Casa, dal Superbonus al 70% alle modifiche per mobili e villette: cosa cambia nel 2024
Il Parlamento sta lavorando a una revisione organica delle agevolazioni nel settore edilizio e potrebbe recepire la direttiva europea sulle "case green". Di conseguenza il prossimo anno la mappa degli sconti per gli interventi sulle abitazioni è destinata a mutare e solo alcune detrazioni sopravviveranno per altri 12 mesi così come sono
- Poche conferme e tante novità: il Parlamento sta mettendo mano alla selva di bonus legati all'edilizia. Ecco la mappa delle agevolazioni fiscali a disposizione per chi il prossimo anno intende eseguire lavori di riqualificazione sugli immobili
- Per anni ritenuto il principale bonus edilizio, nel 2024 il Superbonus è destinato a ridursi al 70% per poi scendere ulteriorimente al 65% nel 2025 e infine esaurirsi. Fino ad oggi lo sconto era sdoppiato in due aliquote (110 o 90%) a seconda della tipologia di intervento ma da gennaio tornerà ad essere unica
- Il Superbonus al 110% sopravviverà però nelle zone del cratere sismico del Centro Italia al quale potrebbe aggiungersi anche l'area dei Campi Flegrei interessata da settimane da scosse di terremoto per effetto del bradisismo
- Sul fronte delle proroghe prosegue ancora per il prossimo anno il Sismabonus per interventi di messa in sicurezza degli edifici nelle aree sismiche. Lo sconto è del 50% su una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare e sale fino all'80% quando dai lavori si ottiene una riduzione del rischio di 1 o 2 classi
- L'agevolazione al 110% per interventi di ristrutturazione e riqualificazione di villette e case unifamiliari era stata prorogata al 31 dicembre di quest'anno a condizione che alla data del 30 settembre 2022 fosse completato almeno il 30% dei lavori. Anche in questo caso dal 1° gennaio lo sconto "sopravviverà" solo per i proprietari di case unifamiliari residenti in aree colpite dal sisma
- L'agevolazione che permette di scontare la metà dell'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici è destinata a cambiare: sarà possibile detrarre il 50% della spesa sul massimo di 5mila euro al posto degli 8mila attualmente previsti
- Si conferma per altri dodici mesi lo sgravio per la sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari e caldaie a biomassa. Per i condomini l'Ecobonus al 70% copre una spesa massima di 40mila euro per l'isolamento termico delle parti comuni opache con incidenza superiore al 25%. L'agevolazione rimane a patto che il titolo edilizio sia stato presentato entro il 16 febbraio 2023
- Il bonus barriere ha un orizzonte di due anni: fino al 2025 sarà possibile usufuire dello sconto al 75% per l'abbattimento delle barriere architettoniche così come interventi su ascensori, montacarichi o rampe anche senza la presenza di inquilini portatori di disabilità. Anche in questo caso sconto si applica a patto che il titolo edilizio sia stato inviato entro il 16 febbraio 2023
- Nel 2024 resisterà il bonus del 36% per la riqualificazione di aree verdi e giardini, inclusi gli impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi. Lo sconto copre una spesa massima di 5mila euro
- La modifica alle agevolazioni edilizie segue la trattativa da mesi in corso a Bruxelles per blindare la direttiva dell'Unione Europea sulle "case green". Le istituzioni coinvolte sono al lavoro per trovare la quadra sul testo proposto lo scorso marzo dal Parlamento UE e finalizzato alla ristrutturazione degli edifici esistenti e alla costruzione di nuovi immobili ad alta efficienza energetica