Bonus 550 per lavoratori part-time, entro il 15 dicembre si può fare domanda all’Inps
L'agevolazione consiste nel riconoscimento di una indennità una tantum di 550 euro ai dipendenti privati titolari, nel 2021, di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale e in possesso di specifici requisiti. La finestra per presentare la domanda si è aperta a novembre
- L’agevolazione dedicata ai lavoratori part-time e stagionali, che prevede un bonus annuale di 550 euro una tantum, è stata rinnovata anche per il 2023
- Come specifica l’Inps, prevede il riconoscimento di una indennità una tantum di 550 euro ai dipendenti privati titolari, nel 2021, di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale e in possesso di specifici requisiti
- L’indennità è stata confermata tramite il decreto Anticipi. Il provvedimento specifica che l’indennità 2022 è riconosciuta ai titolari di tutti i rapporti di lavoro part-time (verticali, misti o orizzontali) purché caratterizzati da una sospensione ciclica dell’attività lavorativa di almeno un mese continuativo, complessivamente non inferiore a sette settimane e non superiore a 20 settimane
- Alla data della domanda, i richiedenti non devono essere titolari di altro rapporto di lavoro dipendente, e neanche percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI) o di un trattamento pensionistico
- Per accedere al bonus è necessario fare domanda all'Inps entro il 15 dicembre 2023, esclusivamente per via telematica. Dalla pagina Inps, tramite Spid, Carta d’idenità elettronica o Carta nazionale dei servizi, si deve entrare nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e da lì “Prestazioni e servizi”, poi selezionare “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale”
- Come accennato, l'agevolazione non è compatibile con la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) né con il trattamento pensionistico. Può essere riconosciuta solo una volta a ciascun lavoratore e non concorre alla formazione del reddito. È invece possiible cumularla con l’assegno di invalidità
- Questi lavoratori quindi svolgono la propria attività a tempo pieno, ma durante periodi limitati dell'anno: è il caso ad esempio dei dipendenti delle mense scolastiche, inoccupati durante la chiusura estiva delle scuole