
Lo scrive sui social il premier israeliano. Intanto Ghazi Hamad, fra i leader di Hamas, ha affermato che il movimento islamico non è interessato a liberare gli ostaggi in cambio di pause, fossero anche di settimane, nei combattimenti, perché Israele continuerebbe la guerra in seguito. "Alcune persone cercano una piccola pausa, una pausa qua e là per una settimana, due settimane, tre settimane. Ma vogliamo fermare l’aggressione completamente”, ha spiegato ad al Jazeera Hamad
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Hamas rifiuta la proposta di Israele per una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi: nessun dialogo se non dopo la fine dell'"aggressione" israeliana. Lo hanno sostenuto in un comunicato Hamas e le fazioni palestinesi a Gaza, secondo quanto riferito dai media israeliani, tra cui Haaretz. Nel nord della Striscia di Gaza non c'è più alcun ospedale funzionante a causa della mancanza di personale, carburante e medicinali. Lo denuncia l'Organizzazione mondiale della sanità.
Slittato di nuovo a oggi il voto per una risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu su Gaza. Almeno 12 i morti e decine i feriti nei bombardamenti israeliani di ieri su Rafah, secondo il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas. L'esercito di Israele dice di trovarsi in una "fase significativa della guerra, in nuove aree" della Striscia.
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Calcio, Puma non vestirà più Israele, ma precisa: "Decisione non legata al conflitto"
Il marchio sportivo non vestirà più la Nazionale israeliana di calcio: l'azienda sportiva tedesca ha deciso di non rinnovare l'accordo di sponsor tecnico per il 2024 ma ha tenuto a sottolineare che la decisione è dettata da logiche finanziarie LEGGI
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi CHI SONO
Zara, campagna ritirata dopo le proteste social: "Quei manichini offendono vittime a Gaza"
Nel mirino alcune fotografie che ritraevano statue senza arti avvolte in teli bianchi, simili a corpi nei sudari. Le immagini sono state rimosse "come parte della normale procedura di aggiornamento dei contenuti", è la spiegazione ufficiale. Ma sul web cresce il numero di persone che spinge per il boicottaggio dell'azienda spagnola LEGGI
Casa Bianca, 'Biden in contatto con nostro team per risoluzione Onu'
Joe Biden "è in contatto con il nostro team di sicurezza nazionale, compresa la squadra che è al Palazzo di Vetro, su come stanno approcciando la cosa". Lo ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, parlando del testo della risoluzione, che ormai si negozia da giorni al Consiglio di Sicurezza nel tentativo di ottenere che gli Usa non la blocchino con il veto, per la sospensione dei combattimenti e l'aumento degli aiuti umanitari a Gaza.
Al momento la disputa è incentrata sulla formulazione che ridurrebbe la possibilità di Israele di ispezionare gli aiuti che arrivano a Gaza. Alla domanda su come un possibile nuovo veto Usa ad una risoluzione su Gaza per questa questione si rifletterebbe sull'immagine dell'amministrazione Biden, Kirby ha risposto: "non anticipiamo i tempi, non c'e' al momento una risoluzione da votare e stiamo ancora lavorando con i nostri partner su come debba essere il linguaggio. E' importante per noi ovviamente - ha detto ancora parlando al briefing - che la situazione umanitaria a Gaza sia affrontata". "Non mi metterò a negoziare il linguaggio da questo podio", ha poi concluso ribadendo però che per Washington sarebbe inaccettabile dare solo all'Onu la responsabilità del controllo sugli aiuti. "Israele ha avuto, in modo comprensibile, un ruolo nei controlli, un ruolo che chiave che noi comprendiamo, rispettiamo e credo che lasceremo", ha affermato.
Casa Bianca, 'Israele ha riconosciuto necessità di nuova fase meno intensa a Gaza'
"Israele ha riconosciuto la necessità di spostarsi in una nuova fase di combattimenti" ed ha assicurato agli Stati Uniti di avere piani "per spostarsi da operazioni ad alto livello di intensità a qualcosa di livello un po' meno intenso" mentre gli obiettivi cambiano a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, che però non ha voluto fornire delle indicazioni temporali esatte su quando Israele passerà a questa nuova fase. Israele - ha detto "deciderà quando e cosa significherà questa intensità minore".
"Noi non dettiamo termini e scadenze agli israeliani", ha aggiunto, sottolineando comunque che Washington ha "spiegato l'importanza di muoversi verso operazione a più bassa intensità" e che "crede che avere questa transizione nel prossimo futuro sia il miglior possibile risultato".
Usa, non dettiamo i tempi delle operazioni
Gli Stati Uniti non dettano "termini e tempistiche" sulle operazioni israeliane a Gaza. Lo afferma il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby. L'amministrazione Biden ha continuato a resistere alle richieste di sostenere un cessate il fuoco a Gaza. Tuttavia, i funzionari statunitensi hanno affermato che Israele deve ridurre le vittime nelle sue operazioni. Kirby, ha detto ai giornalisti che gli Stati Uniti vogliono vedere Israele passare a "operazioni a minore intensita'". Ma ha detto che gli Stati Uniti non detteranno "termini e tempistiche" alle autorità israeliane. "Decideranno quando e come avere una minore intensità e cosa significherà", ha detto Kirby.
Medioriente, Usa,condividiamo preoccupazioni sulla situazione umanitaria Gaza
C'è un'enorme sofferenza all'interno di Gaza. Condividiamo le preoccupazioni per la situazione umanitaria" nella Striscia. Lo afferma il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, sottolineando che ieri 120 camion di aiuti sono entrati dal valico di Kerem Shalom e 74 to Rafah.
Medioriente, Brigate Qassam: se Israele vuole che ostaggi escano vivi fermi aggressione
Se il nemico vuole che gli ostaggi israeliani escano vivi, non ha altra scelta che fermare l’aggressione”. Lo ha dichiarato Abu Obaida, portavoce ufficiale del braccio armato di Hamas, aggiungendo che “il nemico ha assassinato leader e combattenti della resistenza, ma ciò non ha fatto altro che aumentare la nostra risolutezza e determinazione nel vendicarci dei suoi crimini”. “Salutiamo i combattenti della nostra nazione che stanno distraendo il nemico, specialmente sui fronti yemenita e libanese”, ha detto ancora Obaida.
Medioriente, Fonte Israele: nessun negoziato ma visti esponenti del Qatar
"Al momento non abbiamo negoziati me c'è qualche progresso nel fatto che abbiamo incontrato per due volte esponenti del Qatar già la scorsa settimana e abbiamo chiarito a tutti, in Israele e fuori, che è tempo di rinnovare la definizione di una nuova struttura per la liberazione degli ostaggi". Lo ha detto una fonte ufficiale israeliana in un briefing con la stampa estera".
Medioriente, video di Hamas su 3 ostaggi poi trovati morti da Israele
Hamas ha pubblicato un video con le immagini di tre ostaggi i cui corpi sono stati poi recuperati dall'esercito nei giorni scorsi. Si tratta di Elia Toledano (28 anni), Ron Sherman e Nik Beizer, entrambi soldati di 19 anni. Tutti rapiti nell'attacco del 7 ottobre: il primo al festival musicale di Reim, gli altri presi in una base. Nella didascalia del video diffuso su Telegram, Hamas ha sostenuto: "abbiamo provato a tenerli in vita, ma Netanyahu ha insistito a ucciderli". I media israeliani - che non hanno diffuso il video - lo hanno definito di "propaganda".
A Gaza kamikaze di Hamas si fa esplodere, soldati illesi
Per la prima volta dall'inizio della guerra l'esercito ha reso noto che un kamikaze si è lanciato contro soldati. Secondo quanto riferisce Yediot Ahronot nelle vicinanze dell'ospedale Indonesiano, nel settore nord della Striscia, un uomo di circa 60 anni ha ignorato gli avvertimenti dei soldati, si è avvicinato a loro ed ha subito attivato un corpetto esplosivo. L'uomo, precisa il giornale, è rimasto ucciso, mentre i soldati sono rimasti illesi. Secondo Yediot Ahronot l'esercito prende in considerazione la possibilità che Hamas abbia organizzato altri-uomini bomba da utilizzare contro le forze di terra
Medioriente, rapporto: 90% popolazione Gaza affronta "livelli di critici di fame"
Il 90 per cento delle famiglie di Gaza affronta livelli critici di fame, i più alti mai registrati a livello globale. Lo sostiene un rapporto dall’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sostenuto dalle Nazioni Unite. “Almeno una famiglia su quattro (più di mezzo milione di persone) nella Striscia di Gaza si trova ad affrontare condizioni catastrofiche di insicurezza alimentare acuta - scrive l'Ipc - caratterizzate da carenze alimentari estreme e collasso dei propri mezzi di sussistenza. Circa l’80% della popolazione della Striscia di Gaza si trova in una situazione di emergenza o di catastrofe”. Il rapporto aggiunge che esiste il rischio di carestia a Gaza se la situazione in atto dovesse protrarsi. “L’unico modo per eliminare qualsiasi rischio di carestia è fermare il deterioramento della salute, della nutrizione, della sicurezza alimentare e della mortalità attraverso il ripristino dei servizi sanitari e 'Wash' (acqua, servizi igienico-sanitari e igiene) e la fornitura di cibo sicuro e nutriente a tutta la popolazione”, afferma il rapporto. “La cessazione delle ostilità e il ripristino dello spazio umanitario per fornire assistenza multisettoriale e ripristinare i servizi sono i primi passi essenziali per eliminare qualsiasi rischio di carestia”.
Israele: uccisi oltre 2.000 terroristi dopo fine tregua
Dalla fine della tregua a Gaza, le forze israeliane hanno eliminato "oltre 2.000 terroristi" di Hamas. "Ciò è avvenuto dal cielo, dal mare e da terra", ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. Artificieri militari, ha aggiunto, hanno fatto esplodere il 'Quartiere dei dirigenti' politici e militari di Hamas: "Abbiamo distrutto quella vasta rete di tunnel, una struttura di terrorismo strategico realizzata da Hamas nel centro della città di Gaza". Intanto a Khan Yunis, nel settore sud della Striscia, cinque brigate dell'esercito sono impegnate in combattimenti contro Hamas, "in particolare sotto il livello terrestre".
Medioriente, Abdallah: da aggressione Israele conseguenze catastrofiche
La "continua aggressione" di Israele contro Gaza avrebbe "ripercussioni catastrofiche" sulla regione. Lo ha detto il re di Giordania Abdallah al presidente francese Emmanuel Macron. Abdallah ha anche affermato che il mondodovrebbe fare pressione su Israele affinche' interrompa la sua campagna militare a Gaza e rimuova gli ostacoli agli aiuti necessari a circa due milioni di palestinesi a Gaza, dove fame e malattie si stanno diffondendo rapidamente, riportano i media israeliani.
Medioriente, Brigate Qassam: uccisi 11 soldati israeliani
Le Brigate Qassam hanno comunicato su Telegram di aver colpito una forza speciale israeliana nell'area di al-Tuwam, a nord di Gaza City, e di aver ingaggiato uno scontro armato con mitragliatrici pesanti. Nello scontro, secondo il braccio armato di Hamas, almeno 11 soldati delle forze speciali israeliane sarebbero stati uccisi.
Medioriente, Gantz: non fermeremo attacchi fino restituzione ostaggi
Israele non ha intenzione di fermare i combattimenti a Gaza finchè non saranno restituiti gli ostaggi, e "finchè non cambieremo la realtà nel sud e anche nel nord". Lo dice l'ex ministro della Difesa ed esponente del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, durante una visita al quartier generale di due divisioni dell'IDF che operano nella Striscia di Gaza. "L'operazione a Gaza continua e il danno a Hamas si sta aggravando, e continuerà nella profondità del territorio e in diverse fasi", ha detto.
Medioriente, Anp: celebrazioni natalizie limitate ai riti religiosi
Il consiglio dei ministri dell'Autorità palestinese ha annunciato che, in accordo con “le direttive del presidente Mahmoud Abbas e previa consultazione con le chiese cristiane, è stato deciso di limitare quest'anno le celebrazioni del Natale ai riti religiosi". Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese (Wafa), “si terranno preghiere per le anime dei martiri e per rafforzare l’unità alla luce di ciò a cui è sottoposto il nostro popolo: una guerra di genocidio che non si vedeva nella storia dalla seconda guerra mondiale”.
Medioriente, esercito israeliano distrugge moschea a Gaza City
L'esercito israeliano ha fatto saltare in aria una moschea nel quartiere Remal di Gaza City, dopo averla occupata per un mese. In un filmato pubblicato dall'Idf si vede un soldato che cammina sulle macerie prima di fermarsi all'apertura di un presunto tunnel. "Questo tunnel aveva scale e ascensore", dice il militare rivolto alla telecamera. “È stato utilizzato dai leader di Hamas”.
Medioriente, Hezbollah: spari su civili Israele dopo uccisione di una libanese
Gli Hezbollah hanno rivendicato un attacco contro abitazioni civili della cittadina israeliana di Metulla lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele. Lo riferisce la tv al Manar secondo cui il Partito di Dio ha preso di mira case di civili anche in un'altra località israeliana di fronte alla cittadina libanese di Aitarun. "Si tratta di attacchi coerenti con la nostra decisione di rispondere alle aggressioni israeliane contro la nostra gente e le nostre cittadine", si legge nel comunicato di Hezbollah. Stamani un'anziana donna libanese era stata uccisa e suo marito era rimasto ferito in un bombardamento israeliano nel sud del Libano, nei pressi di Marun ar Ras. I vertici di Hezbollah hanno più volte affermato che a ogni uccisione di civili libanesi, il movimento armato risponderà prendendo di mira civili israeliani.
Medioriente, Idf: pieno controllo su quartiere Shejaya a Gaza
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver stabilito il pieno "controllo operativo" sul quartiere Shejaiya di Gaza City, teatro di alcuni dei combattimenti più feroci durante l'offensiva di terra contro Hamas. In una nota citata dal Times of Israel, le Idf hanno precisato che la 36ma Divisione ha completato lo smantellamento delle "capacità principali" di Hamas a Shejaiya, aggiungendo che i militari continueranno a svolgere operazioni limitate nel quartiere per distruggere le rimanenti infrastrutture di Hamas e "uccidere tutti gli operativi ancora nascosti". Durante i combattimenti a Shejaiya, nove soldati, tra cui due alti ufficiali, sono stati uccisi in un'imboscata di Hamas, mentre decine di tunnel e depositi di armi, trovati in case, scuole e strutture sanitarie, sono stati distrutti.-
Medioriente, Mo: Ivanka Trump e Jared Kushner a Kfar Aza. Idf mostra video massacri Hamas
Ivanka Trump, figlia dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald, e suo marito Jared Kushner, ex consigliere del leader repubblicano, sono in Israele per una visita di solidarietà. In mattinata i due hanno visitato il Kibbutz Kfar Aza, uno dei più colpiti durante l'assalto di Hamas del 7 ottobre. La visita è stata guidata dal presidente della Knesset Amir Ohana e alla coppia è stata mostrata una compilation creata dall'Idf con vari filmati degli attacchi del 7 ottobre. Lo riporta il Jerusalem Post.
Medioriente, Hamas: settimane di tregua non sufficienti per accordo su ostaggi
Ghazi Hamad, fra i leader di Hamas, ha affermato che il movimento islamico non è interessato a liberare gli ostaggi in cambio di pause, fossero anche di settimane, nei combattimenti, perché Israele continuerebbe la guerra in seguito. "Alcune persone cercano una piccola pausa, una pausa qua e là per una settimana, due settimane, tre settimane. Ma vogliamo fermare l’aggressione completamente”, ha spiegato ad al Jazeera Hamad.
“Perché penso che Israele sfrutterà la carta degli ostaggi e poi inizierà un nuovo ciclo di uccisioni di massa e massacri contro il nostro popolo. Penso che non staremo a questo gioco”, ha detto ancora Hamad, aggiungendo che Hamas in futuro effettuerà altri attacchi simili a quelli del 7 ottobre fino alla distruzione di Israele.
Medioriente, Idf: preso il controllo di Shujaia e arrestati terroristi
L'esercito ha annunciato di aver preso il controllo di Shujaia, nel nord est di Gaza City, ritenuta una roccaforte di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui le forze della 36/a Divisione hanno distrutto "le capacità di Hamas" nell'area e hanno arrestato "molti terroristi, compreso un comandante di compagnia che ha partecipato al massacro del 7 ottobre". Preso anche il Comando centrale - secondo la stessa fonte - del Battaglione Shujaia di Hamas.
Medioriente, Netanyahu: per Hamas non c'è scelta, o morire o arrendersi
La scelta per Hamas è questa: resa, o morte. Non c'è e non ce ne sarà un'altra". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un video su X. "Dopo la eliminazione di Hamas faremo in modo che Gaza non minacci più Israele: non sarà Hamastan nè Fatahstan", ha aggiunto escludendo di nuovo la presenza dell'Autorità nazionale palestinese, di cui Fatah è la componente politica principale. Il premier ha ribadito che si "continuerà fino al raggiungimento degli obiettivi: la fine completa di Hamas e la liberazione degli ostaggi".
Medioriente, Egitto: scopo attacchi al confine è impedire gli aiuti a Gaza
Fonti della sicurezza egiziana e della Mezzaluna rossa hanno dichiarato che i bombardamenti israeliani sul confine di Karem Abu Salem hanno provocato danni anche dalla parte egiziana del valico, che si trova tra Egitto, Israele e la Striscia di Gaza e che lo scopo di questi attacchi non sarebbe tanto quello di eliminare esponenti di Hamas quanto quello di ostacolare l'invio degli aiuti nella Striscia. Secondo le fonti, anche alcune strade sono state danneggiate davanti al valico di Rafah, sebbene ciò non abbia impedito l'ingresso degli aiuti nella Striscia di Gaza, che avevano già varcato il confine. I raid aerei israeliani hanno bombardato il valico di frontiera di Kerem Abou Salem provocando la cessazione delle procedure di ispezione e l'invio degli aiuti dal valico, prendendo di mira gli edifici che ospitano gli uffici amministrativi e hanno provocato l'arresto del passaggio dei camion che trasportavano aiuti umanitari, alimentari e medici a Gaza. Le vittime dell'attacco sarebbero quattro lavoratori del terminal, compreso il manager della parte palestinese. In ogni caso il valico è in questo momento inutilizzabile a meno che le strutture non vengano riparate in tempi brevi. Entrambe le fonti hanno aggiunto che i danni si sono verificati al valico di frontiera sul lato egiziano a causa delle schegge derivanti dai bombardamenti israeliani nella zona. "Israele è responsabile di aver fermato l'ingresso degli aiuti dal valico di Kerem verso Gaza" - hanno detto le fonti -, ritenendo che ciò sia stato fatto deliberatamente a causa della pressione israeliana per fermare l'ingresso degli aiuti nella Striscia. Secondo le fonti, sono state danneggiate anche alcune strade davanti al valico di Rafah, sebbene a quel terminal sia continuato il passaggio degli aiuti, che attualmente si trovano sul lato palestinese del valico.
Medioriente, Herzog: Onu ha fallito nel fornire gli aiuti
"Purtroppo, a causa del fallimento decisivo delle Nazioni Unite, non riescono a far arrivare più di 125 camion al giorno". Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog in un incontro con il presidente del Senato francese, Gerard Larcher, in visita in Israele. “Oggi sarebbe possibile fornire tre volte la quantità di aiuti umanitari a Gaza, se l’Onu, invece di lamentarsi tutto il giorno, facesse il suo lavoro”, ha aggiunto. Da parte loro, le Nazioni Unite sostengono che la campagna militare israeliana in corso ha reso troppo difficile e pericoloso fornire regolarmente aiuti all’interno di Gaza.
Medioriente, Israele: a Gaza uccisi 4 comandanti di brigata di Hamas
Israele afferma di aver assestato un duro colpo ai comandi militari di Hamas nel settore nord di Gaza. Secondo quanto ha riferito su X il portavoce militare in arabo Avichay Adraee sono stati uccisi quattro di sette comandanti di brigata. Il messaggio, in arabo, e' accompagnato dalle loro fotografie. Il portavoce consiglia ai tre comandanti rimanenti di arrendersi ''o di prepararsi ad incontrare'' quelli morti in combattimento. Il portavoce aggiunge che la casa del comandante piu' alto in grado e' stata ispezionata e che vi sono stati trovati anche documenti di carattere personale. Oggi intanto l'esercito e' entrato per la prima volta nel rione di Daraj-Tufach, nel settore settentrionale della striscia di Gaza. Secondo la radio militare una volta espugnato quel quartiere l'esercito avra' assunto di fatto il controllo sull'intero settore nord della Striscia. Nel settore sud della Striscia ''duri combattimenti'' sono in corso anche oggi a Khan Yunis.
Medioriente, Brigate Qassam rivendicano lancio razzi verso Tel Aviv
Le Brigate Qassam hanno rivendicato l'attacco con razzi avvenuto stamattina contro Tel Aviv. In un post su Telegram, il braccio armato di Hamas ha dichiarato che il lancio è in risposta ai raid israeliani contro i civili a Gaza. Secondo i media israeliani, almeno 35 razzi sono stati intercettati e abbattuti dal sistema Iron Dome e non ci sono state vittime a seguito dell'attacco. La polizia israeliana ha dichiarato di aver effettuato ricerche approfondite a Tel Aviv e nei distretti vicini per individuare eventuali schegge di razzi.
Idf: ampliate operazioni di terra al centro di Gaza
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver ampliato le proprie operazioni di terra nella zona centrale della Striscia di Gaza, con la 99esima divisione che sta effettuando un'operazione nelle aree a Sud di Gaza CIty. Secondo l'Idf, la 99esima divisione ha manovrato in nuove aree del centro di Gaza, per stabilire un "controllo operativo" tra Gaza City e i cosiddetti campi centrali - i campi profughi del centro di Gaza. Durante l'operazione, la 179esima brigata corazzata di riserva e la 646esima brigata paracadutisti di riserva hanno ucciso membri del battaglione Nuseirat di Hamas e distrutto le infrastrutture del gruppo palestinese, compresi tunnel e depositi di armi.
Israele, completata operazione nella zona sud di Gaza City
L'esercito ha completato l'operazione nell'area sud di Gaza City contro il Battaglione Nuseirat di Hamas ed ha allargato le sue azioni nel centro della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che "sono stati eliminati centinaia di terroristi e trovate armi in bambole per bambini nell'area di Bakshi", sobborgo della zona sud di Gaza City. Trovate anche - ha proseguito l'esercito - "postazioni di lancio dei razzi, esplosivi, motociclette" sono stati distrutti "imbocchi di tunnel, alcuni dei quali dotati di importanti strutture di acqua e elettricità".
Consiglio Onu su Gaza alle 22, rischio nuova fumata nera
Si rischia il terzo rinvio di fila del voto sulla risoluzione Onu per Gaza. Dal programma quotidiano del Consiglio di sicurezza, infatti, emerge che la riunione sul Medio Oriente è prevista alle 16 ora di New York, le 22 in Italia, e non è neanche il primo punto in agenda. Prima è prevista una discussione sul Loibano, quindi un punto sui rapporti tra l'Onu e l'Unione africana, infine la situazione a Gaza. Per domani, zl momento, non c'è nessuna riunione del Consiglio in agenda.
Medioriente, circa 30 razzi da Gaza verso Tel Aviv e centro Israele
È stata una salva di circa 30 razzi quella lanciata da Hamas da Gaza contro Tel Aviv e il centro di Israele: la maggiore delle ultime volte. Lo hanno riferito i media israeliani secondo cui alcuni detriti dei razzi intercettati sono caduti in zone popolate. Non si segnalano al momento - secondo le stesse fonti - danni rilevanti a cose o persone.
Medioriente, Giordania: Consiglio sicurezza Onu approvi risoluzione su Gaza
Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha esortato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a votare una risoluzione per una tregua nel conflitto a Gaza, avvertendo che una mancata approvazione della stessa significherebbe applicare “pericolosi doppi standard ”. L'organismo dell'Onu dovrebbe oggi sulla pausa delle ostilità durante la guerra e sulla consegna degli aiuti necessari alla Striscia di Gaza, dopo diversi tentativi falliti di concordare il testo della risoluzione.
Safadi ha affermato che la bozza di risoluzione si concentra sull’accelerazione dell'invio di aiuti che, secondo Amman, Israele sta ostacolando per impedire l’arrivo di aiuti salvavita.
Sirene anti razzi a Tel Aviv e nel centro di Israele
Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono tornate a risuonare a Tel Aviv e nel centro di Israele mandando la gente nei rifugi. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. In aria si sono sentite numerose esplosioni dovute all'intercettazioni dei razzi da parte dell'Iron Dome. I media hanno riferito di una forte salva di razzi partiti dalla Striscia. L'ultimo allarme in città era stato due giorni fa.
Hamas: nessun accordo ostaggi senza fine attacchi Israele
Nessun dialogo sugli accordi di scambio di prigionieri se non dopo la fine dell'"aggressione" israeliana. Lo hanno sostenuto in un comunicato Hamas e le fazioni palestinesi a Gaza, secondo quanto riferito dai media israeliani, tra cui Haaretz.
Oms: il nord di Gaza senza ospedali funzionanti
Nel nord della Striscia di Gaza non c'è più alcun ospedale funzionante a causa della mancanza di personale, carburante e medicinali. Lo denuncia l'Organizzazione mondiale della sanità. In un incontro con i giornalisti a Gerusalemme collegato dalla Striscia, Richard Pepperkorn, rappresentante dell'Oms a Gaza, ha detto: "Attualmente non ci sono più ospedali nel nord che funzionino. L'ultimo rimasto era Al-Ahli, ma adesso è al minimo della sua funzionalità".
Hamas: 4 morti in un attacco a varco fra Gaza e Israele
Il governo di Hamas ha annunciato che quattro persone, tra cui Bassem Ghaben, responsabile del varco di Karam Abu Salem, sono state uccise in attacchi israeliani contro un punto di passaggio tra la Striscia di Gaza e Israele. "Gli aerei israeliani hanno preso di mira l'infrastruttura", secondo l'amministrazione responsabile dei valichi e il Ministero della Sanità di Hamas.
Hamas, direttore valico Kerem Shalom ucciso in raid Israele
Il direttore del valico di frontiera tra Israele e Gaza, Bassem Ghaben, e' stato ucciso durante un raid dell'esercito israeliano. Lo ha reso noto Hamas. Nell'attacco, oltre al direttore del valico di Karam Abou Salem (Kerem Shalom in ebraico),sono state uccise altre tre persone. Bassem Ghaben, direttore del valico , e' stato ucciso insieme ad altre tre persone "quando gli aerei israeliani hanno preso di mira l'infrastruttura", hanno fatto sapere l'amministrazione responsabile dei valichi e il ministero della Sanita' di Hamas.
Oms preoccupata per malattie e fame a Gaza
Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha espresso preoccupazione per la "combinazione" di malattie, fame e mancanza di igiene nella Striscia di Gaza, che ha portato la popolazione a sperimentare "tassi alle stelle" di infezioni e focolai di malattie. "Sono profondamente preoccupato per la combinazione tossica di malattie, fame e mancanza di igiene e servizi igienico-sanitari che le persone a Gaza devono affrontare in questo momento. La fame indebolisce le difese del corpo e apre la porta alle malattie. Gaza sta già sperimentando tassi alle stelle di epidemie di malattie infettive", ha affermato via social.
Idf, "colpiti 230 obiettivi di Hamas in 24 ore, trovate armi in una scuola"
Le Forze della difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver colpito 230 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore e hanno riferito di intensi combattimenti nel nord dell'enclave palestinese. L'esercito israeliano ha quindi riferito che a Jabaliya, nella città di Gaza, una scuola dove si rifugiavano civili è stata sgomberata dalle truppe della 551a Brigata che all'interno hanno trovato diverse armi appartenenti ad agenti di Hamas.
Dopo circa 40 ore di calma, ripreso il lancio di razzi da Gaza
Dopo circa 40 ore di relativa calma, le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono tornate a risuonare nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia, in particolare a Nirim. Lo ha fatto sapere l'esercito. La pausa nel lancio di razzi è stata la più lunga di tutta la guerra, escluso il periodo della tregua.
Media Libano, donna uccisa in raid Israele al confine
Una donna libanese è stata uccisa dai raid israeliani sulla città di Maroun al-Ras, vicino al confine. E' quanto sostiene l'agenzia di stampa libanese Nna, secondo cui la vittima si trovava nella propria abitazione quando è stata colpita e uccisa mentre suo marito è rimasto ferito. La Nna precisa che entrambi sono civili. La televisione al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che la città di Maroun al-Ras è stata colpita questa mattina da una raffica di 180 attacchi.
Almeno 24 palestinesi morti sotto bombe a Gaza sud
Almeno 24 palestinesi sono morti la notte scorsa a causa dei bombardamenti dell'esercito israeliano contro la città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 55 morti. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno attaccato numerose case e rifugi intorno all'ospedale europeo della città, utilizzando l'aviazione e l'artiglieria. Il bilancio dei morti, secondo le autorità della Striscia, è salito a 20mila. Inoltre, fonti locali consultate dalla stessa agenzia hanno denunciato l'uso di fosforo bianco da parte dell'esercito israeliano contro un mercato a Jabalia, nel nord dell'enclave. I militari hanno fatto irruzione nel campo profughi della città, dove hanno espulso i civili dalle loro case “sotto la minaccia delle armi” e poi hanno dato fuoco ad alcune abitazioni.
Oms preoccupata per malattie e fame a Gaza
Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha espresso preoccupazione per la "combinazione" di malattie, fame e mancanza di igiene nella Striscia di Gaza, che ha portato la popolazione a sperimentare "tassi alle stelle" di infezioni e focolai di malattie. "Sono profondamente preoccupato per la combinazione tossica di malattie, fame e mancanza di igiene e servizi igienico-sanitari che le persone a Gaza devono affrontare in questo momento. La fame indebolisce le difese del corpo e apre la porta alle malattie. Gaza sta già sperimentando tassi alle stelle di epidemie di malattie infettive", ha affermato via social.
Hrw, "Meta censura le sofferenze dei palestinesi"
Human rights watch (Hrw) afferma che Meta sta censurando sistematicamente su Instagram e Facebook i contenuti sulle "sofferenze dei palestinesi" nella Striscia di Gaza. In un ultimo rapporto citato oggi dai media arabi, l'ong afferma di aver esaminato 1.050 casi di censura online come rimozione di contenuti, sospensione o cancellazione degli account e impossibilità di interagire con i post.
Macron: "Combattere terrorismo non significa spianare Gaza"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che combattere il terrorismo non significa "spianare Gaza", riferendosi alla risposta di Israele dopo l'attacco senza precedenti dei militanti di Hamas il 7 ottobre scorso. "Non possiamo lasciare che si radichi l'idea che una lotta efficace contro il terrorismo implica che Gaza sia spianata o che siano attaccate indiscriminatamente le popolazioni civili", ha precisato Macron all'emittente France 5.
Hamas ha rifiutato la proposta di Israele sulla tregua
Hamas ha rifiutato la proposta di Israele sulla una tregua e non accetterà un accordo finché la pausa dei combattimenti non sarà effettiva. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti dell'intelligence egiziana. Secondo quanto riferito, l'offerta israeliana prevedeva una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi.
Onu, Israele ordinato evacuazione vasta area Khan Yunis
Israele ha ordinato ieri l'evacuazione di una vasta area di Khan Yunis, la più grande città nel sud della Striscia di Gaza, dove si sono rifugiati molti palestinesi sfollati a causa del conflitto contro Hamas. Lo rende noto L'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha). Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ordinato "l'evacuazione immediata" di un'area "che copre circa il 20%" di Khan Yunis, rileva un rapporto pubblicato dall'Ocha. "L'entità degli sfollamenti risultanti dall'ordine di evacuazione non è chiara", viene specificato. Secondo l'organizzazione Onu, l'area ospitava più di 111.000 abitanti prima dell'inizio dell'offensiva israeliana due mesi fa e ora conta circa 141.000 palestinesi rifugiatisi in 32 campi profughi. Lunedì l'esercito israeliano ha comunicato che stava intensificando le sue operazioni a Khan Yunis.
Onu, denunciata esecuzione sommaria Idf di 11 palestinesi
L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhchr) ha affermato di aver ricevuto informazioni "inquietanti" secondo cui le Forze di difesa israeliane (Idf) avrebbero ucciso sommariamente almeno 11 uomini palestinesi davanti ai loro familiari a Gaza. Un rapporto dell'Unhchr citato dai media internazionali afferma che l'incidente sarebbe avvenuto due giorni fa nel quartiere di Al Remal a Gaza City, "sulla scia di precedenti accuse riguardanti il deliberato attacco e l'uccisione di civili per mano delle forze israeliane". Secondo quanto riferito, i soldati delle Idf avrebbero circondato e fatto irruzione in un edificio dove diverse famiglie si erano rifugiate quella notte. Secondo i resoconti dei testimoni, le truppe israeliane avrebbero "separato gli uomini dalle donne e dai bambini, e poi hanno sparato uccidendo almeno 11 uomini, per lo più tra i 20 e i 30 anni, davanti ai loro familiari", si legge nel rapporto.
Scoperto importante centro comando Hamas a Gaza
L'esercito israeliano ha dichiarato ieri sera di aver scoperto un importante centro di comando di Hamas nel cuore della città di Gaza, infliggendo quello che ha descritto come un duro colpo al gruppo militante islamista. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari, ha spiegato che l'esercito ha individuato il nucleo di una vasta rete sotterranea utilizzata da Hamas per spostare armi, militanti e rifornimenti in tutta la Striscia. "Tutti hanno utilizzato questa infrastruttura regolarmente, durante le emergenze e anche all'inizio della guerra il 7 ottobre", ha detto Hagari specificando che tali tunnel si estendevano attraverso Gaza e fino ai principali ospedali. Il portavoce delle Idf ha anche indicato che Israele sta riducendo le sue operazioni nel nord della Striscia, spiegando che l'esercito si è spostato nell'ultima roccaforte rimasta di Hamas nella città di Gaza: il quartiere di Tufah.
Israele, Servizio carcerario: "Prigioni vicine a capienza massima"
Le carceri israeliane stanno esaurendo lo spazio a causa dell'ondata di arresti in seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre e alla ritorsione di Israele nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto un alto funzionario del Servizio penitenziario israeliano (Ips), spiegando che lo Stato ebraico ha imprigionato in due mesi circa 3.000 persone. "Siamo molto vicini a esaurire lo spazio per i detenuti nelle carceri", ha detto Elyasaf Zakai, capo del dipartimento carcerario dell'Ips. Ci sono attualmente 19.372 detenuti nelle prigioni israeliane rispetto ai 16.353 di prima del 7 ottobre, ha spiegato. "Il servizio carcerario israeliano sa come gestire la detenzione di un massimo di 20.000 detenuti e siamo molto vicini a questo numero", ha aggiunto Zakai.
Guterres: "Combattimenti ostacolano aiuti Onu a popolazione"
Il segretario generale dell'Organizzazione delle Nazioni unite (Onu), Antonio Guterres ha avvertito oggi che gli intensi combattimenti stanno ostacolando gli sforzi per assistere la popolazione a Gaza. "I combattimenti intensi, la mancanza di elettricità, il carburante limitato e le telecomunicazioni interrotte limitano gravemente gli sforzi concertati dell'Onu per fornire aiuti salvavita alla popolazione di Gaza", ha scritto Guterres in un post sul suo account X. Il segretario generale dell'Onu ha quindi chiesto che "le condizioni per consentire operazioni umanitarie su larga scala" siano "ristabilite immediatamente".
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi L'APPROFONDIMENTO
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L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. IL FOCUS