Le rivendicazioni sono comuni: redditi e aiuti più alti, no ai rigidi paletti del Green Deal, tutele dagli eventi climatici estremi, dal caro energia, dalle epidemie come l'aviaria e dalla concorrenza sleale del resto del mondo. Un centinaio di agricoltori hanno lanciato bottiglie e uova contro la sede del Parlamento europeo situata a Place de Luxembourg
- Un migliaio di trattori stanno bloccando diverse strade di Bruxelles, in particolare in prossimità del quartiere europeo, dove sono attesi i leader Ue per il Consiglio europeo straordinario
- Gli agricoltori, arrivati da tutta Europa per protestare contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal, hanno bloccato Place de Luxembourg, davanti alla sede del Parlamento europeo, e hanno appiccato alcuni roghi con legna e pneumatici. Molte le esplosioni di petardi
- Si sono registrati blocchi, roghi e momenti di tensione: gli agricoltori hanno abbattuto una delle sculture storiche presenti a Place du Luxembourg, risalente al 1872, davanti alla sede del Parlamento europeo
- I trattori per le strade della capitale belga sono circa 1.300 secondo la polizia del luogo, altri mezzi vengono segnalati in marcia sulla tangenziale della capitale belga, pronti a unirsi alla protesta
- Un centinaio di agricoltori ha lanciato bottiglie e uova contro la sede del Parlamento europeo all'ingresso principale situato a Place de Luxembourg. La polizia, schierata in tenuta anti-sommossa dietro alle transenne posizionate lungo tutto il perimetro, ha azionato gli idranti
- I manifestanti, presenti nelle vie adiacenti all'Eurocamera con centinaia di trattori, hanno fatto esplodere numerosi petardi al grido di: "Senza agricoltori non c'è agricoltura"
- Oggi al Consiglio europeo "si discuterà anche di bilancio" e "il primo obiettivo è fare in modo che non vengano tolte altre risorse all'agricoltura come è successo nei decenni passati. Questo potrebbe già essere un ulteriore segnale ai nostri imprenditori", ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, parlando a Place Luxembourg davanti al Parlamento europeo
- "Al primo punto c'è togliere tutti quelli che sono i vincoli che da Timmermans in poi hanno cercato di inserire con regole che penalizzano la capacità produttiva Ue", ha sottolineato
- La rivolta dei gilet verdi dilagata ormai da nord a sud del continente - dalla Francia al Belgio, dalla Germania all'Est Europa, dall'Italia alla Grecia, fino alla Spagna - alimenta l'angoscia dei vertici Ue sotto lo sguardo vigile della polizia schierata lungo le strade adiacenti alla sedi del Parlamento europeo, della Commissione e del Consiglio
- Le rivendicazioni sono comuni: redditi e aiuti più alti, no ai rigidi paletti del Green Deal, tutele dagli eventi climatici estremi, dal caro energia, dalle epidemie come l'aviaria e dalla concorrenza sleale del resto del mondo
- È arrivata anche la proposta, fortemente voluta da Parigi, di tenere ancora sospesi gli obblighi previsti dalla nuova Pac di mettere a riposo il 4% dei terreni a seminativo per poter ottenere i finanziamenti comunitari. Tutte misure accolte con soddisfazione dall'Eliseo, pronto però a dare nuova battaglia sull'accordo di libero scambio con i Paesi sudamericani
- Gli agricoltori - è l'ammissione di von der Leyen sotto pressione anche in vista della corsa per un bis alla guida di Palazzo Berlaymont - "sono la spina dorsale della sicurezza alimentare dell'Ue". E ora il dialogo politico con il settore e i governi dovrà "continuare". A cominciare dal faccia a faccia con Macron