
Crisi del grano, Russia e Ucraina firmano accordi con Onu e Turchia: in cosa consistono
A Istanbul si è ufficializzata l’intesa per sbloccare la situazione e avviare i corridoi per l'esportazione di cereali. Non c'è un accordo diretto tra i due Paesi in guerra: entrambi si sono impegnati nei confronti di Ankara e delle Nazioni Uniti. Zelensky: "Ci fidiamo dell'Onu, non di Mosca". Lavrov: "Adesso attuarlo con tutti gli sforzi. Bene che Ue e Usa abbiano smesso di ostacolare accordo". Gli Usa plaudono alla firma. Il Regno Unito: "Sorveglieremo su attuazione"

Svolta nella crisi del grano ucraino: a Istanbul è stato firmato quello che diventa il primo vero accordo sui corridoi nel Mar Nero per l'esportazione di cereali dai porti dell'Ucraina. L'intesa è stata firmata dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, dal suo omologo turco Akar e dal ministro Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov. Dovrebbe restare in vigore per tre anni, ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov
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Sembrava potesse essere anche la prima intesa ufficiale tra Mosca e Kiev dall'inizio della guerra il 24 febbraio. Ma non è tecnicamente così. L'Ucraina ha firmato la sua parte dell'accordo sul grano con la Turchia e l'Onu. Quindi di fatto non c'è un accordo diretto tra i due Paesi in guerra
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Ad annunciare l’accordo è stato l'ufficio del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, grande mediatore dell'intesa, sottoscritta dalle delegazioni russa e ucraina nel Palazzo Dolmabahce, sullo Stretto del Bosforo. L'Onu definisce l'intesa "un faro nel Mar Nero". Per il nostro ministro degli Esteri Luigi di Maio è "l'apertura di un corridoio di dialogo e non solo di un corridoio per il grano". "Auspichiamo che questi accordi rappresentino un primo passo verso concrete prospettive di pace, in termini che siano accettabili per l'Ucraina", ha detto invece Mario Draghi
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Un centro per coordinare l'esportazione del grano dall'Ucraina sarà istituito a Istanbul, ha fatto sapere Erdogan. Il presidente turco ha poi detto che “questa guerra non avrà né vincitori né vinti, l'unico sconfitto sarà il mondo, l'effetto della guerra si ripercuote su tutto il pianeta, speriamo che si riapra uno spiraglio per la pace con questo accordo”
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Che l'intesa fosse nell'aria si era capito sin dall'incontro di tre giorni fa a Teheran tra Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin, che aveva parlato di "progressi sull'esportazione di grano ucraino", cosa che aveva definito "un buon segno"
Tutti gli aggiornamenti sulla guerra Ucraina-RussiaTuttavia, lo stesso Putin aveva sottolineato che qualsiasi accordo doveva comprendere anche le esportazioni bloccate di grano russo

Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu aveva dal canto suo affermato che "quando risolveremo questo problema, non solo verrà aperto il percorso di esportazione per il grano e l'olio di girasole dall'Ucraina, ma anche per i prodotti dalla Russia”

Dopo la firma, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato: "Tutti capiscono che la Russia potrebbe impegnarsi in provocazioni, tentativi di screditare gli sforzi ucraini e internazionali. Ma abbiamo fiducia nelle Nazioni Unite, è loro responsabilità garantire il rispetto dell'accordo". Poi ha detto che l'intesa soddisfa pienamente gli interessi dell'Ucraina e saranno esportati circa 20 milioni di tonnellate del raccolto di grano dell'anno scorso e il raccolto di quest'anno sarà disponibile per la vendita: "Abbiamo circa 10 miliardi di dollari di grano"

L'Ucraina promette una "risposta militare immediata" in caso di "provocazioni" russe dopo la firma dell'accordo sul grano. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha poi aggiunto che Kiev si fida dell'Onu, ma non di Mosca. "L'Ucraina non si fida della Russia. Penso che nessuno abbia ragioni per fidarsi della Russia. Investiamo la nostra fiducia nelle Nazioni Unite come forza trainante di questo accordo", ha detto

Mosca, dal canto suo, ha detto il ministro della Difesa Shoigu, non approfitterà per trarre vantaggi militari dal fatto che gli ucraini si sono impegnati a sminare e riaprire i loro porti sul Mar Nero. "La Russia si è assunta gli obblighi che sono indicati chiaramente in questo documento", ha affermato Shoigu, secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax
"Ci aspettiamo che, nel prossimo periodo, verranno compiuti tutti gli sforzi necessari per un'attuazione efficiente degli accordi menzionati", ha detto invece il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Mosca, ha aggiunto, apprezza il fatto che "Washington e Bruxelles abbiano smesso di ostacolare il raggiungimento degli accordi odierni", sottolineando che la delegazione russa è riuscita ad assicurarsi che l'accordo fosse "depoliticizzato"
L'obiettivo principale dell'accordo, ha detto Lavrov, è quello di "garantire le consegne trasparenti e regolari di cibo e fertilizzanti russi, comprese le materie prime per la loro produzione, ai mercati mondiali". Parlando ancora una volta di Stati Uniti e Ue, Lavrov ha poi aggiunto che l'intesa "mira ad eliminare gli ostacoli che gli Stati Uniti e l'Ue hanno creato nelle sfere della finanza, delle assicurazioni e della logistica, per garantire che questi prodotti siano specificamente esclusi dalle misure restrittive imposte contro il nostro Paese"

Un membro della delegazione di Kiev per i negoziati, Rustem Umerov, ha fatto sapere che le spedizioni dovrebbero riprendere da tre porti sotto il pieno controllo ucraino, ovvero Odessa, Pivdennyi e Chornomorsk

Secondo le stime, circa 25 milioni di tonnellate di grano e altri cereali sono bloccate nei porti ucraini. Un blocco che ha provocato una crisi alimentare mondiale
Anche gli Stati Uniti plaudono all'accordo fra la Russia e l'Ucraina sulle esportazioni di grano. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, e il portavoce della Casa Bianca John Kirby. Il Regno Unito avverte: l'attuazione dell'accordo, si legge in una dichiarazione della ministra degli Esteri Lizz Truss, sarà "sorvegliata"

Alla firma dell'accordo era presente anche l'oligarca Roman Abramovich, che aveva già partecipato ai negoziati di pace tra Mosca e Kiev