I 20 ristoranti internazionali da non perdere secondo Food&Wine (e ci sono due italiani)
Il magazine, nella seconda edizione del Global Tastemakers Award, ha stilato la classifica dei migliori locali fuori dagli Stati Uniti. “L'autenticità è fondamentale quando si tratta di un ristorante innovativo. Ce ne sono centinaia di migliaia in tutto il mondo, ma pochi si distinguono come esperienze davvero indimenticabili”, spiega la rivista. Ecco tutti i nomi
- La rivista gastronomica Food & Wine, nella seconda edizione del Global Tastemakers Award, ha stilato la classifica dei 20 ristoranti internazionali (fuori dagli Stati Uniti) da non perdere. I locali in giro per il mondo sono stati prima selezionati da 180 giornalisti del settore e poi votati da una giuria di esperti. Ci sono anche due posti in Italia. Ecco tutti i nomi, dall’ultimo al primo posto
- “L'autenticità è fondamentale quando si tratta di un ristorante innovativo. Ce ne sono centinaia di migliaia in tutto il mondo, ma pochi si distinguono come esperienze davvero indimenticabili. Il mix perfetto di cibo dal sapore dinamico, ospitalità senza eguali e una personalità permeabile che rende un'istituzione unica nel suo genere regala anche un'esperienza culinaria speciale, ed è ciò che siamo qui per celebrare”, spiega Food & Wine. Al ventesimo posto troviamo Note, a Dublino (Irlanda)
- Al 19esimo posto c’è BiBi, a Londra (Inghilterra). Tutti questi ristoranti “offrono esperienze deliziose che ti faranno saltare su un volo”, assicura il magazine
- Al 18esimo posto c’è il ristorante Kotaro Shibuya, a Tokyo (Giappone)
- Ed ecco il primo ristorante italiano in classifica: al 17esimo posto c’è I Masanielli, a Caserta. Questo posto, secondo Food & Wine, “trasforma la pizza in un'esperienza trascendentale e non sorprende che abbia raccolto riconoscimenti da tutto il mondo”
- Al 16esimo posto troviamo Sait, a Istanbul (Turchia)
- Quindicesimo posto per un ristorante spagnolo: Dos Pebrots, a Barcellona
- Per il 14esimo posto ci spostiamo in Canada: ecco Beba, a Montreal
- Nella lista, al 13esimo posto, troviamo Wana Yook, a Bangkok (Tailandia)
- Dodicesima posizione per Teté Cocina de Barrio, a Guadalajara (Messico)
- Il ristorante che occupa l’11esima posizione è in Giappone: L’Evo, a Toyama
- Entriamo nella top10: al decimo posto c’è Emazulwini Restaurant, a Città del Capo (Sud Africa)
- Al nono posto si piazza Cultiva, a Nairobi (Kenya)
- Ottavo posto per Indigo, ad Arequipa (Perù)
- Per il settimo posto ci spostiamo in Messico: al ristorante La Cocina de Humo, a Oaxaca
- Al sesto posto c’è Celele, a Cartagena (Colombia)
- Quinto posto per il ristorante Soil, ad Atene (Grecia)
- Ed ecco il secondo ristorante italiano in classifica: al quarto posto c’è Cucina Villana, a Ruvo di Puglia. "I fratelli Vincenzo e Francesco Montaruli reinterpretano la cucina semplice che da secoli nutre gli abitanti del Sud Italia. Al posto delle onnipresenti pasta e pizza, Cucina Villana propone piatti con un'enfasi gioiosa e sorprendente su verdure ed erbe selvatiche coltivate nella vicina penisola delle Murge, presentate ad arte in piatti deliziosi”, dice Food & Wine
- Ed eccoci arrivati al podio. Al terzo posto c’è SodaBottleOpenerWala, a Bombay (India)
- La seconda posizione la conquista Petermen, a Sydney (Australia)
- Al primo posto della classifica c’è un ristorante a Lima, in Perù: Mérito