
Afghanistan: da Facebook a Instagram, nuove misure di sicurezza per proteggere gli utenti
Milioni di cittadini cercano di eliminare i loro profili per evitare che vengano usati contro di loro. La società di Mark Zuckerberg ha bandito i talebani da tutte le sue applicazioni e con l’aiuto di attivisti e Ong ha introdotto una funzione per bloccare in un click i profili delle persone nel Paese

Con il ritorno dei talebani al potere, in Afghanistan è diventato pericoloso anche utilizzare i social. Sono milioni i cittadini che stanno cercando di eliminare i loro profili per evitare che vengano usati dai miliziani per scoprire attività ora considerate illecite o la loro collaborazione con gli occidentali
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Nel Paese, spiega la Ong Digital Rights Foundation, mentre vent'anni fa non c'era praticamente la rete Internet, ora quattro milioni di cittadini usano regolarmente i social media. Le aziende, da Facebook a Twitter, hanno introdotto nuove misure per proteggere gli utenti
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La società di Mark Zuckerberg ha bandito i talebani da tutte le sue applicazioni (Facebook, Instagram, Whatsapp). "Nell'ultima settimana, i nostri team hanno lavorato 24 ore su 24 per fare tutto il possibile per aiutare a mantenere le persone al sicuro", ha twittato Nathaniel Gleicher, il direttore delle norme di sicurezza del gruppo con sede in California
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Seguendo le raccomandazioni di attivisti dei diritti umani, giornalisti e Ong, il social network ha implementato le misure per proteggere gli utenti 'vulnerabili' in Afghanistan. Grazie a una nuova funzione, gli utenti possono "bloccare il proprio account con un clic"
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Il blocco impedisce alle persone che non sono nei loro contatti di scaricare o condividere la loro foto del profilo o di vedere i contenuti pubblicati sul loro feed. Gli utenti potranno anche decidere che i loro post siano accessibili solo a determinate persone
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"Abbiamo anche temporaneamente rimosso la possibilità di visualizzare la 'lista degli amici' di un utente e la ricerca di profili per gli account Facebook in Afghanistan", per contrastare il rischio che vengano prese di mira persone che sono ricercate dai talebani, ha aggiunto Gleicher

Una dichiarazione diffusa nei giorni scorsi da Facebook ribadiva che sulla sua piattaforma - come su WhatsApp e Instagram - è messo al bando qualsiasi contenuto che possa esaltare, sostenere o rappresentare i talebani