Il nuovo strumento di sostegno al reddito pensato dal governo per sostituire il reddito di cittadinanza dal 2024 sarà l'assegno di inclusione, definito ufficialmente reddito di inclusione (REI), una misura erogata dall’Inps ipotizzata per i nuclei famigliari in difficoltà. Ecco i requisiti per richiederlo, come e quando fare domanda
- Dal 2024 con il reddito di cittadinanza che andrà in pensione il governo Meloni ha ipotizzato un nuovo strumento di sostegno alle famiglie in difficoltà, ovvero l’assegno di inclusione, o come è stato ufficialmente denominato il reddito di inclusione (REI). Se inizialmente il 1° gennaio era la data zero per inoltrare le richieste, il governo ha deciso di anticipare al 18 dicembre la prima data utile per presentare domanda. Ma ecco chi può effettuarla
- Il REI è destinato a nuclei familiari con componenti fragili, ideato con una struttura molto simile a quella del reddito di cittadinanza, come chiarito dal Ministero del lavoro, che parla di: “Una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica”
- Per poter richiedere l’assegno di inclusione è necessario essere cittadini dell’Unione Europea, o che un componente della famiglia sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Potrà fare domanda anche un residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della richiesta
- Il nucleo familiare deve rientrare in questi requisiti: valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro, un valore ISRE non superiore a 3mila euro. Un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro e un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila euro per la coppia e a 6mila euro per la persona sola)
- L'importo dell'Assegno di inclusione è composto da una integrazione del reddito familiare fino a euro 6mila annui, ovvero euro 7.560 annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza
- All’importo previsto può essere integrato un contributo per l’affitto fino a un massimo di 3.360 euro annui, 1.800 euro se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza
- L'assegno di inclusione sarà erogato dall’Inps, dopo la richiesta tramite piattaforma telematica o tramite patronato e CAF. Per ricevere il denaro è necessario iscriversi al SIISL (sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa)
- Il beneficio economico avrà decorrenza dal mese successivo a quello di sottoscrizione da parte del richiedente di tale patto di attivazione digitale Una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale, i componenti dei nuclei familiari beneficiari dell'Assegno di inclusione sono tenuti ad aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa