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Guerra Israele-Hamas, scambio ostaggi-prigionieri. Tregua resta appesa a un filo

©Ansa

Altri sei israeliani sequestrati da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre sono stati liberati. In cambio Israele ha rilasciato 30 detenuti palestinesi. Ma dopo l'attentato a Gerusalemme, durante il quale sono morte quattro persone, la tregua ormai sembra essere appesa a un filo, nonostante Hamas si dica "disponibile a prolungarla" oltre la scadenza (all'alba del 1° dicembre). ''Abbiamo giurato, io stesso ho giurato, di eliminare Hamas. Niente ci fermerà'': così il premier israeliano Netanyahu

Casa Bianca: "Contrari a cessate il fuoco permanente"

"Noi non sosteniamo un cessate il fuoco permanente". Lo ha detto John Kirby, portavoce per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, rispondendo alle domande dei giornalisti nel briefing quotidiano sul conflitto a Gaza. "A ora - ha aggiunto - noi sosteniamo l'idea di pause umanitarie, e vorremmo vedere questa pausa di sette giorni diventare di otto, nove, dieci giorni e oltre, ma alla fine questo non porterà Israele e Hamas a trovare un accordo sulla base del prolungamento della pausa". 

Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura

"È un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e  caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la  paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto  farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve

Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di  arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana  della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto  nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro  dell'attualità. LE PAROLE CHIAVE

Il papà di Kfir a Netanyahu: hai ucciso la mia famiglia

"Bibi, hai bombardato la mia famiglia. Era tutto quello che avevo nella mia vita", portali "verso casa perché siano sepolti in Israele, ti scongiuro". In un video diffuso da Hamas Yarden Bibas, marito e padre di Shiri, Kfir (10 mesi) e Ariel (4 anni) ostaggi a Gaza e che i miliziani danno per morti in un raid di Israele, si rivolge direttamente al premier Benyamin Netanyahu. Il filmato è preceduto da una dichiarazione di Hamas secondo cui "il detenuto Yarden Bibas ha appreso che gli aerei del nemico hanno ucciso la moglie e i due figli. Hamas ha offerto di trasferire i loro corpi a Israele ma che per ora si rifiuta di riceverli". LEGGI L'ARTICOLO

Haaretz: presto rilascio 8 ostaggi e 3 corpi senza vita

E' atteso a momenti il rilascio da parte di Hamas di altri 8 ostaggi israeliani che dovrebbe essere consegnati alla Croce Rossa e poi trasferiti in Israele. Lo riporta Haaretz secondo cui sarebbero in corso negoziati anche per il rilascio di tre corpi israeliani tenuti a Gaza. La loro identita' non e' stata resa nota. Anche se potrebbe trattarsi dei tre ostaggi uccisi della famiglia Bibas, la mamma Shiri e i figli Ariel di 4 anni e il piccolo Kfir di 10 mesi. Hamas aveva precedentemente rilasciato due israeliani, Mia Schem di 21 anni (che ha anche la cittadinanza francese) e Amit Soussana di 40 anni, che erano arrivati in Israele. 

Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi

Si è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici e innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre attraversa il suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla mattanza del gruppo terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre ha ucciso circa 1400 persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret a Sky Tg24 racconta come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva di ognuno” e come “gli effetti collaterali” siano stati l’ingigantire da entrambi le parti del divario gli estremismi. L'INTERVISTA

Blinken: “Faremo il possibile per estendere la tregua”

Così il segretario di Stato americano dopo l'incontro della ministeriale Nato a Bruxelles e nell’ottica della sua prossima visita in Israele, la terza dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, quando incontrerà a Tel Aviv il primo ministro israeliano, Netanyahu, e a Ramallah il presidente palestinese, Abbas. "Dobbiamo essere sicuri che il 7 ottobre non accada mai più", ha sottolineato ancora. LEGGI QUI


Usa insistono: non è momento per cessate fuoco permanente a Gaza

Per gli Stati Uniti non è ancora il "momento per un cessate il fuoco permanente" a Gaza. "Vogliamo che la tregua si allunghi all'ottavo, nono giorno ma non è il momento per un cessate il fuoco permanente". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. 

Attentato a Gerusalemme, spari alla fermata del bus: 3 morti e 13 feriti

Due terroristi avrebbero aperto il fuoco nella città israeliana e sarebbero stati uccisi in circostanze ancora da chiarire. Le vittime  sono due ragazze di 16 e 24 anni e un uomo di 70. Hamas rivendica l'attacco con un comunicato. LEGGI QUI

Usa, attacco Gerusalemme esempio della minaccia di Hamas

Gli Stati Uniti hanno condannato l'attacco terroristico a Gerusalemme. "E' un altro esempio della minaccia che rappresenta Hamas", ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. 

Media, 7 autocisterne entrate a Gaza oggi

Solo sette autocisterne sarebbero entrate oggi nella Striscia di Gaza. A riferirlo è 'Al Jazeera' che cita Wael Abu Mohsen, un funzionario sul lato palestinese del valico di frontiera di Rafah con l'Egitto. L'ufficio stampa del governo di Gaza ha detto in precedenza che per soddisfare le attuali richieste di base, l'enclave richiede un milione di litri di carburante al giorno. Ha anche bisogno di almeno 1.000 camion di aiuti con altri beni di prima necessità al giorno.

Gallant a Blinken, 'combatteremo Hamas fino alla vittoria'

"Combatteremo Hamas fino a quando prevarremo, non importa quanto ci vorrà". Lo ha assicurato il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant nel suo incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken, secondo quanto riferisce Times of Israel.

"Continueremo questa vittoria fino a quando vinceremo, sconfiggeremo l'organizzazione Hamas, la priveremo delle sue capacità militari e di governo, e riporteremo a casa tutti gli ostaggi" - ha aggiunto Gallant - sappiamo che negli obiettivi dell'operazione siamo uniti con gli Stati Uniti e lo apprezziamo molto".

Tv, 'Hamas potrebbe restituire oggi anche 3 cadaveri'

Israele si aspetta di ricevere stasera da Hamas anche i corpi senza vita di tre israeliani. Lo riferisce Canale 13, precisando che la loro identità non è stata resa nota. Oltre alle due donne già liberate nel pomeriggio, la tv sottolinea che ci si aspetta anche il rilascio di almeno altri 6 ostaggi. 

Borne: "Mia Schem finalmente libera, grande gioia"

Blinken vede Lapid, focus su ostaggi e guerra

Il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha incontrato il leader dell'opposizione israeliana ed ex primo ministro Yair Lapid. Secondo quanto ha reso noto l'ufficio di Lapid, con Blinken si è parlato dei tentativi per rilasciare ulteriori ostaggi in mano di Hamas, di questioni legate alla guerra e di ''ulteriori questioni regionali''. Lo riporta il Times of Israel.

Gaza, l'emergenza umanitaria nelle voci degli abitanti. VIDEO

Media: "Usa-Israele discutono espulsione uomini di Hamas da Gaza"

Funzionari americani e israeliani hanno discusso la possibilità di espellere da Gaza migliaia di combattenti di Hamas per mettere fine prima al conflitto. Lo scrive il Wall Street Journal, spiegando che se ne è parlato nell'ambito delle discussioni su come verrà governata Gaza al termine della guerra. 

Una proposta elaborata da un think tank dell'esercito israeliano prevede la creazione di zone "Hamas- free" governate da una nuova autorità a Gaza sostenuta da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. In quest'ambito si potrebbero espellere i combattenti di Hamas e le loro famiglie, offrendo loro una via d'uscita. L'ipotesi non comprende i vertici di Hamas, come Yahya Sinwar o Mohamed Deif. Per Israele, sia loro che altri leader all'estero sono "morti che camminano". La proposta ricalca l'accordo del 1982 in seguito alla quale il leader dell'Olp Yasser Arafat e circa 11mila dei suoi uomini lasciarono il Libano diretti in Tunisia, dopo due mesi di assedio a Beirut. 

Otto donne palestinesi e 22 minorenni saranno scarcerati da Israele

Otto donne palestinesi e 22 minorenni saranno rilasciati oggi dalle carceri di Israele in cambio degli ostaggi israeliani liberati da Hamas. Lo ha dichiarato la Società dei Prigionieri Palestinesi che ha ottenuto la lista da Israele. 

Prima iniziassero che gli scambi tra ostaggi e detenuti la scorsa settimana, la Società dei Prigionieri Palestinesi aveva affermato che nelle carceri israeliane c'erano 7.200 prigionieri, tra cui 88 donne e 250 minorenni.

Blinken a Ramallah condanna violenza estremista su civili

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, nell'incontro a Ramallah con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen, ha "condannato la violenza estremista contro i civili palestinesi in Cisgiordania e ha affermato che continuerà a insistere sulla piena responsabilità degli autori". E' quanto si legge in una nota del dipartimento di Stato, secondo la quale i due hanno "discusso degli sforzi per accelerare la fornitura di assistenza umanitaria a Gaza, anche sfruttando al massimo le pause umanitarie". Blinken e Abu Mazen hanno parlato anche "dell'urgente necessità di misure per migliorare la sicurezza e la libertà dei palestinesi in Cisgiordania" mentre il capo della diplomazia americana "ha ribadito che gli Stati Uniti restano impegnati a compiere passi tangibili verso uno Stato palestinese". 

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