Fernando Botero, le 9 opere più celebri dell’artista colombiano dallo stile "voluminoso"
Da "El Gato" alla "Via Crucis" sono innumerevoli i lavori caratterizzati da figure rotondeggianti che hanno reso famoso nel mondo lo scultore e pittore sudamericano, morto a 91 anni nella sua casa di Montecarlo. Speciale il suo legame con l'arte italiana
- A molti sarà forse capitato di vedere almeno una volta quadri esposti nei musei con protagoniste figure robuste, oppure di trovarsi in una piazza di fronte a una scultura dalle forme voluminose. Lo stile di Fernando Botero, morto a 91 anni nella sua casa di Montecarlo, si è reso riconoscibile in tutto il mondo. Ecco alcune tra le opere più celebri del suo repertorio
- Nell'arte di Botero celebri personaggi sono stati raffigurtati in versione dilatata. Tra questi "Monalisa" ispirata all'omonimo quadro di Leonardo Da Vinci esposto al museo del Louvre di Parigi. Sin da giovane l'artista colombiano realizzò diversi quadri relativi alla Gioconda, il più famoso risale al 1977
- Realizzata nel 1987 la scultura in bronzo dal peso di mille chilogrammi raffigura una donna giunonica completamente nuda sdraiata su un piedistallo di marmo. Donata alla città di Madrid al termine di un'esibizione che attirò oltre 2 milioni di visitatori, l'opera si trova in Calle de Génova, di fronte alla Plaza de Colòn
- Nel 1994 "La Mano" in bronzo dal peso di 500 chilogrammi, fece parte della mostra di Fernando Botero a Madrid. Sebbene l'opera più votata per l'esposizione in via permanente fu la "Donna allo Specchio" l'allora tesoriere della città Fernando López Amor convinse le aziende ad acquistarla per la città
- Affrescata nel 1993 la "Porta del Paradiso" decora insieme alla "Porta dell'Inferno" la navata nella Cappella della Misericordia di Pietrasanta, in Versilia, città dove l'artista colombiano si era stabilito. La visione della beatitudine è ambientata nel giardino del paradiso terrestre mentre quella dell’inferno mostra la risurrezione dei morti e la punizione dei dannati
- Realizzata da Fernando Botero nel 1999, l'opera "Cabeza" raffigura una grande testa d'uomo (in spagnolo cabeza) in bronzo. La scultura ha fatto parte di mostre temporanee in luoghi insoliti come Lustgarte, il parco adiacente alla Cattedrale di Berlino, in Germania
- Dopo aver cambiato più volte collocazione, dal 2003 la statua è diventata un punto di incontro nella Rambla Raval a Barcellona, in Spagna. La scultura in bronzo denominata "El gato" (in italiano "gatto") rappresenta un grosso felino dall'espressione bizzarra e misura circa 2,5 metri in altezza e 5 in lunghezza
- L'arte per Botero è anche strumento di denuncia sociale. Tra il 2006 e il 2007 il pittore diede vita al ciclo "Abu Ghraib" ispirato allo scandalo delle torture e degli stupri compiuti da personale dell'esercito americano nell'omonima prigione in Iraq ai tempi dell'occupazione militare Usa iniziata nel 2003
- Botero realizzò nel 2007 la seria pittorica “Il Circo”, caratterizzata da colori accesi e dalla vivacità dei personaggi. La serie pittorica si accompagna, come sequenza temporale e come abbinamento all’interno delle mostre internazionali, alla serie di “Abu Grahib”, ispirata alle violenze del carcere
- Composta da 27 olii e 34 opere su carta, la serie pittorica "Via Crucis" di Botero prese corpo tra il 2010 e il 2011. Abbondano immagini sacre e scene religiose tratte dal Vangelo. Nel 2012 la mostra arrivò a Medellin, paese natale dell'artista, in occasione delle celebrazioni per i suoi 80 anni