
Polonia, a Varsavia mezzo milione in piazza "in difesa della democrazia". FOTO
La mobilitazione è stata convocata da Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019, in difesa della democrazia e contro le tendenze autocratiche attribuite dall'opposizione all'attuale governo in Polonia. Alla manifestazione ha partecipato anche il premio Nobel per la pace Lech Walesa, ex leader del sindacato Solidarnosc

A Varsavia centinaia di migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione convocata dall'opposizione contro l'attuale governo polacco e in difesa della democrazia. L'accusa principale mossa dall'opposizione contro il governo è di avere tendenze autocratiche. Oggi ricorre anche il 34esimo anniversario delle prime elezioni democratiche polacche del dopoguerra
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La manifestazione è stata convocata da Donald Tusk, primo ministro della Polonia dal 2007 al 2014 e presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019. La marcia ha riunito cittadini polacchi giunti da diverse località del Paese
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Alla mobilitazione ha preso parte anche Lech Walesa, premio Nobel per la pace ed ex leader del sindacato Solidarnosc. "La prima cosa da fare per iniziare la strada verso la vittoria è fare i conti per sapere quanti siamo", ha affermato Walesa che durante la manifestazione ha indossato una maglietta con la scritta 'Konstytucja' (costituzione)
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"Siamo qui perché la Polonia deve restare in Europa", ha detto uno dei manifestanti. La marcia si è svolta senza incidenti tra bandiere polacche, europee e striscioni. Poi in piazza del Castello reale l'intervento conclusivo di Tusk
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"Il Municipio stima" la partecipazione "a 500.000 persone in questo momento", ha affermato Jan Grabiec, portavoce degli organizzatori della marcia, che potrebbe essere la più grande nel Paese dalla fine del comunismo nel 1989
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La folla ha marciato con striscioni con la scritta "Polonia europea libera", "Unione europea sì, PiS no". Alcuni avevano maschere del leader del partito al potere Jaroslaw Kaczynski su cui era scritta la parola "vergogna"
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Uno dei motivi più importanti della contestazione è la legge proposta dal PiS per eliminare l'indebita influenza russa dal paese. L'opposizione vede la legge come un tentativo del governo di lanciare una caccia alle streghe contro gli oppositori politici
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"Il primo passo verso la vittoria è riconoscere la nostra forza, siamo qui in modo che la Polonia, l'Europa e il mondo vedano la nostra forza", ha detto Tusk alla folla. "Questa ondata non sarà fermata, il gigante si è svegliato, sono orgoglioso di poter essere qui e dire che vinceremo"
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