"Stiamo seguendo gli sviluppi su quello che sta accadendo nelle ultime ore in Russia. La consapevolezza è di una situazione di caos all'interno della Federazione russa che stona un po' con certa propaganda vista negli ultimi mesi", ha aggiunto Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, dopo il bilaterale a margine dell'Europa Forum Wachau
"Quello che sta accadendo racconta una realtà molto diversa da quella della propaganda russa di questi ultimi anni sullo stato di salute, la solidità, la compattezza all'interno della Federazione". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla situazione in Russia, a margine dell'Europa Forum Wachau in corso nell'Abbazia di Goettweig, a ottanta chilometri da Vienna. "Sono accadimenti delle ultime ore - ha sottolineato -, non è facile dire esattamente cosa stia accadendo: approfitto anche per annunciare alla stampa che, finito questo appuntamento a cui non ho voluto mancare, ho convocato i ministri competenti e l'intelligence italiana per avere elementi maggiori. Non posso fare pronostici su come le cose possono andare".
"Situazione di caos stona con propaganda"
"Stiamo seguendo - ha aggiunto la premier nelle dichiarazioni congiunte dopo il bilaterale con il cancelliere austriaco Karl Nehammer - gli sviluppi su quello che sta accadendo nelle ultime ore in Russia (LA DIRETTA). La consapevolezza è di una situazione di caos all'interno della Federazione russa che stona un po' con certa propaganda vista negli ultimi mesi".
"Chi per propaganda politica dice che aiutare l'Ucraina significa sostenere l'escalation del conflitto - ha aggiunto Giorgia Meloni -, non capisce che è vero esattamente il contrario: se non avessimo aiutato gli ucraini, noi oggi vivremmo in un mondo molto più insicuro, con una guerra molto più vicina a casa nostra, in cui chi è militarmente più forte può liberamente invadere il vicino. Stiamo difendendo la pace, la stabilità e la sicurezza".
Il Cancelliere austriaco: "Russia? Importante che l'Ue sia compatta"
"Bisogna valutare attentamente la situazione, ciò che accade in Russia è sempre di grande importanza strategica, perché la Federazione russa ha molte armi biologiche, chimiche e nucleari", è il commento del cancelliere austriaco, Karl Nehammer, rispondendo a una domanda dopo il bilaterale con la premier. "Anche in questo contesto, anche la compattezza dell'Unione europea è di estrema importanza. Ci siamo consultati e abbiamo armonizzato l'agire dei nostri servizi di intelligence nazionali e a tempo debito ci scambieremo le informazioni che abbiamo".
"Su migranti serve passo ulteriore"
"È merito di una nostra collaborazione se si è cambiato il paradigma dell'Europa sul rapporto dei flussi migratori illegali", ha detto la presidente del Consiglio parlando della questione migratoria, nelle dichiarazioni congiunte con il cancelliere austriaco Karl Nehammer. "È stato fatto un cambio di paradigma, ora va fatto concretamente un passo ulteriore per le soluzioni per affrontare questa materia, e sarà oggetto del prossimo Consiglio europeo. Io e il cancelliere ne abbiamo parlato, contiamo uno sull'altro".
Il vertice
Nel Partito popolare austriaco (Ovp) di Nehammer spingono per attirare FdI nella famiglia del Partito popolare europeo, ma l'invito a Meloni è stato contestato dai Verdi, secondo cui è "preoccupante la disinvoltura con cui i conservatori assecondano l'estrema destra". "Building a resilient, green and competitive Europe", è il titolo di questa edizione dell'Europa Forum. Il focus dell'evento è su migranti e Balcani occidentali, questioni su cui la premier si confronterà insieme al cancelliere austriaco, ricevuto a maggio a Palazzo Chigi, con cui condivide la necessità di un cambio di paradigma sulla gestione dei confini esterni. E con Rumen Radev, il presidente della Bulgaria, Paese che si è astenuto sull'accordo di inizio giugno, e a sua volta chiede da tempo a Bruxelles il sostegno nella costruzione di barriere fisse alla frontiera con la Turchia. Il cancelliere austriaco ha preannunciato che il taglio del panel con Meloni e Radev, evento clou della giornata finale del forum, sarà connesso alle principali sfide per l'Ue, dall'immigrazione all'energia, dall'ambiente all'allargamento ai vicini Balcani occidentali.
"Tra Austria e Italia rapporti solidi"
"Ho scoperto che da circa 8 anni il presidente del Consiglio italiano mancava in Austria, ed è difficile a credersi per nazioni così vicine. Sono contenta di aver colmato questa lacuna, per confermare quanto i rapporti siano solidi fra le nostre nazioni e quanto lo sia il rapporto costruito con cancelliere. In questi mesi abbiamo avuto posizioni comuni sul Consiglio europeo, a partire dalla questione migratoria", ha sottolineato la presidente del Consiglio nelle dichiarazioni congiunte con il cancelliere austriaco Karl Nehammer.
"Fra Italia e Austria ci sono anche forti scambi in tema autonomia strategica. Uno dei grandi obiettivi del nostro governo è affrontare il tema della sicurezza energetica, anche attraverso la capacità dell'Italia di giocare un ruolo di ponte fra i Paesi che possono produrre energia, particolarmente in Africa e Nord Africa - anche per rispondere al tema dei flussi migratori - e un problema di approvvigionamento energetico, in particolare per l'Europa del nord", ha continuato Giorgia Meloni. "L'obiettivo è trasformare l'Italia in un hub per l'approvvigionamento energetico per l'Europa, e questo vuol dire che l'Austria automaticamente giocherebbe in questa strategia ruolo molto importante - ha aggiunto la premier -. Stiamo lavorando sulle infrastrutture di collegamento, il SoutH2 Corridor fra Italia, Austria e Germania".
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"Interroghiamoci su cos'è l'Europa per capire dove va"
"In questa splendida abbazia si vive la regola di un grande italiano, San Benedetto. Qui parliamo del futuro dell'Europa, ed è importante farlo qui. Perché per capire dove l'Europa debba andare, bisogna prima interrogarsi su cosa essa sia. L'Europa, a volte è stato dimenticato, non è un semplice luogo geografico o un insieme di regole e interessi, ma è prima di tutto una civiltà, che è stata forgiata da valori di luoghi come questo", ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all'Europa Forum Wachau, all'Abbazia di Goettweig, in Bassa Austria. "In questa civiltà il ruolo dell'Italia e dell'Austria non è secondario: sono unite da legame antico, a tratti travagliato nel passato, ma che oggi è solido, costruito dalle generazioni che hanno preceduto la nostra e che è nostra responsabilità rafforzare - ha aggiunto la premier -. Oggi queste nazioni hanno anche una responsabilità rispetto al futuro dell'Europa. L'Italia è un ponte naturale fra nord e sud d'Europa, ha la testa nella Mitteleuropa, i piedi bagnati nel Mediterraneo e lo sguardo verso i Balcani. Senza queste nazioni l'Europa non sarebbe esistita in passato e non potrebbe esistere in futuro".