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Guerra Medioriente, Onu chiede inchiesta internazionale su fosse comuni a Gaza

L'Alto Commissario Onu per i diritti umani ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito". Israele si prepara a un offensiva a Rafah. Tensioni tra gli studenti manifestanti filo-palestinesi e gli amministratori scolastici

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L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito" dalla distruzione dell'ospedale Shifa di Gaza e del complesso medico Nasser di Khan Yunis. In un comunicato stampa, l'Alto Commissario per i diritti umani Volker Türk, ha sottolineato la necessità di "indagini indipendenti, efficaci e trasparenti" nel "clima prevalente di impunità".

Secondo il Wall Street Journal le forze armate israeliane (Idf) si stanno preparando a evacuare i civili palestinesi da Rafah, la città più meridionale di Gaza, prima dell'annunciata offensiva. Israele prevede di spostare gradualmente le truppe a Rafah,  prendendo di mira le aree in cui ritiene che si nascondano i leader e combattenti di Hamas.

 Lo Stato ebraico "deve ancora fornire prove a sostegno" delle sue affermazioni secondo cui dipendenti dell'Unrwa sono membri di organizzazioni terroristiche, afferma l'indagine indipendente guidata dall'ex ministra degli Esteri francese Colonna.

Tensioni tra gli studenti manifestanti filo-palestinesi e gli amministratori scolastici in diverse università statunitensi, con lezioni in presenza cancellate e manifestanti arrestati.


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Egitto, nessuna intesa con Israele su evacuazioni da Rafah

L'Egitto "nega categoricamente" di aver discusso con Israele dell'invasione di Rafah e ribadisce il suo totale rifiuto di questa ipotesi e di ogni sfollamento forzato dei palestinesi dalla loro terra. Diaa Rashwan, capo dell'Ufficio stampa statale egiziano, ha smentito recisamente in una nota quanto pubblicato ieri sul Wsj, che sosteneva che l'Egitto avesse discusso con la parte israeliana i suoi piani per la prevista invasione di Rafah e una previa evacuazione. Nella nota si conferma "la ferma posizione egiziana, annunciata in diverse occasioni dai leader politici, di un rifiuto totale di questa invasione, che porterà a massacri, perdite umane massicce e distruzioni diffuse, che si aggiungeranno alla sofferenza del popolo palestinese della Striscia di Gaza sofferto durante i 200 giorni della sanguinosa aggressione israeliana". "I continui sforzi dell'Egitto dall'inizio dell'aggressione israeliana - ha concluso - si sono concentrati sull'obiettivo di un accordo di cessate il fuoco e sullo scambio tra ostaggi e prigionieri, oltre a chiedere l'ingresso di aiuti umanitari sufficienti per Gaza, e a evacuare più feriti e malati per consentire loro di curarsi fuori dalla Striscia, dove i servizi sanitari quasi non esistono più". 

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Telefonata Herzog-Harris, Gaza e antisemitismo università

Il presidente Isaac Herzog e il vicepresidente degli Stati Uniti hanno tenuto una telefonata pasquale, scrive il Times of Israel. I due hanno discusso una serie di questioni, tra cui la guerra a Gaza, gli sforzi per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas, il recente attacco dell'Iran a Israele, l'avanzamento di miliardi di aiuti militari da parte del Congresso per Gerusalemme e l'antisemitismo nei campus universitari americani, secondo le dichiarazioni dei loro uffici.

Mo: manifestanti protestano verso sede Ambasciata Usa a Tel Aviv, chiedono rilascio ostaggi

Centinaia di manifestanti marciano verso la sede dell'ambasciata americana a Tel Aviv, bloccando parti di Dizengoff Street mentre chiedono un accordo per liberare immediatamente gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Lo riferisce 'The Times of Israel'. La protesta arriva nel 200esimo giorno della guerra contro Hamas, iniziata con l'assalto del 7 ottobre nel sud di Israele, e si svolge insieme a un evento principale organizzato dal Forum delle famiglie degli ostaggi nella vicina piazza degli ostaggi. "Siamo tutti responsabili della vita degli ostaggi" e "Tutti, ora!" si alternano a slogan anti-governativi e richieste di dimissioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Iran, dopo gli Usa l'Ue verso nuove sanzioni: dal petrolio alle banche i settori colpiti

In seguito all’attacco missilistico del 13 aprile contro Israele,   l’amministrazione Biden ha dato il via libera a un pacchetto che punta a   ridurre l’export di petrolio da parte di Teheran. Al Congresso i   Repubblicani in pressing per la linea dura. Bruxelles valuta sanzioni   sulla vendita di droni alla Russia. Ecco le conseguenze sull'economia   iraniana. IL PUNTO

Quasi 400 camion di aiuti dall'Egitto a Gaza

Si intensificano gli aiuti umanitari verso Gaza. Oggi circa 260 camion con aiuti umanitari, inclusi 8 camion di carburante e gas, sono entrati nella Striscia di Gaza dai valichi di Rafah e Kerem Shalomh . Lo ha riferito il presidente della Mezzaluna Rossa Khaled Zayed. Altri 120 camion erano ore fa in attesa di entrare ai valichi di Kerem Shalom e al posto di frontiera terrestre di Al-Awja. Sono invece giunte da Gaza come nei giorni scorsi, circa 900 persone, tra feriti, accompagnatori, stranieri ed egiziani. Tornati a Gaza 120 palestinesi rimasti bloccati nel Sinai. Intanto l'aeroporto Al-Arish ha ricevuto un aereo umanitario dall'aeroporto belga di Ostenda che trasportava diverse tonnellate di aiuti umanitari e di soccorso per sostenere la popolazione della Striscia di Gaza, un Airbus A330-243 (P2F) che trasportava diverse tonnellate di aiuti umanitari e soccorsi inviati da navi internazionali di ong belghe ed europee e comprende forniture mediche, medicinali, coperte, vestiti e tende. Ad ispezionare il meccanismo degli aiuti al valico di Rafah è arrivato oggi il ministro degli Esteri irlandese Michael Martin, accompagnato da una delegazione diplomatica. 

Media Israele, '10-15 razzi dal Libano, blackout a Margaliot'

Circa 10-15 razzi sono caduti in nottata nell'area di Margaliot, nel nord di Israele, vicino al confine libanese, alcuni dei quali sono penetrati all'interno della comunità agricola causando un'interruzione di corrente. Nessuna sirena di allarme è stata attivata. Lo scrive Haaretz. Al Jazeera, che cita fonti degli Hezbollah, conferma che i razzi Katiuscia hanno preso di mira la colonia israeliana di Margaliot, ma precisa, secondo fonti degli stessi Hezbollah, che hanno colpito un edificio dove sono di stanza i soldati israeliani. 

Guerra in Medioriente, Olimpio a Sky TG24: "Iran ha vastissimo arsenale droni"

"Queste armi sono state perfezionate, alcune sono state esportate in Russia  che  le utilizza contro l'Ucraina", spiega a Sky TG24 l'esperto del  Corriere  della Sera. L'INTERVISTA

Hezbollah, 'lanciati decine di razzi sulla Galilea'

La rete libanese Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che "decine di razzi sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea" nel nord di Israele. Nella zona tuttavia non è scattato l'allarme, scrive  Ynet. 

Attacco di Israele contro l'Iran, perché Esfahan è un obiettivo strategico

L'area nella zona centrale del Paese ospita diversi siti nucleari e la   produzione di missili e droni. Secondo la World Nuclear Association,   l’Isfahan Nuclear Technology Centre comprende un impianto di  conversione  dell'uranio (UCF) che produce esafluoruro di uranio. L'ANALISI

Primo ok al Senato Usa per aiuti a Ucraina e Israele

Con una schiacciante maggioranza di 80 a 19, il Senato ha approvato il voto procedurale per gli aiuti all'Ucraina, a Israele e a Taiwan. Ora il maxi pacchetto da 95 miliardi di dollari va in aula per il passaggio finale.

Onu chiede “inchiesta internazionale” sulle fosse comuni

Usa, "molto presto" costruzione molo per gli aiuti a Gaza

Gli Stati Uniti inizieranno "molto presto" la costruzione di un molo per incrementare le consegne di aiuti disperatamente necessari a Gaza, lo annuncia il Pentagono. ""Tutte le navi necessarie si trovano nella regione del Mediterraneo e sono pronte"", ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Pentagono, il generale maggiore Pat Ryder, riferendosi alle imbarcazioni che trasportano le attrezzature per il progetto del molo. ""Siamo in grado di iniziare la costruzione molto presto", ha aggiunto Ryder. La struttura consistera' in una piattaforma offshore per il trasferimento degli aiuti dalle navi piu' grandi a quelle più 

piccole e in un molo per portarli a terra. Lo sforzo non comporterà "stivali sul terreno" a Gaza, ma le truppe americane

si avvicineranno al territorio assediato durante la costruzione del molo, per il quale le forze israeliane forniranno la sicurezza a terra. 

Slitta comitato di domani al Viminale su sicurezza atenei

Slitta, a quanto si apprende, il Comitato ordine e sicurezza previsto per domani al Viminale con focus sulla sicurezza nelle Università italiane. La riunione, a cui avrebbe dovuto partecipare anche la ministra dell'Università Anna maria Bernini, sarebbe saltata per motivi legati all'agenda del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Gli uffici sono già al lavoro per concordare una nuova data. 

Riad condanna fosse a Gaza, Israele viola diritto internazionale

L'Arabia Saudita ha denunciato la scoperta di fosse comuni a Khan Younis, nel sud di Gaza, dove finora sono stati recuperati oltre 300 corpi. Lo riporta al Jazeera. "Affermiamo che il fallimento della comunità internazionale nell'attivare meccanismi di responsabilità in risposta alle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, non farà altro che provocare ulteriori violazioni", ha affermato il ministero saudita in una nota.

Katz: 'Guterres non ha riconosciuto responsabilità Hamas crimini sessuali'

- Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha accusato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di essere "al fianco degli stupratori e degli assassini di Hamas" per aver rifiutato di inserire il gruppo terroristico nella lista nera delle organizzazioni sospettate dall'Onu di aver commesso atti di violenza sessuale durante il conflitto. Guterres, sottolinea Katz, "ha rifiutato di riconoscere la responsabilità di Hamas per i gravi crimini sessuali menzionati nel rapporto Patten e di dichiararla un'organizzazione terroristica. Sono convinto che se i crimini del regime nazista venissero discussi durante il suo mandato, si rifiuterebbe di condannarli anche se i suoi interessi politici lo richiedessero", ha affermato il ministro in una dichiarazione pubblicata dal Ministero degli Esteri. 


Casa Bianca: "Allarmante retorica" in proteste universita'

Il presidente degli Stati Uniti Joe è "a conoscenza" delle manifestazioni pro-Palestina in corso in molte universita' americane. Lo ha detto la Casa Bianca. L'amministrazione Biden sta monitorando "da vicino la situazione", e ha sottolineato l'"allarmante retorica" di alcune proteste studentesche. "Il presidente - ha detto il vice-portavoce della Casa Bianca Andrew Bates - e' naturalmente a conoscenza delle proteste. Noi sappiamo che e' un momento doloroso per molte comunita', noi lo rispettiamo e sosteniamo il diritto di ogni americano a manifestare in modo pacifico". 


Katz, 'Guterres non ha riconosciuto responsabilità Hamas crimini sessuali'

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha accusato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di essere "al fianco degli stupratori e degli assassini di Hamas" per aver rifiutato di inserire il gruppo terroristico nella lista nera delle organizzazioni sospettate dall'Onu di aver commesso atti di violenza sessuale durante il conflitto.

Guterres, sottolinea Katz, "ha rifiutato di riconoscere la responsabilità di Hamas per i gravi crimini sessuali menzionati nel rapporto Patten e di dichiararla un'organizzazione terroristica. Sono convinto che se i crimini del regime nazista venissero discussi durante il suo mandato, si rifiuterebbe di condannarli anche se i suoi interessi politici lo richiedessero", ha affermato il ministro in una dichiarazione pubblicata dal Ministero degli Esteri.  “Guterres ha trasformato l'Onu in un’istituzione estremamente antisemita e anti-israeliana, e il suo periodo in carica sarà ricordato come il più oscuro nella storia dell’organizzazione”, ha concluso Katz.

Massachusetts, venti tende pro-Gaza montate al Mit

La protesta delle università americane contro la guerra a Gaza si e' allargata al Mit, il Massachusetts Institute of Technology, una delle accademie più prestigiose al mondo. Venti tende sono state montate nel campus, con bandiere palestinesi e cartelli con slogan in cui si chiede di "sospendere gli aiuti alle Forze di occupazione israeliana". Attorno all'area ci sono alcuni agenti di polizia. Al momento la situazione appare calma. 

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