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Afghanistan, ex militare britannico: "Mia moglie evacuata su un aereo vuoto, scandaloso”

Mondo
Twitter/Pen Farthing

Paul "Pen" Farthing, ex membro della Royal Marine, ha raccontato a Sky News il viaggio notturno verso l’aeroporto di Kabul e ha postato una foto del volo quasi deserto con cui la consorte è partita per la Norvegia. I mezzi, ha spiegato, decollano "indipendentemente dal fatto che siano pieni o meno, mentre in migliaia aspettano fuori. Questa è un'evacuazione assolutamente sbagliata"

“Kaisa è sulla via di casa, ma l’aereo è vuoto.. scandaloso, mentre in migliaia aspettano fuori”. Inizia così il post su Twitter in cui Paul "Pen" Farthing, ex militare della Royal Marine che a Kabul gestisce un rifugio per animali, racconta della partenza della moglie dall’Afghanistan, da dove migliaia di persone cercano di scappare dopo il ritorno al potere dei talebani. Farthing ha raccontato a Sky News il suo viaggio prima dell'alba verso l'aeroporto di Kabul, da dove la moglie Kasia è stata evacuata con un aereo da trasporto militare C-17 Globemaster diretto in Norvegia, e ha lanciato l’allarme: "Lasceremo indietro così tante persone" (GLI AGGIORNAMENTI SULL'AFGHANISTAN LIVE - LO SPECIALE - TUTTI I VIDEO).

“Un'evacuazione assolutamente sbagliata”

Farthing, nel post su Twitter, ha denunciato come l’aereo della moglie fosse praticamente vuoto, come testimonia una foto scattata all’interno del velivolo. Farthing ha rivelato come gli aerei decollino dall'aeroporto ogni ora "indipendentemente dal fatto che siano pieni o meno", aggiungendo: "Le persone non possono entrare, non possono entrare in aeroporto". "Questa è un'evacuazione assolutamente sbagliata - ha osservato - Assisteremo ad alcune scene assolutamente orribili".

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Il racconto del viaggio: “Andare di notte è rischioso”

A Sky News, l’ex militare ha raccontato descritto come lui e sua moglie abbiano deciso di fare il viaggio verso l'aeroporto di Kabul mentre era ancora buio per evitare le enormi folle di "almeno un paio di migliaia di persone" che si formano ogni giorno fuori dallo scalo. "Andare di notte ovviamente ha i suoi rischi: è stata la scelta fra due mali e per fortuna ha pagato", ha detto Farthing. Poi ha spiegato di essere riuscito a portare anche la sua country manager incinta e suo figlio all'aeroporto "molto, molto presto questa mattina prima che altre persone uscissero per fare il proprio tentativo". Mentre lui rimarrà nella capitale finché tutti i restanti 71 membri dello staff afghano della sua attività e le loro famiglie non avranno trovato una via d'uscita dal Paese per mettersi in salvo dai talebani.

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