È un'usanza americana nata poco più di 10 anni fa dal libro, “The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition“, scritto da Carol Aebersold e dalla figlia Chanda Bell. Il racconto parla di queste creature magiche che fanno visita ai più piccoli fino alla vigilia di Natale facendosi trovare in posizioni buffe, lasciando un messaggio o un piccolo dono, persino facendo qualche dispetto
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- Spopola anche in Italia Elf on the shelf, l’elfo sulle mensole, l'usanza americana nata poco più di 10 anni fa con protagonisti pupazzi raffiguranti piccoli elfi, aiutanti di Babbo Natale, che fanno divertire adulti e bambini
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- Tutto è cominciato da un libro: “The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition“, scritto da Carol Aebersold e dalla figlia Chanda Bell e illustrato da Coë Steinwart che contiene anche un piccolo elfo
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- Il libro racconta una storia su Babbo Natale e i suoi elfi che fanno visita ai bambini a partire dal giorno del Ringraziamento, dal primo dicembre in Italia, fino alla vigilia di Natale per “controllare e riferire tutto al loro capo
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- L’elfo resta immobile e osserva l’operato della famiglia che lo ha adottato per poi animarsi di notte, quando tutti dormono, tornare al Polo Nord attraverso la porta elfica e riferire tutto a Babbo Natale. Ogni mattina, l’elfo torna nella casa e si nasconde in un posto nuovo
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- Gli elfi ottengono la loro magia dopo aver ricevuto il nome dai bambini, solo così possono volare verso il Polo Nord e fare ritorno. Ma l'elfo, nella versione americana, non va mai toccato altrimenti potrebbe perdere i suoi poteri
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- Grandi e bambini possono parlare all'elfo e dire tutto quello che vorrebbero riferire a Babbo Natale. Il gioco si conclude il 25 dicembre, quando la creatura magica torna al Polo Nord fino all’anno successivo
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- Il protagonista è l’elfo, di qualunque tipo e che possa adattarsi alla varie situazioni che si andranno a creare. Non va scelto con i bambini perché per loro è un vero e proprio elfo mandato da Babbo Natale
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- Al mattino i bambini lo troveranno e potranno giocarci. Il giorno seguente lo troveranno in un altro punto della casa e così via fino al 24 dicembre, quando dovranno salutarlo perché che l’elfo tornerà al Polo Nord insieme a Babbo Natale
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- L’elfo può fare diverse cose, uno scherzo, un piccolo dispetto ma anche proporre un gioco, portare un regalo, lasciare un messaggio o trovarsi in una situazione buffa