Guerra Israele-Hamas, Wafa: "11 palestinesi uccisi in raid israeliano a Rafah"

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Secondo l'agenzia, l'attacco è stato diretto contro la casa della famiglia Dhair. Raid anche nel Sud del Libano: "Ucciso terrorista". Hezbollah risponde con razzi sullo Stato ebraico. La presidente Meloni oggi in visita a Beirut. Gelo sui negoziati a Doha per la risoluzione dell'Onu sulla tregua, approvata grazie all’astensione degli Usa

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L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che 11 civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano contro la casa della famiglia Dhair nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza. Secono una fonte anonima dell'Afp "sette soccorritori" sarebbero stati uccisi in un attacco aereo su un centro di emergenza a Habariyeh vicino al confine israeliano. Hezbollah risponde al raid con il nacio di razzi sulla città settentrionale israeliana di Kiryat Shmona e su una vicina base militare. Sei persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite in un raid israeliano nel sud del Libano, non lontano dalla base militare di Naqura, sede del quartiere generale di Unifil, di cui fanno parte un migliaio di soldatesse e soldati italiani.

La presidente Meloni oggi in visita a Beirut, vede il premier libanese Mikati e i soldati italiani. Prosegue intanto l'assedio agli ospedali di Al Shifa e di Khan Younis nella Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Gelo sui negoziati a Doha per la risoluzione dell'Onu sulla tregua, approvata grazie all’astensione degli Usa. Israele conferma: Issa numero due delle Brigate Qassam, è morto.


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Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo

Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO


Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza

La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto  il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una  decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di  Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un  cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv:  "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una  delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di  terra a Rafah. LEGGI L'ARTICOLO

Marco Mancini, l'ex agente segreto a Sky TG24: "Bisogna catturare Sinwar a Gaza"

Dall'inizio carriera nella squadra speciale dei carabinieri  guidata dal Generale Dalla Chiesa, fino ai 35 anni trascorsi  nell'intelligence del nostro Paese. L'ex 007, che ha da poco pubblicato  un libro intitolato "Le regole del gioco", si racconta. Soffermandosi  anche sulla guerra in Medio Oriente, il rischio di attentati in Italia e  il cyberterrorismo di origine russa L'INTERVISTA

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di   raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi   un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane  si  inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Borrell, permettere gli aiuti a Gaza via terra è dovere legale

"Secondo la direttrice del Wfp, Cindy McCain, vengono accumulate scorte di cibo a sufficienza per le persone che muoiono di fame a Gaza, in attesa di entrare attraverso le rotte terrestri. I lanci aerei aiutano, ma non possono sostituire centinaia di camion. Il Consiglio europeo e il Consiglio di Sicurezza dell'Onu hanno chiesto un maggiore accesso umanitario urgente e sicuro. Permetterlo è un dovere legale". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e vicepresidente della Commissione Ue, Josep Borrell. 

Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi

È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella  Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni  dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti  nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. LEGGI

Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa

Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. LEGGI QUI

Usa, stiamo riprogrammando incontro con delegazione Israele

L'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha concordato di riprogrammare l'incontro della sua delegazione con gli Usa su Rafah: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, aggiungendo che gli Usa stanno lavorando per definire la data.

Libano, 6 morti in un raid israeliano nel sud

Sei persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite in un raid israeliano nel sud del Libano, non lontano dalla base militare di Naqura, sede del quartiere generale di Unifil, di cui fanno parte un migliaio di soldatesse e soldati italiani. Lo riferiscono fonti mediche citate da media libanesi secondo cui il raid israeliano ha colpito un caffè nella cittadina di Naqura, sulla costa mediterranea, a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele. Domani nella zona è attesa la premier Giorgia Meloni, nella base militare italiana di Shamaa. 

Soldato israeliano ucciso a Gaza, il bilancio sale a 253

Un soldato israeliano è rimasto ucciso oggi in uno scontro a fuoco avvenuto nel settore sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare, che lo ha identificato in Nissim Kachlon, 21 anni. Sale cosi' a 253 - ha aggiunto il portavoce - il numero dei caduti delle forze armate dopo l'inizio delle operazioni di terra a Gaza, il 27 ottobre scorso.

Capo militare di Hamas Deif, 'marciate per la Palestina'

Hamas ha pubblicato un appello di Mohammed Deif, il comandante delle Brigate Qassam, in cui fa appello alle masse arabe e palestinesi a "cominciare una marcia per la Palestina". "Cominciate adesso, non domani verso la Palestina - si dice nella registrazione diffusa su Telegram - e non lasciate che restrizioni, confini o regolamenti vi privino dell'onore di partecipare alla liberazione della Moschea di Al-Aqsa" a Gerusalemme. 

Usa, 'risoluzione Onu su Gaza non vincolante ma va implementata'

Gli Usa ritengono che la risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu su Gaza "non sia vincolante ma debba essere implementata": lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa Matthew Miller, sottolineando che la risoluzione lega il cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi. 

Media, Netanyahu vuole riprogrammare visita delegazione negli Usa

L'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha informato la Casa Bianca della volontà di riprogrammare la visita della delegazione dello Stato ebraico negli Stati Uniti. Lo ha riferito un funzionario americano alla Nbc nel giorno in cui lo stesso Netanyahu ha spiegato che la decisione di cancellare la visita era "un messaggio innanzitutto a Hamas".

La visita aveva come tema centrale l'annunciata operazione a Rafah ed è stata annullata nei giorni scorsi a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza Onu di una risoluzione che per la prima volta chiede un cessate il fuoco a Gaza. Gli Stati Uniti non hanno posto il veto alla risoluzione, scatenando l'ira di Israele.

Usa non confermano richiesta di Israele di rifissare un incontro

"Non posso confermare la notizia e non ho aggiornamenti sul programma ma sarebbe importante che ci fosse l'incontro": lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato Usa Matthew Miller rispondendo ad una domanda sulla notizia che lo staff del premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe fatto sapere alla Casa Bianca che vorrebbe riprogrammare l'incontro annullato nei giorni scorsi su Rafah dopo il via libera Usa della risoluzione Onu per un cessate il fuoco nella Striscia. 

Altre dimissioni al dipartimento di Stato Usa per Gaza

Una funzionaria del dipartimento di Stato Usa che lavorava sulle questioni relative ai diritti umani in Medio Oriente si è dimessa oggi per protestare contro il sostegno degli Stati Uniti alla guerra di Israele a Gaza. Lo riporta il Washington Post. E' l'ultimo esempio di dissenso tra il personale governativo e l'amministrazione esploso a causa delle politiche di Joe Biden. Annelle Sheline, 38 anni, da un anno era funzionaria per gli affari esteri presso l'Ufficio per la democrazia, i diritti umani e il lavoro, e in un'intervista ha affermato che il suo obiettivo era promuovere i diritti umani in Medio Oriente e Nord Africa, un lavoro complicato dalla guerra di Israele a Gaza e da una serie di implicazioni morali, legali, di sicurezza e diplomatiche per gli Usa. Sheline ha detto di aver cercato di sollevare preoccupazioni internamente con dispacci di dissenso e nei forum del personale, ma alla fine ha concluso che era inutile "finché gli Stati Uniti continuano a inviare un flusso costante di armi a Israele". "Non ero più in grado di svolgere davvero il mio lavoro - ha aggiunto -. Cercare di difendere i diritti umani è diventato semplicemente impossibile". Si tratta dell'addio per protesta di più alto livello dopo quello nei mesi scorsi di Josh Paul, alto funzionario del dipartimento di Stato coinvolto nei trasferimenti di armi a governi stranieri. 

Khamenei a Haniyeh: 'Palestina diventata prima questione mondiale'

"La pazienza storica mostrata dal popolo di Gaza di fronte ai crimini e alle brutalità commessi dal regime sionista, con il pieno sostegno dell'Occidente, è un grande fenomeno che ha veramente dato dignità all'Islam e, nonostante i desideri del nemico, ha trasformato la Palestina nella prima questione mondiale". Lo ha dichiarato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, nel corso di un incontro a Teheran con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

Sottolineando che "il genocidio" degli abitanti di Gaza colpisce ogni individuo che abbia una coscienza, l'ayatollah ha ribadito che l'Iran "non esiterà a sostenere la causa della Palestina e del popolo di Gaza oppresso e che resiste".

Khamenei ha infine evidenziato l'importanza per la popolazione di Gaza di avere il sostegno sia dell'opinione pubblica mondiale che dell'opinione pubblica del mondo islamico, in particolare del mondo arabo e, a questo proposito, ha elogiato le attività propagandistiche della resistenza palestinese, definendole "molto efficaci e superiori a quelle del nemico sionista". 

Razzi nel Nord di Israele, Idf trova drone Hezbollah

Hezbollah ha dichiarato di aver bombardato un sito nella zona di Har Dov, nella Galilea orientale, vicino al confine con il Libano. Rapporti in Israele indicano che due razzi sono stati lanciati nel nord di Israele, atterrando in aree aperte.

Parlando alla Radio dell’Esercito, il capo dei vigili del fuoco del nord ha avvertito che, sebbene tali attacchi al di fuori delle aree popolate siano ora in gran parte innocui, con il caldo, diventeranno sempre più pericolosi. “Dobbiamo prepararci per l’estate, la stagione degli incendi. A maggio, quando tutto sarà asciutto, ogni impatto accenderà un incendio”, ha detto Yair Elkayam. Nel frattempo, l'Idf ha riferito che stamattina un drone Hezbollah è stato trovato vicino alla comunità di confine settentrionale di Rosh Hanikra, nella Galilea occidentale. Non è chiaro quando il velivolo sia stato lanciato.


Gb ed Egitto, 'ora attuare la risoluzione dell'Onu su Gaza'

Garantire l'attuazione della risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza, raggiungere un cessate il fuoco completo e sostenibile per frenare la crisi umanitaria a Gaza: questi gli obiettivi espressi dal ministro degli Esteri britannico David Cameron in una telefonata al suo omologo egiziano Sameh Shoukry. "I due ministri si sono scambiati valutazioni sul deterioramento delle condizioni umanitarie e di sicurezza nella Striscia di Gaza - afferma il portavoce del ministro egiziano - e sui movimenti regionali e internazionali necessari per raggiungere un cessate il fuoco, scambiare ostaggi e detenuti e portare tutti gli aiuti umanitari necessari nella Striscia di Gaza". Si è poi discusso di come coordinare interventi regionali e globali negli sforzi di porre fine alla guerra e al peggioramento della catastrofe umanitaria: per l'Egitto occorre un cessate il fuoco permanente, garantire l'accesso agli aiuti da parte dei palestinesi, evitare ad ogni costo l'offensiva israeliana a Rafah e lo sfollamento forzato del popolo palestinese, oltre al riconoscimento ad esso di uno Stato sui confini del 1967 con Gerusalemme est come capitale.

Wafa, 11 palestinesi uccisi in raid israeliano a Rafah

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che 11 civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano contro la casa della famiglia Dhair nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza. Un aereo da caccia israeliano, secondo Wafa, ha preso di mira anche una casa appartenente alla famiglia al-Hamayda a Rafah, provocando diversi feriti tra i suoi residenti.

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