I migliori ristoranti in Italia secondo la Guida Michelin 2026: i 15 con tre stelle. FOTO
I locali citati nella settantunesima edizione della Guida sono quasi 2mila, con 394 Stelle Michelin. I ristoranti migliori, cioè quelli che hanno le tre stelle, sono quindici: quattordici confermano il titolo già ottenuto l’anno scorso e negli anni precedenti, un altro ottiene le tre stelle per la prima volta. Ecco tutti i nomi dei tristellati
LA GUIDA MICHELIN 2026
- È stata presentata la Guida Michelin Italia 2026. In questa settantunesima edizione i ristoranti citati sono quasi 2mila, con oltre 125 new entry distribuiti in tutto il Paese. I ristoranti con una stella Michelin sono 341, 38 quelli con due stelle Michelin e 15 i ristoranti tre stelle Michelin: per un totale di 394 Stelle Michelin. Questo risultato porta l'Italia al secondo posto al mondo per numero di ristoranti stellati.
LE TRE STELLE MICHELIN
- Tra tutti i ristoranti, quelli che hanno le tre stelle Michelin – quindi sono considerati i migliori – sono quindici: quattordici confermano il titolo già ottenuto l’anno scorso e negli anni precedenti, un altro ottiene le tre stelle per la prima volta. Ecco tutti i nomi dei ristoranti tristellati.
PIAZZA DUOMO
- Tra i ristoranti con tre stelle Michelin si conferma “Piazza Duomo” ad Alba, in Piemonte. Il ristorante dello chef Enrico Crippa è definito un “tempio della cucina italiana”.
ATELIER MOESSMER NORBERT NIEDERKOFLER
- Tre stelle anche per “Atelier Moessmer Norbert Niederkofler” a Brunico, nella provincia autonoma di Bolzano. “Qui la filosofia di ‘Cook the Mountain’ raggiunge la sua massima espressione grazie ai migliori ingredienti delle montagne circostanti e al rispetto dei loro cicli naturali per preservarne sapori e nutrienti”, dice la Guida Michelin.
DA VITTORIO
- Conferma le tre stelle anche il ristorante della famiglia Cerea “Da Vittorio” a Brusaporto, in Lombardia. “Ormai tra i più celebri ristoranti della Penisola, conserva immutato il calore della sua gestione piacevolmente familiare”, dice la Guida Michelin.
REALE
- Tra i tristellati c’è anche “Reale” di Niko Romito a Castel di Sangro, in Abruzzo. La Guida Michelin sottolinea: “La sobria essenzialità dell’ex monastero cinquecentesco anticipa lo stile di una delle cucine più riconoscibili e identitarie del fine dining italiano”.
ENOTECA PINCHIORRI
- Tre stelle Michelin anche per “Enoteca Pinchiorri” a Firenze, in Toscana. La Guida lo descrive così: “Lo splendido palazzo seicentesco ospita uno dei ristoranti italiani che sono diventati leggenda”.
ENRICO BARTOLINI AL MUDEC
- Conferma il riconoscimento delle 3 stelle anche il ristorante milanese “Enrico Bartolini al Mudec”, in Lombardia. “Il grande chef — tutt’altro che intenzionato a prendersi una pausa — affiancato dal resident Davide Boglioli, continua a elaborare nuovi piatti, sempre all’insegna della pienezza e dell’intensità dei sapori”, si legge nella Guida.
OSTERIA FRANCESCANA
- Tre stelle anche nella Guida 2026 per “Osteria Francescana” di Massimo Bottura a Modena, in Emilia-Romagna. Un posto che, secondo gli esperti, ti fa ricordare che “il cibo non è una noiosa liturgia, ma divertimento, memoria e cultura”.
QUATTRO PASSI
- Si conferma tra i tristellati anche “Quattro Passi” della famiglia Mellino a Nerano, in Campania. Gli esperti lo definiscono “vero tempio della cucina mediterranea”, in cui “gusto, tecnica culinaria e materia prima si fondono per dar vita a una raffinata sublimazione dei sapori e dei profumi della Penisola Sorrentina e di tutta la Campania”.
VILLA CRESPI
- Si conferma tra i tristellati anche “Villa Crespi” a Orta San Giulio, in Piemonte. “La star della villa è Antonino Cannavacciuolo”, spiegano gli esperti. E su di lui aggiungono: “Con il passare degli anni i suoi piatti sono diventati la quintessenza del gusto mediterraneo e italiano”.
LE PERGOLA
- Tra i trsitellati c’è anche il ristorante “La Pergola” a Roma, nel Lazio. La Guida spiega: “Heinz Beck è ai fornelli dal 1994, eppure conserva stimoli per rinnovare i suoi piatti, percorrere nuove strade, all'insegna di una cucina in bilico tra momenti più classici e slanci creativi, di impronta fortemente italiana e mediterranea”.
LE CALANDRE
- Per il prossimo tristellato ci spostiamo in Veneto: “Le Calandre” della famiglia Alajmo, a Rubano. Gli esperti parlano di un “mondo favoloso” e di una cucina “sospesa tra sapori confortevoli e giochi fantasiosi”.
DAL PESCATORE
- Conferma le tre stelle Michelin anche il ristorante “Dal Pescatore” della famiglia Santini a Runate, in Lombardia. “Tristellato dal 1996 - è il record italiano - nonché prossimo a festeggiare un secolo di vita: per conoscere la storia della ristorazione italiana bisogna venire a Runate, poche decine di abitanti nella campagna tra Cremona e Mantova”, dice la Guida.
ULIASSI
- Tre stelle anche per il ristorante “Uliassi” a Senigallia, nelle Marche. “Da perfetta protagonista di vacanziere cartoline estive, la Riviera Adriatica diventa quadro o, se preferite, film d'autore grazie all'interpretazione avvincente di Mauro Uliassi”, dice la Guida.
CASA PERBELLINI 12 APOSTOLI
- Conferma le tre Stelle anche “Casa Perbellini 12 Apostoli” a Verona, in Veneto. Gli esperti Michelin dicono: “Perbellini ritorna alle origini, nel locale storico della sua città, dove ogni cuoco veronese, e non solo, ambirebbe lavorare. E ne rinnova i fasti con un restyling attualizzato ma, soprattutto, perfezionando ancora il suo stile e la sua filosofia di cucina”.
LA REI NATURA BY MICHELANGELO MAMMOLITI
- A questa schiera di ristoranti tristellati si aggiunge quest’anno “La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti” a Serralunga d'Alba, in Piemonte. “Il giovane ma già affermatissimo cuoco piemontese, con origini anche calabresi”, spiega la Guida, “crea un percorso culinario da vivere intensamente ed estremamente appagante, dove l’ospite è re e l’esperienza rimette al centro il prodotto”.