Papa Francesco, nuovo appello per pace in Corsica. Prima del rientro incontro con Macron

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Per il Santo Padre quello di oggi, 15 dicembre, è stato il 47esimo viaggio apostolico dall'inizio del pontificato, l'ultimo del 2024 fuori dall'Italia. È la terza volta che visita il territorio francese e la prima volta che un Papa mette piede sull'isola. In 15mila hanno assistitito alla messa pomeridiana

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Papa Francesco è volato in Corsica per un viaggio apostolico di un giorno ad Ajaccio, il 47esimo dall'inizio del pontificato, l'ultimo del 2024 fuori dall'Italia. È la terza volta che il Pontefice visita il territorio francese, dopo Strasburgo nel 2014 e a Marsiglia nel settembre del 2023, ma non era mai stato sull'isola. In mattinata Bergoglio ha parlato nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, dove ha lanciato un nuovo appello per la pace. Durante l'Angelus ha chiesto alla "Madunnuccia", venerata in Corsica, di intercedere per la pace. "Da quest'Isola del Mediterraneo, eleviamo a lei la supplica per la pace: pace per tutte le terre che si affacciano su questo Mare, specialmente per la Terra Santa dove Maria ha dato alla luce Gesù. Pace per la Palestina, per Israele, per il Libano, per la Siria, per tutto il Medio Oriente. Pace per il Myanmar. E la Santa Madre di Dio ottenga la sospirata pace per il popolo ucraino e il popolo russo. Sono fratelli, sono cugini, che si intendano. La guerra è sempre una sconfitta", è stato l'appello di Papa Francesco. Nel pomeriggio un'altra messa, a cui - tra presenti e maxischermi - hanno assistito circa 15mila persone. Il Papa ha poi incontrato il presidente francese Emmanuel Macron all'aeroporto di Ajaccio, prima della ripartenza per Roma in serata. Data la brevità del volo tra Ajaccio e Roma, Bergoglio ha deciso di non fare la consueta conferenza stampa sull'aereo papale.

Papa: "No a laicità ingessata, insieme per il bene comune"

Occorre una "cittadinanza costruttiva" dei cristiani, affinché "nel fare il bene, i credenti possono ritrovarsi in un cammino condiviso anche con le istituzioni laiche, civili e politiche, per lavorare insieme al servizio di ogni persona, a partire dagli ultimi", ha detto il Papa ad Ajaccio sottolineando "la necessità che si sviluppi un concetto di laicità non statico e ingessato, ma evolutivo e dinamico, capace di adattarsi a situazioni diverse o impreviste, e di promuovere una costante collaborazione tra autorità civili ed ecclesiastiche per il bene dell'intera collettività, rimanendo ciascuno nei limiti delle proprie competenze e del proprio spazio". Nel suo primo discorso in Corsica, Bergoglio sottolinea l'importanza della devozione popolare ma allo stesso tempo chiede attenzione: "Su questa realtà occorre anche sempre vigilare, con un discernimento teologico e pastorale attento. C'è il rischio, infatti, che le manifestazioni della pietà popolare si limitino ad aspetti esteriori o folkloristici senza condurre all'incontro con Cristo, che si contaminino con aspetti e credenze fataliste o superstiziose. Oppure, altro rischio, che la pietà popolare venga usata, strumentalizzata - dice ancora Papa Francesco - da aggregazioni che intendono rafforzare la propria identità in modo polemico, alimentando i particolarismi, le contrapposizioni, gli atteggiamenti escludenti. Tutto questo non risponde allo spirito cristiano della pietà popolare e chiama in causa tutti, in modo speciale i Pastori, a vigilare, discernere e promuovere una continua attenzione sulle forme popolari della vita religiosa".

Il Papa ai giovani: "Impegnatevi nella politica e nel sociale"

Il Papa auspica che il dialogo tra il mondo religioso e quello laico sia "aperto, franco e fecondo". Francesco parla dell'importanza della devozione popolare e sottolinea che "in questo intreccio, senza confusioni, trova forma il dialogo costante tra il mondo religioso e quello laico, tra la Chiesa e le istituzioni civili e politiche". "Vorrei incoraggiare i giovani a impegnarsi ancora più attivamente nella vita socio-culturale e politica, con lo slancio degli ideali più sani e la passione per il bene comune. Come pure esorto i pastori e i fedeli, i politici e coloro che rivestono responsabilità pubbliche a restare sempre vicini al popolo, ascoltandone i bisogni, cogliendone le sofferenze, interpretandone le speranze, perché ogni autorità cresce solo nella prossimità", ha concluso.

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Il viaggio in Corsica

Bergoglio questa mattina è partito dall'aeroporto di Fiumicino con un Airbus A320neo di Ita Airways. Prima di decollare, intorno alle 7, ha salutato un gruppo di circa dieci persone senza dimora, donne e uomini, che la notte trova riparo sotto il colonnato di Piazza San Pietro. Il volo è partito alle ore 8.06 alla volta di Ajaccio ed è atterrato all’aeroporto internazionale "Napoleone Bonaparte"alle ore 8.49. Bergoglio è poi ripartito in direzione Roma intorno alle 19:10.

Il Papa a Mattarella: “Importante custodire le radici”

È importante "considerare il patrimonio religioso-artistico-custode delle tante civiltà affacciate sul Mare Nostrum che, nonostante le vicende storiche, hanno custodito con cura l'eredità spirituale consegnata dai loro padri nella fede”, ha scritto il Papa nel telegramma al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la sua partenza per Ajaccio. "Auspico che tale singolare evento - sottolinea ancora il Papa riferendosi al convegno sulla religiosità popolare che lui stesso chiuderà in Corsica - possa suscitare un maggiore interesse a riscoprire il desiderio di attingere ai sani valori che hanno forgiato uomini e donne, affinché nel dialogo fecondo tra le religioni, le istituzioni politiche e il mondo del sapere, si promuova il rispetto delle proprie radici, la libertà di testimoniare il proprio credo e la responsabilità per il futuro". Il Papa saluta Mattarella "con fervidi voti di bene per la diletta Italia".

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Il programma della giornata in Corsica

All’arrivo in Corsica, Papa Francesco è stato accolto dal Ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin. Insieme hanno raggiunto la Hall de Conférences dell’aeroporto per un breve incontro. Nel tragitto verso il Palazzo dei Congressi, dove si svolgerà il primo evento di questa sua visita apostolica, si è fermato al Battistero di Saint-Jean, risalente al VI secolo e ritrovato nel 2005 durante gli scavi per un parcheggio. Una grande folla ha salutato il Pontefice per le strade. Al Palais des Congrès et des Expositions il Papa ha partecipato alla Sessione conclusiva del Congresso “La Religiosité Populaire en Méditerranée”. Qui ha tenuto il primo discorso della breve ma intensa giornata. Nella messa celebrata ad Ajaccio, nelle letture e nelle preghiere si sono alternate la lingua francese e quella corsa. Ultimo appuntamento: l'incontro con Emmanuel Macron.

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