
Trattori e transizione ecologica, perché il settore dell’agricoltura in Italia è indietro?
Continuano in Europa le proteste degli agricoltori. Tra i temi di cui si dibatte c’è la diminuzione dei sussidi per il gasolio agricolo. Ma anche la sostituzione di mezzi vecchi e inquinanti con altri che non usino i combustibili fossili. I nodi, però, sono diversi: dalle agevolazioni che non bastano per tutti ai modelli che mancano. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24, nella puntata dell’1 febbraio

LE PROTESTE
- Ieri, 1 febbraio, a Bruxelles sono andati in scena sia il Consiglio europeo sia la protesta degli agricoltori a bordo dei trattori. La protesta, in generale, è contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal. Ma sono diversi i Paesi coinvolti nelle manifestazioni e diverse le ragioni tra Stato e Stato. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24, nella puntata dell’1 febbraio

CARBURANTI
- Il tema dei carburanti è tra i più importanti per tutto il settore degli agricoltori. In Germania il governo ha annunciato l'abolizione delle agevolazioni per il gasolio agricolo. Nel Paese il costo per il bilancio pubblico dei sussidi al diesel agricolo - cioè la differenza tra il prezzo che dovrebbe avere e il prezzo che ha per gli agricoltori grazie a un regime vantaggioso - è di 440 milioni di euro. In Italia è di 935 milioni l’anno

L’ITALIA
- A differenza di quello tedesco, il governo italiano non ha ancora detto che toglierà i sussidi, ma l’Europa ha già fatto sapere che andranno diminuiti i fondi ai combustibili fossili. Quindi anche in Italia questo tipo di sussidi dovrà diminuire. Tutto ciò aumenta le preoccupazioni degli agricoltori

PNRR E TRANSIZIONE
- Un altro dibattito aperto è quello sui veicoli a motore elettrico o a motore termico e sulla transizione. Nel Pnrr ci sono dei soldi destinati proprio alla sostituzione dei trattori, per togliere di mezzo i veicoli vecchi e inquinanti e inserire trattori che siano più green. Lo Stato italiano, tramite il Pnrr, ci mette 400 milioni, con un massimo di 70mila euro per azienda. La possibilità di fare domanda e partecipare ai bandi è già attiva

I FONDI
- Con i trattori più green si risolve anche il problema del diesel agricolo. Ma resta un altro problema: secondo il target di questa misura, dovrebbero essere 15mila le aziende agricole che nei prossimi tre anni potranno godere di questo sussidio per cambiare il trattore; ma si tratta di una frazione ridottissima - poco più dell’1% - rispetto a tutte le aziende agricole

I TRATTORI
- Il secondo problema è che ogni anno in Italia si vendono oltre 75mila trattori. Ma oggi quasi tutti sono usati, quindi ancora più inquinanti di quelli nuovi non green. Si tratta, quindi, di un settore abbastanza indietro sulla necessità di sostituire i combustibili fossili

I MODELLI
- Ma perché è indietro? Il motivo più grosso è questo: ci saranno anche gli incentivi per comprare trattori elettrici o a biometano, ma il problema è che di trattori grandi che vadano a elettrico in questo momento in Italia in vendita non ce n’è nessuno. Ci sono dei modelli più piccoli o dei prototipi, ma modelli elettrici in vendita di potenza medio-alta non ce ne sono. C’è un solo modello, poi, di trattore a metano. Quindi ci sono i sussidi, ma non il mezzo da comprare

LA PROTESTA A MILANO
- Ieri, intanto, la protesta degli agricoltori a Milano è arrivata sotto il Pirellone, sede della Regione