Protesta degli agricoltori in Irpinia, trattori radunati nella zona industriale
I contadini hanno manifestato contro salari bassi, normativa UE, tagli ai benefit su gasolio e il ripristino dell’aliquota Irpef alla soglia più alta. Oltre ai cartelli, portati in corteo anche un manifesto funebre e una bara. Previsto presidio presso la sede della Regione Campania ad Avellino per martedì
- La protesta degli agricoltori non si ferma. Dopo le manifestazioni ad Enna e a Pescara e i momenti di tensione a Orte, in provincia di Viterbo, dove il casello autostradale della A1 è stato chiuso e poi riaperto, i cortei sono arrivati in Irpinia
- Oltre cento trattori e mezzi agricoli si sono concentrati nell’area industriale di Flumeri
- I manifestanti chiedono salari più alti e un alleggerimento della burocrazia e criticano aspramente il nuovo Green Deal europeo, che prevede un grande impegno – ritenuto eccessivo – per raggiungere le “net zero emissions” entro il 2050 e ridurre le emissioni nette di gas serra del 55% entro il 2030. Non solo: tra le cause della protesta, figurano anche i tagli ai benefit su gasolio e il ripristino dell’aliquota Irpef alla soglia più alta
- Gli agricoltori hanno portato in corteo le loro idee attraverso striscioni e bandiere. Si leggono frasi come: “È la terra che nutre l’uomo, non l’industria”
- Alcuni cartelli usano l’umorismo per esprimere la rabbia di un settore che sente di non essere compreso dalle autorità nazionali ed europee
- I contadini si dicono stanchi della situazione normativa che li riguarda, ma mostrano di essere decisi in una lotta che, per ora, non sembra voler arrestarsi
- Si ironizza sulla propria condizione, parlando della “morte” dell’agricoltura, come se si stesse prendendo parte a un vero e proprio corteo funebre
- Lo sciopero usa un’immagine forte: una bara, sostenuta da uno dei trattori, per colpire visivamente e far riflettere su una condizione che i partecipanti considerano fortemente critica
- La rabbia dei contadini è dilagata in tutta Italia dopo che i “colleghi” francesi, romeni e tedeschi avevano fatto sentire la loro voce nei rispettivi Paesi nel corso delle scorse settimane
- Le proteste proseguiranno martedì. È stato, infatti, annunciato un presidio presso la sede di Avellino della Regione Campania, nel centro direzionale di Collina Liguorini