La Fiat compie 125 anni: la storia della casa automobilistica. FOTO
Dalla fondazione fino ad oggi, passando per il boom del mercato dell'automobile negli anni '50 e per la prima produzione di massa in Italia, ecco le tappe principali dell'azienda nata a Torino nel luglio del 1899. LA FOTOSTORIA
- La Fiat nasce l'11 luglio del 1899 a Torino su iniziativa di un gruppo di imprenditori torinesi di cui fa parte anche Giovanni Agnelli. Proprio quest'ultimo, nel 1902 verrà nominato amministratore delegato dell'azienda. Un anno dopo la sua elezione, insieme agli altri dirigenti della società, deciderà di quotare in borsa la Fiat
- La Fabbrica Italiana Automobili Torino acquista il progetto di una vettura, la Welleyes. Diventerà la Fiat 3½ Hp. Più che un'auto, un calesse a motore, comparso poi sul francobollo emesso il 4 luglio 2019, che celebrava i 120 anni dalla fondazione dell'azienda. È l'inizio di tutto. Nonostante il carattere, almeno inizialmente, semi-artigianale della produzione, i risultati spingono il capitale sociale dell'attività ad una cifra piuttosto consistente per l'epoca: 800 mila lire (Foto: Fiat)
- La Fiat, che già nei suoi primi anni di vita aveva preso parte con i suoi prototipi a competizioni agonistiche, comprende quanto le corse automobilistiche siano importanti per innovare e testare nuovi componenti prima di applicarli alla produzione di massa. Il 1916 è un anno chiave per la casa automobilistica perché inizia la costruzione dello stabilimento del Lingotto, destinato alla realizzazione di decine di modelli di vetture. Verrà inaugurato a maggio del 1923, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III
- Tra i modelli da distribuire su larga scala un posto di rilievo è occupato dalla 500A, probabilmente la prima vettura iconica mai prodotta dalla Fiat, destinata a diventare uno dei simboli della casa automobilistica torinese. Nata dalla matita di Dante Giacosa diventa presto la "Topolino"
- In seguito al secondo conflitto mondiale, che ha ridefinito per ovvie ragioni un po' tutti i settori dell'industria, la Fiat decolla. Sono questi gli anni in cui vengono gettate le basi per la produzione di massa. Il successo è alimentato dalla realizzazione di modelli di grande successo. Proprio nel corso degli anni Cinquanta la Fiat decide di inquadrare il suo target nelle auto "familiari", inanellando una serie di grandi successi. Sono, infatti, questi gli anni delle 600 e delle Nuove 500
- Gli anni Cinquanta sono il preludio del boom economico in cui la Fiat prospera.
A Mirafiori lavorano 60mila operai. Protagonista di questa età dell'oro per l'azienda torinese è senza dubbio Vittorio Valletta, presidente della società dal 1946 al 1966. Al suo posto, nel 1966, si siederà l'erede dell'impero costruito da Giovanni Agnelli: Gianni Agnelli. Ha 45 anni quando assume la carica di presidente onorario, con l'ingegnere Gaudenzio Bono, inizialmente indicato da Valletta come suo successore
- La seconda metà degli anni Sessanta rappresenta anche il passaggio ad una nuova fase per il settore industriale. Sono gli anni caldi della contestazione e della lotta operaia, di cui Mirafiori diventa uno dei principali epicentri. La situazione si farà ancora più delicata entrando negli anni Settanta con la crisi petrolifera e le manifestazioni all'interno della Fiat. Nella foto: l'allora segretario della Cigl Luciano Lama con Giovanni Agnelli
- In questo difficile periodo di crisi sia economica che sociale entra in scena un nuovo attore protagonista: Cesare Romiti (nella foto a destra con l'ex presidente argentino Carlos Menem). Dal 1996 al 1998 Romiti ricroprirà anche il ruolo di presidente. Il dirigente Fiat è testimone, durante il suo mandato, della celebre "marcia dei 40mila", una manifestazione anti-sindacale andata in scena a Torino il 14 ottobre del 1980 contro i picchettaggi che da oltre un mese impedivano di entrare in fabbrica
- La marcia dei quarantamila darà alla Fiat un potere contrattuale decisivo per chiudere un accordo favorevole con i sindacati. A stipularlo è il dirigente Vittorio Ghidella chiamato nel 1978 da Gianni Agnelli per rilanciare il ramo automobilistico dopo i difficili anni del terrorismo. Con il suo contributo la Fiat riuscirà a spiccare nuovamente il volo tornando sul mercato con la Panda, la Uno e la Y10
- All'inizio degli anni Novanta, il ciclone scatenato dell'inchiesta di Mani Pulite ha inevitabilmente conseguenze anche sulla Fiat. Nonostante l'uscita della Punto, i sussidi statli e la ricapitalizzazione di Enrico Cuccia, il gruppo ha infatti subito un calo degli utili. Proprio in questa fase si chiude un'era. Gianni Agnelli e Cesare Romiti lasciano il comando. Sarà Luca Cordero di Montezemolo a raccogliere la loro eredità con Sergio Marchionne amministratore delegato
- Marchionne, dopo aver divorziato da General Motors, lancia sul mercato nuovi modelli, ma soprattutto è protagonista della trattativa del 2009 con gli Stati Uniti e l'allora presidente Barack Obama per l'acquisizione della Chrysler che porterà alla nascita di FCA, il sesto gruppo automobilistico al mondo
- Il 16 gennaio 2021 è la data ufficiale della nascita di Stellantis, il nuovo colosso automobilistico frutto della fusione tra i gruppi Fiat Chrysler e PSA, guidato da John Elkann
- Oggi, a distanza di 125 dalla sua fondazione, la Fiat è entrata in una nuova fase della sua storia. Il futuro sta propendendo decisamente verso il mercato elettrico. Dopo il lancio della Fiat Pandina e della Grande Panda, oggi, giovedì 11 luglio, Stellantis celebrerà a Torino 125 anni di storia industriale del marchio Fiat sul tetto del Lingotto con il debutto della Nuova Panda Fiat, la vettura elettrica prodotta in Serbia