Il presidente americano Joe Biden: "È il più grande stanziamento varato per l'Ucraina finora". Altri 4,5 miliardi di dollari di risorse sono in arrivo dalla Banca Mondiale. Intanto il portavoce del Cremlino Peskov avverte: "Non ci sono le condizioni" per un incontro tra il Zelensky e Putin. Kiev replica: "No negoziati se Mosca vuole Donbass". Secondo l'Onu, sono 17,7 milioni gli ucraini che hanno richiesto assistenza umanitaria
Onu, assistenza umanitaria per 17,7 mln di persone
Le intense ostilità dall'inizio dell'invasione russa del 24 febbraio hanno messo 17,7 milioni di ucraini (un quarto della popolazione) nella condizione di chiedere assistenza umanitaria, con un aumento di circa 2 milioni di persone rispetto agli ultimi dati di aprile. Lo riferisce il coordinatore umanitario per l'Ucraina Denise Brown, citando l'ufficio delle Nazioni Unite nel Paese. Lo riporta Ukrinform. Brown ha invitato la comunità internazionale a continuare a sostenere la popolazione. L'appello giunge mentre l'Onu e le organizzazioni umanitarie rispondono al peggioramento della situazione.
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Kiev, sanzioni al più presto contro industria nucleare russa
Devono essere adottate al più presto possibile sanzioni contro tutta l'industria nucleare russa, tra le quali quelle dovute alle minacce russe contro l'impianto nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto su Telegram Andriy Yermak, a capo dell'ufficio presidenziale ucraino, citato dall'agenzia di stampa Ukrinform. "Il ricatto nucleare russo non ha funzionato prima, e non deve farlo ora. La migliore risposta alle minacce contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia è la liberazione dei territori ucraini dall'occupazione. Quando un terrorista propone condizioni, la risposta deve essere forte", ha continuato. "Sanzioni contro l'intera industria nucleare della Federazione Russa devono essere adottate al più presto. Non sarà possibile dividere la coalizione anti-russa", ha aggiunto. "La Russia sta provando a minare la fiducia nell'Ucraina con le sue provocazioni, ma in cambio deve essere riconosciuta come uno stato sponsor del terrorismo". Yermak ha inoltre affermato che "nel XXI secolo, solo i maggiori candidati al completo isolamento possono minacciare il mondo con una centrale nucleare. È a questo isolamento della Federazione Russa che dobbiamo provvedere insieme".
Stime Pentagono, 70-80 mila tra morti e feriti russi
Il Pentagono stima che la Russia abbia subito tra le 70 mila e le 80 mila perdite, tra morti e feriti, dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio. Il sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti per la politica, Colin Kahl, ha dichiarato in una conferenza stampa al Pentagono che il numero delle vittime russe è "notevole" dato che non hanno raggiunto "nessuno" degli obiettivi che si erano prefissi all'inizio della guerra.
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Sventati omicidi ministro Difesa e capo intelligence ucraini
I servizi di sicurezza ucraini (Sbu) hanno sventato una serie di omicidi di rappresentanti della leadership militare e politica e di personalità pubbliche ucraini, pianificati dai russi, tra cui quello del ministro della Difesa Oleksii Reznikov e del capo della Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa Kyrylo Budanov. Lo ha dichiarato l'Sbu su Telegram citato da Ukrinform. Con un'operazione speciale in più fasi, è stato neutralizzato un gruppo sovversivo e di intelligence della Direzione principale dello Stato Maggiore delle Forze Armate della Federazione Russa (Gru), si legge nel post: si stavano preparando a uccidere Reznikov, Budanov e un noto attivista ucraino. I mandanti russi, secondo l'intelligence ucraina, hanno offerto una ricompensa da 100.000 a 150.000 dollari per l'omicidio di ciascuno di loro. È stato accertato che il gruppo era stato formato da dipendenti dell'intelligence militare russa per svolgere attività sovversive in Ucraina.
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Usa annunciano altre armi all'Ucraina per 1 mld di dollari
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Banca mondiale stanzia altri 4,5 miliardi
La Banca Mondiale ha stanziato un nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina per un totale di 4,5 miliardi di dollari. Lo riferisce l'istituzione in una nota.
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Ex ministro Difesa ucraino accusato di tradimento
L'ex ministro della Difesa ucraino, Mykhailo Yezhel, è stato accusato dal Procuratore Generale di tradimento per aver firmato nel 2010 gli accordi di Kharkiv, che avrebbero esteso fino al 2042 la permanenza della Flotta del Mar Nero russa a Sebastopoli, in Crimea, allora non ancora annessa da Mosca. Lo riferiscono le agenzie stampa ucraine. Secondo gli inquirenti, Yezhel "era a conoscenza delle minacce alla sovranità, all'integrità territoriale, all'inviolabilità e alla capacità di difesa dell'Ucraina dalle attività sovversive della Federazione Russa". "Allo stesso tempo", prosegue il documento dell'accusa, "nell'aprile 2010, ha accettato senza commenti l'accordo tra l'Ucraina e la Federazione Russa, che ha esteso la permanenza della flotta del Mar Nero della Federazione Russa sul territorio dell'Ucraina e nella città di Sebastopoli per 25 anni". "Come risultato di tali azioni, sono state create artificialmente le precondizioni per aumentare il numero di truppe della Federazione Russa sul territorio dell'Ucraina, il loro riequipaggiamento e ammodernamento e, in futuro, l'invasione delle forze armate della Federazione Russa e la loro occupazione della Crimea e di Sebastopoli", conclude la procura generale. L'Ufficio investigativo statale ha notificato l'accusa di tradimento anche agli ex ministri della Giustizia e degli Esteri, Oleksandr Lavrynovych e Kostiantyn Hryshchenko, sempre in relazione agli accordi di Kharkiv.
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Dieci anni di carcere a soldato russo per crimini di guerra
A Chernihiv, nel nord dell'Ucraina, un soldato russo è stato condannato a dieci anni di carcere con accuse di crimini di guerra. Per il tribunale, ha riferito la tv ucraina, il soldato ha aperto il fuoco, eseguendo un ordine, contro un edificio con vari piani di appartamenti poco dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, lo scorso 24 febbraio.
Nell'attacco è stato distrutto un appartamento al decimo piano dell'edificio, ma non ci sono stati feriti. Il soldato, un carrista, si è dichiarato colpevole. La sentenza non è definitiva. A maggio un soldato russo era stato condannato all'ergastolo per l'uccisione di un civile ucraino, una pena poi ridotta a 15 anni.
Erdogan, implementazione accordi grano avanti senza problemi
L'implementazione degli accordi di Istanbul sulla creazione di un corridoio del grano e l'esportazione dei prodotto agricoli dall'Ucraina continua senza grandi problemi. Lo ha dichiarato il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, citato dall'agenzia di stampa russa Tass. "Abbiamo garantito l'implementazione degli accordi sulla creazione di un corridoio del grano. Pertanto, abbiamo contribuito a garantire la sicurezza alimentare in un momento in cui il mondo è sull'orlo di una crisi relativa al cibo. Finora siamo andati avanti nell'attuazione degli accordi senza seri problemi", ha detto il presidente in un incontro tenutosi ad Ankara con gli ambasciatori turchi all'estero. Erdogan ha sottolineato che la Turchia ha compiuto sin dall'inizio sforzi per risolvere la crisi ucraina attraverso il dialogo e continuerà a farlo.
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"Continuiamo a chiedere alla Russia di cessare tutte le operazioni militari dentro e intorno alle centrali nucleari ucraine e di restituirne il controllo all'Ucraina", ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean Pierre, durante un briefing con la stampa a bordo dell'Air Force One. "Combattere intorno a una centrale nucleare è pericoloso", ha detto la portavoce sottolineando che, secondo i dati raccolti, "fortunatamente non abbiamo indicazioni di un aumento anomalo dei livelli di radioattività".