L'Alto Commissario Onu per i diritti umani ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito". Israele si prepara a un offensiva a Rafah. Tensioni tra gli studenti manifestanti filo-palestinesi e gli amministratori scolastici
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L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito" dalla distruzione dell'ospedale Shifa di Gaza e del complesso medico Nasser di Khan Yunis. In un comunicato stampa, l'Alto Commissario per i diritti umani Volker Türk, ha sottolineato la necessità di "indagini indipendenti, efficaci e trasparenti" nel "clima prevalente di impunità".
Secondo il Wall Street Journal le forze armate israeliane (Idf) si stanno preparando a evacuare i civili palestinesi da Rafah, la città più meridionale di Gaza, prima dell'annunciata offensiva. Israele prevede di spostare gradualmente le truppe a Rafah, prendendo di mira le aree in cui ritiene che si nascondano i leader e combattenti di Hamas.
Lo Stato ebraico "deve ancora fornire prove a sostegno" delle sue affermazioni secondo cui dipendenti dell'Unrwa sono membri di organizzazioni terroristiche, afferma l'indagine indipendente guidata dall'ex ministra degli Esteri francese Colonna.
Tensioni tra gli studenti manifestanti filo-palestinesi e gli amministratori scolastici in diverse università statunitensi, con lezioni in presenza cancellate e manifestanti arrestati.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Egitto, nessuna intesa con Israele su evacuazioni da Rafah
L'Egitto "nega categoricamente" di aver discusso con Israele dell'invasione di Rafah e ribadisce il suo totale rifiuto di questa ipotesi e di ogni sfollamento forzato dei palestinesi dalla loro terra. Diaa Rashwan, capo dell'Ufficio stampa statale egiziano, ha smentito recisamente in una nota quanto pubblicato ieri sul Wsj, che sosteneva che l'Egitto avesse discusso con la parte israeliana i suoi piani per la prevista invasione di Rafah e una previa evacuazione. Nella nota si conferma "la ferma posizione egiziana, annunciata in diverse occasioni dai leader politici, di un rifiuto totale di questa invasione, che porterà a massacri, perdite umane massicce e distruzioni diffuse, che si aggiungeranno alla sofferenza del popolo palestinese della Striscia di Gaza sofferto durante i 200 giorni della sanguinosa aggressione israeliana". "I continui sforzi dell'Egitto dall'inizio dell'aggressione israeliana - ha concluso - si sono concentrati sull'obiettivo di un accordo di cessate il fuoco e sullo scambio tra ostaggi e prigionieri, oltre a chiedere l'ingresso di aiuti umanitari sufficienti per Gaza, e a evacuare più feriti e malati per consentire loro di curarsi fuori dalla Striscia, dove i servizi sanitari quasi non esistono più".
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Telefonata Herzog-Harris, Gaza e antisemitismo università
Il presidente Isaac Herzog e il vicepresidente degli Stati Uniti hanno tenuto una telefonata pasquale, scrive il Times of Israel. I due hanno discusso una serie di questioni, tra cui la guerra a Gaza, gli sforzi per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas, il recente attacco dell'Iran a Israele, l'avanzamento di miliardi di aiuti militari da parte del Congresso per Gerusalemme e l'antisemitismo nei campus universitari americani, secondo le dichiarazioni dei loro uffici.
Mo: manifestanti protestano verso sede Ambasciata Usa a Tel Aviv, chiedono rilascio ostaggi
Centinaia di manifestanti marciano verso la sede dell'ambasciata americana a Tel Aviv, bloccando parti di Dizengoff Street mentre chiedono un accordo per liberare immediatamente gli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Lo riferisce 'The Times of Israel'. La protesta arriva nel 200esimo giorno della guerra contro Hamas, iniziata con l'assalto del 7 ottobre nel sud di Israele, e si svolge insieme a un evento principale organizzato dal Forum delle famiglie degli ostaggi nella vicina piazza degli ostaggi. "Siamo tutti responsabili della vita degli ostaggi" e "Tutti, ora!" si alternano a slogan anti-governativi e richieste di dimissioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Iran, dopo gli Usa l'Ue verso nuove sanzioni: dal petrolio alle banche i settori colpiti
In seguito all’attacco missilistico del 13 aprile contro Israele, l’amministrazione Biden ha dato il via libera a un pacchetto che punta a ridurre l’export di petrolio da parte di Teheran. Al Congresso i Repubblicani in pressing per la linea dura. Bruxelles valuta sanzioni sulla vendita di droni alla Russia. Ecco le conseguenze sull'economia iraniana. IL PUNTO
Quasi 400 camion di aiuti dall'Egitto a Gaza
Si intensificano gli aiuti umanitari verso Gaza. Oggi circa 260 camion con aiuti umanitari, inclusi 8 camion di carburante e gas, sono entrati nella Striscia di Gaza dai valichi di Rafah e Kerem Shalomh . Lo ha riferito il presidente della Mezzaluna Rossa Khaled Zayed. Altri 120 camion erano ore fa in attesa di entrare ai valichi di Kerem Shalom e al posto di frontiera terrestre di Al-Awja. Sono invece giunte da Gaza come nei giorni scorsi, circa 900 persone, tra feriti, accompagnatori, stranieri ed egiziani. Tornati a Gaza 120 palestinesi rimasti bloccati nel Sinai. Intanto l'aeroporto Al-Arish ha ricevuto un aereo umanitario dall'aeroporto belga di Ostenda che trasportava diverse tonnellate di aiuti umanitari e di soccorso per sostenere la popolazione della Striscia di Gaza, un Airbus A330-243 (P2F) che trasportava diverse tonnellate di aiuti umanitari e soccorsi inviati da navi internazionali di ong belghe ed europee e comprende forniture mediche, medicinali, coperte, vestiti e tende. Ad ispezionare il meccanismo degli aiuti al valico di Rafah è arrivato oggi il ministro degli Esteri irlandese Michael Martin, accompagnato da una delegazione diplomatica.
Media Israele, '10-15 razzi dal Libano, blackout a Margaliot'
Circa 10-15 razzi sono caduti in nottata nell'area di Margaliot, nel nord di Israele, vicino al confine libanese, alcuni dei quali sono penetrati all'interno della comunità agricola causando un'interruzione di corrente. Nessuna sirena di allarme è stata attivata. Lo scrive Haaretz. Al Jazeera, che cita fonti degli Hezbollah, conferma che i razzi Katiuscia hanno preso di mira la colonia israeliana di Margaliot, ma precisa, secondo fonti degli stessi Hezbollah, che hanno colpito un edificio dove sono di stanza i soldati israeliani.
Guerra in Medioriente, Olimpio a Sky TG24: "Iran ha vastissimo arsenale droni"
"Queste armi sono state perfezionate, alcune sono state esportate in Russia che le utilizza contro l'Ucraina", spiega a Sky TG24 l'esperto del Corriere della Sera. L'INTERVISTA
Hezbollah, 'lanciati decine di razzi sulla Galilea'
La rete libanese Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che "decine di razzi sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea" nel nord di Israele. Nella zona tuttavia non è scattato l'allarme, scrive Ynet.
Attacco di Israele contro l'Iran, perché Esfahan è un obiettivo strategico
L'area nella zona centrale del Paese ospita diversi siti nucleari e la produzione di missili e droni. Secondo la World Nuclear Association, l’Isfahan Nuclear Technology Centre comprende un impianto di conversione dell'uranio (UCF) che produce esafluoruro di uranio. L'ANALISI
Primo ok al Senato Usa per aiuti a Ucraina e Israele
Con una schiacciante maggioranza di 80 a 19, il Senato ha approvato il voto procedurale per gli aiuti all'Ucraina, a Israele e a Taiwan. Ora il maxi pacchetto da 95 miliardi di dollari va in aula per il passaggio finale.
Onu chiede “inchiesta internazionale” sulle fosse comuni
Usa, "molto presto" costruzione molo per gli aiuti a Gaza
Gli Stati Uniti inizieranno "molto presto" la costruzione di un molo per incrementare le consegne di aiuti disperatamente necessari a Gaza, lo annuncia il Pentagono. ""Tutte le navi necessarie si trovano nella regione del Mediterraneo e sono pronte"", ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Pentagono, il generale maggiore Pat Ryder, riferendosi alle imbarcazioni che trasportano le attrezzature per il progetto del molo. ""Siamo in grado di iniziare la costruzione molto presto", ha aggiunto Ryder. La struttura consistera' in una piattaforma offshore per il trasferimento degli aiuti dalle navi piu' grandi a quelle più
piccole e in un molo per portarli a terra. Lo sforzo non comporterà "stivali sul terreno" a Gaza, ma le truppe americane
si avvicineranno al territorio assediato durante la costruzione del molo, per il quale le forze israeliane forniranno la sicurezza a terra.
Slitta comitato di domani al Viminale su sicurezza atenei
Slitta, a quanto si apprende, il Comitato ordine e sicurezza previsto per domani al Viminale con focus sulla sicurezza nelle Università italiane. La riunione, a cui avrebbe dovuto partecipare anche la ministra dell'Università Anna maria Bernini, sarebbe saltata per motivi legati all'agenda del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Gli uffici sono già al lavoro per concordare una nuova data.
Riad condanna fosse a Gaza, Israele viola diritto internazionale
L'Arabia Saudita ha denunciato la scoperta di fosse comuni a Khan Younis, nel sud di Gaza, dove finora sono stati recuperati oltre 300 corpi. Lo riporta al Jazeera. "Affermiamo che il fallimento della comunità internazionale nell'attivare meccanismi di responsabilità in risposta alle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, non farà altro che provocare ulteriori violazioni", ha affermato il ministero saudita in una nota.
Katz: 'Guterres non ha riconosciuto responsabilità Hamas crimini sessuali'
- Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha accusato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di essere "al fianco degli stupratori e degli assassini di Hamas" per aver rifiutato di inserire il gruppo terroristico nella lista nera delle organizzazioni sospettate dall'Onu di aver commesso atti di violenza sessuale durante il conflitto. Guterres, sottolinea Katz, "ha rifiutato di riconoscere la responsabilità di Hamas per i gravi crimini sessuali menzionati nel rapporto Patten e di dichiararla un'organizzazione terroristica. Sono convinto che se i crimini del regime nazista venissero discussi durante il suo mandato, si rifiuterebbe di condannarli anche se i suoi interessi politici lo richiedessero", ha affermato il ministro in una dichiarazione pubblicata dal Ministero degli Esteri.
Casa Bianca: "Allarmante retorica" in proteste universita'
Il presidente degli Stati Uniti Joe è "a conoscenza" delle manifestazioni pro-Palestina in corso in molte universita' americane. Lo ha detto la Casa Bianca. L'amministrazione Biden sta monitorando "da vicino la situazione", e ha sottolineato l'"allarmante retorica" di alcune proteste studentesche. "Il presidente - ha detto il vice-portavoce della Casa Bianca Andrew Bates - e' naturalmente a conoscenza delle proteste. Noi sappiamo che e' un momento doloroso per molte comunita', noi lo rispettiamo e sosteniamo il diritto di ogni americano a manifestare in modo pacifico".
Katz, 'Guterres non ha riconosciuto responsabilità Hamas crimini sessuali'
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha accusato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di essere "al fianco degli stupratori e degli assassini di Hamas" per aver rifiutato di inserire il gruppo terroristico nella lista nera delle organizzazioni sospettate dall'Onu di aver commesso atti di violenza sessuale durante il conflitto.
Guterres, sottolinea Katz, "ha rifiutato di riconoscere la responsabilità di Hamas per i gravi crimini sessuali menzionati nel rapporto Patten e di dichiararla un'organizzazione terroristica. Sono convinto che se i crimini del regime nazista venissero discussi durante il suo mandato, si rifiuterebbe di condannarli anche se i suoi interessi politici lo richiedessero", ha affermato il ministro in una dichiarazione pubblicata dal Ministero degli Esteri. “Guterres ha trasformato l'Onu in un’istituzione estremamente antisemita e anti-israeliana, e il suo periodo in carica sarà ricordato come il più oscuro nella storia dell’organizzazione”, ha concluso Katz.
Massachusetts, venti tende pro-Gaza montate al Mit
La protesta delle università americane contro la guerra a Gaza si e' allargata al Mit, il Massachusetts Institute of Technology, una delle accademie più prestigiose al mondo. Venti tende sono state montate nel campus, con bandiere palestinesi e cartelli con slogan in cui si chiede di "sospendere gli aiuti alle Forze di occupazione israeliana". Attorno all'area ci sono alcuni agenti di polizia. Al momento la situazione appare calma.
Casa Bianca: "Allarmante retorica" in proteste universita'
Il presidente degli Stati Uniti Joe è "a conoscenza" delle manifestazioni pro-Palestina in corso in molte universita' americane. Lo ha detto la Casa Bianca. L'amministrazione Biden sta monitorando "da vicino la situazione", e ha sottolineato l'"allarmante retorica" di alcune proteste studentesche. "Il presidente - ha detto il vice-portavoce della Casa Bianca Andrew Bates - e' naturalmente a conoscenza delle proteste. Noi sappiamo che e' un momento doloroso per molte comunita', noi lo rispettiamo e sosteniamo il diritto di ogni americano a manifestare in modo pacifico".
Pentagono: la costruzione del molo a Gaza non è ancora iniziata
La costruzione del molo temporaneo per far arrivare navi cariche di aiuti a Gaza, annunciata dagli Stati Uniti all'inizio di marzo, "non è ancora iniziata". Lo ha detto il portavoce del Pentagono il generale Pat Ryder precisando che "ci sono delle procedure da rispettare tra cui la sicurezza e la collaborazione con le ong sul campo. Una volta ottenuto il via libera procederemo".
Arabia Saudita condanna fosse comuni scoperte a Khan Younis
L'Arabia Saudita ha condannato le fosse comuni scoperte a Khan Younis, nel sud di Gaza, dove finora sono stati recuperati circa 310 corpi nelle vicinanze del Nasser Medical Complex. "Il fallimento della comunità internazionale nell'attivare meccanismi di responsabilità in risposta alle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, non farà altro che provocare ulteriori violazioni", ha affermato Riad in una nota.
Commissario Onu rifugiati: "Empatia solo per una parte"
Il commissario Onu per l'agenzia per i rifugiati palestinesi Philippe Lazzarini ritiene che l'"incapacita' di esprimere empatia reciproca sia la fonte della disumanizzazione del conflitto" in Medio Oriente. Lazzarini lo ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso di un briefing con i media al Palazzo di Vetro, a New York. "Mi ha colpito - ha ammesso, parlando delle proteste anti-Israele nelle universita' americane - come anche in questa parte di mondo l'empatia sia in gran parte unilaterale, solo per i palestinesi, senza capire da dove provenga il trauma che e' stato creato il 7 ottobre in Israele. E come, in altre parti, l'empatia sia completamente a favore di Israele, senza alcuna empatia per i palestinesi. Credo che questa incapacita' di esprimere empatia reciproca sia la fonte della disumanizzazione del conflitto a cui stiamo assistendo". "Io penso - ha aggiunto - che gli studenti dovrebbero imparare a esprimere compassione e empatia per le persone nella regione. Alla fine ci aspettiamo che sia i palestinesi sia gli israeliani vivano e si meritino di vivere in pace e sicurezza".
Usa vogliono progressi 'reali' per finanziare Unrwa
Gli Stati Uniti vogliono "vedere progressi reali" presso l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) prima di riprendere a finanziare l'organizzazione, afferma la Casa Bianca. "Per quanto riguarda i nostri finanziamenti all'Unrwa, sono ancora sospesi, quindi dovremo vedere dei veri progressi prima che questo cambi", ha dichiarato John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.
Usa, nuove sanzioni all'Iran per i cyber attacchi
Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro quattro persone e due società "coinvolte in attività informatiche dannose" per conto dell'Iran. Gli hacker, si legge in una nota del dipartimento del Tesoro americano, "hanno colpito oltre una decina tra aziende ed enti governativi statunitensi con attacchi informatici per conto del Cyber ;;Electronic Command del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane".
Israele, ucciso un riservista negli scontri con Hamas a Gaza
Le forze armate israeliane hanno annunciato la morte di un riservista, ucciso ieri durante i combattimenti contro Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta Times of Israel. L'uomo si chiamava Salm Alkreshat e aveva 43 anni e faceva parte della comunità beduina di Abu Rabia. La sua morte porta a 261 il bilancio dei soldati uccisi nell'offensiva di terra dell'Idf contro Hamas.
Mo: palestinese ucciso a Gerico da militari Israele
Le forze militari israeliane hanno ucciso un palestinese in un'operazione condotta a Gerico e nei vicini campi profughi, in Cisgiordania, rendono noto fonti palestinesi. L'Idf nega il coinvolgimento, riporta il Times of Israel.
Media palestinesi, '2 morti in attacco aereo israeliano nel sud Libano'
Israele ha colpito un edificio ad Hanine, nel sud del Libano, uccidendo due persone. Lo riferiscono i media palestinesi. Le forze di difesa israeliane non hanno rivendicato il raid.
Mo: aerei Giordania lanciano aiuti umanitari a Gaza
Aerei della Giordania hanno lanciato aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza, in sette diversi passaggi, ha reso noto l'agenzia di stampa Petra. Gli aiuti hanno raggiunto siti diversi nel nord della Striscia. La Giordania ha precisato che continuerà a inviare aiuti umanitari e sanitari con lanci, convogli via terra e con voli da Marka allo scalo egiziano di al-Arish. Dall'inizio della guerra, la Giordania ha concluso 87 lanci e partecipato a 209 missioni internazionali per paracadutare aiuti.
La Norvegia chiede di riprendere gli aiuti per l'Unrwa
La Norvegia, che presiede il Gruppo Donatori Palestinesi (Ahlc), ha esortato oggi tutti i paesi a riprendere gli aiuti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). L'appello arriva il giorno dopo la pubblicazione di un rapporto di esperti commissionati dall'Onu che ha concluso che l'agenzia ha "problemi persistenti di neutralità politica", ma che Israele deve ancora fornire le "prove" che i suoi membri siano legati a "organizzazioni terroristiche". "Sono molto felice che Paesi come Australia, Canada, Finlandia, Germania, Islanda, Giappone e Svezia abbiano già revocato la loro decisione e ripreso i finanziamenti all'Unrwa", ha affermato il ministro degli esteri norvegese Espen Barth Eide. "Vorrei ora invitare i Paesi che stanno ancora congelando i loro contributi all'Unrwa a riprendere i finanziamenti", ha aggiunto il titolare dlela diplomazia di Oslo.
Domani Viminale comitato con Piantedosi e Bernini su sicurezza atenei
La sicurezza nelle università italiane alla luce di quanto accaduto nelle scorse settimane sarà al centro del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che si terrà domani alle 18 al Viminale. A chiedere la riunione ad hoc, dopo le proteste degli studenti negli atenei, era stata la ministra dell'Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, che parteciperà al vertice. Il comitato sarà allargato anche alla Crui. ''Nessun dialogo con chi aggredisce le forze dell'ordine e fa irruzione con la violenza nei convegni - ha scritto poco fa su twitter Bernini - Massima solidarietà ai tutori dell'ordine che anche oggi hanno dimostrato professionalità e dedizione. Quanto accaduto oggi a Torino è intollerabile e dimostra ancora di più l'utilità del comitato ordine e sicurezza convocato per domani''.
Unrwa, 'Israele impedisce a convogli alimentari di raggiungere il nord'
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha definito una "goccia nell’oceano" la riapertura di quattro panifici nel nord di Gaza grazie al sostegno del Programma alimentare mondiale. In un post su X, l'Unrwa ha affermato che le autorità israeliane continuano a impedire ai suoi convogli alimentari di raggiungere il nord della Striscia, aggiungendo che "abbiamo bisogno di un accesso sicuro e senza ostacoli. Le scorte di cibo sono una questione di vita o di morte".
Israele all'Iran, 'le sanzioni Ue? E' solo l'inizio...'
"Amirabdollahian, ti lamenti della forza e della rapidità delle sanzioni? Faresti meglio ad abituarti, questo è solo l'inizio. Il mondo libero si è risvegliato ed è determinato a fermare te e la sanguinaria dittatura iraniana". Così il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz replica direttamente su X al ministro iraniano Hossein Amirabdollahian - ripostando il suo tweet - che stamattina aveva definito "deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran".
Irlanda: 'Disposti a riconoscere Stato palestinese'
Il governo irlandese ha ribadito di essere disponibile a riconoscere uno Stato palestinese. "Ci sono persone che non vogliono che questo riconoscimento avvenga. E hanno cercato di ritardare, ritardare, ritardare per anni", ha dichiarato il ministro degli Esteri irlandese, Micheal Martin, durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo egiziano, Sameh Shoukry. "Siamo disposti al riconoscimento e abbiamo detto che lo faremo quando riteniamo che il momento sia ottimale", ha aggiunto.
California, studenti pro Gaza si barricano in edificio del Politecnico Humboldt
Continua a crescere il movimento di protesta degli studenti americani contro la guerra a Gaza. Dopo le occupazioni a Columbia, Yale e Nyu, dove la polizia è intervenuta per sgombrare le tende degli studenti fermando centinaia di persone, ora studenti si sono barricati in un edificio della California State Polytechnic University Humboldt. In risposta all'occupazione, iniziata la notte scorsa, i vertici dell'università hanno deciso di chiudere il campus fino a tutta la giornata di domani, mettendo tutti gli edifici in lockdown.
Inoltre gli studenti sono stati esortati a stare lontani da "una situazione pericolosa e volatile" all'interno dell'edificio occupato e si esprime "la profonda preoccupazione per la sicurezza dei dimostranti" ai quali è stato chiesto di "ascoltare le direttive delle forze dell'ordine e lasciare pacificamente l'edificio". Il collettivo "Humboldt for Palestine" ha postato sui social media che gli studenti hanno "occupato" la Siemens Hall, presentando una lista di richieste, compresa quella che l'università tagli ogni legame con Israele. Sono state postate anche foto di agenti di polizia che spingono sulle barricate costruite dagli studenti ed il collettivo afferma che ci sono stati degli arresti.
Proteste anti-Israele negli atenei Usa, centinaia di fermi
Centinaia di persone sono state fermate - e subito rilasciate - in alcune delle piu' prestigiose universita' americane durante le manifestazioni di attivisti filo-palestinesi. In 45 sono stati fermati dalla polizia nell'ateneo di Yale, nel Connecticut, oltre 130 alla New York University e un centinaio alla Columbia di New York dove e' stato addirittura deciso di passare alle lezioni online fino alla fine del semestre. Il campus di Harvard e' stato chiuso e le attivita' sospese. Ancora questa mattina una decina di manifestanti, alcuni con sacchi a pelo, ha picchettato la biblioteca dell'universita' di Yale a New Haven. Ma Beinecke Plaza - teatro degli arresti di lunedi' - era chiusa e sotto sorveglianza della polizia. La manifestazione ha fatto eco a un'ondata di proteste filo-palestinesi che si sono svolte in altri campus universitari per chiedere la revoca degli accordi con gli atenei israeliani e il disinvestimento delle industrie di armamenti dalle universita'. Ieri il presidente Biden ha condannato sia "le proteste antisemite" che "coloro i quali non capiscono cosa stia succedendo ai palestinesi".
Israele colpisce edifici militari nel sud del Libano
Aerei da combattimento israeliani hanno colpito due edifici militari dove erano presenti terroristi nella zona di Ayta ash-Shaab e Blida, nel sud del Libano. Lo rende noto l'Idf, aggiungendo che l'aviazione ha colpito anche strutture militari a Marakah, sempre nel sud del Paese.-
Israele ordina nuovo sgombero a Gaza: 'Via da alcune aree di Beit Lahia'
Israele ha ordinato un nuovo sgombero di aree nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani che rilanciano indicazioni diffuse dal portavoce militare israeliano per la lingua araba con la richiesta a chi si trova in alcune zone di Beit Lahia di spostarsi verso altre aree della città. Il portavoce Avichay Adraee ha diffuso un elenco delle zone interessate. "Vi trovate in un'area di combattimenti pericolosa", è il monito. Adraee aggiunge che le Idf interverranno contro "l'infrastruttura del terrore" nella zona.
Pelosi: 'Netanyahu ostacolo a soluzione 2 Stati, dovrebbe dimettersi'
"Noi riconosciamo il diritto di Israele a difendersi, ma rifiutiamo la politica e il metodo di Netanyahu. Terribile, cosa potrebbe essere peggiore di quello che ha fatto nella sua risposta?". Queste le dure parole di Nancy Pelosi per il premier israeliano che, ha affermato l'ex Speaker della Camera democratica, "dovrebbe dimettersi, alla fine la responsabilità è sua". In un'intervista con un'emittente irlandese, durante la sua visita in Irlanda, la democratica ha ribadito il sostegno Usa per la sicurezza di Israele ma ha affermato che Netanyahu "da anni" è "un ostacolo" alla pace con la sua opposizione alla soluzione dei due Stati. "Non so se abbia paura della pace, sia incapace di farla o semplicemente non la voglia, ma è un ostacolo alla soluzione dei due Stati", ha concluso Pelosi, pochi giorni dopo aver votato, insieme alla vasta maggioranza della Camera, un nuovo sostanzioso pacchetto di aiuti militari ad Israele.
Fosse comuni a Khan Yunis, Idf respingono accuse
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno negato qualsiasi coinvolgimento nel ritrovamento da parte della Protezione civile palestinese di centinaia di corpi all'interno di fosse comuni scavate nel complesso dell'ospedale di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. "L'affermazione secondo cui le Idf hanno seppellito i palestinesi è completamente priva di fondamento", hanno dichiarato le forze israeliane dopo che anche le Nazioni Unite hanno chiesto un'inchiesta "credibile e indipendente" sull'accaduto. Secondo l'Onu, alcuni dei corpi sono stati "trovati con le mani legate e spogliati dei vestiti".
Le Idf hanno chiarito che durante l'operazione nell'area dell'ospedale Nasser sono stati esaminati i cadaveri sepolti dai palestinesi "come parte di uno sforzo per localizzare gli ostaggi". L'esercito israeliano ha precisato di aver operato in "maniera mirata" all'interno del complesso ospedaliero, solo dove disponeva di informazioni sulla possibile presenza dei corpi degli ostaggi. "Gli esami sono stati effettuati in modo ordinato, rispettando la dignità del defunto e in modo rispettoso", hanno aggiunto le forze israeliane, evidenziando che i corpi sono stati "riportati al loro posto in modo ordinato e corretto".
Media: Israele ordina nuove evacuazioni nel nord di Gaza
Israele ha ordinato nuove evacuazioni in un'area del nord di Gaza che definisce una "zona di combattimento pericolosa". Lo riporta Sky News citando un portavoce dell'esercito israeliano secondo il quale le persone vengono invitate a fuggire da Beit Lahia, nel nord-est della regione. L'area si trova a breve distanza dalla città di Beit Hanoun, dove i carri armati israeliani hanno effettuato una nuova incursione durante la notte. Ci sono state segnalazioni di bombardamenti anche nella vicina città di Jabalia e nel distretto di Zeitoun.
L'Iran insiste, 'se Israele ci attacca non resterà nulla'
"Se il regime sionista farà ancora una volta un errore e invaderà la sacra terra dell'Iran, la situazione sarà diversa e non è chiaro se rimarrà qualcosa di questo regime". Lo ha affermato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante una visita in Pakistan. "Oggi la nazione iraniana si oppone alla corruzione, alla stravaganza e all'oppressione del regime sionista e continuerà a farlo. Sia l'Iran che il Pakistan sono stati difensori dell'oppressa nazione palestinese e continueranno questa difesa con orgoglio", ha aggiunto Raisi, come riporta Tasnim.
Iraq, esplosione in base causata da munizioni e non raid
L'esplosione che ha scosso lo scorso fine settimana nella base militare irachena di Kalsu, che ospitava ex miliziani filoiraniani, è stata causata da munizioni immagazzinate sul posto e non da un attacco aereo. E' il risultato a cui è giunta l'inchiesta sull'incidente che ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre otto. Inizialmente i funzionari avevano attribuito la colpa a un "bombardamento aereo", ma ora le autorità hanno escluso la possibilità di un drone o di un attacco dal cielo. La base ospita "caserme e depositi di armi" appartenenti all'esercito iracheno, al ministero degli Interni e alle Forze di mobilitazione popolare, o Hashed al-Shaabi, si legge nella nota. "Le dimensioni del cratere" che si è formato dopo l'accaduto "confermano che c'è stata una fortissima esplosione di armi e materiali altamente esplosivi presenti nel sito".
L'indagine ha appurato che l'intensità dell'esplosione e la
dimensione dei vari armamenti lanciati in aria "non avrebbero
potuto essere causati da uno o piu' missili in volo in nessuna
circostanza". Anche l'aeronautica irachena ha affermato che
nella notte tra venerdì e sabato scorsi non c'erano aerei da
combattimento o droni che volavano nella provincia al momento dell'attacco. Gli Usa hanno negato qualsiasi coinvolgimento nell'esplosione, mentre l'esercito israeliano si è rifiutato di commentare.
Manifestanti pro-Palestina irrompono al convegno di Torino
Un gruppo di una decina di ragazzi e ragazze hanno fatto irruzione al grido di 'Palestina libera' nel Castello del Valentino di Torino, dove è in corso la Conferenza degli addetti scientifici e spaziali. I ministri Tajani, Bernini, Lollobrigida e Pichetto avevano già lasciato l'edificio dopo aver partecipato alla sessione mattutina del convegno. La maggior parte dei ragazzi - che affermavano di essere studenti del politecnico di Torino - è stata bloccata prima dell'ingresso nel Salone d'Onore, dove si attendeva la ripresa pomeridiana dell'evento. Solo una ragazza è riuscita ad entrare con una bandiera palestinese.
Borrell, 90 miliardi il costo stimato ricostruzione a Gaza
"Le città a Gaza sono distrutte più di quelle tedesche nella Seconda guerra mondiale, tanto per capire il paragone. Una recente valutazione dei danni, condotta da Onu e Banca mondiale e sostenuta finanziariamente dall'Ue, ha valutato in circa 90 miliardi i danni diretti. Si tratta del costo della ricostruzione delle infrastrutture a Gaza. Sono dati di fine gennaio, quindi la situazione sarà ora peggiorata. Oltre il 60% delle infrastrutture fisiche è danneggiato e il 35% completamente distrutto". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, nel dibattito in plenaria sulla situazione a Gaza.
Cameron, 'ostaggi prigionieri da 200 giorni, Hamas consenta ritorno a casa'
"Duecento giorni fa Hamas ha sferrato l'attacco più sanguinoso contro il popolo ebraico dall'Olocausto. Passati 200 giorni, gli ostaggi restano prigionieri e i loro cari continuano a sopportare sofferenze inimmaginabili. Oggi torniamo a chiedere ancora una volta a Hamas: fate tornare a casa gli ostaggi". Lo scrive su X il ministro degli Esteri britannico, David Cameron.
Anp, in Cisgiordania 487 palestinesi uccisi dal 7/10
Sono 487 i palestinesi uccisi in Cisgiordania dall'inizio della rappresaglia israeliana sulla Striscia di Gaza dopo l'attacco subito da Hamas. Lo afferma il ministro della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) aggiungendo che circa cinquemila palestinesi sono rimasti feriti in Cisgiordania in 200 giorni. Responsabili degli attacchi contro i palestinesi in Cisgiordania non sono solo i militari israeliani, ma anche i coloni estremisti, fanno notare i media locali.
Hamas, 'non accetteremo un mediatore diverso dal Qatar'
Hamas ha informato coloro che sono coinvolti nei negoziati per la tregua che non accetterà un mediatore diverso dal Qatar: lo sostiene la tv libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, che cita un'importante fonte palestinese, come riporta Haaretz. Secondo la stessa fonte, gli Stati Uniti hanno chiesto alla Turchia di partecipare agli sforzi di mediazione e di fare pressione su Hamas. Da parte sua, la fazione palestinese ha accolto con favore il coinvolgimento turco nei colloqui, ma ha chiarito che non sarebbe un'alternativa al ruolo del Qatar. La fonte ha aggiunto che Israele e Stati Uniti hanno chiesto al Qatar di fare pressione su Hamas affinché raggiunga un accordo.
Onu chiede inchiesta internazionale su fosse comuni a Gaza
L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito" dalla distruzione dell'ospedale Shifa di Gaza e del complesso medico Nasser di Khan Yunis. In un comunicato stampa, l'Alto Commissario per i diritti umani Volker Türk, ha sottolineato la necessità di "indagini indipendenti, efficaci e trasparenti" nel "clima prevalente di impunità".
Hezbollah, attacco a basi militari Israele per rappresaglia
Hezbollah afferma di aver preso di mira due postazioni militari nel nord di Israele, al confine con il Libano meridionale, "come rappresaglia" per la morte di un suo miliziano ucciso in mattinata. Si tratta dell'attacco più profondo all'interno di Israele dal 7 ottobre. I combattenti di Hezbollah hanno "effettuato un attacco aereo come rappresaglia per l'assassinio" di un membro del gruppo filo-iraniano, si legge in un comunicato. L'esercito israeliano (Idf) intanto, ha dichiarato che due "obiettivi aerei sospetti" sono stati intercettati dalle difese aeree sul mare, al largo della costa di Acco (San Giovanni d'Acri).
Qatar, 'Hamas resta a Doha finché la sua presenza è utile
Il Qatar ha affermato che non c'è motivo di porre fine alla presenza di un ufficio di Hamas a Doha finché sarà "utile e positiva" per gli sforzi di mediazione nella guerra di Israele a Gaza. Lo riporta il Guardian. Il portavoce del ministero degli Esteri Majed Al-Ansari ha aggiunto in una conferenza stampa che il Qatar rimane impegnato nella mediazione per la tregua ma sta valutando il suo ruolo dopo "gli attacchi" ai suoi sforzi.
Foto satellite mostrano allestimento tende a Khan Younis
Si avvicina l'operazione israeliana a Rafah: foto satellitari analizzate dall'Associated Press e rilanciate da Times of Israel sembrano mostrare un nuovo complesso di tende in costruzione a ovest di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. I lavori sono cominciati a metà mese e dalle immagini si vede che sono proseguiti nel tempo. Ieri il Wall Street Journal, citando funzionari israeliani ed egiziani, aveva riferito che le forze armate (Idf) stanno lavorando ai preparativi per evacuare i civili da Rafah a Khan Younis e in altre aree, operazione che richiederà due/tre settimane in coordinamento con Usa, Egitto ed Emirati.
Cisgiordania: media, 44enne ucciso in raid Israele a Gerico
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che un uomo di 44 anni è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco durante un raid militare israeliano eseguito stanotte nella città di Gerico, in Cisgiordania. Altre due persone sarebbero rimaste ferite nei vicini campi profughi di Aqbat Jabr ed Ein el-Sultan.
Iran: "Sanzioni Ue deplorevoli, ci siamo autodifesi"
"È deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran solo perché quest'ultimo ha esercitato il suo diritto all'autodifesa di fronte all'aggressione sconsiderata di Israele". Così il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian critica l'Europa per la decisione di inasprire le sanzioni contro Teheran. "È inoltre deplorevole che, mentre il regime israeliano continua il suo genocidio contro i palestinesi la reazione dell'Ue a tali crimini non sia altro che parole vuote", afferma chiedendo all'Ue "di sanzionare il regime israeliano".
Nuovo bilancio Hamas: 34.183 morti a Gaza da 7 ottobre
Il nuovo bilancio delle vittime del conflitto a Gaza fornito questa mattina dal ministero della Salute di Hamas è di 34.183 persone uccise dallo scorso 7 ottobre, di cui 32 nelle ultime 24 ore. I feriti sono invece 77.143.
Il Cairo: "False accuse israeliane su contrabbando armi a Gaza"
L'Egitto ha fermamente smentito le accuse "diffuse recentemente da funzionari israeliani tra cui lo stesso primo ministro Benjamin Netanyahu" di aver consentito il contrabbando di armi verso Gaza", ricordando di avere distrutto 10 anni fa 1.500 tunnel e affermando di avere il "pieno controllo" del confine tra Egitto e Striscia. Lo ha detto il capo dell'ufficio stampa statale egiziano Diaa Rashwan. "Tutti i Paesi del mondo conoscono bene la portata degli sforzi compiuti dall'Egitto negli ultimi 10 anni, per raggiungere sicurezza e stabilità nel Sinai e rafforzare la sicurezza al confine tra Rafah egiziana e la Striscia di Gaza - ha aggiunto - e come lo stesso Egitto abbia sofferto molto a causa di questi tunnel durante il feroce confronto con i gruppi terroristici nel Sinai dopo il rovesciamento del regime della Fratellanza musulmana nel giugno 2013 e fino al 2020". "Questa situazione ha spinto l'amministrazione egiziana a compiere passi più ampi per eliminare questi tunnel una volta per tutte. È stata creata una zona cuscinetto lunga 5 chilometri dalla città egiziana di Rafah fino al confine con Gaza, e più di 1.500 tunnel sono stati distrutti. L'Egitto ha inoltre rafforzato il muro di confine, per un settore che si estende per 14 chilometri, rafforzandolo con un muro di cemento lungo 6 metri sopra il suolo e 6 metri sotto terra, in modo che ci siano tre barriere tra il Sinai e la Rafah palestinese, con le quali qualsiasi contrabbando il funzionamento è impossibile, né in superficie né in sotterraneo. L'Egitto ha piena sovranità sul suo territorio e ha il controllo completo su tutti i suoi confini nordorientali, sia con la Striscia di Gaza che con Israele". "È sorprendente - prosegue - che Israele parli in questo modo inaffidabile delle accuse di contrabbando di armi dall'Egitto a Gaza, poiché l'esercito israeliano controlla la Striscia di Gaza e possiede i mezzi di ricognizione e monitoraggio più moderni e accurati, e le sue forze, gli insediamenti e le forze navali circondano la piccola Striscia di Gaza da tre lati". Rashwan definisce poi "un'affermazione vuota e ridicola" quella secondo cui le armi verrebbero contrabbandate sui camion degli aiuti, "perché qualsiasi camion che entra nella Striscia di Gaza da questo valico deve prima passare attraverso il valico di Kerem Shalom gestito dalle autorità israeliane. Secondo l'Egitto, "la continua commercializzazione di 'queste bugie' da parte di Israele è solo un tentativo di creare legittimità per il suo tentativo di occupare il corridoio Filadelfia o il corridoio Salah al-Din, nella Striscia di Gaza lungo il confine con l'Egitto, in violazione delle norme di sicurezza accordi e protocolli firmati tra esso e l'Egitto". E "qualsiasi mossa israeliana in questa direzione porterà a una minaccia seria e grave per le relazioni egiziano-israeliane".
Media: droni e missili contro truppe Usa in Siria e Iraq
Le forze Usa in Iraq e Siria sono state colpite da due distinti attacchi missilistici e di droni esplosivi in ;;meno di 24 ore. Lo hanno riferito all'agenzia Reuters fonti di sicurezza irachene e funzionari statunitensi. Si tratta dei primi attacchi dallo scorso 4 febbraio. Lo riporta la Reuters sul suo sito web. Due droni sono stati abbattuti vicino alla base aerea di Ain al-Asad che ospita truppe statunitensi nella provincia irachena occidentale di Anbar, mentre domenica cinque razzi sono stati lanciati dal nord dell'Iraq contro una base Usa a Rumalyn, in Siria nordorientale. Non ci sono notizie di vittime, feriti o danni significativi.
Usa, tensione nelle università per Gaza
Tensioni tra gli studenti manifestanti filo-palestinesi e gli amministratori scolastici in diverse università statunitensi, con lezioni in presenza cancellate e manifestanti arrestati. Le proteste, iniziate la scorsa settimana alla Columbia University con un folto gruppo di manifestanti che hanno allestito un cosiddetto "Accampamento di solidarieta' a Gaza" nei terreni scolastici, si sono estese ad altri campus, tra cui Yale, MIT e altri. Alcuni studenti ebrei della Columbia hanno denunciato intimidazioni e antisemitismo nel corso della protesta durata giorni, che chiede alla prestigiosa istituzione di New York di disinvestire dalle societa' con legami con Israele. Lunedi' le lezioni sono state spostate online, con il presidente dell'universita' Nemat Shafik che ha chiesto un "reset" in una lettera aperta alla comunita' scolastica. "Negli ultimi giorni ci sono stati troppi esempi di comportamenti intimidatori e molesti nel nostro campus", ha detto. "Il linguaggio antisemita, come qualsiasi altro linguaggio utilizzato per ferire e spaventare le persone, e' inaccettabile e verranno intraprese azioni appropriate. "Per attenuare il rancore e dare a tutti noi la possibilita' di considerare i prossimi passi, annuncio che tutte le lezioni si terranno virtualmente lunedi'", ha aggiunto. LEGGI DI PIU'