Giornata di manifestazioni in molte parti d'Italia, dalla Lombardia alla Toscana, fino alla Sardegna. Coltivatori e allevatori denunciano costi di produzione ormai ingestibili e basse remunerazioni, sulla scorta di quanto già accaduto in Germania e Francia. Le proteste sono state pacifiche con blocchi temporanei di strade e scali portuali
Non si ferma la protesta degli agricoltori. Oggi è stata una giornata di proteste in molte parti d'Italia, dalla Lombardia alla Toscana, fino alla Sardegna. Coltivatori e allevatori denunciano costi di produzione ormai ingestibili e basse remunerazioni, sulla scorta di quanto già accaduto in Germania e Francia. La mobilitazione odierna è stata lanciata dal movimento “Riscatto Agricolo”: si tratta di gruppi di contadini che interagiscono tra loro e si autoconvocano via social nelle varie province, da nord a sud, dando vita a varie forme di protesta che finora non hanno provocato alcuna tensione particolare. (PROTESTE IN EUROPA: COSA STA SUCCEDENDO - I CORTEI IN TUTTA ITALIA)
La protesta in Sardegna
Pastori e agricoltori si sono ritrovati davanti al porto di Cagliari con i trattori per protestare contro le politiche dell'Unione europea sulle produzioni nelle campagne sarde. Ci sono stati blocchi per i camion che cercavano di entrare e uscire dallo scalo del capoluogo. Centinaia di manifestanti si sono sistemati davanti alle transenne accanto all'Agenzia dogane dove i tir con le merci vengono accettati e controllati prima di poter accedere. Si tratta di un blocco intermittente: con il passaggio che viene momentaneamente precluso e poi liberato. La protesta pacifica dovrebbe andare avanti almeno sino a giovedì ma già nei prossimi giorni la potrebbe allargarsi anche in altri scali. Il presidio davanti all'ingresso del porto sarà anche notturno: prevista la sistemazione di alcune tende che ospiteranno i manifestanti. Dopo il sit-in di oggi a Cagliari domani potrebbe scattare un nuovo presidio al porto di Oristano con agricoltori e pastori che stanno già organizzando analoghe iniziative anche negli scali del nord dell'Isola.
La protesta in Toscana
Proteste degli agricoltori anche in Toscana: centinaia di trattori si sono ritrovati davanti al casello dell'autostrada A/1 Valdichiana dell'autostrada del Sole, tra Sinalunga (Siena) e Foiano della Chiana (Arezzo). La manifestazione che si svolge in modo pacifico, raduna produttori provenienti dal Centro Italia, che hanno schierato i mezzi in un terreno all'esterno dell'autostrada, lungo la viabilità ordinaria. A Grosseto circa 50 trattori e diversi mezzi pesanti si sono ritrovati bloccati su un lato della vecchia Aurelia, oggi strada provinciale 154, mentre tentavano di raggiungere il capoluogo dal sud della Maremma. Un vero e proprio funerale, con tanto di feretro e necrologio, è stato celebrato nel pomeriggio dai 150 agricoltori del movimento autonomo Riscatto Agricolo che hanno dato vita alla protesta contro le politiche di settore della Ue a Cascina (Pisa). Con i loro trattori sono arrivati da tutta la provincia di Pisa ed hanno occupato alcuni parcheggi dell'area commerciale di Navacchio dove, se non verranno ascoltati, resteranno per cinque giorni. La manifestazione, pacifica, ha portato qualche problema al traffico non solo durante il corteo funebre messo in scena ma anche quando con buona parte dei trattori hanno percorso a passo d'uomo prima un tratto della superstrada Firenze-Pisa-Livorno e poi parte della via Tosco Romagnola.
approfondimento
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La protesta in Lombardia
Oltre 250 trattori con più di 400 agricoltori provenienti in particolare dalle province di Milano, Pavia e Lodi, si sono dati appuntamento stamani nell'area antistante il casello autostradale di Melegnano, nell'hinterland di Milano. A Voghera (Pavia) sono stati 120 i trattori che hanno sfilato per le vie cittadine. I trattori sono affluiti nel cortile della caserma, dal quale si sono poi snodati in un corteo lungo il tracciato concordato con le autorità che ha interessato soprattutto la circonvallazione esterna. Si è registrato qualche disagio per il traffico. Un centinaio di trattori ha sfilato alle porte di Mantova arrivando dal casello di Mantova nord sulla A22 e raggiungendo le porte della città per poi tornare indietro, creando disagio al traffico.
Le proteste nel resto d'Italia
Blocchi e presidi anche in Calabria. Decine di trattori hanno bloccato il tratto della statale 682 la Ionio-Tirreno tra Rosarno e Cinquefrondi, nel Reggino. Anche gli agricoltori della Piana di Rosarno hanno aderito alle mobilitazioni che si stanno sviluppando in Calabria e in Italia. In Liguria una dozzina i trattori al casello di Busalla sulla A7, Genova-Milano, senza blocchi del traffico. In Campania, 150 trattori dalla provincia di Avellino hanno invaso Collina Liguorini, il centro direzionale del capoluogo irpino dove si trova la sede della Regione Campania. In Abruzzo circa 50 i mezzi sull'Altopiano delle Cinquemiglia. In Puglia 200 i trattori su Lecce.