Guerra Israele-Hamas, tregua lontana. Gaza sparisce da ordine giorno Onu

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Lo scrive sui social il premier israeliano. Intanto Ghazi Hamad, fra i leader di Hamas, ha affermato che il movimento islamico non è interessato a liberare gli ostaggi in cambio di pause, fossero anche di settimane, nei combattimenti, perché Israele continuerebbe la guerra in seguito. "Alcune persone cercano una piccola pausa, una pausa qua e là per una settimana, due settimane, tre settimane. Ma vogliamo fermare l’aggressione completamente”, ha spiegato ad al Jazeera Hamad

 

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Hamas rifiuta la proposta di Israele per una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi: nessun dialogo se non dopo la fine dell'"aggressione" israeliana. Lo hanno sostenuto in un comunicato Hamas e le fazioni palestinesi a Gaza, secondo quanto riferito dai media israeliani, tra cui Haaretz. Nel nord della Striscia di Gaza non c'è più alcun ospedale funzionante a causa della mancanza di personale, carburante e medicinali. Lo denuncia l'Organizzazione mondiale della sanità.

Slittato di nuovo a oggi il voto per una risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu su Gaza. Almeno 12 i morti e decine i feriti nei bombardamenti israeliani di ieri su Rafah, secondo il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas. L'esercito di Israele dice di trovarsi in una "fase significativa della guerra, in nuove aree" della Striscia.


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Calcio, Puma non vestirà più Israele, ma precisa: "Decisione non legata al conflitto"

Il marchio sportivo non vestirà più la  Nazionale israeliana di  calcio: l'azienda sportiva tedesca ha deciso di  non rinnovare l'accordo  di sponsor tecnico per il 2024 ma ha tenuto a  sottolineare che la  decisione è dettata da logiche finanziarie LEGGI

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti  di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale  yemenita  Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico,  religioso e  militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver   intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente   indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera   norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi CHI SONO

Zara, campagna ritirata dopo le proteste social: "Quei manichini offendono vittime a Gaza"

Nel  mirino alcune fotografie che ritraevano statue senza arti  avvolte in  teli bianchi, simili a corpi nei sudari. Le immagini sono  state rimosse  "come parte della normale procedura di aggiornamento dei  contenuti", è  la spiegazione ufficiale. Ma sul web cresce il numero di  persone che  spinge per il boicottaggio dell'azienda spagnola LEGGI

Casa Bianca, 'Biden in contatto con nostro team per risoluzione Onu'

Joe Biden "è in contatto con il nostro team di sicurezza nazionale, compresa la squadra che è al Palazzo di Vetro, su come stanno approcciando la cosa". Lo ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, parlando del testo della risoluzione, che ormai si negozia da giorni al Consiglio di Sicurezza nel tentativo di ottenere che gli Usa non la blocchino con il veto, per la sospensione dei combattimenti e l'aumento degli aiuti umanitari a Gaza. 

Al momento la disputa è incentrata sulla formulazione che ridurrebbe la possibilità di Israele di ispezionare gli aiuti che arrivano a Gaza. Alla domanda su come un possibile nuovo veto Usa ad una risoluzione su Gaza per questa questione si rifletterebbe sull'immagine dell'amministrazione Biden, Kirby ha risposto: "non anticipiamo i tempi, non c'e' al momento una risoluzione da votare e stiamo ancora lavorando con i nostri partner su come debba essere il linguaggio. E' importante per noi ovviamente - ha detto ancora parlando al briefing - che la situazione umanitaria a Gaza sia affrontata". "Non mi metterò a negoziare il linguaggio da questo podio", ha poi concluso ribadendo però che per Washington sarebbe inaccettabile dare solo all'Onu la responsabilità del controllo sugli aiuti. "Israele ha avuto, in modo comprensibile, un ruolo nei controlli, un ruolo che chiave che noi comprendiamo, rispettiamo e credo che lasceremo", ha affermato. 

Casa Bianca, 'Israele ha riconosciuto necessità di nuova fase meno intensa a Gaza'

"Israele ha riconosciuto la necessità di spostarsi in una nuova fase di combattimenti" ed ha assicurato agli Stati Uniti di avere piani "per spostarsi da operazioni ad alto livello di intensità a qualcosa di livello un po' meno intenso" mentre gli obiettivi cambiano a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, che però non ha voluto fornire delle indicazioni temporali esatte su quando Israele passerà a questa nuova fase. Israele - ha detto "deciderà quando e cosa significherà questa intensità minore". 

"Noi non dettiamo termini e scadenze agli israeliani", ha aggiunto, sottolineando comunque che Washington ha "spiegato l'importanza di muoversi verso operazione a più bassa intensità" e che "crede che avere questa transizione nel prossimo futuro sia il miglior possibile risultato". 

Usa, non dettiamo i tempi delle operazioni

Gli Stati Uniti non dettano "termini e tempistiche" sulle operazioni israeliane a Gaza. Lo afferma il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby. L'amministrazione Biden ha continuato a resistere alle richieste di sostenere un cessate il fuoco a Gaza. Tuttavia, i funzionari statunitensi hanno affermato che Israele deve ridurre le vittime nelle sue operazioni. Kirby, ha detto ai giornalisti che gli Stati Uniti vogliono vedere Israele passare a "operazioni a minore intensita'". Ma ha detto che gli Stati Uniti non detteranno "termini e tempistiche" alle autorità israeliane. "Decideranno quando e come avere una minore intensità e cosa significherà", ha detto Kirby.

Medioriente, Usa,condividiamo preoccupazioni sulla situazione umanitaria Gaza

C'è un'enorme sofferenza all'interno di Gaza. Condividiamo le preoccupazioni per la situazione umanitaria" nella Striscia. Lo afferma il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, sottolineando che ieri 120 camion di aiuti sono entrati dal valico di Kerem Shalom e 74 to Rafah. 

Medioriente, Brigate Qassam: se Israele vuole che ostaggi escano vivi fermi aggressione

Se il nemico vuole che gli ostaggi israeliani escano vivi, non ha altra scelta che fermare l’aggressione”. Lo ha dichiarato Abu Obaida, portavoce ufficiale del braccio armato di Hamas, aggiungendo che “il nemico ha assassinato leader e combattenti della resistenza, ma ciò non ha fatto altro che aumentare la nostra risolutezza e determinazione nel vendicarci dei suoi crimini”. “Salutiamo i combattenti della nostra nazione che stanno distraendo il nemico, specialmente sui fronti yemenita e libanese”, ha detto ancora Obaida.

Medioriente, Fonte Israele: nessun negoziato ma visti esponenti del Qatar

"Al momento non abbiamo negoziati me c'è qualche progresso nel fatto che abbiamo incontrato per due volte esponenti del Qatar già la scorsa settimana e abbiamo chiarito a tutti, in Israele e fuori, che è tempo di rinnovare la definizione di una nuova struttura per la liberazione degli ostaggi". Lo ha detto una fonte ufficiale israeliana in un briefing con la stampa estera". 

Medioriente, video di Hamas su 3 ostaggi poi trovati morti da Israele

Hamas ha pubblicato un video con le immagini di tre ostaggi i cui corpi sono stati poi recuperati dall'esercito nei giorni scorsi. Si tratta di Elia Toledano (28 anni), Ron Sherman e Nik Beizer, entrambi soldati di 19 anni. Tutti rapiti nell'attacco del 7 ottobre: il primo al festival musicale di Reim, gli altri presi in una base. Nella didascalia del video diffuso su Telegram, Hamas ha sostenuto: "abbiamo provato a tenerli in vita, ma Netanyahu ha insistito a ucciderli". I media israeliani - che non hanno diffuso il video - lo hanno definito di "propaganda". 

A Gaza kamikaze di Hamas si fa esplodere, soldati illesi

Per la prima volta dall'inizio della guerra l'esercito ha reso noto che un kamikaze si è lanciato contro soldati. Secondo quanto riferisce Yediot Ahronot nelle vicinanze dell'ospedale Indonesiano, nel settore nord della Striscia, un uomo di circa 60 anni ha ignorato gli avvertimenti dei soldati, si è avvicinato a loro ed ha subito attivato un corpetto esplosivo. L'uomo, precisa il giornale, è rimasto ucciso, mentre i soldati sono rimasti illesi. Secondo Yediot Ahronot l'esercito prende in considerazione la possibilità che Hamas abbia organizzato altri-uomini bomba da utilizzare contro le forze di terra

Medioriente, rapporto: 90% popolazione Gaza affronta "livelli di critici di fame"

Il 90 per cento delle famiglie di Gaza affronta livelli critici di fame, i più alti mai registrati a livello globale. Lo sostiene un rapporto dall’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sostenuto dalle Nazioni Unite. “Almeno una famiglia su quattro (più di mezzo milione di persone) nella Striscia di Gaza si trova ad affrontare condizioni catastrofiche di insicurezza alimentare acuta - scrive l'Ipc - caratterizzate da carenze alimentari estreme e collasso dei propri mezzi di sussistenza. Circa l’80% della popolazione della Striscia di Gaza si trova in una situazione di emergenza o di catastrofe”. Il rapporto aggiunge che esiste il rischio di carestia a Gaza se la situazione in atto dovesse protrarsi. “L’unico modo per eliminare qualsiasi rischio di carestia è fermare il deterioramento della salute, della nutrizione, della sicurezza alimentare e della mortalità attraverso il ripristino dei servizi sanitari e 'Wash' (acqua, servizi igienico-sanitari e igiene) e la fornitura di cibo sicuro e nutriente a tutta la popolazione”, afferma il rapporto. “La cessazione delle ostilità e il ripristino dello spazio umanitario per fornire assistenza multisettoriale e ripristinare i servizi sono i primi passi essenziali per eliminare qualsiasi rischio di carestia”.

Israele: uccisi oltre 2.000 terroristi dopo fine tregua

Dalla fine della tregua a Gaza, le forze israeliane hanno eliminato "oltre 2.000 terroristi" di Hamas. "Ciò è avvenuto dal cielo, dal mare e da terra", ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. Artificieri militari, ha aggiunto, hanno fatto esplodere il 'Quartiere dei dirigenti' politici e militari di Hamas: "Abbiamo distrutto quella vasta rete di tunnel, una struttura di terrorismo strategico realizzata da Hamas nel centro della città di Gaza". Intanto a Khan Yunis, nel settore sud della Striscia, cinque brigate dell'esercito sono impegnate in combattimenti contro Hamas, "in particolare sotto il livello terrestre". 

Medioriente, Abdallah: da aggressione Israele conseguenze catastrofiche

La "continua aggressione" di Israele contro Gaza avrebbe "ripercussioni catastrofiche" sulla regione. Lo ha detto il re di Giordania Abdallah al presidente francese Emmanuel Macron. Abdallah ha anche affermato che il mondodovrebbe fare pressione su Israele affinche' interrompa la sua campagna militare a Gaza e rimuova gli ostacoli agli aiuti necessari a circa due milioni di palestinesi a Gaza, dove fame e malattie si stanno diffondendo rapidamente, riportano i media israeliani.

Medioriente, Brigate Qassam: uccisi 11 soldati israeliani

Le Brigate Qassam hanno comunicato su Telegram di aver colpito una forza speciale israeliana nell'area di al-Tuwam, a nord di Gaza City, e di aver ingaggiato uno scontro armato con mitragliatrici pesanti. Nello scontro, secondo il braccio armato di Hamas, almeno 11 soldati delle forze speciali israeliane sarebbero stati uccisi.

Medioriente, Gantz: non fermeremo attacchi fino restituzione ostaggi

Israele non ha intenzione di fermare i combattimenti a Gaza finchè non saranno restituiti gli ostaggi, e "finchè non cambieremo la realtà nel sud e anche nel nord". Lo dice l'ex ministro della Difesa ed esponente del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, durante una visita al quartier generale di due divisioni dell'IDF che operano nella Striscia di Gaza. "L'operazione a Gaza continua e il danno a Hamas si sta aggravando, e continuerà nella profondità del territorio e in diverse fasi", ha detto.

Medioriente, Anp: celebrazioni natalizie limitate ai riti religiosi

Il consiglio dei ministri dell'Autorità palestinese ha annunciato che, in accordo con “le direttive del presidente Mahmoud Abbas e previa consultazione con le chiese cristiane, è stato deciso di limitare quest'anno le celebrazioni del Natale ai riti religiosi". Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese (Wafa), “si terranno preghiere per le anime dei martiri e per rafforzare l’unità alla luce di ciò a cui è sottoposto il nostro popolo: una guerra di genocidio che non si vedeva nella storia dalla seconda guerra mondiale”.

Medioriente, esercito israeliano distrugge moschea a Gaza City

L'esercito israeliano ha fatto saltare in aria una moschea nel quartiere Remal di Gaza City, dopo averla occupata per un mese. In un filmato pubblicato dall'Idf si vede un soldato che cammina sulle macerie prima di fermarsi all'apertura di un presunto tunnel. "Questo tunnel aveva scale e ascensore", dice il militare rivolto alla telecamera. “È stato utilizzato dai leader di Hamas”.

Medioriente, Hezbollah: spari su civili Israele dopo uccisione di una libanese

Gli Hezbollah hanno rivendicato un attacco contro abitazioni civili della cittadina israeliana di Metulla lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele. Lo riferisce la tv al Manar secondo cui il Partito di Dio ha preso di mira case di civili anche in un'altra località israeliana di fronte alla cittadina libanese di Aitarun. "Si tratta di attacchi coerenti con la nostra decisione di rispondere alle aggressioni israeliane contro la nostra gente e le nostre cittadine", si legge nel comunicato di Hezbollah. Stamani un'anziana donna libanese era stata uccisa e suo marito era rimasto ferito in un bombardamento israeliano nel sud del Libano, nei pressi di Marun ar Ras. I vertici di Hezbollah hanno più volte affermato che a ogni uccisione di civili libanesi, il movimento armato risponderà prendendo di mira civili israeliani. 

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