È un’unione all’insegna del rapimento quella taurino – scorpionica, compenetrazione del maschile col femminile, tra Plutone che si mescola a Proserpina, tra la luce della primavera e la tenebra dell’autunno. L’eros cementa in modo praticamente indissolubile l’unione, specie quando il Toro è lei e lo Scorpione lui. Il Toro placa con la sua naturalezza e la solidità razionale i tormenti un po’ demoniaci dello Scorpione. Per contro il ritmo monotono taurino viene beneficamente scosso dall’ironia scorpionica.