Chi sono le 25 donne più influenti del 2023 secondo il Financial Times
Il quotidiano britannico ha stilato una lista delle donne più importanti di quest’anno: ci sono Margot Robbie, Beyoncé, Ursula von der Leyen e Olena Zelenska, ma anche personalità che hanno inciso con le loro battaglie, come Jenni Hermoso e Narges Muhammadi. Non mancano anche le amministratrici delegate e le CEO: un esempio è Mira Murati, chief technology officer di OpenAI
- L'attrice Margot Robbie, la cantante Beyoncé, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la calciatrice attaccante spagnola Jenni Hermoso, l'attivista iraniana premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi e la First Lady dell'Ucraina, Olena Zelenska. Loro sono solo alcune delle 25 donne più influenti al mondo nel 2023 segnalate dal Financial Times. Il quotidiano non stila una classifica, ma le divide secondo tre categorie: creatrici, leader ed eroine
- Nella lista delle "creators" c’è l’attrice Margot Robbie, tra le star del cinema più importanti a livello mondiale, come dimostra anche il recente successo del film Barbie, che ha ottenuto oltre un miliardo di dollari al botteghino
- Altra artista presente è Beyoncé, non più solo icona musicale come dimostra anche Renaissance, film-concerto dove lei è ovviamente la protagonista. Uno spettacolo destinato a raggiungere presto anche le nostre sale
- Tra le attrici si segnala anche la presenza dell’indiana Alia Bhatt Kapoor (in foto), che è anche cantante e una delle stelle dell’industria di Bollywood, della quale è una delle più pagate. Sono presenti nella lista anche l’autrice Barbara Kingsolver; la stilista Phoebe Philo; la scrittrice Lola Shoneyin e la band di K-Pop aespa
- Nella lista delle "Leaders" è presente la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "L'Europa, gli Stati Uniti e il mondo sono fortunati ad avere la presidente Von der Leyen come leader", ha scritto sul quotidiano il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen
- Nella lista delle leader presente anche Mira Murati, chief technology officer di OpenAI, una delle aziende che ha più inciso nell’immaginario collettivo mondiale, grazie all’intelligenza artificiale
- Inclusa anche l’ad di General Motors, Mary Barra, protagonista durante il suo mandato e soprattutto durante le difficili trattative sindacali. Presenti in questa categoria anche la presidente del sindacato attori Fran Drescher; le Ad Lisa Dyson, Carol Tomé e Makiko Ono; la ministra delle finanze svizzera Karin Keller-Sutter; la Chief of Sustainability Officer Marie-Claire Daveu; la ministra dell’Ambiente brasiliana Marina Silva; il CEO Janet Truncale
- Jenni Hermoso è invece inclusa nella lista "Heroes", le eroine: la calciatrice spagnola è finita in prima pagina per il bacio datole dal presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales che ha scatenato un polverone mediatico. Come sottolinea il quotidiano, “avrebbe potuto fermarsi, minimizzare l'incidente e abbandonare il caso per proteggersi. Invece, nonostante la crescente attenzione dei media, ha continuato a fare ciò che sapeva essere giusto”
- Altra donna presente è l’attivista iraniana Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace per il suo impegno a favore delle donne iraniane in lotta contro il regime. Vicepresidente del Centro dei Difensori dei Diritti Umani, è in carcere dal maggio 2016
- First-lady ucraina, Olena Zelenska rappresenta al pari di suo marito Volodomyr Zelensky “un vero e proprio simbolo globale di resilienza”, sottolinea il quotidiano. Molto importanti i suoi lavori sulla salute mentale degli ucraini e sulla deportazione dei bambini. Nella lista presente anche la tennista Coco Gauff; la diplomatica Elizabeth Maruma Mrema; la whistleblower Chen Chien-Jou e la biochimica Katalin Karikó