Dazi Ue sulle auto elettriche cinesi in vendita: cosa sta succedendo e cosa cambia. I DATI
Dopo 9 mesi di indagini, l’Unione Europea ha imposto nuove tasse sulle importazioni di veicoli elettrici prodotti nel Paese asiatico. La decisione ha sollevato le critiche di alcune case automobilistiche occidentali e la perplessità della stessa Germania. Ecco quale sarà l'impatto dei dazi che potrebbe colpire anche i siti di shopping online
- Sono scattati i dazi sulle importazioni di auto elettriche in Cina. La decisione arriva a seguito di indagini, iniziate lo scorso anno, per verificare l'esistenza di sussidi pubblici destinati ai produttori cinesi di auto elettriche che falserebbero la concorrenza da parte delle case automobilistiche occidentali
- La stretta ha incrementato i dazi, passati da una base di partenza del 10% fino a sfiorare il 50% come nel caso di MG. Ad essere colpiti sono anche i brand europei che producono auto elettriche in Cina
- Nel 2023, 1 auto elettrica su 5 venduta in Unione Europea è stata prodotta in Cina. Di queste circa il 40% sono costruite da marchi cinesi
- La mossa di Bruxelles ha sollevato critiche di alcune case automobilistiche occidentali, colpite dall’inasprimento dei dazi cinesi. Duro il commento del gruppo tedesco Volkswagen che in un nota ha affermato: "Il timing della decisione colpirà la già debole domanda di auto elettriche. Gli effetti negativi superano ogni possibile beneficio”
- Il primo tagliando sui dazi sarà tra 4 mesi, quando gli Stati membri dovranno votare la conferma o meno della decisione Ue. In questo lasso di tempo sarà necessario trovare una quadra a partire dalle perplessità della Germania che in Cina vende molte auto e si aspetta ritorsioni da parte di Pechino (in foto: il presidente cinese Xi Jinping e il cancelliere tedesco Olaf Sholz in visita a Pechino)
- Sui nuovi dazi Ue alle auto elettriche cinesi, l’Italia ha assunto una posizione più aperturista. “I dazi sono un mezzo a volte necessario. Ci auguriamo che si possa trovare una soluzione negoziale che ripristini le condizioni di equità”, ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso
- L’aumento delle tasse sulle importazioni di auto elettriche made in china rischia di impattare negativamente sul mercato. Come evidenziano dati Eurostat, dal 2022 calano le vetture europee vendute in Cina mentre dal 2020 le vetture cinesi vendute in Europa sono in rapido aumento. Se queste tendenze venissero confermate, il Vecchio Continente potrebbe trovarsi più dipendente da Pechino in uno dei settori manifatturieri più importanti a livello europeo
- Sul mercato delle auto elettriche la Cina si sta dimostrando particolarmente competitiva. Come mostrano dati Rhodium Group, nel Paese asiatico il costo di produzione di un modello BYD Seal U ammonta a 20.463 euro, oltre la metà del prezzo di vendita in Europa, pari a 41.990 euro
- La scure sui prodotti cinesi potrebbe tuttavia non limitarsi solamente al mercato delle auto elettriche. Secondo un’indiscrezione del Financial Times si annunciano nuovi dazi sui siti cinesi di shopping online come Temu e Shein. La mossa colpirebbe i marketplace digitali dove è possibile vendere e acquistare di tutto, come i vestiti, e che sono in rapida crescita nel mercato europeo
- In Unione Europa il mercato dell'e-commerce è attualmente dominato da Amazon, che conta 146 milioni di utenti. Da aprile 2023 i dati evidenziano un balzo delle piattaforme di shopping online cinesi Shein e Temu, che: ad oggi contano rispettivamente 64 e 51 milioni di utenti nel Vecchio Continente