
"L'atmosfera è positiva, a meno che non vi siano nuovi ostacoli da parte di Israele", ha detto un alto funzionario che ha parlato alla vigilia dell'incontro al Cairo con Egitto e Qatar. "Non accetteremo alcun accordo che non includa la fine dell'aggressione a Gaza", ha poi aggiunto un altro rappresentante dell'organizzazione
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Un alto funzionario di Hamas ha detto all'Afp che il gruppo palestinese "non ha grossi problemi" con l'ultima proposta di Israele ed Egitto per un cessate il fuoco a Gaza. "L'atmosfera è positiva, a meno che non vi siano nuovi ostacoli da parte di Israele. Non ci sono grossi problemi nelle osservazioni e nelle richieste che Hamas presenterà riguardo ai contenuti" della proposta, ha detto il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato, alla vigilia dell'incontro al Cairo con Egitto e Qatar in cui è attesa una risposta di Hamas. Il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha approvato "i nuovi piani" per la continuazione della guerra a Gaza, in previsione anche della imminente operazione di terra a Rafah. Lo ha fatto sapere lo stesso esercito. Il presidente palestinese, Abu Mazen ha dichiarato che solo gli Stati Uniti a questo punto possono fermare l'attacco israeliano a Rafah, che costituirebbe "il più grande disastro nella storia del popolo palestinese".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Liveblog del 29 aprile 2024 sulla guerra in Medioriente
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Iran, libero equipaggio nave legata a Israele sequestrata
L'imbarcazione fu presa con la forza pochi giorni dopo l'attacco attribuito allo Stato ebraico contro il consolato iraniano a Damasco e per l'occasione Teheran dichiarò che avrebbe chiuso lo stretto, che chiude il Golfo Persico. LEGGI L'ARTICOLO
Blinken in Israele e Giordania dopo vertice Riad
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken visiterà Israele e Giordania nel corso di un viaggio che durerà fino a mercoledì, ha annunciato il Dipartimento di Stato, dopo che i leader statunitensi e israeliani hanno discusso telefonicamente i colloqui per il rilascio degli ostaggi. Blinken si recherà in entrambi i Paesi, ha confermato un funzionario del Dipartimento di Stato, mentre l'aereo del capo della diplomazia Usa si riforniva di carburante in Irlanda oggi nel viaggio per recarsi l'Arabia Saudita, come annunciato in precedenza
Hamas: "Non accetteremo alcun accordo che non includa fine aggressione a Gaza"
La proposta di cessate il fuoco offerta dai mediatori e da Israele "è in fase di studio ed è troppo presto per prendere una decisione in merito". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'Al Jazeera', è Sami Abu Zuhri, un alto funzionario di Hamas."Non accetteremo alcun accordo che non includa la fine dell'aggressione a Gaza", ha aggiunto. "Il movimento ha assicurato ai fratelli in Egitto e in Qatar che è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo, ma non si piegherà alle pressioni degli Stati Uniti", ha aggiunto.
Iran, dopo gli Usa l'Ue verso nuove sanzioni: dal petrolio alle banche i settori colpiti
In seguito all’attacco missilistico del 13 aprile contro Israele, l’amministrazione Biden ha dato il via libera a un pacchetto che punta a ridurre l’export di petrolio da parte di Teheran. Al Congresso i Repubblicani in pressing per la linea dura. Bruxelles valuta sanzioni sulla vendita di droni alla Russia. Ecco le conseguenze sull'economia iraniana. IL PUNTO
Membro Hamas: "Su proposta tregua non problemi importanti"
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato all'Afp che il gruppo militante palestinese non ha "alcun problema di rilievo" con l'ultima proposta di Israele ed Egitto per un cessate il fuoco a Gaza. "L'atmosfera è positiva, a meno che non ci siano nuovi ostacoli israeliani. Non ci sono problemi importanti nelle osservazioni e nelle richieste presentate da Hamas riguardo ai contenuti" della proposta, ha dichiarato un funzionario di Hamas che ha parlato a condizione di anonimato.
Telefonata Biden-Netanyahu: si è parlato di ostaggi e cessate il fuoco
Idue leader nel colloquio telefonico "hanno discusso di Rafah" e il presidente Usa "ha ribadito la sua chiara posizione”, riferisce la Casa Bianca. Al centro del dialogo anche l'aumento dell'assistenza umanitaria a Gaza, anche attraverso i preparativi per l'apertura di nuovi valichi settentrionali a partire da questa settimana. Biden ha sottolineato la necessità che questi progressi siano sostenuti e rafforzati in pieno coordinamento con le organizzazioni umanitarie. LEGGI L'ARTICOLO
Morta Sabreen, la bambina nata con il cesareo dalla mamma uccisa in un raid israeliano
Pesava un chilo e quattrocento grammi quando è stata messa in un'incubatrice dell'Emirati hospital a Gaza, dopo esser venuta alla luce nonostante la morte della mamma, vittima delle bombe israeliane. Ora riposa in un cimitero vicino a tutta la sua famiglia. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra in Medioriente, Olimpio a Sky TG24: "Iran ha vastissimo arsenale droni"
"Queste armi sono state perfezionate, alcune sono state esportate in Russia che le utilizza contro l'Ucraina", spiega a Sky TG24 l'esperto del Corriere della Sera. L'INTERVISTA
Biden e Netanyahu hanno parlato di ostaggi e cessate fuoco
Il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu hanno "rivisto le trattative in corso per assicurarsi il rilascio degli ostaggi insieme a un immediato cessate il fuoco a Gaza". Lo afferma la Casa Bianca riferendo del colloquio telefonico fra i due leader.
Casa Bianca: rispettiamo diritto a proteste pacifiche
"Rispettiamo il diritto dei manifestanti a far sentire la propria voce, pacificamente, ma non vogliamo vedere nessun ferito". Lo ha affermato il portavoce della Casa Bianca John Kirby in un'intervista a Abc News. "Il presidente sa che ci sono sentimenti molto forti riguardo alla guerra a Gaza. Lo capisce, lo rispetta e, come ha detto molte volte, noi certamente rispettiamo il diritto alla protesta pacifica. Le persone dovrebbero avere la possibilità di esprimere le proprie opinioni e di condividere pubblicamente le loro prospettive, ma deve essere pacifico", ha detto il consigliere per le comunicazioni per la sicurezza nazionale. Tuttavia Kirby ha lanciato un avvertimento sulle manifestazioni di antisemitismo: "Condanniamo assolutamente il linguaggio dell'antisemitismo di cui abbiamo sentito parlare ultimamente, e certamente condanniamo tutti i discorsi di odio e le minacce di violenza là fuori. Comprendiamo che queste proteste siano importanti, ma devono essere pacifiche," ha detto
Casa Bianca: Biden e Netanyahu si sono sentiti
Si è appena svolta la telefonata fra Joe Biden e il premier Benyamin Netanyahu. Lo afferma la Casa Bianca
Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa
Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. IL PUNTO
Fonti Israele: "Non rinunceremo a obiettivi guerra"
"I preparativi per Rafah continuano" e, anche con un accordo sugli ostaggi, "Israele non rinuncerà ai suoi obiettivi di guerra". Lo ha affermato un funzionario israeliano a Times of Israel. Le dichiarazioni in parte contraddicono alcuni rapporti secondo cui Israele sarebbe disponibile a discutere la fine della guerra nella seconda fase di un accordo, che inizierebbe con una tregua prolungata.
Bernie Sanders contro Netanyahu: "A Gaza è pulizia etnica"
"Non è antisemita ritenere" il premier Benjamin Netanyahu "responsabile delle sue politiche": "Quello che sta facendo il suo governo di destra e razzista" è una "pulizia etnica". Lo ha detto il senatore del Vermont Bernie Sanders in un'intervista a Cnn. "Ci opponiamo all'antisemitismo in tutte le sue forme. Condanniamo Hamas, condanniamo l'antisemitismo ma dobbiamo fare attenzione al disastro umanitario che si sta consumando a Gaza", ha aggiunto Sanders.
Media: trrenta parà riservisti danno forfait per operazione Rafah
Circa 30 paracadutisti riservisti israeliani hanno fatto sapere che non si sentono più in grado di svolgere i loro compiti e non risponderanno per prepararsi all'imminente operazione a Rafah, ne sud della Striscia. Lo ha riferito la tv Canale 12 secondo cui i comandanti non forzeranno i riservisti a presentarsi ma hanno segnalato che questo dimostra quanti soldati sono esauriti dopo oltre 6 mesi di guerra.
Su Rafah e trattative è scontro nel governo israeliano
È scontro nel governo israeliano sulla conduzione delle trattative per il rilascio degli ostaggi e sulla opportunità di lanciare una operazione militare a Rafah. Secondo il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz, se il governo rifiuta l'accordo sugli ostaggi sostenuto dai servizi di sicurezza, "non avrà il diritto di continuare a esistere".
Media: "Biden parlerà oggi con Netanyahu"
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà oggi un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riporta il giornalista di Axios Barack Ravid citando fonti americane.
Sindaco Istanbul: "Hamas è un gruppo terroristico"
Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, definisce Hamas "un gruppo terroristico" e afferma che la Turchia è stata "profondamente rattristata" dal massacro del 7 ottobre., Intervistato dalla Cnn, il primo cittadino della metropoli turca spiega che "qualsiasi struttura organizzata che compie atti terroristici e uccide persone in massa è da noi considerata un'organizzazione terroristica", aggiungendo però che crimini simili stanno colpendo i palestinesi e invita Israele a porre fine alla sua guerra contro Hamas. Il governo turco di Erdogan sostiene apertamente Hamas, ha duramente criticato l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Il leader turco ha paragonato le tattiche del primo ministro Benyamin Netanyahu a quelle di Adolf Hitler e ha definito Israele uno "stato terrorista" a causa della sua offensiva contro Hamas a Gaza.
Usa: "Israele ascoltato nostre preoccupazioni su Rafah"
Israele ha accettato di ascoltare le preoccupazioni degli Stati Uniti prima di lanciare un'invasione della città di Rafah a Gaza. Lo ha detto il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby. Kirby, parlando alla Abc, ha aggiunto che Israele ha iniziato a rispettare gli impegni presi con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sulla concessione degli aiuti nel nord di Gaza.
Wck: "Riprendiamo le nostre attività a Gaza"
La World Central Kitchen (Wck), l'organizzazione umanitaria di cui 7 operatori sono stati uccisi dal fuoco dell'Idf a Gaza a seguito di un'errata identificazione, ha annunciato di aver ripreso le sue attività nella Striscia dopo quattro settimane. "La situazione umanitaria a Gaza rimane disastrosa - ha detto Erin Gore, amministratore delegato di Wck - stiamo riavviando la nostra attività con la stessa energia, dignità e attenzione nel nutrire quante più persone possibile".
Timori per Cpi: Israele allerta ambasciate su antisemitismo
Il ministro degli esteri Israel Katz ha dato istruzioni a tutte le ambasciate israeliane nel mondo "di prepararsi immediatamente per un'ondata di grave antisemitismo, focolai antiebraici e anti-israeliani". Lo ha fatto sapere il ministero stesso giustificando la disposizione "date le voci sulla possibilità che la Corte penale internazionale (Cpi) emetta mandati di arresto contro alti funzionari israeliani politici e militari".
Hamas: "Daremo la risposta alla proposta israeliana"
Un alto funzionario di Hamas ha detto che il gruppo darà la sua risposta all'ultima controproposta di Israele per un cessate il fuoco a Gaza lunedì in Egitto. "Una delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya arriverà domani in Egitto e darà la risposta del movimento alla proposta israeliana durante un incontro con funzionari dell'intelligence egiziana", ha detto il funzionario che ha voluto restare anonimo.
Gantz: "Ritorno degli ostaggi è più importante di Rafah"
Il ritorno degli ostaggi israeliani a casa è più importante dell'operazione militare a Rafah. Lo ha detto Benny Gantz, ministro del gabinetto di guerra che - rispondendo al leader di destra radicale Bezalel Smotrich - ha sottolineato che "il governo non avrebbe diritto di esistere se i suoi membri impedissero una intesa sugli ostaggi". "Entrare a Rafah" - ha scritto su X Gantz - "è importante nella nostra lunga campagna contro Hamas, ma il ritorno degli ostaggi catturati il 7 ottobre è di importanza molto più grande".
Fonte Israele: "Accordo su ostaggi per evitare Rafah"
"L'unico modo per evitare l'ingresso a Rafah è raggiungere un accordo sugli ostaggi". Lo ha detto a Times of Israel una fonte israeliana secondo cui c'e una forte pressione internazionale affinchè l'operazione non abbia luogo. "Nessuno - ha ammesso la fonte - vuole che Israele entri a Rafah". Secondo la stessa fonte, nella sua controproposta Israele ha fatto "grandi concessioni", incluso il ritorno dei palestinesi sfollati nel nord della Striscia: una delle principali richieste di Hamas. La fazione islamica sarà domani al Cairo e potrebbe dare la sua risposta.
Gallant firma arresti amministrativi per 5 coloni israeliani
Il ministro della difesa Yoav Gallant ha firmato i provvedimenti di arresto amministrativo (cioè senza accusa formale) per 5 coloni israeliani. Lo ha riferito Haaretz che cita una fonte di sicurezza secondo la quale i 5 hanno avuto un ruolo centrale negli attacchi a proprietà e cittadini palestinesi in Cisgiordania avvenuti dopo il ritrovamento del cadavere di un 14/enne israeliano, Benyamin Ahimeir, che era stato rapito sempre in Cisgiordania.
Sindaco Istanbul, Hamas organizzazione terroristica
"Siamo profondamente rattristati dall'attacco di Hamas contro Israele". Lo ha detto il sindaco di Istanbul Ekrem mamolu in un'intervista alla CNN, secondo quanto riportano i media israeliani. "Qualsiasi struttura organizzata che compie atti terroristici e uccide persone in massa è da noi considerata un'organizzazione terroristica", ha continuato. La posizione del sindaco di Istanbul, oppositore del presidente turco Recep Tayyp Erdogan, è opposta a quella dello stesso Erdogan, che ha più volte affermato che la lotta di Hamas è una forma di liberazione nei confronti delle di Israele. "Non possiamo essere tra coloro che diffamano Hamas come organizzazione terroristica solo perché l'Occidente vuole così. Non possiamo chiamare terroristi i combattenti della resistenza palestinese", ha detto Erdogan alcuni giorni fa incontrando il rappresentante di Hamas, Ismail Haniyeh.
Idf approva i nuovi piani di guerra in vista di Rafah
Il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha approvato "i nuovi piani" per la continuazione della guerra a Gaza, in previsione anche della imminente operazione di terra a Rafah. Lo ha fatto sapere lo stesso esercito. Alla riunione era presente anche il comandante del Fronte sud dell'Idf, il generale Yaron Finkelman.
Wafa, 'centinaia di coloni sulla Spianata delle Moschee'
L'agenzia palestinese Wafa ha denunciato che "centinaia" di quelli che definisce "coloni" hanno preso "d'assalto i cortili" della Spianata delle Moschee a Gerusalemme nel sesto giorno della Pasqua ebraica. Secondo la stessa fonte, che parla di 600 persone, "hanno praticato rituali talmudici nei suoi cortili, in particolare nell'area di Bab al-Rahma". Secondo la legge israeliana, agli ebrei non è vietato salire sulla Spianata delle Moschee che per gli ebrei stessi è il Monte del Tempio, mentre è vietato praticare riti religiosi o pregare. Sempre secondo la Wafa, sulla Spianata "erano presenti il rabbino estremista Yehuda Glick, e il membro della Knesset del partito al governo Likud, Amit Halevi".
Abu Mazen, riconoscere Palestina come fatto con Israele
Il presidente palestinese Abu Mazen ha invitato la comunità internazionale a "impegnarsi nei suoi obblighi" e a riconoscere lo Stato dello Palestina, come ha fatto con Israele, per porre fine allo storico conflitto tra le due parti. "Chiedo a tutti i Paesi di riconoscere lo Stato della Palestina come hanno riconosciuto lo Stato di Israele", ha detto il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, nel discorso tenuto all'edizione straordinaria del World Economic Forum, che ha preso il via a Riad e si è concentrata sui modi per risolvere la guerra nella Striscia di Gaza.
Media, domani delegazione di Hamas al Cairo per colloqui
Una delegazione di Hamas sarà al Cairo da domani per coloqui su cessate il fuoco. Lo ha fatto sapere, citata dai media internazionali e ripresa da Haaretz, una fonte della fazione islamica secondo cui dovrebbe essere discussa la controproposta avanzata da Israele ai mediatori egiziani e del Qatar per una tregua e il rilascio degli ostaggi.
Nave con 400 tonnellate di aiuti per Gaza salpata da Cipro
E' partito sabato da Cipro un carico di 400 tonnellate di aiuti alimentari destinati a Gaza, settimane dopo che gli sforzi umanitari sono stati interrotti in seguito a un attacco aereo israeliano che ha ucciso sette operatori della World Central Kitchen (Wck). L'incidente ha indotto almeno tre fornitori di aiuti a sospendere le operazioni a Gaza, tra cui Wck, che era al centro del nuovo corridoio marittimo da Cipro. Gli Emirati Arabi Uniti hanno ora collaborato con un'agenzia di aiuti per inviare assistenza cruciale a Gaza attraverso il porto israeliano di Ashdod. Un funzionario emiratino ha dichiarato che la nave carica di aiuti alimentari è partita grazie al rapporto con l'American Near East Refugee Aid. La nave 'Jennifer' è partita dal porto di Larnaca alle 9 ora locale e impiegherà circa 25-30 ore per arrivare al porto israeliano di Ashdod.
Hamas, nuovo bilancio vittime a Gaza è di 34.454 morti
Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato un nuovo bilancio delle vittime provocate nella Striscia di Gaza, dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese, il 7 ottobre: i morti sono stati 34.454 e 77.575 i feriti, in ormai oltre 200 giorni di guerra.
Ben Gvir lascia l'ospedale dopo l'incidente d'auto
Il ministro della sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, è stato dimesso dall'ospedale Hadassah di Gerusalemme. Il leader della destra radicale israeliana era stato ricoverato per le ferite riportate in un incidente stradale quando - hanno ricordato i media - la sua auto, che non aveva rispettato il semaforo rosso, si era rovesciata dopo averne impattata un'altra. Nell'incidente Ben Gvir ha avuto 3 costole rotte.
Abu Mazen, 'Israele entrerà a Rafah nei prossimi giorni'
"Israele entrerà a Rafah nei prossimi giorni". Lo ha detto, citato dai media israeliani, il presidente Abu Mazen al Forum economico mondiale (Wef) in corso a Riad in Arabia Saudita. Abu Mazen ha poi ribadito la necessità "della fine dei combattimenti e la fornitura di aiuti alla Striscia". Il presidente palestinese nell'ambito del Forum incontrerà il segretario di Stati Usa Antony Blinken.
Abu Mazen, solo gli Usa possono fermare l'attacco a Rafah
Il presidente palestinese, Abu Mazen ha dichiarato che solo gli Stati Uniti a questo punto possono fermare l'attacco israeliano a Rafah, che costituirebbe "il più grande disastro nella storia del popolo palestinese". "Ci appelliamo agli Stati Uniti d'America perché chiedano a Israele di fermare l'operazione a Rafah, perché l'America è l'unico Paese in grado di impedire a Israele di commettere questo crimine", ha proseguito Abu Mazen, che si trova a Riad, in Arabia Saudita, per il vertice del World Economic Forum (Wef).
Gb valuta invio truppe per proteggere carichi merci Gaza
Il ministero della Difesa britannico sta valutando l'invio di truppe a Gaza per scortare i camion di aiuti che dovranno essere portati sulla terraferma e distribuiti nella Striscia di Gaza, una volta sbarcati dal gigantesco molo galleggiante che sta costruendo l'esercito statunitense. Lo ha riferito alla stampa britannica una fonte della Difesa. Il molo dovrebbe essere completato all'inizio di maggio e poi sarà sospinto verso la costa di Gaza. Ma il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non vuole che le truppe americane che gestiscono il progetto mettano piede sulla terraferma. Di qui, l'ipotesi al vaglio a Londra visto che deve essere trovato qualcuno che si assuma la responsabilità di una delle fasi più impegnative, complicate e pericolose della fornitura di aiuti all'enclave assediata da Israele e la cui popolazione è ormai allo stremo.
Israele ha 'martellato' Gaza via terra, mare e aria
L'esercito israeliano ha riferito di aver compiuto nella notte nuovi attacchi e operazioni nella Striscia di Gaza via terra, mare e aria contro presunti obiettivi di Hamas. Aerei da combattimento dell'esercito israeliano hanno attaccato e "smantellato con precisione siti di lancio pronti a sparare in territorio israeliano", si legge nella nota dell'esercito, che aggiunge che le forze armate continuano a operare nel centro di Gaza. "Durante l'ultimo giorno, aerei da combattimento e altri aerei hanno attaccato decine di obiettivi terroristici, comprese infrastrutture terroristiche, siti di lancio, terroristi armati e posti di osservazione", si legge nella nota militare, che indica anche come la Marina israeliana si sia unita agli attacchi per assistere le forze di terra.
Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa
Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. IL PUNTO
Israele, 'continuano le operazione nel centro di Gaza'
L'esercito israeliano sta continuando le operazioni nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui nelle ultime 24 ore raid aerei hanno colpito "decine di obiettivi terroristici, incluse infrastrutture, siti di lancio, terroristi armati e posti di osservazione".
Capo Unrwa, "Numero bambini morti è senza precedenti"
Il numero dei bambini morti a Gaza è "senza precedenti e sconcertante": lo ha detto alla Tass, Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) in un'intervista esclusiva. "In sei mesi sono morte più di 30.000 persone", un numero che Lazzarini ritiene plausibile, forse addirittura sottostimato. "Non sono sicuro che questo numero copra tutti coloro che sono ancora sotto le macerie. In realtà, il bilancio delle vittime potrebbe essere ancora più alto o sproporzionatamente più alto". E poi ha continuato: "Sappiamo che tra i morti ci sono 13mila bambini. Sappiamo che a Gaza sono morti più bambini in sei mesi che in tutti i conflitti del mondo negli ultimi quattro anni. Quindi un bilancio che è senza precedenti e sconcertante, sia in termini di dimensioni che in termini di livello di distruzione".
Israele, '26 razzi dal Libano, colpiti obiettivi Hezbollah'
Sono stati 26 i razzi lanciati da Hezbollah nella notte scorsa verso il Monte Meron in Israele. Lo ha fatto sapere l'esercito che ha risposto colpendo "obiettivi terroristici" del gruppo nell'area di Maroun El Ras nel Libano del sud, "inclusi una serie di siti con infrastrutture terroristiche e complessi militari". Centrate anche altre infrastrutture degli Hezbollah nell'area di Tayr Harfa e a Yarine, sempre nel sud del Libano.
Iran, libero equipaggio nave legata a Israele sequestrata
L'imbarcazione fu presa con la forza pochi giorni dopo l'attacco attribuito allo Stato ebraico contro il consolato iraniano a Damasco e per l'occasione Teheran dichiarò che avrebbe chiuso lo stretto, che chiude il Golfo Persico. L'ARTICOLO
Israele, Netanyahu teme mandato di arresto da Corte penale internazionale
Netanyahu ha fatto telefonate continue durante il weekend cercando di convincere gli Usa a bloccare qualsiasi decisione della Cpi. Haaretz scrive che il governo israeliano sta lavorando con il presupposto che il procuratore della Cpi Karim Khan possa emettere questa settimana i mandati. LEGGI QUI
'Netanyahu teme mandato arresto da Cpi, colloqui frenetici'
Secondo i media israeliani, gli Stati Uniti stanno prendendo parte a un disperato sforzo diplomatico per impedire alla Corte penale internazionale (Cpi) di emettere in settimana mandati di arresto per il premier Benyamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo dell'Idf Herzi Halevi. Il sito di notizie Walla aggiunge che Netanyahu ha fatto telefonate continue durante il weekend cercando di convincere gli Usa a bloccare qualsiasi decisione della Cpi. Haaretz scrive che il governo israeliano sta lavorando con il presupposto che il procuratore della Cpi Karim Khan possa emettere questa settimana i mandati.
Proteste in Usa, arrestata candidata presidenziale Verdi
In Usa, la polizia del Missouri ha arrestato Jill Stein, candidata alla Casa Bianca del Partito dei Verdi, durante l'evacuazione forzata di una protesta filo-palestinese nel campus della Washington University di St. Louis, in Missouri. Stein, un'esponente politica ebreo-americana, negli ultimi giorni si è presentata a vari eventi di protesta degli studenti che chiedono che le università ritirino i loro investimenti nelle aziende che hanno contratti con l'esercito e l'industria della difesa israeliana; e per esempio dinanzi alla Columbia University, ha ricordato che "opporsi al genocidio è un valore ebraico".
Séjourné in Libano per "prevenire ulteriore escalation"
Il ministro degli Esteri francese Stèphane Séjourné è oggi in Libano per una visita volta a prevenire un'ulteriore escalation tra Israele e Hezbollah. "Lo scopo della visita è quello di prevenire un'escalation regionale e un ulteriore deterioramento della situazione al confine tra Israele e Libano", ha dichiarato il Quai d'Orsay. Dopo la sua visita in Libano, Séjourné partirà per incontri politici in Arabia Saudita e da lì si sposterà in Israele.
Israele lancia attacchi aerei sul centro di Gaza
L'aeronautica israeliana sta effettuando attacchi sulla parte centrale della Striscia di Gaza, ha riferito Al Jazeera del Qatar. "I nostri colleghi riferiscono della ripresa degli attacchi aerei israeliani sugli insediamenti di Az-Zawayda e Al-Muharraqa nella parte centrale della Striscia di Gaza", ha detto il canale televisivo
Unrwa: Israele prepara operazione su larga scala a Rafah
"Israele sta preparando un'operazione militare su larga scala nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza". Lo ha detto alla TASS Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) in un'intervista esclusiva. "La mia paura in questo momento è ciò che l'esercito israeliano intende fare, a prescindere dall'assistenza militare a Israele da parte degli Stati Uniti. Sembra che ci sia una preparazione per un possibile intervento militare su larga scala a Rafah", ha detto.
Hamas valuta proposta di Israele
La sorte di Rafah è appesa al filo della proposta di accordo avanzata da Israele che Hamas sta studiando e sui cui 'darà una risposta'. Se non ci sarà l'intesa, l'esercito entrerà nella città più a sud della Striscia. "Rafah o gli ostaggi, il governo scelga quest'ultimi" gridano in piazza i familiari delle persone ancora nelle mani di Hamas. Diffuso un nuovo video con due ostaggi che chiedono a Netanyahu un accordo immediato per la loro liberazione. Il presidente palestinese, Abu Mazen, incontrerà il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Arresti di manifestanti pro-palestinesi che si erano accampati in alcune università statunitensi