Guerra Medioriente, Hamas: "No problemi importanti su proposta accordo"

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"L'atmosfera è positiva, a meno che non vi siano nuovi ostacoli da parte di Israele", ha detto un alto funzionario che ha parlato alla vigilia dell'incontro al Cairo con Egitto e Qatar. "Non accetteremo alcun accordo che non includa la fine dell'aggressione a Gaza", ha poi aggiunto un altro rappresentante dell'organizzazione

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Un alto funzionario di Hamas ha detto all'Afp che il gruppo palestinese "non ha grossi problemi" con l'ultima proposta di Israele ed Egitto per un cessate il fuoco a Gaza. "L'atmosfera è positiva, a meno che non vi siano nuovi ostacoli da parte di Israele. Non ci sono grossi problemi nelle osservazioni e nelle richieste che Hamas presenterà riguardo ai contenuti" della proposta, ha detto il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato, alla vigilia dell'incontro al Cairo con Egitto e Qatar in cui è attesa una risposta di Hamas. Il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha approvato "i nuovi piani" per la continuazione della guerra a Gaza, in previsione anche della imminente operazione di terra a Rafah. Lo ha fatto sapere lo stesso esercito. Il presidente palestinese, Abu Mazen ha dichiarato che solo gli Stati Uniti a questo punto possono fermare l'attacco israeliano a Rafah, che costituirebbe "il più grande disastro nella storia del popolo palestinese". 


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Iran, libero equipaggio nave legata a Israele sequestrata

L'imbarcazione fu presa con la forza pochi giorni dopo l'attacco attribuito allo Stato ebraico contro il consolato iraniano a Damasco e per l'occasione Teheran dichiarò che avrebbe chiuso lo stretto, che chiude il Golfo Persico. LEGGI L'ARTICOLO

Blinken in Israele e Giordania dopo vertice Riad

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken visiterà Israele e Giordania nel corso di un viaggio che durerà fino a mercoledì, ha annunciato il Dipartimento di Stato, dopo che i leader statunitensi e israeliani hanno discusso telefonicamente i colloqui per il rilascio degli ostaggi. Blinken si recherà in entrambi i Paesi, ha confermato un funzionario del Dipartimento di Stato, mentre l'aereo del capo della diplomazia Usa si riforniva di carburante in Irlanda oggi nel viaggio per recarsi l'Arabia Saudita, come annunciato in precedenza

Hamas: "Non accetteremo alcun accordo che non includa fine aggressione a Gaza"

La proposta di cessate il fuoco offerta dai mediatori e da Israele "è in fase di studio ed è troppo presto per prendere una decisione in merito". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'Al Jazeera', è Sami Abu Zuhri, un alto funzionario di Hamas."Non accetteremo alcun accordo che non includa la fine dell'aggressione a Gaza", ha aggiunto. "Il movimento ha assicurato ai fratelli in Egitto e in Qatar che è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo, ma non si piegherà alle pressioni degli Stati Uniti", ha aggiunto.

Iran, dopo gli Usa l'Ue verso nuove sanzioni: dal petrolio alle banche i settori colpiti

In seguito all’attacco missilistico del 13 aprile contro Israele, l’amministrazione Biden ha dato il via libera a un pacchetto che  punta  a   ridurre l’export di petrolio da parte di Teheran. Al  Congresso i    Repubblicani in pressing per la linea dura. Bruxelles  valuta sanzioni    sulla vendita di droni alla Russia. Ecco le  conseguenze sull'economia    iraniana. IL PUNTO

Membro Hamas: "Su proposta tregua non problemi importanti"

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato all'Afp che il gruppo militante palestinese non ha "alcun problema di rilievo" con l'ultima proposta di Israele ed Egitto per un cessate il fuoco a Gaza. "L'atmosfera è positiva, a meno che non ci siano nuovi ostacoli israeliani. Non ci sono problemi importanti nelle osservazioni e nelle richieste presentate da Hamas riguardo ai contenuti" della proposta, ha dichiarato un funzionario di Hamas che ha parlato a condizione di anonimato.

Telefonata Biden-Netanyahu: si è parlato di ostaggi e cessate il fuoco

Idue leader nel colloquio telefonico "hanno discusso di Rafah" e il presidente Usa "ha ribadito la sua chiara posizione”, riferisce la Casa Bianca. Al centro del dialogo anche l'aumento dell'assistenza umanitaria a Gaza, anche attraverso i preparativi per l'apertura di nuovi valichi settentrionali a partire da questa settimana. Biden ha sottolineato la necessità che questi progressi siano sostenuti e rafforzati in pieno coordinamento con le organizzazioni umanitarie. LEGGI L'ARTICOLO

Morta Sabreen, la bambina nata con il cesareo dalla mamma uccisa in un raid israeliano

Pesava un chilo e quattrocento grammi quando è stata messa in un'incubatrice dell'Emirati hospital a Gaza, dopo esser venuta alla luce nonostante la morte della mamma, vittima delle bombe israeliane. Ora riposa in un cimitero vicino a tutta la sua famiglia. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra in Medioriente, Olimpio a Sky TG24: "Iran ha vastissimo arsenale droni"

"Queste armi sono state perfezionate, alcune sono state esportate in Russia    che  le utilizza contro l'Ucraina", spiega a Sky TG24 l'esperto del    Corriere  della Sera. L'INTERVISTA

Biden e Netanyahu hanno parlato di ostaggi e cessate fuoco

Il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu hanno "rivisto le trattative in corso per assicurarsi il rilascio degli ostaggi insieme a un immediato cessate il fuoco a Gaza". Lo afferma la Casa Bianca riferendo del colloquio telefonico fra i due leader.

Casa Bianca: rispettiamo diritto a proteste pacifiche

"Rispettiamo il diritto dei manifestanti a far sentire la propria voce, pacificamente, ma non vogliamo vedere nessun ferito". Lo ha affermato il portavoce della Casa Bianca John Kirby in un'intervista a Abc News. "Il presidente sa che ci sono sentimenti molto forti riguardo alla guerra a Gaza. Lo capisce, lo rispetta e, come ha detto molte volte, noi certamente rispettiamo il diritto alla protesta pacifica. Le persone dovrebbero avere la possibilità di esprimere le proprie opinioni e di condividere pubblicamente le loro prospettive, ma deve essere pacifico", ha detto il consigliere per le comunicazioni per la sicurezza nazionale. Tuttavia Kirby ha lanciato un avvertimento sulle manifestazioni di antisemitismo: "Condanniamo assolutamente il linguaggio dell'antisemitismo di cui abbiamo sentito parlare ultimamente, e certamente condanniamo tutti i discorsi di odio e le minacce di violenza là fuori. Comprendiamo che queste proteste siano importanti, ma devono essere pacifiche," ha detto

Casa Bianca: Biden e Netanyahu si sono sentiti

Si è appena svolta la telefonata fra Joe Biden e il premier Benyamin Netanyahu. Lo afferma la Casa Bianca

Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa

Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. IL PUNTO

Fonti Israele: "Non rinunceremo a obiettivi guerra"

"I preparativi per Rafah continuano" e, anche con un accordo sugli ostaggi, "Israele non rinuncerà ai suoi obiettivi di guerra". Lo ha affermato un funzionario israeliano a Times of Israel. Le dichiarazioni in parte contraddicono alcuni rapporti secondo cui Israele sarebbe disponibile a discutere la fine della guerra nella seconda fase di un accordo, che inizierebbe con una tregua prolungata.

Bernie Sanders contro Netanyahu: "A Gaza è pulizia etnica"

"Non è antisemita ritenere" il premier Benjamin Netanyahu "responsabile delle sue politiche": "Quello che sta facendo il suo governo di destra e razzista" è una "pulizia etnica". Lo ha detto il senatore del Vermont Bernie Sanders in un'intervista a Cnn. "Ci opponiamo all'antisemitismo in tutte le sue forme. Condanniamo Hamas, condanniamo l'antisemitismo ma dobbiamo fare attenzione al disastro umanitario che si sta consumando a Gaza", ha aggiunto Sanders.

Media: trrenta parà riservisti danno forfait per operazione Rafah

Circa 30 paracadutisti riservisti israeliani hanno fatto sapere che non si sentono più in grado di svolgere i loro compiti e non risponderanno per prepararsi all'imminente operazione a Rafah, ne sud della Striscia. Lo ha riferito la tv Canale 12 secondo cui i comandanti non forzeranno i riservisti a presentarsi ma hanno segnalato che questo dimostra quanti soldati sono esauriti dopo oltre 6 mesi di guerra.

Su Rafah e trattative è scontro nel governo israeliano

È scontro nel governo israeliano sulla conduzione delle trattative per il rilascio degli ostaggi e sulla opportunità di lanciare una operazione militare a Rafah. Secondo il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz, se il governo rifiuta l'accordo sugli ostaggi sostenuto dai servizi di sicurezza, "non avrà il diritto di continuare a esistere".

Media: "Biden parlerà oggi con Netanyahu"

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà oggi un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riporta il giornalista di Axios Barack Ravid citando fonti americane.

Sindaco Istanbul: "Hamas è un gruppo terroristico"

Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, definisce Hamas "un gruppo terroristico" e afferma che la Turchia è stata "profondamente rattristata" dal massacro del 7 ottobre., Intervistato dalla Cnn, il primo cittadino della metropoli turca spiega che "qualsiasi struttura organizzata che compie atti terroristici e uccide persone in massa è da noi considerata un'organizzazione terroristica", aggiungendo però che crimini simili stanno colpendo i palestinesi e invita Israele a porre fine alla sua guerra contro Hamas. Il governo turco di Erdogan sostiene apertamente Hamas, ha duramente criticato l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Il leader turco ha paragonato le tattiche del primo ministro Benyamin Netanyahu a quelle di Adolf Hitler e ha definito Israele uno "stato terrorista" a causa della sua offensiva contro Hamas a Gaza.

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