
Austria, sparatoria in scuola a Graz: diversi morti e feriti. Che cosa è successo. FOTO
Un ex studente dell'istituto superiore Borg ha aperto il fuoco su due aule causando diverse vittime, nella mattinata di oggi, 10 giugno. Poi si è chiuso in bagno e si è tolto la vita. Sui media austriaci si legge che si considerava vittima di bullismo

SPARATORIA IN UNA SCUOLA A GRAZ, ALMENO 10 I MORTI
- Sono almeno 11 i morti - tra alunni e insegnanti - nella sparatoria avvenuta oggi, 10 giugno, in una scuola di Graz, Austria, nel land della Stiria. Ad aprire il fuoco su due classi un ex studente, che poi si è chiuso in bagno e infine suicidato. Tra le vittime ci sono ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Si parla anche di diversi feriti ricoverati negli ospedali, di cui alcuni "in condizioni estremamente critiche"

COINVOLTA LA SCUOLA SUPERIORE BORG
- L'istituto coinvolto è la scuola superiore Borg (in foto), in zona Dreischuetzengasse, nel quartiere Lend. L'allarme è scattato intorno alle 10 di mattina

IL KILLER SUICIDA
- Sul sito del quotidiano austriaco Krone Zeitung si legge che il killer-sucida, 22 anni, si considerava vittima di bullismo. Secondo quanto riportato dal quotidiano Krone, inoltre, la polizia austriaca nel corso della perquisizione domiciliare presso l'abitazione dell'autore della strage avrebbero trovato un biglietto d'addio.

LE ARMI
- Sempre dai media austriaci si è appreso che l'aggressore avrebbe utilizzato una pistola e un fucile da caccia che possedeva legalmente. Una delle due aule su cui ha sparato era quella in cui era stato studente

PERQUISIZIONI A SCUOLA
- La polizia austriaca ha subito chiesto alla popolazione residente nell'area attorno alla scuola di non avvicinarsi e di seguire le indicazioni delle forze di sicurezza, mentre l'istituto veniva sottoposto a perquisizione. Intorno alle 12 la situazione è stata poi definita “sicura” per la cittadinanza

ATTIVATO IL SISTEMA MANV
- Per gestire l'emergenza è stato attivato il sistema Manv, procedura per gestire un afflusso massiccio di feriti

I SOCCORSI
- Tutti gli ospedali della Stiria sono stati allertati e hanno dovuto segnalare la propria capacità. Medici degli ospedali regionali e universitari si sono riversati sul posto e due centri di assistenza sono stati allestiti nei pressi della scuola per le persone colpite

LE CERIMONIE DI COMMEMORAZIONE
- Due le cerimonie di commemorazione organizzate già nella serata di oggi: una nella chiesa di San Vincenzo a Eggenberg e un'altra nella Cattedrale di Graz. Bandiere scure in segno di lutto esposte dal Parlamento Regionale della Stiria

TRE GIORNI DI LUTTO
- Il cancelliere austriaco Christian Stocker ha annunciato 3 giorni di lutto nazionale dopo la sparatoria nella città di Graz: "Tutto il Paese sarà in lutto nazionale per tre giorni", ha detto Stocker, aggiungendo che la bandiera austriaca sarà issata a mezz'asta in tutto il Paese e che domani, alle 10 del mattino, negli uffici pubblici si osserverà un minuto di silenzio.

LA VICINANZA DEL GOVERNO ITALIANO
- La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha detto che “le scuole sono simboli di gioventù, speranza e futuro. È difficile da sopportare quando le scuole diventano luoghi di morte e violenza”. E la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso “la mia vicinanza e quella dell'intero Governo italiano ai familiari delle vittime, unitamente a un pensiero che desidero rivolgere ai feriti e ai loro cari".