
L'Italia, dopo via libera della Commissione europea al pagamento della quinta rata del Pnrr italiano (da 11,1 mld), avvia la richiesta per la sesta tranche. Facciamo un po' di chiarezza: a che punto siamo? E quali sono le prossime scadenze per avere i soldi legati al Pnrr?
a cura di Vittorio Eboli

Il valore complessivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), a cui è agganciato il Recovery fund europeo è di 191,5 miliardi di euro, suddivisi in 69 miliardi di sovvenzioni (soldi a fondo perduto, che cioè non vanno restituiti) e 122,5 miliardi di prestiti (da restituire con pagamento di bassi interessi). La Commissione UE autorizza, su base semestrale, l'erogazione dei fondi, solo se risultano raggiunti i traguardi ("milestones") e gli obiettivi ("target") previsti dal Piano

La prima tranche ottenuta dall'Italia è stata in realtà un anticipo: incassato il 13 agosto 2021, per un ammontare di 24,9 miliardi (di cui quasi 9 a fondo perduto e quasi 16 di prestiti), pari al 13% circa di tutto il valore del Piano

La prima rata ufficiale arriva 8 mesi dopo l'anticipo: è il 13 aprile 2022. Vale 21 miliardi, quasi equamente divisi tra prestiti e sovvenzioni

La seconda rata, di uguale importo della prima, la incassiamo il 9 novembre 2022. Si è da poco insediato il Governo Meloni. Nel frattempo, lo scoppio della guerra in Ucraina, i prezzi dell’energia che spingono l’inflazione ai massimi da 40 anni, e la difficoltà di reperire tante materie prime rendono complicato stare al passo col cronoprogramma

Tra fine '22 e inizio '23 si inizia a parlare di modifiche al Piano, mentre la verifica da parte di Bruxelles del raggiungimento degli obiettivi per la terza rata dura molti mesi. La richiesta parte a dicembre 2022, e solo a fine estate 2023 arriva il via libera del Comitato economico finanziario dell’Unione. Il pagamento (da 18,5 mld) arriva il 9 ottobre.

Ad ottobre parte la richiesta per il pagamento della quarta rata, salita a 16,5 miliardi (dai 16 iniziali) in seguito alle modifiche nel frattempo intervenute sul Piano e accettate da Bruxelles (col passaggio di circa 500 milioni dalla terza alla quarta rata). Il pagamento arriva il 28 dicembre 2023.

La quinta rata viene chiesta da Roma il 30 dicembre 2023, raggiunti gli obiettivi da centrare entro la fine dell'anno. L'ok al pagamento, da 11,1 miliardi, arriva il 2 luglio 2024. Nel frattempo, a fine giugno il Governo fa partire la richiesta per la sesta rata, legata agli obiettivi del primo semestre dell'anno: valore 8,5 miliardi. E il programma resta poi fittissimo, per il futuro: due rate all’anno (del valore complessivo annuo di 30 miliardi) fino al fatidico 2026, anno di chiusura del programma.