Morto l’artista colombiano Fernando Botero, aveva 91 anni

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La notizia è stata confermata dal quotidiano colombiano El Tiempo, che definisce Botero "l'artista colombiano più grande di tutti i tempi". A Murcia era stata inaugurata da poco una mostra sulla sua carriera. Nato nel 1932 a Medellin, aveva studiato in Europa e vissuto - fra le varie città - a New York e Parigi. Celebre per la rotondità delle sue figure, aveva portato il suo stile anche nella scultura a partire dagli anni Settanta. A Bogotà, nel 2000, l'arpertura di un museo a suo nome

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È morto oggi, 15 settembre, all'età di 91 anni il celebre scultore e pittore colombiano Fernando Botero, universalmente conosciuto per le voluminose figure umane rappresentate nelle sue opere. La notizia viene confermata dal quotidiano colombiano El Tiempo, che definisce Botero "l'artista colombiano più grande di tutti i tempi". Il decesso dell’artista nato a Medellin era stato annunciato in un primo momento dall'emittente W Radio.

La polmonite

Secondo quanto riportato da El Tiempo, fino alla settimana scorsa Botero dipingeva ancora nel suo studio di Montecarlo, dove viveva da tempo. Aveva però sofferto di polmonite nei giorni scorsi: l’infezione era stata trattata in un primo momento in un centro medico della zona in cui viveva. In seguito, lo scultore e pittore aveva preferito proseguire le cure in casa. Lo scorso 5 maggio aveva perso la moglie, Sophia Vari.

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L’ultima mostra

Qualche ora prima della conferma della sua morte, a Murcia (Spagna) era stata inaugurata la mostra Sensualità e malinconia. L'esposizione – si legge sempre su El Tiempo – ritrae l'evoluzione artistica di Botero attraverso opere di vari periodi, dagli anni Settanta alle creazioni più recenti. Si è sempre distinto come una delle figure di spicco del panorama artistico mondiale, noto per la tipica rotondità delle sue figure e per l'uso vibrante del colore. "Ha inventato un modo diverso di guardare all'arte, il boterismo", ha spiegato Marisa Oropesa, curatrice della mostra di Murcia, durante una conferenza stampa.

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La formazione

Nato a Medellin nel 1932, la sua produzione giovanile è stata influenzata dall’opera di J.C. Orozco, D. Rivera, D. A. Siqueiros. Come ricorda il sito dell'enciclopedia Treccani, a vent’anni viaggia in Europa per studiare: Francia, Spagna e Italia. A Madrid frequenta l’Academia de San Fernando, a Firenze l’Accademia di San Marco. In questa città riceve una forte influenza dell'arte rinascimentale italiana, studiando soprattutto l'opera di Piero della Francesca, Paolo Uccello e Tiziano.  Dopo quattro anni di formazione si trasferisce in Messico, nel 1956. 

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Lo stile fra pittura e scultura

Quattro anni dopo, nel 1960, si stabilisce a New York e tre anni dopo a Parigi. Nel 1962, durante un viaggio negli Stati Uniti, Botero raggiunge per la prima volta la fama internazionale, quando tiene la sua prima mostra al Milwaukee Art Center, nel Winsconsin. In questo periodo la sua opera risente dell'espressionismo astratto, ma negli anni seguenti Botero affina il suo stile e lo rende sempre più caratteristico: figure tondeggianti, gonfiate e spesso ironiche o caricaturali. Un esempio è La famiglia del presidente, del 1967, esposto a Museum of Modern Art di New York. Dagli anni Settanta aggiunge alla pittura la scultura, che risente sempre della stessa cifra stilistica. La sua vicinanza all'arte italiana lo spinge, proprio in questo decennio e dopo vari soggiorni in Versilia, ad aprire un atelier a Pietrasanta, dove nasceranno molte delle sue più importanti opere. La sua residenza è unica nella cittadina toscana, riconoscibile per la presenza sul tetto di un gallo in bronzo con le ali protese verso l'alba. Secondo alcuni studiosi, inoltre, Botero aveva lontane origini italiane. Le sue opere sono state esposte in varie personali, tra le quali: Firenze, Forte Belvedere (1991); Parigi, Champs-Élysées (1992-93); Washington, Art museum of the Americas (1996); Santiago del Cile, Museo Nazionale di Belle Arti (1997); Lugano, Museo d'arte moderna (1997); Firenze, Piazza della Signoria, Piazzale degli Uffizi e Sala d'Arme di Palazzo Vecchio (1999).

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Le celebrazioni nel mondo

Nel 2000 è stato inaugurato a Bogotá un museo a suo nome, e nello stesso anno a Medellín è partito il progetto culturale noto come "Ciudad Botero", che comprende anche il rinnovamento del Museo de Antioquia. Più recentemente, in concomitanza con l'ottantesimo anniversario della nascita, è stata allestita a Pietrasanta la mostra Fernando Botero: disegnatore e scultore (2012), in cui sono state esposte ottanta opere provenienti dalla collezione privata dell'artista, mentre al Museo de Bellas Artes di Bilbao l'artista colombiano è stato celebrato con l'antologica Fernando Botero. Celebración.

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