Manovra, aperture sui dividendi. La Lega preme sulla rottamazione larga

Economia
Ansa/Ipa

Introduzione

Dopo il faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti, la maggioranza lavora sulle possibili modifiche alla legge di bilancio. L’intento è non apportare cambiamenti sostanziali al testo ma solo ritocchi mirati e a saldi invariati a partire dalla norma sui dividendi. Ecco le ultime novità.

Quello che devi sapere

Da oggi al via le audizioni al Senato

A partire da oggi, lunedì 3 novembre, prendono il via le audizioni in commissione Bilancio al Senato. Ancora da capire chi saranno i relatori del provvedimento che potrebbero essere 4: uno per ogni partito di maggioranza. In pista per FI c'è Dario Damiani, che ha già ricoperto questo ruolo, Claudio Borghi per la Lega (anche se si era parlato anche di Massimo Garavaglia), Mario Borghese per Nm e uno tra Matteo Gelmetti e Guido Liris per FdI.

 

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I dividendi

Qualche modifica potrebbe riguardare in primis la misura contenuta nell'articolo 18 del provvedimento che limita l'accesso al regime dell'esclusione, previsto per contrastare i fenomeni di doppia tassazione, ai dividendi derivanti da partecipazioni detenute, direttamente o indirettamente tramite controllate, in misura non inferiore al 10%. L'idea sarebbe quella di lavorare a una rimodulazione per evitare la doppia tassazione e rendere la misura più equa. Resta, comunque, la questione delle coperture visto che, relazione tecnica alla mano, l'intervento sui dividendi porta allo Stato un miliardo l'anno. E l'input ribadito a più riprese dal ministro Giorgetti e della premier Meloni è quello a non andare in alcun modo a intaccare i saldi. Ma si starebbe, comunque, lavorando a una soluzione tecnica sulla questione. 

 

Per approfondire: Tassazione sui dividendi, cosa cambia con la Manovra 2026. Chi pagherà di più

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Gli affitti brevi

Un'altra possibile modifica potrebbe riguardare la stretta sugli affitti brevi anche se la premier (che ha comunque demandato la decisione finale al Parlamento) ha recentemente difeso la ratio della misura che punta a favorire gli affitti lunghi in favore delle famiglie. Secondo fonti qualificate della maggioranza queste, al momento, sarebbero le principali limature alla legge di bilancio alle quali si starebbe lavorando.

 

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I consulenti della Pubblica amministrazione

Altra misura che potrebbe cambiare è quella che subordina il pagamento dei compensi agli autonomi da parte delle Pubbliche amministrazioni alla verifica della loro regolarità fiscale e contributiva. La norma "non può rimanere in questi termini perché è discriminatoria" nei confronti degli autonomi, osserva il deputato della Lega Andrea De Bertoldi spiegando che "stiamo lavorando per trovare una soluzione".

 

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Pace fiscale

I lavori della maggioranza riguardano correzioni limitate ma i vari partiti sono in pressing per provare a ottenere di più sulle proprie misure “bandiera”. La Lega sta spingendo per un allargamento della platea dei beneficiari della pace fiscale. "Noi abbiamo sempre detto - sottolinea il senatore Claudio Borghi - che la rottamazione non doveva applicarsi agli evasori totali ma come è scritta adesso è troppo limitante" con l'esclusione dei carichi derivanti da accertamenti. Fonti di governo spiegano che, allo stato attuale, è difficile ipotizzare un'estensione della platea anche e soprattutto per una questione di coperture.

 

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Pensioni

Sempre dal Carroccio, che si riunirà prossimamente e deciderà collegialmente le modifiche da fare, potrebbero arrivare richieste anche sul fronte pensioni. "Tenteremo ogni strada possibile", spiega un esponente di spicco del partito, per provare ad allargare il numero dei beneficiari del congelamento dell'innalzamento dell'età pensionabile che scatta dal 2027. Le opposizioni, dal canto loro, sono al lavoro su un pacchetto di modifiche che riguarderanno in particolare i temi dei salari, della salute e della crescita.

 

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Il Ponte sullo Stretto

Infine, c’è il capitolo Ponte. Dopo la bocciatura della Corte dei conti, nella maggioranza ora prevale la linea attendista. Secondo quanto filtra si sta cercando un dialogo con i giudici contabili, in attesa delle motivazioni della decisione con cui la sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess, necessario per far partire i lavori. Nel prossimo Consiglio dei ministri, mercoledì, è attesa un'informativa di Salvini, che nei giorni scorsi ha indicato come priorità quella di mettere in sicurezza i 3 miliardi stanziati dalla manovra dell'anno scorso ai lavori del Ponte per il 2025, destinati a slittare almeno a febbraio. Per blindare quei fondi con tutta probabilità dovranno essere rimodulate le tabelle del bilancio.   

 

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