L'impianto scollegato dalla rete elettrica ucraina a causa dei danni delle bombe, colpiti altri impianti nel sud del Paese. Restano accesi solo i generatori diesel e l'Energoatom lancia l'allarme: "Carburante per 15 giorni"
Blackout elettrico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa nel sud est dell'Ucraina, dopo che i bombardamenti russi hanno danneggiato le linee ad alta tensione. Restano in azione solo i generatori diesel. Lo ha reso noto la società ucraina Energoatom. (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).
Le ultime due linee sono state danneggiate
Su Telegram, il sindaco di Energodar Dmytro Orlov ha detto che, ''a seguito di bombardamenti razzisti, le ultime due linee di comunicazione ad alta tensione della centrale di Zaporizhia sono state danneggiate. Alle 23:04, la stazione è entrata in modalità di blackout totale. Tutti i 20 generatori diesel sono stati accesi''.
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La compagnia ucraina ha sottolineato nel comunicato che il carburante per il funzionamento dei generatori, è in "modalità di blackout completo", e può rimanere in questo stato "per 15 giorni: il conto alla rovescia è iniziato". I blocchi 5 e 6 dell'impianto stanno passando allo stato freddo.
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Filorussi: ora giurisdizione è a Mosca
L'impianto sta per essere trasferito sotto la giurisdizione russa: le autorità di Mosca hanno iniziato a integrare l'impianto nella giurisdizione dell'operatore nucleare russo Rosenergoatom. Renat Karchaa, consigliere del Dg di Rosenergoatom, ha dichiarato che la transizione avverrà dopo che la centrale avrà esaurito tutte le riserve di combustibile disponibili. Lo riporta il Guardian. Il responsabile russo della città di Energodar Alexander Volga ha dichiarato: "La centrale è già parte integrante della Russia".