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Rivolta mercenari Wagner, Erdogan esprime sostegno a Putin. Ue: è una questione interna

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©Ansa

I leader dei paesi europei ed extraeuropei stanno monitorando con attenzione la situazione nella Federazione russa dopo che i mercenari del gruppo Wagner guidati da Yevgeny Prigozhin si sono ribellati e hanno dichiarato la guerra civile

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La situazione potenzialmente esplosiva che si sta creando nelle ultime ore in Russia, dove i mercenari del gruppo Wagner guidati da Yevgeny Prigozhin (CHI Èsi sono ribellati e hanno dichiarato la guerra civile (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA), ha provocato diverse reazioni internazionali tra cui quelle del governo britannico e di quello statunitense. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e Washington sono "in consultazione con gli alleati e i partner su questi sviluppi", ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adam Hodge. Il dipartimento di Stato ha poi riferito che gli Stati Uniti stanno lavorando "in stretto coordinamento con i loro alleati" sulla situazione in Russia. Anche la Germania "sta seguendo da vicino gli eventi in Russia", ha affermato un portavoce del governo. Secondo quanto riferisce Interfax, agenzia di stampa russa, non-governativa, il Cremlino ha dato notizia di una telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan. Quest'ultimo avrebbe espresso "pieno sostegno" a Putin.

Ue: "È una quesione interna"

Riferendosi agli sviluppi della crisi tra il gruppo Wagner e il Cremlino, il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, ha detto che si tratta di "una questione interna alla Russia. Stiamo monitorando la situazione". Su Twitter invece l presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, ha scritto: "Seguo da vicino l'evolversi della situazione in Russia. In contatto con i leader europei e con i partner del G7. Si tratta chiaramente di una questione interna alla Russia. Il nostro sostegno all'Ucraina e a Volodymyr Zelensky è incrollabile".

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Sunak: "Regno Unito tiene gli occhi ben aperti"

Secondo quanto hanno riferito fonti del governo, oggi il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak dovrebbe parlare con gli alleati internazionali. Intervistato dalla Bbc il leader britannico ha detto che il Regno Unito ha chiesto a "tutte le parti di esercitare la responsabilità e proteggere le vite dei civili. Restiamo in contatto con gli alleati via via che la situazione si evolve". Sunak ha poi aggiunto che il Regno Unito tiene "gli occhi ben aperti" sullo scenario di Mosca. 

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Tajani: "Non tocca a noi interferire"

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, precisando che "non tocca a noi interferire. Come diciamo che la Russia non può interferire nella situazione interna di un Paese, non possiamo farlo noi". Il ministro ha poi aggiunto che "non abbiamo fatto la guerra alla Russia, non siamo contro la Russia, contestiamo la violazione del diritto internazionale da parte di Putin che guida in questo momento la Federazione". Tajani ha poi sottolineato che l'Italia ha "solo fornito strumenti all'Ucraina per difendere la propria integrità territoriale. Perché la perdita di integrità territoriale dell'Ucraina avrebbe voluto dire avere i russi pronti a invadere altri Paesi dell'Unione ex sovietica".

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"Per ora nessuna segnalazione negativa da italiani in Russia"

Sulla questione degli italiani presenti in Russia il ministro ha affermato che "stiamo seguendo con grande attenzione da ieri sera tutto ciò che accade nella Federazione russa. Gli italiani sono stati invitati a non spostarsi dalle loro case se non per motivi eccezionali, quindi invito a grande prudenza". Tajani ha poi riferito che "per quanto riguarda i circa 5.600 italiani in questo momento nella Federazione russa non abbiamo segnalazioni negative, è tutto a posto, non c'è da preoccuparsi ma sono stati invitati ad essere molto prudenti".

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Le reazioni di Bulgaria e Austria

Il presidente della Bulgaria Rumen Radev, intervenuto all'Europa Forum Wachau, ha detto di aver "seguito il dibattito con un occhio ai notiziari, il gruppo Wagner avanza rapidamente verso Mosca senza incontrare sostanziale resistenza, una dinamica pazzesca, un'altra sfida per la situazione politica e di sicurezza in Russia". Per Radev bisogna "pensare a cosa succederà alle migliaia di testate nucleari, un'altra fonte di instabilità. Dobbiamo essere molto attenti e spero che le istituzioni europee, la Nato, e tutti noi non stiano solo qui a guardare, ma consolidino gli sforzi per garantire la nostra sicurezza". Sulla crisi russa è intervenuto anche il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, rispondendo a una domanda dopo il bilaterale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Bisogna valutare attentamente la situazione, ciò che accade in Russia è sempre di grande importanza strategica, perché la Federazione russa ha molte armi biologiche, chimiche e nucleari". In questo contesto "anche la compattezza dell'Unione europea è di estrema importanza. Ci siamo consultati e abbiamo armonizzato l'agire dei nostri servizi di intelligence nazionali e a tempo debito ci scambieremo le informazioni che abbiamo", ha detto Nehammer.

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