La Guida suprema iraniana nel suo primo sermone dopo 8 anni alla preghiera islamica a Teheran: “Dialogo sul nucleare è un inganno, non mi fido dell’Occidente”. Su Soleimani: “È un martire, manifestazioni sono un pretesto per far dimenticare il suo sacrificio”
“I due grandi avvenimenti dei funerali del generale Qassem Soleimani (CHI ERA) e del giorno in cui l'Iran ha attaccato le basi Usa sono stati 'Giorni di Allah'”. A dirlo, parlando di “un punto di svolta nella storia”, è la Guida suprema iraniana Ali Khamenei, nel suo primo sermone dopo 8 anni alla preghiera islamica a Teheran, in cui non esita a definire il presidente americano Donald Trump un "pagliaccio". L’ayatollah, poi, torna sull’abbattimento del Boeing ucraino (COSA SAPPIAMO FINORA - IL VIDEO DELL'ABBATTIMENTO - I PRIMI ARRESTI - I PRECEDENTI): un "amaro incidente". E attacca sul tema del nucleare: "Ho detto sin dall'inizio che non ho alcuna fiducia nel dialogo con l'Occidente sulle nostre attività nucleari e nei gentiluomini che siedono ai tavoli negoziali e vestono guanti di seta sulle loro mani di ferro. Sono al servizio degli Usa. Il dialogo con loro è un inganno". E ancora: "I nemici hanno collocato il tumore di Israele nella regione dell'Asia occidentale", creando "una minaccia permanente per i Paesi della regione".
“Usa incapaci di uccidere Soleimani in guerra”
Parlando dei funerali di Soleimani e dell’attacco alle basi Usa in Iraq, Khamenei li definisce come “episodi, miracoli delle mani di Allah”, che “hanno mostrato il potere di una nazione che ha dato uno schiaffo in faccia agli Usa e che la volontà di Allah è continuare il cammino e conquistare la vittoria". "La rappresaglia dell'Iran per l'attacco Usa (al generale Soleimani, ndr) - continua l’ayatollah - non è stata solo una mossa militare efficace, ma nei fatti è stata un colpo agli Stati Uniti come superpotenza. La resistenza nella regione aveva in precedenza inflitto colpi agli Stati Uniti in Siria, Iraq, Libano e Afghanistan, ma l'attacco alle basi Usa è stato più importante e irreparabile". Infine, sull’uccisione di Soleimani, aggiunge: “È stato uno scandalo che ha portato infamia sugli Usa, perché lo hanno ucciso vigliaccamente e non sono stati capaci di farlo sul campo di battaglia, usando lo stesso metodo del regime sionista". Trump, aggiunge, finge di sostenere il popolo iraniano ma poi lo "colpirà alle spalle con un pugnale velenoso".
Rimuovere ogni ambiguità dal caso del Boeing
Nel sermone, Khamenei porge anche le sue condoglianze alle famiglie delle vittime (CHI ERANO) dell’abbattimento del Boeing ucraino, esprimendo apprezzamento per la "spiegazione" fornita dalle Guardie della rivoluzione, e sottolineando però che ogni "ambiguità" al riguardo va rimossa e occorre prendere misure per evitare che incidenti simili possano ripetersi. (LE FOTO DEL MOMENTO DELL'IMPATTO)
Proteste usate per oscurare il sacrificio di Soleimani
Un episodio, quello del Boeing, che secondo l’ayatollah “alcuni hanno cercato" di utilizzare “in modo da far dimenticare il sacrificio" del generale Soleimani, che è un "grande martire". Il riferimento è alle proteste dei giorni scorsi contro le autorità iraniane e ai manifestanti che hanno strappato i poster appesi per commemorare il generale, e che Khamenei non esita ad attaccare: "Quei pagliacci che sostengono di essere dietro il popolo sono bugiardi. Sono manipolati dai nemici e non hanno dedicato le proprie vite alla sicurezza dell'Iran, diversamente da gente come Soleimani". "Il nemico è emerso in alcune persone che non si preoccupano della sicurezza nazionale del Paese - rincara la Guida suprema - mettendo in ombra le misure prese dall'Iran contro gli Usa. Ma non avete ottenuto e non otterrete nulla, perché il sostegno del vero popolo è stato il carburante dei jet iraniani che hanno attaccato le basi Usa in Iraq".
L’attacco a Germania, Francia e Gran Bretagna
Khamenei poi, sul tema del nucleare, ha attaccato Gran Bretagna, Francia e Germania, che hanno annunciato l'avvio del meccanismo di risoluzione delle dispute sull'accordo (COSA PREVEDE), imputando alla Repubblica islamica di averlo violato. "Durante la guerra con l'Iraq, la Germania ha fornito a Saddam armi chimiche - ha detto la Guida iraniana - la Francia gli ha mandato elicotteri per colpire le petroliere iraniane e la Gran Bretagna era al suo servizio con tutti i mezzi”.
"L'Occidente ha cercato di dividere Iran e Iraq"
L'Occidente, secondo Khamenei, è anche colpevole di aver "cercato di dominare la regione" e "dividere le nazioni di Iran e Iraq", usando "tecnologia, armi, politiche ingannevoli e falsa propaganda". Nei due Paesi, aggiunge l'ayatollah, "alcune persone irresponsabili, che si sono fatte influenzare dalla propaganda satanica dei nemici, hanno fatto dichiarazioni gli uni contro gli altri, ma il martire Soleimani ha sventato questo complotto". "Mentono sul fatto che l'Iran ha condotto una guerra per procura nella regione - conclude - ignorando il fatto che sono state le nazioni della regione a svegliarsi".