Dalla fine del 2017, con l'esplosione del caso del produttore di Hollywood, sono tante le accuse che hanno coinvolto il mondo del cinema, dei media e del business. Tra le star e le istituzioni coinvolte anche Morgan Freeman e l’Accademia che assegna il Nobel
Da Harvey Weinstein a Bill Cosby. Dall'Accademia svedese, che quest'anno non assegnerà il Nobel per la letteratura, fino all'ultimo caso, quello di Leslie Moonves, l'ad della Cbs accusato di molestie da sei donne. È passato meno di un anno dallo scoop del New York Times che svelò le accuse rivolte all'ex boss di Miramax. Nel frattempo altri scandali a sfondo sessuale hanno interessato il mondo di Hollywood, dei media e, in generale, del business.
Il caso Weinstein
L’ondata di scandali che sta caratterizzando il 2018 comincia qualche mese prima con Weinstein, finito nel mirino dopo un’inchiesta del New York Times, uscita il 6 ottobre 2017, in cui è accusato di molestie sessuali ai danni di alcune attrici di Hollywood. Tre giorni dopo lo scoop giornalistico, il potente produttore cinematografico viene licenziato dalla Weinstein Company, società che aveva co-fondato nel 2005. A partire da questo momento tante attrici, tra cui l'italiana Asia Argento, iniziano a rivelare presunte molestie subite da Weinstein. Come conseguenza dello scandalo, il produttore hollywoodiano viene anche espulso dall'Academy Award fino a quando, lo scorso maggio, viene arrestato con l'accusa di aver stuprato una donna e aver costretto un'altra a praticare sesso orale. Viene rilasciato dopo il pagamento di una cauzione.
Freeman accusato da otto donne
Weinstein non è l’unico volto noto del jet-set a esser stato coinvolto in scandali sessuali. Anche l’attore Morgan Freeman deve far fronte ad alcune accuse: in un lungo articolo pubblicato dalla Cnn, otto donne raccontano di comportamenti inappropriati dell'attore 80enne, sia sul set sia negli uffici della sua casa di produzione. Non solo. Alcune delle testimoni citate nell'articolo della Cnn hanno dichiarato di non aver segnalato il comportamento di Freeman per paura di subire ritorsioni sul lavoro.
Bill Cosby, dai Robinson allo scandalo
Bill Cosby, attore famoso, tra le altre cose, per esser stato uno dei protagonisti della serie tv I Robinson, lo scorso aprile è stato dichiarato colpevole di “aggressione indecente” da parte della giuria popolare della Pennsylvania per aver violentato, nel 2004, Andrea Constand. Adesso rischia fino a 30 anni di carcere. La colpevolezza di Cosby è molto significativa perché è stata la prima condanna dell’era #MeToo nei confronti di una star di Hollywood. L’attore ha sempre respinto le accuse e si è sempre dichiarato innocente, ma ad accusarlo come testimoni nel processo ci sono cinque donne. Tutte hanno confermato che il copione di Cosby era sempre lo stesso: l'attore invitava le vittime a casa con la prospettiva di aiutarle a fare carriera e offriva loro da bere un cocktail condito con sonniferi per poterle poi molestare senza che si ribellassero.
Stallone indagato a Los Angeles
Anche Sylvester Stallone è stato toccato dall’accusa di molestie. L’attore che ha dato il suo volto a Rambo e Rocky, 71 anni, è indagato dalla procura di Los Angeles per una denuncia di aggressione sessuale presentata da una donna nel 2017 e riferita agli anni Novanta. Stallone ha rispedito le accuse al mittente e ha parlato di “storia ridicola”.
Haggis e le accuse di violenza
Accuse di molestie hanno riguardato anche il regista canadese premio Oscar per "Crash", Paul Haggis. A puntare il dito sono quattro donne che hanno raccontato di esser state aggredite sessualmente negli Stati Uniti. Accuse, queste, emerse a seguito di una causa civile intentata da un'addetta alle pubbliche relazioni, che ha affermato di essere stata violentata dal regista.
Kevin Spacey
Scandali sessuali e molestie hanno toccato anche Kevin Spacey. Nel 2017 l’attore era stato accusato di aver fatto delle avance sessuali ad Anthony Rapp. All'epoca degli eventi, l'attore di "Star Wars" aveva 14 anni. Dopo questa prima denuncia, molte altre persone si erano unite a Rapp con racconti molto simili. A seguito delle prime rivelazioni su presunte molestie, Spacey ha rivelato la sua omosessualità. Ad accusare l’attore, a dicembre del 2017, è stato anche il genero del re di Norvegia Ari Behn, che ha raccontato di esser stato palpeggiato dalla star hollywoodiana durante un evento collegato all'assegnazione del Nobel per la pace nel 2007. Lo scorso 4 luglio Spacey è finito di nuovo sotto indagine per presunti reati sessuali con tre accuse di molestie. I sospetti di violenze, inoltre, sono costati cari all’attore: prima la cancellazione del suo ruolo da "House of Cards" e poi dal film "Tutti i soldi del mondo". Inoltre la Kevin Spacey Foundation è stata chiusa e gli sono stati revocati tutti gli Emmy Awards.
Louis Ck: risale accuse di molestie
Dalle risate e dal politicamente scorretto sullo schermo alle accuse di violenza. Lo scandalo delle molestie a Hollywood ha toccato anche il comico Louis Ck. Nel 2002, hanno raccontato due colleghe, l’attore si sarebbe masturbato davanti a loro. Ma ad accusarlo ci sarebbero anche altre donne.
Scandalo al Metropolitan Opera House
Nel corso del 2018 si è parlato di molestie anche alla Metropolitan Opera House di New York, che è stata costretta a licenziare James Levine, 74enne direttore emerito dell'orchestra. A determinare il suo allontanamento, "evidenze credibili" di molestie sessuali a suo carico. Il prestigioso teatro dell'opera newyorkese aveva sospeso il maestro già da dicembre 2017, quando il New York Times aveva portato alla luce le prime accuse di molestie e abusi, facendo così aprire un’inchiesta interna. Levine avrebbe avuto comportamenti sessualmente inappropriati con giovani artisti all'inizio del loro percorso professionale.