Il ministero della Difesa russo ha riferito di aver respinto attacchi delle truppe ucraine nelle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nella regione di Kherson, uccidendo un totale di 400 soldati. Ambulanze, trattori e auto. Ma anche archivi, dipinti e sculture. Sono parte del bottino di guerra portato via dai saccheggi delle truppe russe proprio a Kherson, secondo quanto riporta il Guardian. Teheran ammette di aver fornito droni a Mosca ma prima della guerra. Zelensky: "Bugie"
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“Se nel 1939 il mondo libero avesse scelto il pacifismo, qualsiasi cosa anziché la guerra, oggi l’Europa sarebbe un continente egemone della follia nazista. Se oggi siamo un continente libero lo dobbiamo ai ragazzi sbarcati e morti in Normandia, non a chi avrebbe tollerato la sopraffazione hitleriana piuttosto che imbracciare un fucile” aggiunge. Toti sottolinea inoltre che “la stessa cosa potremmo dire per l’Italia: se ogni 25 aprile festeggiamo la Liberazione, lo dobbiamo ai tanti giovani e meno giovani che hanno combattuto e ritenuto che la pace senza democrazia fosse qualcosa di inaccettabile".
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"Credo che il risultato della votazione debba essere tenuta in conto dai rappresentanti del consiglio cittadino - ha dichiarato il sindaco, Hennadiy Trukhahov - personalmente io voterò per smantellare il monumento e trasferirlo nel parco del passato imperiale e sovietico". Intanto, da Melitopol, occupata ed annessa dai russi dopo il referendum farsa dello scorso ottobre, è stato annunciato che è stata sul suo piedistallo la statua di Vladimir Lenin che era stata buttata giù durante la rivoluzione euromaidan. "Dopo sette anni la statua di Lenin è tornata al suo posto a Melitopol", ha detto Vladimir Rogov, governatore filorusso della regione di Zaporizhzhia.