Esplora tutte le offerte Sky

Medioriente, fregata italiana abbatte drone Houthi. Tajani: "Negoziati a una svolta"

©Ansa
MO, parenti ostaggi continuano a chiedere un accordo
NEWS
MO, parenti ostaggi continuano a chiedere un accordo
00:01:37 min

La nave, impegnata nella protezione di un mercantile commerciale europeo, ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Nella proposta "molto generosa" fatta a Hamas sono stati offerti "40 giorni di cessate il fuoco". Così il ministro degli Esteri britannico Cameron oggi a Riad. Una delegazione di Hamas è ora in Egitto, dove risponderà all'ultima proposta di Israele. Diversi Stati membri europei riconosceranno entro maggio lo Stato palestinese: lo ha detto il capo della politica estera dell'Ue Borrell a Riad

in evidenza

Nella tarda mattinata di oggi la fregata Virginio Fasan della Marina Militare, impegnata nella protezione ravvicinata di un mercantile commerciale europeo, nell'ambito dell'operazione Aspide, ha abbattuto un drone nel Mar Rosso, in prossimità dello stretto di Bab El Mandeb.

Nella proposta "molto generosa" fatta a Hamas sono stati offerti "40 giorni di cessate il fuoco, il possibile rilascio di migliaia di detenuti palestinesi, in cambio della liberazione degli ostaggi". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, a Riad. Ottimismo da parte di Egitto e Arabia. Una delegazione di Hamas si trova ora al Cairo per rispondere alla proposta di Israele. "Nelle ultime ore molti segnali indicano che il negoziato indiretto fra Israele ed Hamas potrebbe essere a un punto di svolta": lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani che è da oggi in Arabia Saudita.

Diversi Stati membri europei riconosceranno entro maggio lo Stato palestinese: lo ha detto il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell, a margine di una riunione speciale del Forum economico mondiale a Riad, come riporta il Guardian.



Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog finisce qui

Per tutti gli aggiornamenti segui il liveblog di martedì 30 aprile

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

MO, Abu Mazen: solo gli Usa possono fermare Israele a Rafah
NEWS
MO, Abu Mazen: solo gli Usa possono fermare Israele a Rafah
00:01:09 min

Guerra in Medioriente, Olimpio a Sky TG24: "Iran ha vastissimo arsenale droni"

"Queste armi sono state perfezionate, alcune sono state esportate in Russia che le utilizza contro l'Ucraina", spiega a Sky TG24 l'esperto del Corriere  della Sera. L'INTERVISTA


Morta Sabreen, la bambina nata con il cesareo dalla mamma uccisa in un raid israeliano

Pesava un chilo e quattrocento grammi quando è stata messa in un'incubatrice dell'Emirati hospital a Gaza, dopo esser venuta alla luce nonostante la morte della mamma, vittima delle bombe israeliane. Ora riposa in un cimitero vicino a tutta la sua famiglia. LEGGI L'ARTICOLO


Iran, dopo gli Usa l'Ue verso nuove sanzioni: dal petrolio alle banche i settori colpiti

In seguito all’attacco missilistico del 13 aprile contro Israele, l’amministrazione Biden ha dato il via libera a un pacchetto che punta a ridurre l’export di petrolio da parte di Teheran. Al Congresso i Repubblicani in pressing per la linea dura. Bruxelles valuta sanzioni sulla vendita di droni alla Russia. Ecco le conseguenze sull'economia iraniana. IL PUNTO


Egitto, Sisi riceve telefonata da Biden, focus su Rafah

La presidenza egiziana ha fatto sapere che Abdel Fattah al Sisi ha ricevuto una telefonata dal presidente americano Joe Biden in cui è stato sottolineato il pericolo di un'escalation militare a Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Lo riporta al Jazeera. La presidenza egiziana ha aggiunto che Sisi e Biden hanno riaffermato l'importanza della soluzione dei due Stati per raggiungere la pace nella regione. 

Iran, libero equipaggio nave legata a Israele sequestrata

L'imbarcazione fu presa con la forza pochi giorni dopo l'attacco attribuito allo Stato ebraico contro il consolato iraniano a Damasco e per l'occasione Teheran dichiarò che avrebbe chiuso lo stretto, che chiude il Golfo Persico. LEGGI L'ARTICOLO


Gli Usa non supportano l'inchiesta della Cpi su Israele

"Gli Statti Uniti non supportano l'indagine della Corte penale internazionale contro Israele". Lo ha dettto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. "Non crediamo abbia la giurisdizione", ha aggiunto.

Usa: "Spetta ad Hamas accettare l'accordo sugli ostaggi"

"Spetta ad Hamas accettare l'accordo sugli ostaggi e deve farlo". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre in un briefing con la stampa annunciando un colloquio a breve Joe Biden, l'emiro del Qatar e il presidente egiziano.

Manifestazione pro Palestina alla Sorbona di Parigi, polizia sgombera gli studenti. FOTO

Gli studenti si sono radunati agli ingressi del prestigioso ateneo parigino per impedire il normale svolgimento delle attività. Al grido di "Palestina libera" hanno esortato le istituzioni a condannare le azioni di Israele. I manifestanti, che avevano anche piantato alcune tende all'interno del cortile, sono poi stati allontanati dalle forze dell'ordine. GUARDA LA GALLERY

Usa, 5 unità dell'Idf hanno violato i diritti umani

Cinque unità dell'esercito israeliano hanno commesso "macroscopiche violazioni dei diritti umani", prima del 7 ottobre in Cisgiordania. Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa Vedant Patel in un briefing con la stampa. 

Media, prevista domani delegazione israeliana al Cairo, si attende risposta Hamas

Domani è previsto l'arrivo al Cairo di una delegazione israeliana per ulteriori colloqui sugli ostaggi, mentre Israele ancora continua ad aspettare una risposta di Hamas all'ultima proposta di rilascio di ostaggi in cambio di tregua. "Stiamo ancora aspettando la risposta di Sinwar", ha detto una fonte israeliana, citata dal sito Walla, riferendosi al leader di Hamas a Gaza. 

Secondo fonti citate da Channel 12, riprese da Times of Israele, il governo israeliano avrebbe inserito  "drastiche" concessioni nell'offerta ad Hamas, ed un accordo potrebbe essere raggiunto velocemente se Hamas rinuncia alla richiesta della fine della guerra ed un completo ritiro delle forze israeliane da Gaza.

Blinken incontra a Riad Mohammed bin Salman

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato oggi a Riad il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, scrive il Times of Israel citando Reuters. Blinken si trova in Arabia Saudita nell'ambito di un viaggio più ampio in Medio Oriente, volto a discutere con i partner arabi del dopoguerra a Gaza e a fare pressione sul Primo Ministro Benjamin Netanyahu affinché prenda le misure che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha richiesto questo mese per migliorare la situazione umanitaria a Gaza. 

In centinaia manifestano per gli ostaggi a Tel Aviv

Centinaia di manifestanti che chiedono il rilascio dei rapiti stanno manifestando in queste ore a Tel Aviv. La polizia ha informato che la strada Menachem Begin Street è stata chiusa al traffico dall'incrocio di Shaul Hamelech all'incrocio di Azrieli. "Le forze di polizia sono sul posto, mettono in sicurezza i manifestanti, mantengono l'ordine pubblico, mentre dirigono e indirizzano il traffico. Chi guida è invitato a viaggiare su percorsi alternativi e ad essere paziente", ha reso noto la polizia, secondo quanto riporta Ynet. 

Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. IL SIGNIFICATO

Fregata italiana difende cargo, abbatte drone Houti nel Mar Rosso

Nella tarda mattinata di oggi la fregata Virginio Fasan della Marina Militare, impegnata nella protezione ravvicinata di un mercantile commerciale europeo, nell'ambito dell'Operazione EUNAVFOR ASPIDES, ha abbattuto un drone nel Mar Rosso, in prossimità dello stretto di Bab El Mandeb. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attacchi degli Houthi, si trovava a circa 5 chilometri dalla nave italiana, in direzione del mercantile scortato. Attacchi complessi con missili e droni si erano già verificati durante la mattinata, sventati grazie alle manovre evasive effettuate dal mercantile su indicazioni del comando di Nave Fasan. Un missile è esploso in acqua nelle vicinanze della nave scortata, causando solo lievi danni superficiali. La fregata Fasan e il mercantile protetto, riferisce la Difesa, stanno proseguendo come pianificato la rotta verso sud, per uscire dal mar Rosso. Attualmente nell'area per garantire la libertà di navigazione e la sicurezza delle rotte commerciali, Nave Virginio Fasan ha avvicendato Nave Caio Duilio come unità sede del comando tattico di EUNAVFOR ASPIDES, operazione di sicurezza marittima dell'Unione Europea per la salvaguardia della libertà di navigazione nelle Aree del Mar Rosso e del Golfo di Aden.

Israele, 'distrutti due tunnel nel nord della Striscia di Gaza'

"Le forze armate israeliane (Idf) hanno distrutto due tunnel dei terroristi nella città di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, uno appartenente ad Hamas e l'altro alla Jihad islamica". Lo ha annunciato il portavoce dell'Idf, ripreso da Ynet. 

Tajani, i negoziati per la tregua ad un punto di svolta

"Nelle ultime ore molti segnali indicano che il negoziato indiretto fra Israele ed Hamas potrebbe essere a un punto di svolta": lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani che è da oggi in Arabia Saudita dove partecipa a una serie di incontri sulla guerra a Gaza e in generale sulla crisi in Medio Oriente. "Il movimento islamico ha ricevuto una proposta di mediazione che se accettata permetterebbe di abbassare il tono dello scontro militare con la contemporanea liberazione di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi", ha aggiunto il titolare della Farnesina. 

Media, le sirene suonano a Sderot vicino al confine con Gaza

I siti israeliani Haaretz e Ynet segnalano che le sirene che segnalano razzi hanno suonano a Sderot, vicino al confine con Gaza. 

'Sanitari per Gaza', petizione per dimissioni Carrai da Meyer

L'associazione 'Sanitari per Gaza' ha consegnato oggi al presidente del consiglio comunale di Firenze Luca Milani le firme raccolte attraverso una petizione su Internet, circa 12.000, per "chiedere le dimissioni del presidente della fondazione Meyer Marco Carrai". Un gruppo di persone ha portato in aula, nelle sedute riservate al pubblico, una bandiera della Palestina. "Il codice etico della Fondazione Meyer ripudia ogni sorta di discriminazione - si spiega nella petizione - Marco Carrai è console onorario di uno Stato che da anni disattende le numerose risoluzioni Onu a suo carico e che recentemente ha risposto ad un attentato, sicuramente grave e per questo assolutamente da condannare, in modo chiaramente sproporzionato. Da quasi sette mesi sta bombardando indiscriminatamente i civili, ormai le vittime sono oltre 32mila, ma soprattutto nel farlo ha violato più volte la convenzione internazionale di Ginevra con l'uso di armi non convenzionali e i diritti umani, non rispettando gli ospedali come luoghi neutrali, tempio dell'umanità".  "Marco Carrai - proseguono le accuse - sostiene pubblicamente sui social e sulla stampa la legittimità di queste azioni, non ha mai speso una parola in difesa della popolazione civile né si è mai indignato per il criminale attacco agli ospedali e per il massacro di oltre 400 sanitari nell'esercizio delle proprie funzioni. Per queste ragioni le finalità della Fondazione ci risultano del tutto disattese ed incompatibili con la posizione attualmente portata avanti dal console onorario di Israele".  "Chiediamo le dimissioni di Carrai e abbiamo portato le firme al presidente Milani", ha ribadito Monica Raineri di 'Sanitari per Gaza'. "Rispetto alla legittimità del nostro regolamento le petizioni online non sono al momento consentite", ha chiarito Milani.  "Ci dispiace non aver sentito nessuna parola di condanna da parte di Marco Carrai nei confronti del comportamento del governo di Israele", ha commentato il candidato sindaco di Spc Dmitrij Palagi. 

Appello genitori 400 soldati israeliani, 'non entrate a Rafah'

I genitori di 400 soldati delle forze armate israeliane hanno fatto appello ai ministri del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz e Gadi Eisenkot, chiedendo loro di interrompere i piani per entrare a Rafah. "Entrare a Rafah sarebbe a dir poco una trappola mortale", hanno scritto i genitori, "nelle circostanze attuali, non staremo a guardare e non permetteremo ai nostri figli di rischiare la vita". Lo riporta Haaretz. 

'Cpi potrebbe spiccare mandati d'arresto anche per leader Hamas'

Se la Corte penale Internazionale dell'Aja decidesse di procedere con i mandati di arresto potrebbe accusare alcuni funzionari del governo israeliano di aver impedito la consegna di aiuti umanitari a Gaza e di una risposta eccessivamente dura agli attacchi del 7 ottobre. Lo riporta il New York Times citando fonti americane e israeliane, secondo le quali  mandati di arresto potrebbero essere spiccati anche nei confronti dei leader di Hamas, anche se non è chiaro quali potrebbero essere le accuse mosse nei loro confronti.

Ucraina: ex militare tedesco confessa di aver spiato per Mosca

Ha confessato l'ex soldato tedesco a riposo a processo con l'accusa di spionaggio a favore della Russia. Il sospettato, identificato solo come Thomas H, è stato arrestato nell'agosto scorso a Coblenza e in apertura del procedimento ha detto di aver agito per evitare l'escalation della guerra in Ucraina. "Era sbagliato. Lo ammetto", ha detto. E' accusato di avere trasmesso ai servizi segreti russi informazioni ottenute mentre lavorava nell'unità di approvvigionamento dell'esercito tedesco. Dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia all'inizio del 2022, la Germania - il secondo maggiore fornitore di aiuti militari a Kiev - deve affrontare un aumento dei casi di spionaggio a favore di Mosca. Quando era un militare di carriera, Thomas H. lavorava presso il dipartimento di attrezzature, tecnologia informatica e supporto in servizio dell'esercito. 

Wafa, il bilancio dei morti a Rafah è salito a 25

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che il bilancio delle vittime a Rafah a causa degli attacchi aerei israeliani è salito a 25, con "almeno quattro civili, tra cui tre donne".

Manifestazione pro Palestina alla Sorbona di Parigi, polizia sgombera gli studenti

Gli studenti si sono radunati agli ingressi del prestigioso  ateneo parigino per impedire il normale svolgimento delle attività. Al  grido di "Palestina libera" hanno esortato le istituzioni a condannare  le azioni di Israele. I manifestanti, che avevano anche piantato alcune  tende all'interno del cortile, sono poi stati allontanati dalle forze  dell'ordine FOTO

Avs, dopo parole Borrell Italia riconosca Palestina

"Il principio 'Due Popoli Due Stati' non può che passare attraverso il riconoscimento dello stato palestinese. Un passaggio obbligato per avviare anche un percorso di pace duratura e superare l'attuale conflitto. Chiediamo al governo, che dice di sostenere la soluzione 'Due Popoli Due Stati' di fare questo passo e riconoscere lo stato palestinese". Lo ha detto Massimiliano Smeriglio, europarlamentare Avs. "Serve un atto di coerenza che, peraltro, restituirebbe all'Italia un ruolo importante in Medio Oriente. Molti paesi, anche dell'Unione Europea, hanno già provveduto a un riconoscimento formale. Altri, come ha ribadito l'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Ue Borrell proprio oggi, stanno muovendosi in questa direzione e andranno ad aggiungersi ai 140 su 193 paesi membri dell'Onu che riconoscono lo stato palestinese". 

Proteste pro-Gaza, nessun accordo fra la Columbia e manifestanti

Le trattative fra la Columbia University e i manifestanti pro-palestinesi si sono interrotte e l'ateneo di New York sta ora valutando le opzioni per "mettere fine a questa crisi il prima possibile". Lo ha detto la presidente dell'ateneo di New York Minouche Shafik, ammettendo che  i colloqui non si sono tradotti in alcun accordo. "L'obiettivo dell'università con le trattative era quello di trovare una soluzione con i manifestanti che si sarebbe tradotta nella rimozione ordinata dell'accampamento nel campus", ha spiegato Shafik invitando i manifestanti a "disperdersi volontariamente". "Ci stiamo consultando con un ampio gruppo all'interno della nostra comunità per valutare opzioni alternative per mettere fine a questa crisi il prima possibile", ha messo in evidenza, precisando che l'amministrazione universitaria avrebbe preferito un esito diverso. 

Blinken, no Hamas a rilascio ostaggi prolunga guerra

Il rifiuto di Hamas di accettare un  accordo di cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi è responsabile della continuazione del conflitto a Gaza. E' quanto sostenuto dal segretario di Stato americano Antony Blinken nell'incontro con il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. Da qui, l'esortazione del capo della diplomazia Usa a fare tutti gli sforzi possibili per convincere il gruppo palestinese ad accettare l'attuale proposta di cessate il fuoco sul tavolo. 

Giovani palestinesi, 'i l15 maggio accampiamoci negli atenei'

"Il 15 maggio accampiamoci nei cortili degli atenei": è l'invito del movimento Giovani palestinesi d'Italia (Gpi) per il giorno in cui si ricorda la Nakba. "La repressione non ci fermerà. Mobilitiamoci dall'Italia agli Usa", scrivono poi in un video di Instagram dove scorrono le immagini delle proteste nei campus americani. Diverse, infatti, sembrano essere le università italiane che in vista di quest'appuntamento si organizzeranno per "piantare le tende". "Il ricordo della Nakba quest'anno non sarà tragedia, ma giornata di lotta. Stay tuned", si legge ancora nel post di Gpi. Intanto alle 17.00 di oggi all'università La Sapienza di Roma si terrà sul pratone un'assemblea "di costruzione dei prossimi passi dell'agitazione". Parteciperanno i collettivi e le organizzazioni studentesche come Cambiare Rotta e il Movimento degli studenti palestinesi in Italia. 

Cameron: ad Hamas offerta generosa di 40 giorni tregua

Ad Hamas è stata fatta "un'offerta molto generosa di un cessate il fuoco prolungato di 40 giorni, il rilascio di potenzialmente migliaia di prigionieri palestinesi, in cambio del rilascio di questi ostaggi". Lo ha riferito il ministro degli Esteri britannico David Cameron, a Riad per la sessione speciale del World Economic Forum. 

Ong, 5 pastori siriani feriti sul Golan da spari israeliani

Cinque pastori siriani sono rimasti feriti nelle ultime ore nella Siria sud-occidentale da colpi di arma da fuoco esplosi da militari israeliani sulle Alture contese del Golan.   Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui i pastori si trovavano nei pressi della linea di demarcazione tra Siria e Israele nella regione di Qunaytra. I colpi di arma da fuoco sono stati sparati dal lato israeliano delle Alture, riferisce l'Osservatorio. Tutti e cinque i pastori erano originari della cittadina di Saida, a ridosso del filo spinato che segue la linea del cessate il fuoco tra Siria e Israele risalente al 1974. In quella zona sono dispiegati militari russi. E il 27 febbraio scorso, non lontano dall'area dove sono rimasti feriti oggi i pastori siriani, un colonnello dell'esercito governativo siriano era rimasto ucciso in un attentato compiuto con un ordigno esplosivo posto sul ciglio della strada tra Ghadir al Bustan e Nasiriya.

Iran, contro Israele non abbiamo ancora usato armi sofisticate

Contro Israele l'Iran non ha ancora usato armi sofisticate: lo ha detto oggi a Damasco l'ambasciatore iraniano in Siria, Hossein Akbari, parlando ai media siriani. "E' certo che risponderemo a ogni aggressione nemica... e comunque finora non abbiamo usato le nostre armi sofisticate", ha detto Akbari.   Il primo aprile scorso un raid aereo attribuito a Israele aveva distrutto un complesso consolare iraniano nel centro moderno di Damasco, uccidendo 12 persone tra cui un generale dei Pasdaran iraniani incaricato da anni di gestire i rapporti tra Teheran e le forze filo-iraniane in Siria e in Libano.   Il 12 aprile successivo, l'Iran aveva per la prima volta nella sua storia compiuto un attacco missilistico diretto contro il territorio israeliano, in larga parte respinto dalle difese militari israeliane e dalla coalizione occidentale e araba filo-israeliana. A seguito di questo attacco, il 19 aprile, l'aviazione israeliana aveva condotto un attacco contro strutture militari iraniane nella zona di Isfahan. 


Polizia sgombera manifestanti filo Palestina alla Sorbona

La polizia è intervenuta alla Sorbona a Parigi per sgomberare gli attivisti filo-palestinesi che avevano occupato la prestigiosa università bloccandone l'attività.

Hezbollah respinge mediazioni straniere per accordo con Israele

Gli Hezbollah libanesi respingono i tentativi diplomatici francesi e statunitensi di trovare un accordo bilaterale tra Libano e Israele per un cessate il fuoco separato da quello tra Hamas e Stato ebraico. Hasan Fadlallah, deputato di Hezbollah nel parlamento libanese, ha oggi partecipato a una commemorazione di combattenti uccisi in raid di Israele. E ha affermato che "tutti i tentativi stranieri" di trovare un accordo per il cessate il fuoco "mirano in realtà ad allentare la pressione sul governo israeliano". Il riferimento di Fadlallah è alla recente visita in Libano del ministro degli esteri francese, Stéphane Séjourné, che ha sondato gli animi rispetto alla mediazione di Parigi e di Washington per un cessate il fuoco, e il conseguente ritorno alle loro case in Alta Galilea di decine di migliaia di sfollati israeliani, così come il ritorno alle abitazioni nel sud del Libano di altrettante decine di migliaia di sfollati libanesi. Hezbollah ribadisce la sua volontà di mediare attorno alla prospettiva di un accordo quadro che parta dalla cessazione delle attività militari israeliane nella Striscia di Gaza. Per il Partito di Dio, il fronte del sud del Libano serve a mettere pressione a Israele perché cessi le operazioni a Gaza.

Borrell: vari Stati Ue riconosceranno la Palestina a maggio

Diversi Stati membri europei riconosceranno entro maggio lo Stato palestinese: lo ha detto il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell, a margine di una riunione speciale del Forum economico mondiale a Riad, come riporta il Guardian. Irlanda e Spagna all'inizio di questo mese hanno ribadito la loro intenzione di stringere un'alleanza di Paesi che presto riconosceranno la Palestina come Stato nazionale. 140 dei 193 Stati membri dell'Onu hanno già riconosciuto lo Stato di Palestina.

Ministro Esteri Egitto: fiducioso su nuovo proposta tregua

Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, si e' detto "fiducioso" in merito a una nuova proposta per una tregua a Gaza, sulla quale e' in attesa della risposta di Hamas e di Israele. "La proposta ha preso in considerazione le posizioni di entrambe le parti e ha cercato di ottenere moderazione", ha aggiunto, partecipando a Riad alla sessione speciale del World Economic Forum. 

Zuppi: 'In Medio Oriente fuoco produce altro fuoco'

"Se non c'è il cessate il fuoco e l'appello non viene raccolto, è motivo di ulteriore sofferenza e il fuoco produce altro fuoco". Ne è convinto il card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, oggi a Gorizia intervenendo sul conflitto tra Hamas e Israele a margine di una lectio magistralis al Dipartimento di scienze diplomatiche. "Ci riguardano tutte le guerre, anche quelle che sembrano più distanti e circoscritte. Sono sempre davvero dei pezzi della guerra mondiale. Ci preoccupano molto e dobbiamo davvero continuare a fare di tutto per arrivare alla pace. Ecco perché il Papa chiede il cessate il fuoco con tanta insistenza". Parlando ai giovani presenti, futuri diplomatici, il presidente della Cei ha insistito dicendo che bisogna "potenziare la diplomazia, credere nella diplomazia, che non è soltanto pasticcini e perdita di tempo, ma è ciò che può permettere l'identificazione degli strumenti tali da risolvere i conflitti che ci sono e ci saranno non con la logica del più forte o con quella delle armi, che è temibile, oltre che inaccettabile e non risolve mai i conflitti, ma li peggiora, bensì con il diritto". Per il cardinale "c'è bisogno di tanta diplomazia e anche di diplomazia umanitaria: di quelli che si occupano di umanitario, che tendenzialmente dovrebbero essere tutti, perché non siamo isole, possano aiutare la diplomazia, cioè a intendersi, costruire ponti, imparare un linguaggio comune, a conoscersi".

Borrell: 'Diversi Stati Ue riconosceranno Palestina entro fine maggio'

Diversi Stati dell'Unione Europea dovrebbero riconoscere la Palestina come Stato entro la fine di maggio. Lo ha detto l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell a margine di un incontro del World Economic Forum a Riad, in Arabia Saudita, secondo quanto riporta al-Arabiyah. Alcuni Paesi Ue, tra cui il Belgio e la Spagna, avevano già annunciato l'intenzione di riconoscere congiuntamente la Palestina come Stato, riservandosi di decidere il momento più opportuno per farlo. 



Riad: molto vicini ad accordo con Usa

Arabia Saudita e Stati Uniti sono "molto, molto vicini" a concludere un accordo. Lo ha affermato il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan Al Saud, durante una tavola rotonda alla riunione speciale del World Economic Forum a Riad, alla quale ha partecipato anche il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. "La maggior parte del lavoro e' gia' stato fatto. Abbiamo le grandi linee di cio' che pensiamo debba accadere sul fronte palestinese", ha riferito il capo della diplomazia del Regno. Gli ha fatto eco Blinken, secondo il quale e' quasi concluso il patto di sicurezza tra Usa e Arabia Saudita che comprende la normalizzazione delle relazioni con Israele. 


Gantz si rompe piede, un altro ministro israeliano 'incidentato'

Il ministro israeliano Benny Gantz si è rotto un piede mentre guidava una moto da cross vicino alla sua abitazione, nel kibbutz Yad Mordechai. Lo ha reso noto il suo ufficio, che ha comunicato anche che il ministro e' attualmente ricoverato presso l'ospedale di Tel Hashomer, a Tel Aviv, per ulteriori esami, al termine dei quali dovrebbe essere dimesso. Lo scrive il giornale quotidiano Yedioth Ahronoth. E' un momento complicato per il governo israeliano, non solo politico ma anche da un punto di vista della salute dei suoi componenti. Nei giorni scorsi, e' sopravvissuto a un terrificante incidente d'auto il ministro della Pubblica Sicurezza Itamar Ben Gvir: la sua berlina e' passata con il rosso a un incrocio stradale e, dopo aver travolto un'altra auto, si e' ribaltata. Il ministro e' uscito dall'incidente con tre costole rotte e vari lividi. Poco dopo ha subito un incidente l'auto del ministro dell'Istruzione, Haim Biton: lui non era a bordo, ma il padre di Biton e' rimasto gravemente ferito. Adesso l'incidente di Gantz, avvenuto mentre faceva un giro tra gli insediamenti.  

Blinken, su Rafah non abbiamo visto ancora piano per civili

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, oggi a Riad, ha ribadito l'opposizione degli Stati Uniti a un'offensiva israeliana su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. "Non abbiamo ancora visto un piano che ci permetta di credere che i civili possano essere efficacemente protetti", ha detto Blinken a una riunione del World Economic Forum a Riyadh. 

Blinken, quasi concluso patto per relazioni Riad-Israele

E' quasi concluso il patto di sicurezza tra Usa e Arabia Saudita che comprende la normalizzazione delle relazioni con Israele. Lo ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, da Riad. 

Hamas, 'la nostra leadership resta a Doha'

L'alto funzionario di Hamas Mousa Abu Marzouk dissipa le voci secondo cui la leadership politica del gruppo terroristico potrebbe trasferirsi dal Qatar all'Iraq, alla Siria o alla Turchia. Marzouk dice alla rete televisiva iraniana al-Alam che "qualsiasi potenziale trasferimento, che attualmente non avviene, avverrebbe in Giordania". "La Giordania è una nazione che sostiene la resistenza palestinese e Hamas mantiene un rapporto positivo con il governo giordano", afferma. 

Blinken, spero ok Hamas ad accordo estremamente generoso

Da Riad, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha espresso la speranza che Hamas accetti la proposta di accordo su Gaza, definita "straordinariamente generosa". 

Hamas, "il bilancio dei morti a Gaza sale a 34.488"

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 34.488 persone sono state uccise nel territorio palestinese durante i quasi sette mesi di guerra tra Israele e Hamas. Il conteggio include almeno 34 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato un comunicato del ministero, aggiungendo che 77.643 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dallo scoppio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre. 

Blinken: "Iran principale fonte instabilità in Medio Oriente"

L'attacco dell'Iran contro Israele "evidenzia la minaccia acuta e crescente da parte dell'Iran, ma anche l'imperativo di lavorare insieme sulla difesa integrata", ha detto Blinken ai ministri del Consiglio di cooperazione del Golfo.

Al Jazeera, "almeno 27 palestinesi morti in raid su Gaza"

Secondo funzionari sanitari palestinesi, almeno 22 persone sono state uccise durante gli attacchi aerei israeliani su Rafah stanotte, tra cui sei donne e cinque bambini. Uno dei bambini aveva solo cinque giorni. Secondo i medici, molte altre persone sono rimaste ferite negli attacchi che hanno colpito tre case nella città meridionale dell'enclave.

Blinken: "Contro la minaccia dell'Iran serve una difesa integrata"

Gli eventi degli ultimi mesi in Medio Oriente mostrano "la minaccia acuta e crescente da parte dell'Iran, ma anche l'imperativo di lavorare insieme sulla difesa integrata". Lo ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ai ministri del Consiglio di cooperazione del Golfo riuniti a Riad. 

20 razzi dal sud del Libano verso Israele, Hamas rivendica

Le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno rivendicato la responsabilità di un attacco dal sud del Libano in direzione di una postazione militare nel nord di Israele. Il gruppo, riporta al-Jazeera citando informazioni diffuse via Telegram, ha affermato di aver preso di mira una base con una "raffica di missili". Le forze israeliane (Idf) avevano segnalato in precedenza il lancio di una ventina di razzi dal Libano, la maggior parte dei quali sono stati intercettati, come hanno riportato i media israeliani.

Blinken: "Progressi umanitari a Gaza, ma Israele faccia di più"

Gli Stati Uniti hanno visto "progressi misurabili" nella situazione umanitaria a Gaza nelle ultime settimane, ma ha esortato Israele a fare di più. Lo afferma il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, oggi a Riad, citato da Sky News.   Blinken ha aggiunto che il modo più efficace per alleviare la crisi umanitaria è raggiungere un cessate il fuoco.

Blinken: "L'Iran principale fonte di instabilità in Medio Oriente"

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, dopo l'incontro con il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita a Riad, il principe Faisal bin Farhan, ha affermato che l'Iran è la principale fonte di instabilità nella regione. Lo riporta il Guardian. Secondo Blinken gli eventi degli ultimi mesi hanno mostrato  che ci sono due possibili strade da percorrere. Una, ha detto, è "lacerata da divisioni, distruzione, violenza e insicurezza permanente". Incontri come quello di oggi hanno dimostrato che ci sono molte più nazioni nella regione interessate alla seconda via, quella di "maggiore integrazione, maggiore sicurezza, maggiore pace". 

Blinken

©Ansa

Raid su Rafah e Gaza City, almeno 27 morti tra cui bambini

Almeno 27 palestinesi sono stati uccisi, tra cui molti bambini, nei bombardamenti notturni israeliani su Rafah e Gaza City. E' quanto riporta Al Jazeera. 

Una delegazione di Hamas arrivata al Cairo per nuovi colloqui

Una delegazione di Hamas è arrivata nella capitale egiziana Il Cairo. Lo confermano all'agenzia Dpa fonti aeroportuali. La delegazione, composta da tre esponenti del gruppo che nel 2007 prese il controllo della Striscia di Gaza, è partita da Doha, in Qatar, per colloqui - precisano le fonti - sull'ultima proposta per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia dal 7 ottobre in cambio del rilascio di palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. 

Media: "Gli Houthi temono l'offensiva militare orchestrata dagli Usa"

I ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi stanno monitorando gli Stati Uniti, temendo che questi stiano preparando una "vasta offensiva militare aerea e anche terrestre contro lo Yemen" affidata a forze locali, secondo quanto scrive il quotidiano libanese Al Akhbar, citato dal sito israeliano Ynet. Secondo quanto scrive il giornale, l'assalto verrebbe condotto da "fazioni locali, fedeli agli Emirati Arabi Uniti, su più di un fronte". Al Alkhbar, scrive Ynet, afferma inoltre che di recente Israele avrebbe condotto manovre militari presso la base aerea di Al Dhafra, negli Emirati, "coinvolgendo l'Arabia Saudita e altri Paesi arabi". 

Egitto e Giordania chiedono evitare attacco Rafah

Egitto e Giordania hanno entrambi chiesto a Israele di evitare assolutamente un attacco a Rafah, che provocherebbe un disastro umanitario. Ne hanno parlato dinanzi al World Economic Forum straordinario in corso a Riad. "Dobbiamo fare del nostro meglio per evitarlo. Qualsiasi attacco a Rafah causerà disastri e sfollamenti di palestinesi", ha detto il primo ministro egiziano Mustafa Madbouly. Anche il primo ministro giordano Bashar al-Hasawneh ha aggiunto che "un'operazione a Rafah sarebbe un disastro e il mondo deve unirsi per raggiungere un cessate il fuoco e garantire che gli aiuti raggiungano Gaza". 

Usa, le proteste pro-Palestina all'università Ucla. VIDEO

Egitto, al Cairo colloqui con Hamas "a largo raggio"

Saranno "colloqui a largo raggio" quelli che si tengono oggi al Cairo tra una delegazione di Hamas -guidata dal vice di Yahya Sinwar, Jalil Hayya- avrà oggi con funzionari delle agenzie di sicurezza egiziane sull'ultima proposta per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti egiziane citate dal canale televisivo egiziano Al QaheraNews, che è vicino ai servizi di intelligence del Paese nordafricano. Le fonti hanno inoltre indicato che gli importi degli aiuti ai civili di Gaza "aumenteranno a partire dalla prossima settimana", senza specificare ulteriori dettagli. la delegazione di Hamas dovrebbe dare oggi la risposta all'ultima controproposta di Israele. L'incontro al Cairo avviene dopo che una delegazione egiziana ha avuto colloqui "ampiamente positivi e riusciti" con Israele venerdì scorso. Le fonti non hanno fornito dettagli sul contenuto della nuova proposta, anche se hanno affermato che essa "supera gli ostacoli che rendono difficile" dichiarare una tregua, un cessate il fuoco, lo scambio di prigionieri e ostaggi, nonchè l'aumento degli aiuti agli abitanti di Gaza. La visita della delegazione di Hamas in Egitto coincide con l'arrivo in Arabia Saudita del segretario di Stato americano, Antony Blinken, che in questo momento sta avendo un colloquio con la sua controparte saudita per discutere la possibilità di un cessate il fuoco immediato nella guerra a Gaza. 

Da Hamas razzi contro una base israeliana dal Libano. L'Idf: "Intercettati"

L'ala militare di Hamas, le Brigate al-Qassam, ha dichiarato di aver preso di mira una posizione militare israeliana con una salva di missili dal sud del Libano, secondo un post sul loro canale Telegram, ripreso da Haaretz. L'annuncio arriva dopo che l'Idf aveva dichiarato di aver intercettato una raffica di circa 20 razzi lanciati dal Libano a Kiryat Shmona e nell'area circostante nel nord di Israele. 

Tajani a Riad per riunioni su Gaza: "Agire immediatamente"

Missione a Riad per il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il titolare della Farnesina sarà oggi nella capitale saudita per una serie di riunioni su Gaza a margine del World economic forum, appuntamento al quale partecipano ministri e rappresentanti dell'economia e dell'industria di decine di Paesi. ''Su Gaza bisogna agire immediatamente'', insiste Tajani. A Riad è arrivato il segretario di Stato americano Antony Blinken, che interverrà al forum e avrà una serie di incontri di lavoro con ministri della regione ed europei. Stasera è prevista una cena alla quale sarà presente anche Tajani e, oltre a Blinken, ministri di Egitto, Francia, Germania Giordanja, Qatar, Arabia Saudita, Emirati e Regno Unito.

L'Iran condanna ancora le tensioni nelle università americane

L'Iran ha nuovamente condannato le tensioni tra polizia e manifestanti durante le proteste per la Palestina nelle università americane. Gli arresti di studenti e professori sono stati definiti "un altro scandalo per gli autoproclamati difensori della libertà di espressione" dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante una riunione di gabinetto. "Senza dubbio, questa rivolta e questo risveglio contro l'oppressione (occidentale), contro i crimini e contro la dominazione non verranno fermati con pratiche violente, con il pestaggio e l'arresto di professori e studenti che sostengono il popolo oppresso di Gaza", ha detto Raisi, citato da Tasnim, ribadendo le critiche nei confronti dei Paesi occidentali per il loro sostegno a Israele. "La vera natura della civiltà occidentale è stata rivelata ai popoli del mondo più che mai, grazie al sangue sacro dei martiri oppressi di Gaza", ha aggiunto il presidente della Repubblica islamica. 

Hamas: "La proposta di accordo è ancora in fase di studio"

Il funzionario del politburo di Hamas, Izzat al-Risheq, ha negato fonti anonime dell'organizzazione terroristica che ieri sera sul tardi alla Afp riferivano di non aver riscontrato grossi problemi sull'ultima proposta per la tregua. In una dichiarazione, ripresa da Haaretz, al-Risheq ha chiarito che "la proposta è ancora in fase di studio". 

Iran: "Noi lavoriamo per la pace nel Golfo, altri la minano"

"La strategia dell'Iran nel Golfo Persico è di stabilire la pace, la sicurezza e l'amicizia, ma alcuni Paesi stranieri minano invece la sicurezza in regione": lo ha dichiarato il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, Alireza Tangsiri. "Abbiamo ristabilito la sicurezza nello Stretto di Hormuz e della navigazione quotidiana 83 navi nel Golfo Persico, dove si trovano il 62% delle risorse petrolifere e il 40% di quelle di gas mondiali", ha detto Tangsiri, citato dalla Tv di Stato iraniana. 

Al Jazeera, almeno 27 palestinesi morti in raid su Gaza

Almeno 27 palestinesi sono stati uccisi, tra cui molti bambini e donne, negli attacchi israeliani notturni a Rafah e Gaza City. Lo riporta Al Jazeera. 

Israele, sirene anti-razzi in Galilea al confine col Libano

Sirene anti-razzo sono suonate in Galilea, nel nord d'Israele vicino al confine con il Libano. A essere minacciati di attacco sono i villaggi di Maayan Baruch, Kfar Yuval, Metula, Kfar Giladi, Kiryat Shmona, Tel Hai, Beit Hillel and HaGoshrim, scrive Ynet. 

Reuters: "Secondo alti funzionari della difesa israeliani, Israele intende evacuare i civili palestinesi da Rafah e lanciare un assalto contro le resistenze di Hamas, ma Washington insiste su una strategia umanitaria credibile prima di sostenerla"

Medio Oriente, i parenti degli ostaggi continuano a chiedere un accordo. VIDEO

Al-Jazeera, raid aerei su Rafah fanno 20 morti (5 bambini)

I raid aerei israeliani della notte, sulle città di Rafah e Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, hanno ucciso 20 palestinesi, tra cui 5 bambini. Lo riporta l'emittente al-Jazeera. 

Guerra Medioriente, telefonata Biden-Netanyahu: si è parlato di ostaggi e cessate il fuoco

I due leader nel colloquio telefonico "hanno discusso di Rafah" e il presidente Usa "ha ribadito la sua chiara posizione”, riferisce la Casa Bianca. Al centro del dialogo anche l'aumento dell'assistenza umanitaria a Gaza, anche attraverso i preparativi per l'apertura di nuovi valichi settentrionali a partire da questa settimana. Biden ha sottolineato la necessità che questi progressi siano sostenuti e rafforzati in pieno coordinamento con le organizzazioni umanitarie. LEGGI L'ARTICOLO

Gaza: "13 palestinesi uccisi in raid israeliani a Rafah"

Almeno 13 palestinesi sono stati uccisi in raid israeliani a Rafah. Lo hanno comunicato fonti mediche a Gaza, secondo cui gli attacchi aerei su tre case nella città nel sud della Striscia hanno provocato anche molti feriti. I media di Hamas parlano invece di 15 morti.

Rafah

©Ansa

Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. L'APPROFONDIMENTO

Centcom: "Ingaggiati con successo 5 droni sul Mar Rosso"

L’esercito americano afferma di aver “ingaggiato con successo” cinque droni sul Mar Rosso che “rappresentavano una minaccia imminente per le navi statunitensi, della coalizione e mercantili nella regione”. Il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) non specifica nella dichiarazione se i droni siano stati distrutti dopo essere stati identificati.

Idf: "Colpiti obiettivi terroristici di Hezbollah nel sud del Libano"

Aerei da combattimento dell'aeronautica israeliana hanno colpito obiettivi terroristici di Hezbollah in un'operazione notturna nel sud del Libano. Lo ha annunciato l'Idf.

Dopo l'Arabia Saudita, Blinken andrà anche in Israele e Giordania

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken andrà in Israele e Giordania dopo essere stato in Arabia Saudita nel suo tour in Medio Oriente. Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

Idf: "Cerchiamo di contribuire ad alleviare la sofferenza dei civili a Gaza derivante dalla guerra iniziata da Hamas il 7 ottobre, quando massacrò e rapì gli israeliani"

Blinken arrivato in Arabia Saudita

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Arabia Saudita, prima tappa del un tour in Medio Oriente per cercare di ottenere un cessate il fuoco a Gaza e migliorare la crisi umanitaria nell’enclave assediata.

A Riad, Blinken dovrebbe incontrare gli alti leader sauditi e tenere un incontro più ampio con le controparti di cinque stati arabi – Qatar, Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Giordania – per discutere sulla governance della Striscia di Gaza dopo la guerra, secondo un alto funzionario del Dipartimento di Stato. 

Blinken

©Ansa

Colloqui tregua Gaza, delegazione Hamas attesa in Egitto

Una delegazione di Hamas dovrebbe arrivare oggi in Egitto, dove rispondera' all'ultima proposta di Israele per un accordo a lungo cercato sul rilascio degli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza dopo quasi sette mesi di guerra. Egitto, Qatar e Stati Uniti cercano da mesi di mediare un accordo tra Israele e Hamas, mentre il bilancio delle vittime a Gaza aumenta e le richieste per un accordo si intensificano. Ma nonostante le forti pressioni per raggiungere un cessate il fuoco, garantire il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza e consentire maggiori aiuti umanitari nel territorio martoriato dalla guerra, un accordo e' rimasto lontano. Il gruppo islamico palestinese ha detto ieri di non avere "grandi problemi" con il contenuto della piu' recente offerta di tregua avanzata da Israele. "L'atmosfera e' positiva, a meno che non ci siano nuovi ostacoli israeliani", ha detto all'Afp un alto funzionario di Hamas, parlando a condizione di anonimato. Gli umanitari sostengono che la guerra ha portato Gaza sull'orlo della carestia, riducendone gran parte in macerie e facendo temere un conflitto piu' ampio. 

Guerra Gaza, Hamas apre all'accordo: "Non ci sono problemi importanti"

Israele è pronto ad entrare a Rafah. L'allarme è dal presidente dell'Anp Abu Mazen: 'Solo gli Usa possono ancora impedirlo'. Ma l'esercito attende il via libera del governo che dipende da almeno due fattori. Il primo è l'intesa su tregua e ostaggi: il segretario di Stato Blinken a Riad per l'ultimo appello. Mentre Hamas apre: 'Non ci sono problemi importanti'. Il secondo è il timore che la Corte penale internazionale la prossima settimana spicchi mandati di arresto per il premier Natanyahu e per il ministro della Difesa Gallant per crimini di guerra. Telefonata Biden-Natanyahu. Prosegue la protesta nei campus universitari americani. Arrestata a Saint Louis la candidata dei Verdi alle residenziali Stein. Protesta pro-Palestina anche alla cena dei corrispondenti della Casa Bianca. 

Mondo: I più letti