Papa Leone XIV: “Basta produrre armi, seguire la via del dialogo”

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Il Pontefice, ricevendo in udienza il Corpo diplomatico accreditato alla Santa Sede, è tornato a parlare di pace. Rilanciando l'appello di Bergoglio per fermare la cosa al riarmo, Leone XIV ha rimarcato la necessità di "sradicare le premesse di ogni conflitto e di ogni distruttiva volontà di conquista” e l'urgenza di “una sincera volontà di dialogo, animata dal desiderio di incontrarsi più che di scontrarsi"

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“Occorre la volontà di smettere di produrre strumenti di distruzione e di morte”. A dirlo è stato Papa Leone XIV, ricevendo in udienza il Corpo diplomatico accreditato alla Santa Sede. Secondo il pontefice, che ha rilanciato l'appello di Bergoglio per fermare la cosa al riarmo, è possibile "sradicare le premesse di ogni conflitto e di ogni distruttiva volontà di conquista”, ma questo “esige anche una sincera volontà di dialogo, animata dal desiderio di incontrarsi più che di scontrarsi”. In questa prospettiva è necessario, secondo Leone XIV, “ridare respiro alla diplomazia multilaterale e a quelle istituzioni internazionali che sono state volute e pensate anzitutto per porre rimedio alle contese che potessero insorgere in seno alla Comunità internazionale”. 

Papa Leone XIV: “Adoperarsi per porre rimedio alle disparità globali”

Il Pontefice ha proseguito sottolineando che "perseguire la pace esige di praticare la giustizia". Poi è tornato a rimarcare le motivazioni per cui ha scelto di chiamarsi Leone. “Come ho già avuto modo di accennare, ho scelto il mio nome pensando anzitutto a Leone XIII, il Papa della prima grande enciclica sociale, la Rerum novarum”. Poi ha aggiunto: "Nel cambiamento d'epoca che stiamo vivendo, la Santa Sede non può esimersi dal far sentire la propria voce dinanzi ai numerosi squilibri e alle ingiustizie che conducono, tra l'altro, a condizioni indegne di lavoro e a società sempre più frammentate e conflittuali”. Per il Papa, “occorre adoperarsi per porre rimedio alle disparità globali, che vedono opulenza e indigenza tracciare solchi profondi tra continenti, Paesi e anche all'interno di singole società".

Papa Leone XIV: “La pace si costruisce nel cuore”

Leone XIV è tornato poi a parlare della pace. "La pace si costruisce nel cuore e a partire dal cuore, sradicando l'orgoglio e le rivendicazioni, e misurando il linguaggio, poiché si può ferire e uccidere anche con le parole, non solo con le armi", ha proseguito. Troppe volte "la consideriamo una parola 'negativa', ossia come mera assenza di guerra e di conflitto, poiché la contrapposizione è parte della natura umana e ci accompagna sempre, spingendoci troppo spesso a vivere in un costante 'stato di conflitto': in casa, al lavoro, nella società", ha spiegato ancora il Pontefice. La pace "sembra una semplice tregua, un momento di riposo tra una contesa e l'altra poiché, per quanto ci si sforzi, le tensioni sono sempre presenti, un po' come la brace che cova sotto la cenere, pronta a riaccendersi in ogni momento", ha ribadito. Ma “nella prospettiva cristiana come anche in quella di altre esperienze religiose la pace è anzitutto un dono: il primo dono di Cristo: 'Vi do la mia pace'”. Per Leone XIV è anche “un dono attivo, coinvolgente, che interessa e impegna ciascuno di noi, indipendentemente dalla provenienza culturale e dall'appartenenza religiosa, e che esige anzitutto un lavoro su sé stessi".

Papa Leone XIV: “Chiudere le contese, da Ucraina a Terra Santa”

Papa Prevost ha affrontato anche la questione delle guerre in Ucraina e Medio Oriente. "Il mio ministero inizia nel cuore di un anno giubilare, dedicato in modo particolare alla speranza”, ha aggiunto. “È un tempo di conversione e di rinnovamento e soprattutto l'occasione per lasciare alle spalle le contese e cominciare un cammino nuovo, animati dalla speranza di poter costruire, lavorando insieme, ciascuno secondo le proprie sensibilità e responsabilità, un mondo in cui ognuno possa realizzare la propria umanità nella verità, nella giustizia e nella pace", ha ribadito il pontefice aggiungendo: "Mi auguro che ciò possa avvenire in tutti i contesti, a partire da quelli più provati come l'Ucraina e la Terra Santa". 

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Papa Leone XIV: “Fondamentale per la pace il dialogo interreligioso”

Parlando ancora di pace, il Pontefice ha rimarcato l'importanza del "contributo che le religioni e il dialogo interreligioso possono svolgere per favorire contesti di pace”. Un dialogo che “naturalmente esige il pieno rispetto della libertà religiosa in ogni Paese, poiché l’esperienza religiosa è una dimensione fondamentale della persona umana, tralasciando la quale è difficile, se non impossibile, compiere quella purificazione del cuore necessaria per costruire relazioni di pace", ha ribadito Prevost. "A partire da questo lavoro, che tutti siamo chiamati a fare, si possono sradicare le premesse di ogni conflitto e di ogni distruttiva volontà di conquista”, ha sottolineato. Questo “esige anche una sincera volontà di dialogo, animata dal desiderio di incontrarsi più che di scontrarsi. In questa prospettiva è necessario ridare respiro alla diplomazia multilaterale e a quelle istituzioni internazionali che sono state volute e pensate anzitutto per porre rimedio alle contese che potessero insorgere in seno alla Comunità internazionale", ha rimarcato ancora il Pontefice.

Papa Leone XIV: “La Chiesa dica la verità con linguaggio schietto”

Per il Papa la Chiesa "non può mai esimersi dal dire la verità sull'uomo e sul mondo”, ricorrendo “quando necessario anche a un linguaggio schietto, che può suscitare qualche iniziale incomprensione”. La verità, secondo Leone XIV, “però non è mai disgiunta dalla carità, che alla radice ha sempre la preoccupazione per la vita e il bene di ogni uomo e donna". Poi ha spiegato: “Nella prospettiva cristiana la verità non è l'affermazione di principi astratti e disincarnati, ma l'incontro con la persona stessa di Cristo, che vive nella comunità dei credenti. Così la verità non ci allontana, anzi ci consente di affrontare con miglior vigore le sfide del nostro tempo, come le migrazioni, l'uso etico dell'intelligenza artificiale e la salvaguardia della nostra amata Terra. Sono sfide che richiedono l'impegno e la collaborazione di tutti, poiché nessuno può pensare di affrontarle da solo".

Papa Leone XIV: “Investire sulla famiglia, unione tra uomo e donna”

Nel suo incontro con il Corpo diplomatico, Papa Prevost ha ribadito che "è compito di chi ha responsabilità di governo adoperarsi per costruire società civili armoniche e pacificate". Secondo Leone XIV, questo "può essere fatto anzitutto investendo sulla famiglia, fondata sull'unione stabile tra uomo e donna, 'società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società'".

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Papa Leone XIV: “Tutelare dignità di tutti, neonati, anziani, immigrati”

"Nessuno può esimersi dal favorire contesti in cui sia tutelata la dignità di ogni persona, specialmente di quelle più fragili e indifese, dal nascituro all'anziano, dal malato al disoccupato, sia esso cittadino o immigrato", ha sottolineato ancora il Papa nel suo discorso al Corpo diplomatico. "La mia stessa storia è quella di un cittadino, discendente di immigrati, a sua volta emigrato”, ha spiegato il Pontefice, aggiundendo che “ciascuno di noi, nel corso della vita, si può ritrovare sano o malato, occupato o disoccupato, in patria o in terra straniera: la sua dignità però rimane sempre la stessa, quella di creatura voluta e amata da Dio".

Papa Leone XIV: "Io da Nord, Sud America e Europa oltre confini"

Parlando al corpo diplomatico, Leone ha proseguito: "Oltre che ad essere il segno concreto dell'attenzione dei vostri Paesi per la Sede Apostolica, la vostra presenza oggi è per me un dono, che consente di rinnovarvi l'aspirazione della Chiesa, e mia personale, di raggiungere e abbracciare ogni popolo e ogni singola persona di questa terra, desiderosa e bisognosa di verità, di giustizia e di pace". Ripercorrendo la sua vita, Papa Prevost ha rimarcato che "la mia stessa esperienza di vita, sviluppatasi tra Nord America, Sud America ed Europa, è rappresentativa di questa aspirazione a travalicare i confini per incontrare persone e culture diverse". 

Papa Leone XIV: "Impossibile costruire relazioni pacifiche senza verità"

"Non si possono costruire relazioni veramente pacifiche, anche in seno alla Comunità internazionale, senza verità", ha dichiarato poi Papa Prevost nel suo discorso al Corpo diplomatico. "Laddove le parole assumono connotati ambigui e ambivalenti e il mondo virtuale, con la sua mutata percezione del reale, prende il sopravvento senza controllo, è arduo costruire rapporti autentici, poiché vengono meno le premesse oggettive e reali della comunicazione", ha spiegato. 

Papa Leone XIV: "La diplomazia vaticana è al servizio dell'umanità"

Il Papa ha poi chiesto agli ambasciatori di sentirsi "una famiglia" che "condivide le gioie e i dolori della vita e i valori umani e spirituali che la animano". La diplomazia pontificia "è infatti un'espressione della cattolicità stessa della Chiesa e, nella sua azione diplomatica, la Santa Sede è animata da una urgenza pastorale che la spinge non a cercare privilegi ma ad intensificare la sua missione evangelica a servizio dell'umanità". Per Papa Prevost, la diplomazia vaticana "combatte ogni indifferenza e richiama continuamente le coscienze, come ha fatto instancabilmente il mio venerato Predecessore, sempre attento al grido dei poveri, dei bisognosi e degli emarginati, come pure alle sfide che contraddistinguono il nostro tempo, dalla salvaguardia del creato all'intelligenza artificiale". 

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