemente nel lancio di razzi di Hezbollah nel nord di Israele. Lo ha reso noto il Consiglio regionale di Merom HaGalil, nella Galilea settentrionale.

Guterres: "Qualsiasi attacco a Rafah è inaccettabile"

“Qualsiasi attacco a Rafah è inaccettabile. Infliggerebbe un’altra ondata di dolore e miseria quando avremo bisogno di un’ondata di aiuti salvavita”. Lo ha detto il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un vertice della Lega degli Stati arabi, aggiungendo che “i cuori si stanno spezzando per i palestinesi di Gaza” e che la guerra è una “ferita” che potrebbe colpire l’intera regione. “Per la sua velocità e portata, è il conflitto più mortale del mio tempo come segretario generale – per i civili, gli operatori umanitari, i giornalisti e i nostri stessi colleghi delle Nazioni Unite”, ha aggiunto.


Ministri Esteri a Israele: "Azione urgente per crisi umanitaria a Gaza"

"Vorremmo innanzitutto ribadire nei termini più forti la nostra indignazione per il brutale attacco terroristico condotto da Hamas e altri gruppi terroristici contro Israele, iniziato il 7 ottobre 2023. Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi immediatamente e senza condizioni. Continueremo a lavorare per negare ad Hamas la possibilità di compiere ulteriori atrocità. Nell’esercitare il proprio diritto a difendersi, Israele deve rispettare pienamente il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario. Vi scriviamo alla luce della devastante e crescente crisi umanitaria in tutta Gaza e desideriamo chiedere un’azione urgente da parte del governo israeliano per affrontarla". Inizia così la lettera indirizzata al ministro degli Esteri israeliano Israel Katz e firmata dai ministri degli Esteri di Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Italia, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia e Corea del Nord. 

Katz sull'Aja, 'nessuna forza impedirà nostra autodifesa'

"Nessuna forza impedirà a Israele di esercitare il suo diritto all'autodifesa". Lo ha detto il ministro degli esteri Israel Katz ringraziando il team legale israeliano per la sua contro arringa alla Corte internazionale dell'Aja. "Continueremo a batterci sul fronte legale, politico e militare fino a che i nostri 132 ostaggi a Gaza non siano tornati a casa dai loro cari". "Il Sudafrica, che serve da braccio legale degli assassini e degli stupratori di Hamas, ripete una bugia cento volte nella speranza che diventi vera". 

Onu, a Gaza 270 mila tonnellate di rifiuti non smaltiti

A Gaza esiste anche l'emergenza rifiuti. A causa dei bombardamenti che hanno distruzione le infrastrutture di gestione dei rifiuti solidi, la carenza di carburante e l'impossibilità di accesso i rifiuti si accumulano senza che nessuno li possa rimuovere. Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo stima che almeno 270.000 tonnellate di rifiuti si siano accumulate nelle discariche temporanee recentemente istituite dai comuni in prossimità di aree residenziali. Montagne di rifiuti che aumentando i rischi per la salute e l'ambiente. Secondo l'Onu ciò deriva anche dalla "mancanza di opzioni praticabili", tra cui l'inaccessibilità della discarica di Johr ad Deek nella parte orientale di Gaza City e della discarica di Al Fukhari a est di Khan Younis. I rifiuti sarebbero dunque così distribuiti: 170.000 tonnellate nel sud e 100.000 tonnellate nel nord di Gaza.   Le agenzie umanitarie temono che l'aumento delle temperature aggraverà l'impatto negativo dell'accumulo di rifiuti solidi generando insetti e attirando la fauna selvatica. "Se la questione dei rifiuti solidi, compresi i rifiuti sanitari, non viene adeguatamente affrontata e risolta, aggraverà la sofferenza dei palestinesi nella Striscia di Gaza. e avrà un grave impatto sulla salute pubblica, in particolare a causa dell'accesso limitato ai servizi sanitari. Inoltre, contamineranno i terreni agricoli e le falde acquifere poiché gli inquinanti penetrano nel suolo", hanno avvertito gli esperti del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo.

Udienza all'Aja interrotta brevemente per proteste

L'udienza davanti alla Corte internazionale di giustizia sulle accuse di genocidio a Gaza lanciate dal Sudafrica nei confronti di Israele è stata brevemente interrotta a causa di proteste. Si è sentito una donna gridare "bugiardi" e la trasmissione dell'udienza è stata sospesa per meno di un minuto prima di riprendere. L'avvocato di Israele ha quindi terminato il suo intervento. 

Italia e 12 Paesi a Israele, contrari a operazione a Rafah

Israele ha diritto a "esercitare il proprio diritto alla difesa" ma "deve rispettare il diritto internazionale" e l'operazione su larga scala a Rafah "avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile". In una lettera al ministro degli esteri israeliano Israel Katz, i titolari degli esteri d'Italia, Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia e Corea del sud, coordinati da Antonio Tajani per la presidenza del G7, ribadiscono "l'opposizione a un'operazione militare su larga scala a Rafah" e "la richiesta di un piano credibile per proteggere" i civili. 

'Netanyahu vuole vera discussione sul potere locale a Gaza'

Il premier Benyamin Netanyahu è disposto ad affrontare "una vera discussione" sull'eventuale passaggio del potere nel dopoguerra a Gaza a "autorità locali non affiliate ad Hamas". Lo hanno riferito i media che citano fonti a conoscenza del dossier riportando la discussione avvenuta in Gabinetto di sicurezza dopo le recenti critiche del ministro della difesa Yoav Gallant a Netanyahu.  Nella stesso incontro Gallant ha ribadito la sua opposizione ad un controllo militare e civile della Striscia da parte di Israele spiegando che "la mossa richiederebbe forze enormi da spostare da altri fronti, costerebbe molte vite israeliane e alla fine si dovrebbe lo stesso consegnare il territorio ai Palestinesi". 

"In piani Gallant per dopo Hamas a Gaza armi a palestinesi"

Nei piani del ministro della difesa Yoav Gallant per il dopo Hamas a Gaza c'è anche la fornitura di armi a figure locali legate alla Autorità nazionale palestinese con la "supervisione internazionale". Lo ha riferito il quotidiano 'Israel Ha-Yom' (vicino al premier Benyamin Netanyhau) secondo cui il piano di Gallant, sostenuto dall'establishment della difesa, è quello di fornire a questi gruppi armi da fuoco, che saranno monitorate elettronicamente da Israele per impedirne l'uso da parte di Hamas, e faranno parte di uno "sforzo internazionale globale" per aiutare a governare la Striscia da parti di nazione arabe e con il sostegno degli Usa. Gallant a metà settimana ha attaccato Netanyahu sollecitandolo ad uscire "dall'indecisione" e a sostenere che nel dopo Hamas Israele non governerà nè civilmente nè militarmente Gaza. Che invece - ha aggiunto - dovrà essere guidata da palestinesi.

Israele: "Operazioni continuano a Rafah e Jabalya"

L'esercito israeliano continua le sue operazione sia a Rafah, nel sud della Striscia, sia a Jabalya, nel nord dell'enclave palestinese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui a Rafah le azioni proseguono "in numerose looghi" e i soldati "hanno smantellato un sito di lancio con razzi a lunga gittata" nella parte est della città. A Jabalya, le truppe "hanno esteso le zone di combattimento e intensificato il controllo operativo della zona". Nel corso delle ultime 24 ore sono stati colpiti - secondo la stessa fonte - circa 60 obiettivi terroristici" in tutta la Striscia.

Haaretz: "Tra arrestati a Stoccolma anche ragazzo di 14 anni"

Tra gli arrestati in relazione agli spari uditi vicino l'ambasciata israeliana a Stoccolma, c'è anche un ragazzo di 14 anni. Lo ha riferito Haaretz.

Gaza, Usa: arrivati primi aiuti attraverso molo temporaneo

L'esercito americano ha annunciato che le consegne di aiuti umanitari a Gaza sono iniziate oggi attraverso un molo temporaneo con l'obiettivo di incrementare l'assistenza di emergenza al territorio palestinese devastato dalla guerra. "Oggi intorno alle 9:00 del mattino (le 8:00 in Italia), i camion che trasportavano assistenza umanitaria hanno iniziato a sbarcare attraverso un molo temporaneo a Gaza", ha affermato in un comunicato il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), aggiungendo che nessun soldato americano è sceso a terra.

Fifa deciderà su sospensione Israele il 20 luglio

La guerra a Gaza ha fatto irruzione nel mondo del calcio durante la conferenza della Fifa a Bangkok: l'associazione del calcio palestinese ha chiesto la sospensione di Israele dalla Federazione, e una decisione verrà presa il 20 luglio. Il presidente Gianni Infantino ha disposto una consulenza legale indipendente per valutare la richiesta. La Federcalcio palestinese (Pfa) e i suoi sostenitori, come la Conferedazione asiatica di cui fa parte, speravano in un voto immediato su un'eventuale squalifica, mentre Israele ha definito "cinica" la richiesta.

Wafa: palestinese ucciso in scontri con Israele a Tulkarem

Un palestinese è stato ucciso in scontri con l'esercito israeliano nei pressi di Tulkarem, in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia Wafa, che ha identificato l'uomo in Karim Raeq Abd al-Raouf Amir (23 anni), morto in ospedale per le ferite riportate. La stessa fonte ha segnalato che negli scontri sono stati feriti anche altri due palestinesi, tra cui un adolescente. Nelle ultime 24 ore - ha ricordato la Wafa - negli scontri con Israele sono stati uccisi nell'area di Tulkarem quattro palestinesi.

Spari vicino ambasciata israeliana a Stoccolma, arresti

La polizia svedese ha arrestato diverse persone e ha isolato una vasta area del centro di Stoccolma in seguito a sospetti spari nella zona dell'Ambasciata israeliana: lo riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito. Gli spari sono stati uditi da una pattuglia che ha lanciato l'allarme. La zona chiusa al pubblico include l'ambasciata israeliana. Le autorità hanno aperto un'inchiesta.

Israele: numerosi droni lanciati a nord dal Libano

Numerosi droni sono stati lanciati questa mattina dal Libano nel nord di Israele, facendo scattare le sirene di allarme in diverse località, tra cui Nahariya. Secondo l'Idf uno di questi è stato abbattuto dal sistema di difesa aereo sul mare, mentre un altro si è schiantato vicino la comunità di Gaaton. Secondo i media, i lanci sono stati rivendicati dagli Hezbollah.

Media palestinesi, "bombardata scuola a Gaza, quattro morti"

Quattro persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite dopo che un aereo israeliano ha bombardato una scuola che ospitava sfollati nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale palestinese Wafa, sottolineando che "l'attacco all'alba alla scuola al-Jaouni ha fatto seguito a una serie di attacchi aerei e di artiglieria notturni da parte delle forze israeliane su case residenziali e rifugi da nord a sud di Gaza". 

Calcio, Palestina chiede a Fifa la sospensione di Israele

La federazione  calcistica palestinese ha chiesto la sospensione "immediata" di Israele dalla Fifa, l'organo di governo mondiale del calcio. "La palla è nel tuo campo", ha detto il presidente della Federcalcio palestinese Jibril Rajoub al presidente della Fifa Gianni Infantino durante la riunione di Bangkok. 

Calcio, Fifa chiederà parere legale su sospensione Israele

La Fifa affiderà una consulenza legale in merito alla richiesta palestinese di sospensione di Israele. Lo ha detto il presidente della Fifa, Gianni Infantino, durante l'assise di Bangkok, aggiungendo che la Fifa terrà una sessione straordinaria del suo consiglio direttivo prima del 20 luglio per esaminare l'analisi giuridica e decidere come procedere. La Federcalcio israeliana, nel frattempo, ha definito la richiesta palestinese un "tentativo cinico" di "danneggiare il calcio israeliano".

Mondo: I più letti