Manovra 2024, quali bonus restano e quali saltano? Cosa sappiamo
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Sono diversi i contributi che sono destinati a cambiare o a scomparire nel corso del prossimo anno: secondo le bozze dell’attuale Legge di Bilancio, il cui testo è stato trasmesso ieri al Parlamento, App18, il bonus acqua e il bonus case green sono destinati a non essere ulteriormente prorogati, mentre seguiranno il décalage già concordato le agevolazioni relative a mobili e il Superbonus. Per le scuole previsto un aiuto per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici
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- La Manovra 2024 - approdata ieri in Parlamento dopo un vertice di maggioranza - tocca in modo sensibile i bonus: dalle bozze circolate sono diverse, infatti, le agevolazioni che cambiano oppure saltano del tutto
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- Introdotta con la scorsa Manovra, la detrazione Irpef del 50% sull'Iva per l'acquisto di case di classe A e B non è stata rifinanziata e quindi, dopo appena un anno, nel 2024 sembra essere destinata a saltare
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- La Manovra non mette mano alla detrazione del 50% per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per arredare un immobile in ristrutturazione: per questo, in base alla normativa in vigore, a partire dal 1° gennaio 2024 la spesa massima dal prossimo anno scenderà dagli attuali 8mila euro a 5mila
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- In base al décalage già previsto, il Superbonus che quest'anno è al 90% nel 2024 calerà ulteriormente al 70%. È previsto, però, che rimanga al 110% fino a fine 2023 per i lavori già avviati nel 2022 per le unifamiliari e i condomini
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- Restano invariati, invece, gli altri incentivi per l'edilizia (bonus ristrutturazioni, ecobonus, bonus verde e bonus barriere architettoniche), che sono stati già finanziati almeno per un altro anno
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- La Manovra estende di un altro anno, fino al 31 dicembre 2024, le agevolazioni sui mutui prima casa per i giovani under36, con ulteriori risorse per 282 milioni
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- Previsto un bonus più ricco per i nuclei che hanno già un minore under 10 e un Isee fino a 40mila euro in cui nasca un nuovo bimbo dal primo gennaio 2024: la Manovra prevede 2.100 euro aggiuntivi, che possono portare il beneficio massimo a 3.600 euro, invece degli attuali 3mila
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- Il credito d'imposta del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio e mineralizzazione, introdotto nel 2021-22, e prorogato nel 2023, per razionalizzare l'uso dell'acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, non sembra essere al momento presente in Manovra: è perciò possibile che salti a partire dal 2024
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- Non ci sono nuove risorse nemmeno per il bonus trasporti, il contributo di 60 euro sull'acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici: una delle novità della Manovra sono i 600 milioni al fondo per la social card “Dedicata a te” per l'acquisto, oltre che di beni prima necessità, anche di carburanti o abbonamenti al trasporto pubblico locale. In questo modo, però, l'agevolazione potrebbe andare solo ai beneficiari della card, cioè nuclei con Isee fino a 15mila euro
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- Dal 2024 è già previsto che vada in soffitta App18, il bonus da 500 euro per i neomaggiorenni, che peraltro una decina di giorni fa ha esaurito i fondi per il 2023. Come già deciso nella scorsa Manovra, sarà sostituito da due carte, la Carta cultura e la Carta del Merito, entrambe da 500 euro e cumulabili: non saranno però per tutti, perché la prima è legata al reddito (Isee massimo di 35mila euro), la seconda al raggiungimento del voto massimo, 100, all'esame di maturità
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- Arriva dal prossimo anno scolastico il contributo (fino al 90% della spesa) per l'acquisto di abbonamenti ai quotidiani e periodici, anche online. Il contributo esisteva già dal 2020 ma con delle limitazioni, che ora vengono abrogate dalla Manovra