John Fetterman, chi è il dem che ha battuto Oz al Senato in Pennsylvania

L’ICTUS – Alcuni giorni prima di ottenere la candidatura per i Democratici, Fetterman è stato colpito da una gravissima forma di ictus, che ha inciso profondamente sulla sua campagna elettorale, come ha sottolineato Il Sole 24 Ore: ha infatti mostrato difficoltà a elaborare le informazioni che gli arrivavano da ciò che ascoltava ed è dovuto ricorrere a tecnologie che sottotitolano in tempo reale per rispondere alle domande di un’intervista. In alcuni casi ha avuto difficoltà di pronuncia o ha costellato di pause i suoi discorsi

IL SOSTEGNO DEI PRESIDENTI – Il risultato della Pennsylvania era molto atteso, sia perché il suo seggio poteva determinare un diverso equilibrio al Senato sia perché storicamente è uno Stato contendibile nelle elezioni presidenziali. Avere un repubblicano o un democratico può avere un peso anche in ottica 2024: per questo sia Barack Obama che Joe Biden sono venuti a sostenere il candidato, mentre Oz ha ricevuto la visita di Donald Trump

IL DISCORSO – “Sì, voglio dire… sono onorato. Grazie davvero. È l’1.30 del mattino e siete ancora qui. Abbiamo lanciato questa campagna quasi due anni fa e abbiamo il nostro slogan, 'every county, every vote', ogni contea, ogni voto. … E stasera… è per questo che sarò il prossimo senatore degli Stati Uniti dalla Pennsylvania”. Sono state queste le prime parole emozionate pronunciate da Fetterman questa notte sul palco, dove ha ringraziato i suoi sostenitori 

LE BATTAGLIE – Inoltre, il neosenatore dem ha dichiarato che “combatterò per ogni piccola città che si è sentita lasciata indietro, per ogni posto di lavoro perduto, per ogni industria chiusa, per proteggere il diritto alla scelta delle donne sull’aborto, per aumentare il salario minimo, per lo stile di vita sindacale, per la salute che è un diritto umano, per l’opposizione all’avidità delle corporation, per produrre più cose in America e in Pennsylvania e per difendere la nostra democrazia”

GLI INIZI – Prima di occuparsi dello Stato Fetterman è stato sindaco di Braddock dal 2006 al 2019. Ex polo industriale, la città è stata duramente colpita dal declino dell'industria siderurgica statunitense e nel 1988 è stata dichiarata comune in difficoltà finanziarie. Non è un caso che non abbia supermercati, distributori di benzina o bancomat. I suoi 13 anni di consiliatura gli sono valsi l’appellattivo di “sindaco più cool d’America” (Guardian, 2009) grazie soprattutto ai suoi programmi rivolti ai giovani e a rivitalizzare la comunità locale

I TATUAGGI – I tatuaggi presenti sul corpo di Fetterman mostrano l’attaccamento del candidato alla comunità: si è fatto tatuare il cap di Braddock su un braccio e sull’altro le date di morte di nove persone uccise nella città durante il suo mandato

LE CRITICHE - C’è chi ha criticato in un'intervista con il Washington Post il suo approccio un po’ hipster quand’era sindaco, con l’apertura di un ristorante trendy poi fallito, o la chiusura di un nightclub che era un luogo d’incontro. Fu inoltre accusato di aver puntato un fucile contro un americano di colore nel 2013, un evento che è tornato in auge durante la campagna elettorale per il Senato. La sua presenza mediatica e il parlare costantemente dei problemi di Braddock gli hanno attirato non poche critiche da parte dei cittadini

LE POSIZIONI POLITICHE – "Fetterman è un unicorno". A dirlo è stato il corrispondente politico del New York Times, Shane Goldmacher, che lo ha definito così vista la sua capacità di piacere tanto alle minoranze quanto alla working class bianca. L’aspetto non è quello di un tipico politico democratico ma le battaglie sì: ha infatti portato avanti una riforma della giustizia penale e la decriminalizzazione della marijuana. Uno stile alla “Biden” molto centrista che lo ha portato alla vittoria

LA FAMIGLIA – Durante il discorso ha ringraziato sua madre e suo padre, importanti durante i primi anni di consiliatura a Braddock, sostenendo prima la sua candidatura e poi aiutandolo finanziariamente a fondare una sua organizzazione no-profit, Braddock Redux. Poi sono saliti sul palco la moglie Gisele e i figli, altrettanto importanti. Soprattutto la moglie Gisele è stata fondamentale per John: nata in Brasile e arrivata a 7 anni con la mamma e il fratello negli Usa, sei mesi fa gli ha salvato la vita, riconoscendo che suo marito stava avendo un ictus