
"Il personale medico di Msf è stato costretto ad abbandonare l'ospedale, e soprattutto i pazienti al suo interno". Il portavoce di Netanyahu: "Due stati? Non è tempo di regali ai palestinesi". Pioggia di razzi di Hezbollah e ondata di raid di Israele infiammano lo scontro che rischia di trascinare anche il Libano in guerra. Hamas ha respinto la proposta di accordi di Israele per il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti a Haza in cambio della scarcerazione di 1.500 detenuti palestinesi dalle carceri israeliane
in evidenza
"In seguito ai bombardamenti di questa mattina, il team di Medici Senza Frontiere in azione all'ospedale Nasser" di Khan Yunis "riporta una situazione caotica, con un numero imprecisato di morti e feriti. Dopo l'attacco, un membro dello staff di Msf risulta ancora irreperibile". Lo rende noto l'ong in una nota.
Pioggia di razzi di Hezbollah e ondata di raid di Israele: si infiamma lo scontro, che rischia di trascinare anche il Libano in guerra. Un alto responsabile di Hezbollah, Nabil Qawuq: "Israele pagherà cara l'uccisione di civili nel sud del Libano".
Tensione tra Stato ebraico e Vaticano, con l'ambasciatore israeliano presso la Santa Sede che definisce "deplorevoli" le parole del cardinale Parolin secondo cui la risposta all'attacco di Hamas non è "proporzionata". Ma il Vaticano ribadisce: "Il diritto alla difesa non giustifica una carneficina".
Hamas ha respinto la proposta di accordi di Israele per il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti a Haza in cambio della scarcerazione di 1.500 detenuti palestinesi dalle carceri israeliane.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog termina qui
Per rimanere aggiornato segui tutte le news su Sky TG24
Netanyahu parla con Biden, 40 minuti di conversazione
Il premier Benyamin Netanyhau ha avuto una conversazione telefonica con il presidente Joed Biden. Lo hanno riferito i media secondo cui il colloquio è durato una quarantina di minuti e, secondo la stessa fonte, ha riguardato il possibile accordo sugli ostaggi. Poco prima prima Netanyahu aveva incontrato il direttore della Cia Bill Burns a Tel Aviv.
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Media: Usa hanno condotto cyber attacco contro nave spia Iran
Gli Stati Uniti hanno condotto un cyber attacco contro una nave spia iraniana. Lo rivela in esclusiva Nbc news. L'operazione, avvenuta oltre una settimana fa secondo tre funzionari americani, aveva l'obiettivo di impedire alla MV Behshad di trasferire informazioni strategicje ai ribelli Houthi.
Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco
Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. LE FOTO SATELLITARI
Israele riduce i riservisti a Gaza, ritirati i paracadutisti da Khan Yunis
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno iniziato a ridurre il numero dei riservisti presenti nella Striscia di Gaza. Come spiega la Radio dell'esercito israeliano, la 646esima Brigata dei paracadutisti è stata infatti ritirata dalla città di Khan Yunis.
Nbc: "Gli Usa hanno condotto un cyber attacco contro nave spia dell'Iran"
Gli Stati Uniti hanno condotto un cyber attacco contro una nave spia iraniana. Lo rivela in esclusiva Nbc news. L'operazione, avvenuta oltre una settimana fa secondo tre funzionari americani, aveva l'obiettivo di impedire alla MV Behshad di trasferire informazioni strategicje ai ribelli Houthi.
Casa Bianca: "Hamas è un'organizzazione terroristica pura e semplice"
“Hamas è un'organizzazione terroristica. Lo abbiamo detto. Lo è e basta. Non c'è bisogno di guardare oltre quello che hanno fatto il 7 ottobre per vederlo". Lo ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca John Kirby in risposta a una domanda sui commenti di Martin Griffiths, massimo funzionario umanitario delle Nazioni Unite, che ha affermato di non considerarla tale.
''Non c’è dubbio che vogliono semplicemente cancellare Israele dalla faccia della mappa. Questa è un'organizzazione terroristica. Puro e semplice. Punto'', ha aggiunto Kirby durante una conferenza stampa.
Israele, tensione col Vaticano dopo le parole del cardinale Parolin su Gaza
Le diplomazie sono al lavoro per ricucire lo strappo che si è verificato dopo le inequivocabili dichiarazioni del cardinale a margine dell'annuale incontro per celebrare i patti Lateranensi. LEGGI L'ARTICOLO
Wsj: "L'Egitto costruisce una zona cuscinetto murata per rifugiati nel Sinai"
Le autorità egiziane stanno costruendo un'area murata di cemento di 13 chilometri quadrati nel deserto del Sinai vicino al confine con la Striscia di Gaza. E questo perché temono che un'avanzata militare israeliana nel sud della Striscia di Gaza, e in particolare su Rafah, possa scatenare un'ondata di rifugiati. Lo hanno dichiarato funzionari egiziani e analisti della sicurezza al Wall Street Journal.
Quest'area recintata rappresenterebbe una zona cuscinetto nella quale potrebbero vivere oltre 100mila persone, secondo funzionari egiziani. Con questo obiettivo sono state inviate un gran numero di tende nella zona.
E' morto l'ostaggio Yaakov, figli e compagna erano stati rilasciati da Hamas
E' morto Yair Yaakov, ucciso dai miliziani di Hamas durante l'attacco del 7 ottobre. Lo ha annunciato il kibbutz Nir Oz. In precedenza si riteneva che Yaakov, 56 anni, fosse tenuto in ostaggio nella Striscia di Gaza.
Il fratello di Yair, Yaniv Yaakov, aveva raccontato all'Adnkronos che il fratello aveva fatto ''di tutto per bloccare la porta del rifugio'' quando i miliziani di Hamas erano entrati nella sua casa. Yaniv aveva poi avuto la prima conferma del sequestro del fratello e della sua compagna in un breve filmato fatto circolare da Hamas. Sempre tramite l'Adnkronos, Yaniv aveva rivolto un appello per fare di tutto per il rilascio del fratello.
La famiglia di Yaakov è stata informata che l'uomo è stato assassinato e che il suo corpo è detenuto a Gaza. Yair era stato rapito insieme alla compagna Mirav Tal, 59 anni, poi rilasciata. Anche i suoi due figli, Or e Yagil, 16 e 12 anni, erano stati rapiti il 7 ottobre e rilasciati. Yagil era apparso in un video di propaganda della Jihad islamica palestinese che ne annunciava il rilascio imminente per questioni umanitarie, data una sua grave allergia alimentare.
Usa: "L'operazione a Rafah senza piano credibile sarebbe un disastro"
Una grossa operazione a Rafah sarebbe un disastro senza un piano credibile: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby.
Israele: per ora non abbiamo trovato ostaggi nell'ospedale
"Stiamo effettuando controlli, ma finora non è stato raggiunto alcun risultato" sul ritrovamento dei corpi degli ostaggi. Lo ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari nell'operazione in corso all'ospedale Nasser di Khan Yunis nel sud della Striscia. "Finora - ha aggiunto - abbiamo arrestato decine di terroristi nella zona dell'ospedale e trovato armi, tra cui granate e mortai. Non entriamo negli ospedali senza motivo ma, come abbiamo dimostrato dall'inizio della guerra, abbiamo rivelato come Hamas li usa per il terrorismo".
Mar Rosso, Houthi: colpita nave britannica nel golfo di Aden
Gli Houthi hanno attaccato la nave Lycavitos nel Golfo di Aden, che gli aggressori hanno identificato come appartenente alla Gran Bretagna. Lo ha affermato il rappresentante militare del movimento, Yahya Saria. La notizia è rilanciata dalla Tass. "La marina yemenita ha condotto un'operazione nel Golfo di Aden contro la nave britannica Lycavitos, che è stata colpita direttamente da missili antinave", ha detto Saria sul canale televisivo Al Masirah controllato dagli Houthi. In precedenza, il Centro di coordinamento del commercio marittimo della Royal Navy aveva segnalato un attacco contro una nave senza nome a 85 miglia nautiche a sud del porto yemenita di Aden. Secondo il servizio Marine Traffic, la nave portarinfuse Lycavitos sta navigando sotto bandiera delle Barbados dal porto giapponese di Mizushima al Canale di Suez. L'ultima volta che la nave ha trasmesso dati sulla sua posizione è stata l'8 febbraio, quando si trovava al largo delle coste dello Sri Lanka.
Hamas respinge proposta Israele per rilascio 1.500 detenuti in cambio di ostaggi
Hamas ha respinto la proposta di accordi di Israele per il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti a Haza in cambio della scarcerazione di 1.500 detenuti palestinesi dalle carceri israeliane, ha reso noto al Arabiya.
Piano Usa-arabi per la Palestina, muro di Netanyahu
Dopo oltre quattro mesi di conflitto a Gaza gli Stati Uniti e i partner arabi stanno accelerando i propri sforzi per realizzare un piano di pace a lungo termine in Medio Oriente. Lo rivela il Washington Post, riferendo che si lavora anche ad una tempistica precisa per la creazione di uno Stato palestinese. Il primo passo, un cessate il fuoco tra Israele e Hamas di sei settimane, durante le quali Washington annuncerebbe il progetto e la formazione di un governo palestinese ad interim. Una strategia ambiziosa che però rischia di infrangersi sul muro di Benyamin Netanyahu, da sempre contrario alla soluzione dei due Stati: "Non è tempo di regali", è stato il commento del suo portavoce all'iniziativa americana, che è suonato come una bocciatura. Il piano di pace, secondo il Wp, è legato ai negoziati per una tregua finalizzata al rilascio di altri ostaggi, che l'amministrazione Biden considera ancora "possibile".

©Ansa
Onu: "Gli ospedali non devono essere una zona di combattimento"
"Gli ospedali non devono essere zona di combattimento": lo ha ribadito oggi il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric reagendo alle notizie dell'attacco di soldati israeliani all'ospedale Nasser di Khan Yunis a Gaza. Nell'attacco ci sarebbero stati morti e feriti.
Primo ok dal Knesset al disegno di legge contro l'Unrwa in Israele
Primo ok alla Knesset al disegno di legge che vieta all'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi, di operare su territorio israeliano. Il testo è stato approvato con 33 voti a favore e dieci contrari, come riporta il Times of Israel ricordando l'accusa a una decina di dipendenti dell'Unrwa di aver preso parte all'attacco del 7 ottobre sferrato da Hamas.
''L'Unrwa funge da piattaforma per incitare ed educare all'odio contro Israele e al danno nei confronti dei suoi residenti ebrei. Nelle scuole che gestisce a Gerusalemme si studiano contenuti antisemiti e i libri di testo glorificano i terroristi che hanno ucciso donne e bambini'', si legge in una nota esplicativa al disegno di legge, sostenuto dal deputato del Likud Boaz Bismuth.
''Il ruolo dell'Unrwa è occuparsi esclusivamente dei rifugiati palestinesi, il che significa che non c'è spazio per fornire alcun servizio all’interno del territorio dello Stato di Israele'', continua la nota aggiungendo che ''le istituzioni dell'Unrwa servono come terreno fertile per impegnarsi in azioni e incitamento contro lo Stato di Israele''. Inoltre, ''i pochi servizi forniti dall'Unrwa in territorio israeliano sono di basso livello e anche i pochi residenti che ricevono questi servizi se ne lamentano'', afferma il documento.
Blinken: "Un accordo sugli ostaggi è possibile"
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken afferma di ritenere "possibile" un accordo sugli ostaggi di Gaza.

©Ansa
Gb: "Incidente al largo dello Yemen ma la nave è al sicuro"
L'agenzia britannica per le operazioni commerciali marittime Ukmto ha ricevuto la segnalazione di un "incidente" al largo delle coste dello Yemen, 85 miglia ad est di Aden. "Il comandante ha riferito di una esplosione vicino alla sua nave", scrive la Ukmto nel suo sito web precisando che la nave e il suo equipaggio sono al sicuro e stanno procedendo verso il porto di destinazione.
Albanese (Onu): "Divieto d'ingresso in Israele è fuorviante"
"Il recente annuncio di Israele di 'vietare ufficialmente' il mio ingresso è simbolico e fuorviante e non deve servire come diversivo dalla situazione a Gaza": così la relatrice speciale dell'Onu sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati Francesca Albanese commenta il divieto nei suoi confronti da parte di Israele. In una dichiarazione resa nota a Ginevra, Albanese ribadisce che per il 7 ottobre "anche se l'antisemitismo potrebbe aver avuto un ruolo negli attacchi a livello individuale per alcuni, le sue principali determinanti vanno ricercate altrove".
L'ambasciata israeliana frena sull'attacco al Vaticano
L'ambasciata di Israele presso la Santa Sede fa dietrofront. All'indomani di un lungo comunicato stampa in cui definiva "deplorevoli" le dichiarazioni del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, sull'ingiustificabile alto numero di vittime civili a Gaza, con una nuova nota la sede diplomatica israeliana corregge il tiro e "precisa" che la parola più adatta sarebbe stata non frasi "deplorevoli" ma "sfortunate", se non fosse scivolata nella traduzione. "Il comunicato originale era in lingua inglese e successivamente è stato tradotto in italiano - spiega infatti l'ambasciata -. In inglese il comunicato, in riferimento alle parole di Sua Eminenza il Cardinale Parolin, così recitava: 'It is a regrettable declaration'. Nella traduzione in italiano è stata scelta la parola 'deplorevole' che poteva anche essere tradotta in modo più preciso con 'sfortunata'". Parola che nel gergo diplomatico ha un'accezione meno sprezzante. Tra le mosse che appaiono distensive con il Vaticano anche una lettera di un gruppo di rabbini e studiosi del dialogo ebraico-cristiano al Papa, di cui dà conto l'Osservatore Romano.
Onu: "Preoccupati per l'inasprimento delle ostilità in Libano"
Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu in Libano (Unifil), di cui fanno parte un migliaio di militari italiani, ha oggi messo in guardia dalla "preoccupante trasformazione nel livello delle ostilità lungo la Linea Blu" di demarcazione tra Libano e Israele. Poche ore dopo l'uccisione di 13 persone tra cui civili in raid aerei a Nabatiye, capoluogo meridionale del Libano, Tenenti sottolinea il fatto che stanno aumentando gli attacchi "in zone lontane" dal confine di fatto tra i due paesi. Citato dall'agenzia nazionale libanese (Nna), il portavoce di Unifil ha aggiunto: "gli attacchi che prendono di mira i civili sono considerati violazioni del diritto internazionale e costituiscono crimini di guerra". E ha concluso: "siamo profondamente preoccupati per la distruzione e la perdita di vite umane. Invitiamo le parti coinvolte a cessare immediatamente le ostilità".
Parigi condanna la demolizione delle case dei palestinesi a Gerusalemme
La Francia ''condanna le demolizioni di abitazioni palestinesi condotte ieri a Gerusalemme Est da parte delle autorità israeliane'': è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi. Nel comunicato, la Francia ''ricorda che queste demolizioni nei territori occupati costituiscono una violazione del diritto internazionale, in particolare, del diritto internazionale umanitario e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite''. "Ci appelliamo alle autorità israeliane affinché si astengano da misure suscettibili di accrescere maggiormente le tensioni", precisa la nota.
Hezbollah, decine di razzi su Kiryat Shmona
Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani hanno affermato poco fa di aver sparato decine di razzi su Kiryat Shmona, cittadina israeliana in Alta Galilea. E questo poche ore dopo l'uccisione in un raid israeliano di almeno 13 persone, tra cui civili libanesi e un comandante militare di Hezbollah, a Nabatiye, capoluogo meridionale libanese. "Come prima risposta ai massacri di Nabatiyeh... i combattenti della resistenza islamica hanno lanciato decine di razzi di tipo Katyusha contro Kiryat Shmona", si afferma in un comunicato di Hezbollah apparso sul suo canale Telegram.
"Nella notte, un aereo dell'Idf ha colpito una struttura militare di Hezbollah a Nabatieh, neutralizzando un certo numero di terroristi tra cui: Ali Muhammad Aldbas, un comandante delle forze Radwan di Hezbollah e il suo vice comandante, Ibrahim Issa"
Direttore ospedale Nasser: "Una catastrofe, salvate malati"
La situazione nell'ospedale Nasser di Khan Yunis attaccato dalle forze israeliane è "catastrofica e molto pericolosa". Lo ha detto alla Bbc il direttore del nosocomio, Nahed Abu-Teima. Gli unici pazienti rimasti, spiega, sono "ammucchiati nei reparti" e "in estremo pericolo". "Molti di questi pazienti hanno gravi lesioni spinali, agli arti, amputazioni, lesioni cerebrali che hanno portato a paralisi cerebrale ed emiplegia, e questi pazienti non possono muoversi o non possono camminare", aggiunge, lanciando un appello all'Onu e alla Croce Rossa affinché "salvino questi pazienti malati" e gli operatori ospedalieri rimasti intrappolati
Idf: ucciso comandante Hamas che partecipo' a 7 ottobre
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso Ahmed Gul, un comandante di Hamas che ha partecipato al massacro del 7 ottobre in Israele e che teneva in ostaggio un soldato, Noa Marciano. Gul è stato ucciso all'ospedale Shifa. Secondo l'Idf, Gul era un comandante del battaglione Shati di Hamas ed e' stato ucciso dall'aeronautica. Lo riporta Haaretz.
Israele: "Due Stati? Non è tempo di regali ai palestinesi"
"Ora non è il momento di parlare di doni per il popolo palestinese, in un momento in cui la stessa Autorità palestinese deve ancora condannare il massacro del 7 ottobre". Lo ha detto, citato dai media, Avi Hayman, portavoce dell'ufficio del premier Benyamin Netanyahu, riferendosi alle indiscrezioni del Washington Post su un piano elaborato da Usa e Paesi arabi per la nascita di uno Stato palestinese. "Qui in Israele siamo ancora nel dopo massacro del 7 ottobre", ha aggiunto.
Direttore Cia in Israele per vedere Netanyahu e Mossad
Dopo una visita al Cairo, il direttore della Cia William Burns è arrivato in Israele per incontrare ildirettore del Mossad, David Barnea, e il primo ministro Benjamin Netanyahu. Al centro dei colloqui, ha riferito il giornalista Barak Ravid citando due fonti, ci sono i negoziati sugli ostaggi.
Israele: "Idf ha ucciso al-Dabs, un capo Forza Hezbollah"
L'esercito israeliano ha confermato di aver ucciso in "un'operazione mirata a Nabatieh" in Libano Ali Muhammad al-Dabs, un comandante della Forza Redwan, unità di elite degli Hezbollah, oltre al suo vice Ibrahim Issa e ad un terzo operativo. Lo ha detto il portavoce militare aggiugendo che Al-Dabs "era tra quelli che hanno diretto l'attacco terroristico a Megiddo in Israele nel marzo del 2023. Ha condotto, programmato e compiuto - ha aggiunto - attività terroristica contro Israele, specialmente durante questa guerra".
Gallant: "No guerra, ma possiamo arrivare fino a Beirut"
"Possiamo attaccare non solo a 20 chilometri" dal confine tra Israele e Libano, "ma anche a 50 chilometri, a Beirut e ovunque". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, affermando che l'Idf ha intensificato i suoi attacchi contro Hezbollah passando da un "livello uno a un livello 10". "Gli aerei dell'aeronautica militare che volano attualmente nei cieli del Libano hanno bombe più pesanti per obiettivi più distanti", ha aggiunto Gallant secondo quanto riportano i media israeliani.
Lega Araba, attacco a Rafah sarebbe disastro umanitario
Un'offensiva di terra di Israele nella città di Rafah porterebbe a "un disastro umanitario" e minaccerebbe la stabilità nella regione". Lo dice in una nota il segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit. "Chiediamo a tutte le parti che comprendono la gravità della situazione di agire immediatamente per fermare questi piani folli", ha detto. Oltre la metà dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza hanno cercato rifugio a Rafah dopo essere fuggiti altrove nell'enclave costiera. "Che senso hanno la giustizia e le organizzazioni internazionali se continuano a non essere in grado di imporre un cessate il fuoco e di porre fine a questi raccapriccianti massacri quotidiani?", aggiunge.
Msf, 'morti e feriti nell'attacco all'ospedale Nasser'
"In seguito ai bombardamenti di questa mattina, il team di Medici Senza Frontiere in azione all'ospedale Nasser" di Khan Yunis "riporta una situazione caotica, con un numero imprecisato di morti e feriti. Dopo l'attacco, un membro dello staff di Msf risulta ancora irreperibile". Lo rende noto l'ong in una nota. "Il personale medico di Msf è stato costretto ad abbandonare l'ospedale, e soprattutto i pazienti al suo interno. Le forze israeliane hanno istituito un posto di blocco per controllare l'uscita dal complesso ospedaliero; un membro dello staff di Msf è stato trattenuto".
Al Meyer Firenze 5 bimbi Gaza ricoverati, altri 7 già dimessi
"Sono 5 i bambini provenienti da Gaza attualmente ricoverati all'Aou Meyer Irccs" di Firenze, mentre altri 7 sono stati dimessi dall'ospedale, informa l'azienda ospedaliero universitaria.
I piccoli ricoverati, si legge in una nota, "sono in buone condizioni di salute e proseguono il loro percorso terapeutico e riabilitativo, seguiti con professionalità e affetto dal personale del Meyer. C'è una grande squadra di persone impegnate accanto a loro: il lavoro dei sanitari è costantemente affiancato dal servizio di mediazione culturale e da subito è stato attivato il servizio psicologico e quello di assistenza sociale. I piccoli hanno inoltre fatto la conoscenza della play therapy del Meyer".
Quanto ai 7 bimbi dimessi, "sono ospitati nella vicina Casa Matilde, struttura della Caritas Diocesana di Firenze che fa parte della rete di accoglienza del Meyer: da lì raggiungono l'ospedale per sottoporsi alle visite e alle sedute riabilitative".
Hezbollah, 'ucciso nostro capo affari palestinesi'
Un comandante di Hezbollah è stato ucciso in un attacco israeliano la scorsa settimana. Lo ha confermato l'organizzazione paramilitare sciita, precisando che si tratta del responsabile degli affari palestinesi Ali Muhammad al-Dabs, morto in un attacco israeliano 6 giorni fa. Hezbollah ha anche annunciato la morte di altri due agenti delle sue fila in combattimento.
Meloni, per Gaza lavoriamo su chiara indicazione Parlamento
"Siamo sempre più preoccupati dai recenti sviluppi" in Medio Oriente, "in particolare per l'incolumità degli ostaggi, la salvaguardia dei civili nella zona di Rafah, per il rischio di un ulteriore allargamento del conflitto. Il governo recepisce la chiara indicazione emersa dal Parlamento, lavoreremo in questo senso in ambito internazionale e in particolare nell'ambito della presidenza italiana del G7". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro Marcel Ciolacu a villa Pamphilj.
Onu, 'Gaza avrà bisogno di un Piano Marshall per la ricostruzione'
Gaza avrà bisogno di un “Piano Marshall” per la ricostruzione postbellica. Lo ha detto Richard Kozul-Wright, direttore dell'organismo commerciale delle Nazioni Unite Unctad.
Il danni causati a Gaza da Israele sono quattro volte superiori a quelli subiti durante la guerra di sette settimane del 2014. Le prime stime suggeriscono che i costi di ricostruzione potrebbero ammontare a 46,4 miliardi di euro.
Borrell: "Studiamo la lettera di Spagna-Irlanda su Israele"
"Stiamo studiando la lettera inviata dalla Spagna e dall'Irlanda su Israele, non posso dire di più". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al quartier generale della Nato, riferendosi alla richiesta di Madrid e Dublino di capire se ci siano gli elementi per rivedere l'accordo di associazione con Tel Aviv.
Herzog a conferenza Monaco con ostaggi liberati e familiari
Isaac Herzog domani si recherà in Germania per partecipare alla 60esima conferenza per la Sicurezza di Monaco, accompagnato dagli ostaggi liberati Raz Ben Ami, Adi Shoham e Aviva Siegel, e familiari di israeliani catturati il 7 ottobre ancora in mano di Hamas. Lo rende noto l'ufficio del presidente israeliano, aggiungendo che Herzog avrà un colloquio con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. L'obiettivo del viaggio di Herzog, che oltre che ad intervenire alla conferenza avrà diversi incontri a margine, è costruire "un'intensa pressione politica" per ottenere un accordo per il rilascio degli ostaggi - aggiunge la nota - e mostrare ai leader mondiali le atrocità commesse da Hamas il 7 ottobre, sottolineando gli sforzi che Israele sta facendo per proteggere i civili a Gaza.
Premier libanese condanna aggressione israeliana
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha condannato la prolungata aggressione israeliana contro le regioni meridionali del Libano. Ieri, almeno 10 persone, tra cui sei bambini, sono state uccise dagli attacchi aerei dell'Idf sui villaggi del sud. Mikati ha riferito in una dichiarazione di essersi consultato con il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib e di aver chiesto che sia presentata una nuova denuncia urgente contro Israele al Consiglio di sicurezza dell'Onu.
Unicef, due bambini sono morti in un attacco aereo in Libano
"Due bambini innocenti hanno perso la vita in un attacco aereo nel sud del Libano ieri. Chiediamo urgentemente che i bambini siano protetti in tempi di guerra e in ogni momento". Lo scrive Unicef Libano su X.
Hezbollah rivendica 2 attacchi a caserme Israele al confine
Gli Hezbollah libanesi hanno poco fa rivendicato due attacchi con razzi contro altrettante caserme militari israeliane lungo la linea di demarcazione tra i due paesi, in particolare contro quella di Shtula e quella di Har Dov, sulle Fattorie di Shebaa contese tra Siria, Libano e Israele.
Usa, sequestrati nel Mar Arabico armi da Iran agli Houthi
Il Comando centrale del Stati Uniti (Centcom) ha reso noto su X di avere intercettato una spedizione di armi dall'Iran destinata al gruppo yemenita Houthi, appoggiato da Teheran. "Su una nave nel Mar Arabico sono state sequestrate armi convenzionali avanzate e altri aiuti letali provenienti dall'Iran e diretti in aree dello Yemen controllate dagli Houthi". Il Centcom indica che sono stati scoperti "oltre 200 pacchi che contenevano componenti di missili balistici a medio raggio, esplosivi, componenti di veicoli subacquei senza pilota, apparecchiature di comunicazione militare, gruppi di lanciatori di missili guidati anticarro".
Tra i morti in Libano 5 membri della stessa famiglia
Tra gli almeno 10 morti nel Libano del sud a causa di un bombardamento israeliano, ci sono cinque membri della stessa famiglia, ma il bilancio potrebbe peggiorare dal momento che altri due risultano ancora dispersi. Hussein Barjaw, le sue due figlie Amani e Zeinab, sua sorella Fatima e il figlio di lei, Mahmud Amer, hanno perso la vita a Nabatieh. All'appello mancano ancora la moglie di Barjawi e la nipote mentre dalle macerie è stato estratto vivo Hussein Amer.
Lula, 'è urgente un cessate il fuoco definitivo a Gaza'
È "urgente" stabilire un cessate il fuoco definitivo per consentire l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza: lo ha detto il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, in dichiarazioni alla stampa dopo una riunione al Cairo con il presidente dell'Egitto, Abdel Fatah El-Sisi. Nel suo intervento, Lula ha inoltre ribadito che il Brasile è "decisamente contrario" al tentativo di sfollamento forzato del popolo palestinese. Il leader progressista ha anche condannato ancora una volta la posizione di Israele nel conflitto contro Hamas. "Non c'è alcuna spiegazione per il comportamento di Israele, con il pretesto di sconfiggere Hamas, uccidendo donne e bambini, cosa mai vista in nessuna guerra che io conosca", ha detto Lula.
Amb. Israele corregge, dichiarazione Parolin 'sfortunata'
"ln riferimento al comunicato Stampa del 14 febbraio scorso si desidera precisare che il comunicato originale era in lingua inglese e successivamente è stato tradotto in italiano. In inglese il comunicato, in riferimento alle parole di Sua Eminenza il Cardinale Parolin, così recitava: 'It is a regrettable declaration'. Nella traduzione in italiano è stata scelta la parola 'deplorevole' che poteva anche essere tradotta in modo più preciso con 'sfortunata'". E' quanto afferma in una nota l'Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede che ieri aveva diffuso il comunicato in italiano.
Israele, 'operativi di Hamas escano dall'ospedale Nasser'
L'obiettivo "della precisa e limitata operazione è raggiungere i terroristi operativi di Hamas, inclusi quelli sospettati di essere coinvolti nel massacro del 7 ottobre". Lo ha detto il portavoce militare riferendosi alle azioni in corso nell'ospedale Nasser di Khan Yunis aggiungendo che è stato "contattato il direttore dell'ospedale, con la richiesta dell'immediata fine delle attività dei terroristi di Hamas dall'interno del nosocomio e la loro immediata evacuazione dalla struttura".
Hamas, bilancio a Gaza arrivato a 28.663 morti
Il bilancio a Gaza è arrivato a 28.663 morti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che nelle ultime 24 ore in 87 hanno perso la vita. I feriti dall'inizio della guerra sono 68.395.
Haniyeh, 'accordo deve prevedere cessate il fuoco e ritiro Israele da Gaza'
Qualsiasi accordo tra Israele e Hamas deve garantire un cessate il fuoco ed il ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia di Gaza in aggiunta a uno scambio di prigionieri "serio". Lo ha indicato il capo dell'Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, citato da al-Arabiya.
Hezbollah, Israele pagherà l'uccisione di civili in Libano
Un alto responsabile di Hezbollah, Nabil Qawuq, ha detto che "Israele pagherà cara l'uccisione di civili nel sud del Libano". Lo riferiscono media libanesi, citando il membro del Consiglio centrale del movimento armato libanese alleato di Hamas e dell'Iran. Queste dichiarazioni giungono poche ore dopo la diffusione della notizia dell'uccisione, nella notte in raid israeliani, di almeno 13 persone, tra cui civili, a Nabatiye, capoluogo del sud del Libano.
Israele, in ospedale Nasser Khan Yunis forse corpi ostaggi
"Ci sono informazioni credibili che nell'ospedale Nasser a Khan Yunis, Hamas abbia tenuto ostaggi israeliani e che ci possano essere i corpi di nostri rapiti nella struttura dell'ospedale". Lo ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari riferendosi agli "sforzi in atto" dell'Idf nell'ospedale della città del sud della Striscia per "trovare e recuperare i corpi degli ostaggi". "Come è stato dimostrato all'ospedale Shifa, al Rantisi, all'Amal e in molti altri, Hamas - ha aggiunto - usa sistematicamente gli ospedali come centri del terrore".
Hezbollah, a escalation Israele rispondiamo con escalation
All'escalation di Israele rispondiamo con l'escalation, se costringono i nostri civili ad abbandonare le case, costringiamo i loro civili a lasciare le loro case, se distruggono le nostre case, distruggiamo le loro case: è quanto ha detto poco fa, citato dai media libanesi, un alto rappresentante di Hezbollah, shaykh Nabil Qawuq. Qawuq, membro del Consiglio centrale di Hezbollah, ha così commentato "il massacro di civili" compiuto da Israele nella notte a Nabatiye, capoluogo del sud del Libano. Nel raid di Israele sono state uccise almeno 13 persone, tra queste figurano civili, inclusi donne e bambini secondo fonti locali.
Libano, Israele bombarda località nel sud
Sono ripresi stamani i raid israeliani nel sud del Libano su località a ridosso della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. Secondo media libanesi sul terreno, sono state colpite poco fa le aree di Labbune, poco lontano dal quartiere generale della missione Onu (Unifil), e l'area di Wadi Saluqi. Nella notte Israele ha bombardato la cittadina di Nabatiye, diversi chilometri nella profondità del sud del Libano, uccidendo 13 persone tra cui diversi civili.
Abbas, 'eravamo e saremo responsabili di Gaza dopo fine guerra'
“Eravamo e siamo tuttora responsabili della Striscia di Gaza e resteremo tali non appena cesserà l’aggressione contro il nostro popolo”. Lo afferma il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas in un’intervista ad Asharq Al-Awsat in cui ammette che l’attacco del 7 ottobre perpetrato da Hamas contro lo Stato ebraico “è stato una sorpresa per tutti, nessuno se lo aspettava”.
Abbas ritiene che l’amministrazione del presidente Joe Biden non abbia esercitato “una pressione reale e seria” sul governo israeliano affinché consolidi il percorso di una soluzione politica che porti alla creazione di uno Stato palestinese indipendente, definendo il premier Benjamin Netanyahu come un “ostacolo” al processo di pace.
Israele, 'uccisioni mirate di operativi Hamas a Gaza City'
L'esercito israeliano ha condotto "numerose uccisioni mirate" di miliziani di Hamas a Gaza City e in altre aree del nord della Striscia. Lo ha reso noto il portavoce militare specificando di "aver condotto attacchi contro circa 15 operativi di Hamas, inclusi membri dei servizi di sicurezza generale, che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre". Secondo la stessa fonte, sono proseguiti i raid aerei contro le infrastrutture di Hamas nella Striscia e tra queste "molti tunnel, edifici usati dal gruppo terroristico e postazioni di lancio di razzi".
Tajani, 'Hamas peggio della Gestapo e delle SS'
"Hamas è un'organizzazione terroristica che ha organizzato una caccia all'ebreo il sette di ottobre compiendo degli atti che nessuno al mondo ha mai compiuto. Questi sono peggio della Gestapo e delle SS: è tutto dire". Lo ha detto a Canale5 il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani.
Tajani: Parolin? 'Grande tensione a causa della guerra'
"C'e' un momento di grande tensione provocato dalla guerra": lo ha detto a Canale5 il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, rispondendo alla richiesta di un commento alle parole del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, il quale aveva invitato il governo israeliano a fermarsi invocando una risposta "proporzionata" che "certamente con 30 mila morti non lo e'".
Foti, serve azione internazionale per cessate il fuoco
Le due mozioni sul conflitto israelo-palestinese "presentate a destra e a sinistra sostanzialmente avevano un punto in comune, due principi coincidenti". Lo dice in un'intervista a Qn Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera, parlando della convergenza sul tema trovata in Parlamento. Il centrodestra "parte da un'impostazione che è la condanna dell'attentato di Hamas; passa per la liberazione dei prigionieri e giunge alla conclusione che bisogna oggi trovare un ambito dove poter far tornare vivibile la situazione nell'area mediorientale, con l'auspicio dei due popoli e due Stati che possano coesistere. In quella del centrosinistra, c'è il cessate il fuoco che in definitiva va ad intervenire sul problema dei civili che vivono oggi in Palestina".
Wp, 'Piano Usa e Paesi arabi per pace e nascita Palestina'
Gli Usa e molti Paesi arabi stanno lavorando a un Piano dettagliato per una pace comprensiva tra israeliani e palestinesi che include "una cronologia fissa" per la nascita dello Stato palestinese. Lo ha riferito il Washington Post (Wp) aggiungendo che l'annuncio potrebbe avvenire nelle prossime settimane. Punto chiave del Piano - ha continuato il quotidiano - sarebbe il raggiungimento di un cessate il fuoco iniziale tra Israele e Hamas di 6 settimane durante le quali gli Usa annuncerebbero il progetto e la formazione di un governo palestinese ad interim. Il Wp aggiunge tuttavia che non è chiaro che Israele accetti una simile mossa.
Raisi: "Serve cooperazione per fermare i crimini a Gaza"
"Il genocidio e i crimini contro l'umanità a Gaza necessitano, più che prima, della cooperazione per rimpiazzare l'attuale sistema ingiusto con un ordine giusto". Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante un incontro a Teheran con il presidente della Repubblica del Tatarstan della Federazione Russa, Rustam Minnichanov. Durante il colloquio, Raisi ha detto che la Repubblica islamica è pronta ad espandere le sue relazioni economiche con tutte le repubbliche della Federazione Russa e che Teheran e Mosca condividono un atteggiamento di opposizione all'unilateralismo e hanno mantenuto la loro indipendenza di fronte all'egemonia globale. Lo riporta l'agenzia di stampa Irna.
Usa e arabi lavorano a post-guerra e Stato palestinese
Gli Stati Uniti e diversi Paesi arabi stanno lavorando già al dopo-guerra tra Hamas e Israele, un piano che tra l'altro preveda una "tempistica certa" per lo Stato palestinese. Lo scrive il Washington Post, che comunque sottolinea che non è chiaro se Israele accetterebbe. Il punto di partenza del piano ovviamente è il cessate-il-fuoco tra Israele e Hamas: durante questa pausa di almeno sei settimane, gli Stati Uniti dovrebbe rendere pubblico il progetto e fare i primi passi verso la sua attuazione, compresa la formazione di un governo palestinese ad interim.
Gaza, media: un morto in attacco Israele a ospedale Khan Yunis
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che una persona è morta e diverse altri sono rimaste ferite in un attacco israeliano contro il complesso medico Nasser a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. "Le forze di occupazione hanno anche costretto un certo numero di sfollati, medici e infermieri, a evacuare l'ospedale e dirigersi a Rafah", aggiunge la Wafa.
Via libera di Israele a uso Starlink in ospedale da campo degli Emirati a Gaza
Israele ha acconsentito a permettere l'uso di Starlink nell'ospedale da campo allestito dagli Emirati arabi uniti nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Abu Dhabi, secondo cui il sistema di satelliti per la comunicazione di SpaceX, la società di Elon Musk, servirà a consultare in tempo reale medici in video per i pazienti che ne hanno bisogno. L'ospedale allestito a Rafah conta su 50 tra medici, infermieri, farmacisti e medici di laboratorio.
Austin sente Gallant: "Salvaguardare i civili a Rafah"
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha sentito ieri sera al telefono il suo omologo israeliano Yoav Gallant, rende noto il Pentagono. In un comunicato, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti afferma che Austin e Gallant hanno discusso "del salvataggio degli ostaggi da parte di Israele che ha restituito due cittadini alle loro famiglie e dei negoziati in corso per garantire il rilascio di tutti gli altri rimasti detenuti da Hamas". Il ministro israeliano - aggiunge la nota Usa - "ha fornito un aggiornamento sulle operazioni militari a Khan Yunis". Austin e Gallant hanno inoltre "discusso dell'importanza di salvaguardare i civili e di garantire il movimento e l'accesso all'assistenza umanitaria prima di qualsiasi operazione contro Hamas a Rafah", conclude il Pentagono.
Australia-Canada-Nuova Zelanda: "Attacco su Rafah è catastrofe"
In una dichiarazione congiunta rilasciata oggi i primi ministri di Australia, Canada e Nuova Zelanda hanno affermato di essere "seriamente preoccupati dalle indicazioni secondo cui Israele sta pianificando un'offensiva di terra su Rafah". "Un'operazione militare" nella città del sud della Striscia di Gaza - si legge nel comunicato - "sarebbe catastrofica: circa 1,5 milioni di palestinesi si stanno rifugiando nella zona, tra cui molti nostri cittadini e le loro famiglie".
Libano, bilancio raid Israele sale a 13 morti
E' di almeno 13 morti l'ultimo bilancio degli attacchi israeliani di ieri sul sud del Libano. Lo rende noto una fonte della Croce rossa locale, citata dai media internazionali.
Sentenza Onu su Israele, quali sono le misure urgenti imposte dall’Aja e cosa succede ora
I provvedimenti sono in tutto sei, indirizzati soprattutto a prevenire azioni considerate tipiche di un "genocidio" nei confronti dei palestinesi. Le decisioni della Corte internazionale di Giustizia sono giuridicamente vincolanti e non esiste possibilità di appello. C’è però una contraddizione: la Corte non ha i mezzi e gli strumenti per imporre concretamente le misure decretate. GLI SCENARI
Guterres: "Stop a pericolosa escalation Israele-Libano"
Stop alla pericolosa escalation tra Israele e Libano. Lo chiede, nel giorno in cui si sono contate nuove vittime al confine tra i due Paesi, dopo un attacco di Hezbollah e la rappresaglia delle Idf, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, attraverso il suo portavoce. "La recente escalation è pericolosa e deve essere fermata", ha detto, Stephane Dujarric, che cita poi un rapporto di Unifil su "un cambiamento preoccupante negli scontri a fuoco tra le Forze armate israeliane e i gruppi armati in Libano", con attacchi anche "lontane dalla Blue Line", il confine demarcato dall'Onu nel 2000 dopo il ritiro di Israele dal sud del Libano.
Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco. FOTO SATELLITARI
Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. GUARDA LE IMMAGINI
Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse
Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA