"Rimettere al centro il malato. In altre culture si eliminano i malati, si eliminano, e questo è brutto, è brutto". Lo ha osservato il Papa, ricevendo in udienza l'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma (Ail), in occasione del suo 55esimo anniversario. Poi si è rivolto agli artisti. "Pace e speranza: ecco le due voci del canto con cui vi incoraggio a riempire le strade del mondo, per consegnarlo al futuro, consegnarlo alle future generazioni", ha ribadito il Pontefice
"La malattia spesso fa precipitare la persona e la sua famiglia nel buio del dolore e dell'angoscia, generando solitudine e chiusura. A livello sociale, è spesso percepita come una sconfitta, qualcosa da nascondere, eliminare: si scartano i malati in nome dell'efficienza e della forza, si emargina la sofferenza perché fa paura e ostacola i progetti". Così Papa Francesco ricevendo in udienza l'Ail, l'Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma. "In altre culture pure si eliminano i malati, si eliminano, e questo è brutto", ha aggiunto a braccio il Pontefice che ha sottolineato come sia "urgente rimettere al centro la persona malata, con la sua storia, le sue relazioni, quelle familiari, quelle amicali, quelle terapeutiche per trovare senso al dolore e dare risposta ai tanti perché”. Anche quando tutto sembra perduto, è possibile sperare".
Papa ad artisti: portate pace e speranza, mondo ne ha bisogno
Pace e speranza: sono i due "valori importanti, per i quali penso che voi possiate dare un prezioso contributo". Si è rivolto così Papa Francesco ai promotori e agli artisti del Concerto di Natale ricevuti in udienza. "La musica, parlando in modo speciale e diretto al cuore dell'uomo, ha una grandissima capacità di creare unità e favorire comunione", ha sottolineato il Pontefice che ha invitato i presenti a essere "angeli di pace", investendo il più possibile i talenti "nel promuovere, con l'arte e con la vita", "quella cultura di fraternità e di riconciliazione di cui oggi più che mai abbiamo tanto bisogno!". Francesco ha espresso apprezzamento per la scelta "di dedicare il concerto di oggi" al tema della speranza, "filo conduttore delle vostre testimonianze artistiche e anche solidali, in particolare a sostegno dei missionari salesiani, che lavorano in tutto il mondo con i giovani". "Ciò - ha affermato - vi pone in sintonia con il cammino di tutta la Chiesa per il Giubileo: 'pellegrini di speranza'".