
Russia, la rivolta di Prigozhin e gruppo Wagner contro Putin: cosa sta succedendo
Il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin ha invitato i russi a “unirsi a loro” per una marcia “della giustizia” su Mosca. Obiettivo è sovvertire i vertici militari russi accusati di non avere un progetto sull’invasione di Kiev e di mandare giovani “a morire”. In serata, quando la milizia era a 200 km dalla capitale, il leader ha accettato di fermare l'avanzata: "Torniamo indietro per non spargere sangue"

La situazione della guerra in Ucraina diventa sempre più tesa e difficile. Contro la Russia si è rivoltato il gruppo di mercenari Wagner, finora al fianco dell’esercito, con il capo Yevgeny Prigozhin che ha dichiarato ufficialmente guerra ai vertici militari di Mosca, lanciando un appello a "fermare" i capi delle forze armate russi dopo aver accusato le truppe regolari di aver bombardato gli accampamenti dei suoi combattenti , su ordine del ministro della Difesa Sergei Shoigu, facendo "un numero enorme" di morti
Prighozin, chi è il capo del gruppo Wagner
Il leader dei miliziani ha invitato i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro e a non opporre resistenza in quello che "non è un colpo di Stato militare, ma una marcia della giustizia”. Immediata è arricata la replica da Mosca: prima il ministero della Difesa russo ha respinto ogni accusa di attacchi ai mercenari. Poi è sceso in campo direttamente il Cremlino: il presidente Vladimir Putin "è stato informato sulla situazione intorno a Prigozhin" e "si stanno prendendo le misure necessarie”
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Poco dopo il comitato nazionale antiterrorismo ha aperto un procedimento penale contro il capo di Wagner "per invito alla ribellione armata", intimando al leader dei mercenari di "interrompere le azioni illegali". Ma la tensione resta. Prima dell’appello alla marcia su Mosca. il patron della Wagner aveva definito l'esercito russo "una bolla d'aria scoppiata" puntando il dito contro il ministero della Difesa e mettendo apertamente in dubbio anche le motivazioni addotte ufficialmente per la cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina
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In un altro video Prigozhin ha dichiarato che quando è iniziata l'invasione su vasta scala la situazione del conflitto nel Donbass non era diversa da quella degli ultimi anni e non c'era nessuna "folle aggressione" da parte di Kiev, che - ha affermato ancora - non si apprestava ad attaccare la Russia assieme alla Nato. Secondo Prigozhin quindi, parlando di un'imminente offensiva ucraina il ministero della Difesa russo, ovvero il suo arcinemico Sergey Shoigu, ha "ingannato" sia la società sia Putin

Il generale dell'esercito Vladimir Alekseev, primo vice capo del Gru - l'intelligence militare russa - ha definito gli attacchi del capo di Wagner Prigozhin "un colpo di Stato", "una pugnalata alle spalle del Paese e del presidente". "Solo il presidente - ha detto il generale rivolgendosi ai Wagner - può nominare il più alto personale di comando delle forze armate e tu stai cercando di invadere il suo potere. Questo è un colpo di Stato”

In un discorso alla Nazione, invece, il presidente russo Vladimir Putin ha detto che il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha "tradito" la Russia per "ambizione personale" e che la Russia difenderà "il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento". Poi ha aggiunto: "Chiedo ancora di non commettere questo errore gravissimo, di fare la scelta giusta, di smettere la partecipazione a queste azioni criminali", riferendosi a chi ha già intrapreso la "marcia per la giustizia" lanciata da Prigozhin

Il 24 giugno Prigozhin ha dichiarato che le sue truppe hanno abbattuto un elicottero militare russo e di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto di Rostov, centro chiave per l'assalto russo all’Ucraina. Ha poi minacciato di prendere tutte le misure necessarie per rovesciare la leadership militare russa sostenendo che le sue truppe sono pronte a marciare su Mosca se il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e il generale Valery Gerasimov non accetteranno di incontrarlo

Poche ore dopo è emerso che "le forze del Gruppo Wagner hanno aggirato Voronezh (nella mappa) e si sono dirette verso Mosca, spazzando via tutto ciò che trovavano sul loro cammino. Non si sa chi sia alla testa della colonna e se lo stesso terrorista Prigozhin ne faccia parte”, ha scritto su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari interni dell’Ucraina. Più tardi, il governatore Igor Artamonov, su Telegram, ha aggiornato la posizione dicendo che i miliziani di Wagner sono arrivati nella regione di Lipetsk, a sud di Mosca

In serata però, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto di aver negoziato con Prigozhin "lo stop ai movimenti" delle truppe Wagner e il capo della milizia ha accettato. Prighozhin, in un audio, ha confermato: i miliziani della Wagner sono arrivati "a 200 chilometri da Mosca" ma ora fanno "marcia indietro", tornando verso sud per evitare "spargimento di sangue russo" da una parte o dall'altra

In serata poi il Cremlino, secondo quanto riportato dalla Tass, ha fatto sapere che la Russia non perseguirà penalmente i combattenti di Wagner e che l'inchiesta penale contro Yevgeny Prigozhin sarà sospesa e il capo della milizia andrà in Bielorussia

Nel corso della giornata, il sindaco di Mosca aveva annunciato che nella capitale russa si stanno adottando misure "antiterrorismo". "In relazione alle informazioni che giungono a Mosca, si stanno adottando misure antiterrorismo con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza", ha detto Sergei Sobyanin sui social media

L'esercito russo aveva annunciato che "garantirà l'incolumità" ai combattenti Wagner che si dissoceranno dal loro capo, Yevgeny Prigozhin. "Siete stati indotti con l'inganno a partecipare all'impresa criminale di Prigozhin e trascinati ad un ammutinamento armato. Vi esortiamo a ragionare e contattare i rappresentanti del ministero della Difesa russo o le forze dell'ordine il prima possibile. Garantiamo la sicurezza di tutti", aveva affermato il ministero in una nota

Prigozhin aveva affermato: "Tutti noi siamo pronti a morire. Tutti e 25mila, e poi altri 25mila" nell'azione contro l'esercito russo, una scelta che è stata fatta "per il popolo russo”. Per il capo del gruppo Wagner il presidente Putin è "profondamente in errore" quando lo definisce un traditore. "Nessuno si costituirà su richiesta del presidente - aveva aggiunto - non vogliamo che il Paese continui a vivere nella corruzione e nella menzogna”

Uno dei canali legati al Gruppo Wagner, diffondendo le immagini di un elicottero russo che sarebbe stato abbattuto a Voronezh dai mercenari di Prigozhin dopo che quest'ultimo li aveva attaccati, aveva scritto su Telegram che “uno dei convogli del Gruppo Wagner è stato attaccato nella regione di Voronezh. Anche l'aviazione sta lavorando. La guerra civile è ufficialmente iniziata”

Secondo testimonianze riportate dall'Agi, la popolazione a Rostov-sul-Don ha vissuto una "situazione surreale". Testimoni - anonimi per i rischi legali che comporta parlare in Russia oggi di questioni militari - raccontano che "parte della città sta vivendo una vita normale, i negozi e i bar sono aperti, la gente fa la spesa e c'è chi al supermercato ha visto anche i Wagner in coda a fare acquisti"

L'altra metà della città, invece, dove si trova la sede strategica del distretto militare meridionale, era "più controllata e in parte bloccata". La cosa surreale, racconta uno dei testimoni, "è che si vedono uomini armati di mitragliatrice in macchina, accanto a gente seduta tranquillamente a bere il caffè al bar". "Questa mattina, almeno prima del discorso di Putin alla nazione, era ancora possibile camminare tranquillamente e fotografare i carri armati nelle strade, non si sentivano serene ma i blindati erano dispersi in diverse zone", aveva detto un testimone

Rostov è sede di uno dei centri di comando militare nevralgici per la logistica e le operazioni dell'esercito russo in Ucraina. Il problema che gli abitanti locali sentono di più è che per via del piano "Fortezza" che ha messo in stato di massima allerta le forze dell'ordine e di sicurezza, non si può entrare e uscire dalla città. "Si sono formati grandi ingorghi e la gente non dorme da ieri sera per monitorare la situazione", ha riferito un altro testimone

Per le strade, si vedevano i cittadini comuni che si fermano a chiacchierare con i mercenari "tutti in età adulta almeno 40enni ma tranquilli". "Ho chiesto a uno di loro cosa sarebbe successo e mi ha risposto solo 'non preoccuparti, andrà tutto bene'", ha raccontato una donna. Alcuni civili avrebbero criticato il "comandante in capo", seccati che avesse dato del traditore a Prigozhin. Intanto gli Usa e l’Europa monitorano con attenzione quanto sta accadendo tra gruppo Wagner e governo della Russia
Chi sono i mercenari del gruppo Wagner